Non
appena entrati nella sala, i due ragazzi vennero accerchiati da un gran numero
di truccatrici ed assistenti dello staff.
Poco
educatamente le donne presero Harry e Draco per le braccia, facendoli sedere su
di una poltrona, davanti ad un grande specchio rettangolare illuminato da alcune
lampadine.
Harry,
che oramai era preparato alla situazione, si fece sistemare nel migliore dei
modi il trucco dalla sua assistente, con la quale aveva una grande
confidenza.
"Credo
che così possa andare" disse Willelmina, la truccatrice, ribattezzata Willy dal
gruppo, sorridendo maliziosamente e spostandosi alla destra del moretto in modo
da farlo specchiare. Harry annuì, sorridendo con furbizia alla donna, che nel
frattempo si era girata prendendo in mano pettine e gel.
In
silenzio e completamente a suo agio, il moretto si lasciò sistemare le ciocche
disordinate. Dopo cinque minuti, una buona quantità di gel e tanta pazienza da
parte della donna, Harry era pronto per gli scatti.
"Adesso
sei perfetto!" Disse la donna, guardando il giovane moro con
soddisfazione.
"Come
al solito, quindi... Willy, non pensi sia il caso di sistemare anche i suoi di
capelli? " chiese Harry, con un ghigno strafottente e al contempo divertito,
indicando Draco intento a fissarsi allo specchio.
Il
biondo, sentendosi chiamato in causa, si girò di scatto rimanendo per un secondo
scosso dal fascino che il moretto ostentava. Dopo essersi ripreso, con un
leggero sforzo si tirò a sedere compostamente sulla poltrona, iniziando a
gesticolare.
"Oh
sta zitto Potter, i miei capelli non si toccano!" rispose Draco, con una nota
isterica nella voce.
"Su
raggio di sole, tranquillo, ti sistemerò solo pochi ciuffi" disse la donna,
avvicinandosi a Draco.
"Non
si azzardi a toccarmi!" sibilò adirato, il biondo non appena Willy gli fu
davanti.
"Smettila
di fare il bambino Malfoy, vedrai che i tuoi capelli non ne risentiranno"
farfugliò Harry, che ne frattempo si era alzato dalla sua poltrona andandosi a
posizionare dietro quella del compagno.
Draco,
continuando a gesticolare e a sibilare insulti contro la donna e Potter, si fece
sistemare la frangia che adesso ricadeva delicatamente sul volto
niveo.
Subito
dopo che la donna si fu allontanata dal biondo, soddisfatta e vittoriosa, Harry
si riavvicinò a Draco che guardava i suoi capelli con uno sguardo
scioccato.
"Colpa
tua Potter, che tu sia maledetto... guarda cosa ha combinato quell'Arpia!"
sibilo minacciosamente, toccandosi i capelli. Harry, che sorrideva come un
bambino in un negozio di dolci, si avvicinò ancora di più al compagno, tanto da
essergli a cinquanta centimetri e maliziosamente gli
disse:
"Adesso
si che sei molto più sexy di prima!" sorrise, per poi riavvicinarsi a Brian,
lasciando il biondo imbarazzato e quasi sconvolto da quella
"dichiarazione".
"Ti
diverti a confondere le idee alla gente, non è vero Potter?" chiese il manager,
fissandolo divertito.
"Ma
chi... io?" chiese il moro, sarcasticamente.
"Stammi
bene a sentire: quel ragazzo ancora mi serve, se hai deciