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Autore: Kitsune 93    06/12/2014    1 recensioni
Naruto e Sakura hanno avuto una figlia e lui è diventato il sesto Hokage.
Kitsune deve partire per la sua prima missione di livello D con i suoi compagni di squadra, ma nulla andrà come era stato previsto...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Gaara li stava aspettando davanti alle porte del villaggio insieme a Temari.
«Eccoli!» esclamò lei indicando un punto all'orizzonte. Quattro figure si stavano avvicinando velocemente. Naruto era molto più avanti rispetto ai suoi compagni.
«Dov'è?» chiese l'Hokage quando li raggiunse.
«All'ospedale, seguimi!» gli rispose Gaara facendogli strada «Mi dispiace di non averti avvertito subito, ma l'ho saputo solo oggi».
Naruto non disse nulla. Voleva solo vederla.
«Come sta?» chiese Ino a Temari.
«Sta meglio adesso!»
Ino tirò un sospiro di sollievo «Cosa è successo?»
«E' meglio che sia lei a raccontarvelo! Siamo arrivati!» esclamò poi fermandosi davanti all'entrata dell'ospedale.
Naruto si precipitò dentro, il cuore che batteva a mille, tanto che pensava che stesse per esplodere. Era arrabbiato, non si era fatta sentire per mesi e lo aveva fatto preoccupare da morire. Lo aveva lasciato solo a affrontare tutto il dolore, in quel momento però, aveva solo una gran voglia di vederla, voleva assicurasi che stesse bene.
«In che camera è?» chiese in modo sgarbato all'infermiera.
«Chi?» chiese lei seccata dal tono dell'Hokage.
«Lo scusi, volevamo sapere dove si trova Sakura Haruno!» intervenne Gaara.
Dopo aver visto il Kazekage la donna lo salutò con riverenza e cominciò a digitare qualcosa sul computer davanti a lei, dopo poco disse «Stanza 108, secondo piano!»
Naruto cominciò a salire le scale seguito dal team 10 mentre Gaara e Temari ringraziavano l'infermiera e chiedevano del dottore che teneva in cura Sakura.
«Ecco la stanza» disse Ino indicando una porta in fondo al corridoio.
Il medico uscì proprio in quel momento e subito gli corsero incontro «Salve!» li salutò lui «Voi dovete essere gli amici della signorina Haruno, vero?»
«Come stai?» gli chiese Ino preoccupata «Possiamo vederla?»
«Lei è una sua parente?»
«No ma..»
«Allora mi dispiace, ma non posso rivelarle niente!»
Ino stava per ribattere ma Naruto intervenne «Io in realtà sarei suo marito»
«Ah! Beh, in questo caso...Sta bene adesso, ma ha bisogno di riposare! Perciò non stancatela troppo, è ancora molto debole perchè ha perso una discreta quantità di sangue. Per fortuna siamo riusciti a intervenire in tempo e non dovrebbero esserci pericoli!»
Tutti tirarono un sospiro di sollievo. Dopo che il medico se ne fu andato Naruto chiese «Vi spiace se entro prima io?»
«Che domande fai?» lo rimproverò Ino sospingendolo verso la porta chiusa.
Il cuore di Naruto cominciò a battere furiosamente nel petto, che cosa le avrebbe detto? Senza indugiare oltre bussò.
«Avanti!» mormorò una voce all'interno della stanza. A quel suono Naruto si fiondò dentro.
Sakura sgranò gli occhi sorpresa. Il cuore cominciò a batterle fortissimo e solo allora si accorse di quanto gli fosse mancato, di quanto fosse stato sbagliato quello che aveva fatto.
Le lacrime cominciarono a rigarle il viso.
Non aveva il coraggio di muoversi, anche se la tentazione di togliersi la flebo e buttarsi tra le sue braccia era tanta. Come avrebbe fatto se l'avesse respinta? “E se mi odia?”.
Naruto continuava a fissarla con gli occhi sgranati. Tutta la rabbia che aveva provato poco prima era sparita, volatilizzata nel nulla. Davanti a lui c'era la donna che amava di più al mondo, di sicuro aveva sbagliato e ci avrebbe messo del tempo per perdonarla, per fidarsi ancora di lei.
Voleva solo correre da lei e stringerla.
Rimasero fermi a fissarsi per quelle che sembrarono ore intere.
Improvvisamente Sakura si tolse la flebo dal braccio e cominciò a alzarsi dal letto per andargli incontro, ma era ancora troppo debole. Infatti appena mise un piede a terra le gambe le cedettero, subito le braccia di Naruto la avvolsero per sorreggerla. «Sakura-chan, stai bene?» le chiese preoccupato.
Sakura alzò lo sguardo colmo di lacrime su di lui «Mi hai chiamata Sakura-chan...» mormorò gettandogli le braccia al collo e cominciando a singhiozzare forte bagnandogli la felpa.
«Pensavo mi odiassi, Naruto mi dispiace tantissimo, sono stata un'egoista! Una stupida egoista..»
«Shhh, non ti preoccupare..» mormorò lui baciandole la fronte, il respiro rotto dai singhiozzi «L'importante è che ora siamo insieme».
Lei annuì contro la sua spalla, poi alzò la testa e lo baciò.
«Naruto?» lo chiamò Sakura, erano ancora seduti sul pavimento, abbracciati.
«Sì?»
«Devo farti vedere una cosa, mi puoi lasciare?» disse lei cercando di divincolarsi dalla sua presa ferrea.
Lui acconsentì di mala voglia, non voleva lasciarla andare così presto dopo tutto il tempo che erano stati separati. Di sicuro avrebbero riparlato di quello che era successo, avrebbe ricevuto tutte le spiegazioni a tempo debito, ma non doveva sforzarla adesso, era ancora molto debole, anche se non aveva capito per quale motivo. 
Naruto l'aiutò ad alzarsi e lei si mise di profilo «Noti niente?» chiese poi facendogli un enorme sorriso.
Lui la guardò meglio «Mmmm no, non vedo niente!» esclamò lui portandosi una mano dietro alla testa.
Subito una vena cominciò a pulsare sulla fronte di Sakura «Come sarebbe a dire che non vedi niente??».
Naruto la guardò meravigliato “Quanto mi è mancata..”.
«Dai Naruto! Non vedi davvero niente di diverso?» insistette lei, una punta di irritazione nella voce.
L'Hokage notò che la moglie aveva portato le mani sulla schiena in modo di mettere in evidenza la..
«Ma sei ingrassata un sacco Sakura-chan!» esclamò lui sgranando gli occhi dalla sorpresa.
L'espressione della moglie era indecifrabile.
Naruto chiuse gli occhi e istintivamente si portò le braccia alla testa per proteggersi dal potente pugno che si stava per abbattere su di lui.
Dopo qualche secondo in cui non successe nulla l'Hokage aprì gli occhi ritrovandola in lacrime.
«Sakura-chan! Scusami se sono stato indelicato io..»
«Sono incinta BAKA!!» urlò lei singhiozzando «E sto piangendo per questi stupidi ormoni impa...»
non riuscì a terminare la frase perché Naruto la stava abbracciando talmente forte da soffocarla.
«Naruto..» cominciò a battergli una mano sulla schiena «Soffoco Naruto!»
«Oh scusa!» esclamò lui sciogliendo l'abbraccio a afferrandola per le braccia dolcemente, aveva gli occhi lucidi «Davvero sei incinta?»
«Sì, non sono grassa baka!»
«Di quanto?» chiese poi poggiando una mano sulla pancia di lei.
«Ormai saranno 4 mesi circa»
«Oh...» mormorò lui, il suo viso si rabbuiò.
«Mi dispiace Naruto..nemmeno io avrei voluto avere un figlio così presto..» lui le alzò il viso in modo che lo guardasse negli occhi.
«Non è per quello, mi spiace solo di non esserti potuto stare accanto, ma adesso cambierà tutto, te lo prometto! Non ti lascerò sola neanche un secondo!»
«Non è stata colpa tua se sei stato lontano, solo colpa mia..»
«Non devi spiegarmi niente»
«Invece si! Me ne sono andata perchè pensavo che saresti stato meglio senza di me..» l'Hokage puntò i suoi bellissimi occhi blu in quelli di lei.
Stava cominciando a arrabbiarsi «Come hai potuto pensare una cosa del genere??»
«Lo sai perchè! Ho sempre gravato sulle tue spalle. Prima la promessa che mi feci per riportare a casa Sasuke e ora..ora....» abbassò lo sguardo, non riusciva nemmeno a pronunciare il nome di sua figlia tanto era il dolore che provava.
Naruto sgranò gli occhi, era sbalordito dalle sue parole «Pensi che sia stata colpa tua tutto quello che è successo?» chiese poi, la voce gli tremava.
«Sì..» ammise lei «Credo che se non ti avessi costretto a fare quella stupida promessa probabilmente la nostra vita, o meglio, la tua vita sarebbe stata molto più semplice. Probabilmente Sasuke ci avrebbe lasciato in pace e tutto questo non sarebbe successo..» appoggiò le mani sul pancione.
Lui la strinse forte a sé «Sakura, io non ho fatto tutto questo solo per te, ma anche per me stesso! Sasuke era molto più di un amico per me, era come un fratello!» le disse alzandole il volto in modo che potesse guardarlo in faccia.
Il suo tono di voce era cambiato, non era più arrabbiato con lei, era triste e stanco «Io dovevo essere in grado di proteggere nostra figlia, non tu!» le lacrime cominciarono a bagnargli il viso.
Rimasero abbracciati piangendo tutte le lacrime che avevano per buttare fuori il dolore e il senso di colpa che li logorava.
Quando non ebbero più lacrime, Naruto abbassò gli occhi su Sakura, la quale si era addormentata sulla sua spalla, senza accorgersene si erano accasciati sul pavimento freddo della stanza d'ospedale.
Posò lo sguardo sulla pancia di Sakura e ci posò le mani sopra. Subito un sorriso fece capolino sulle sue labbra.
Tutto sarebbe tornato a posto adesso, se lo sentiva.

***

«Ino, Choji non dovreste spiarli così! Sono momenti...initmi!!» sussurrò Shikamaru ai suoi compagni di squadra che stavano spiando da dietro la porta.
«Shhh Shikamaru stai zitto che non sentiamo niente!» disse Ino commossa, aveva le lacrime agli occhi. Finalmente Naruto sarebbe tornato a sorridere e Sakura con lui. 

 

  
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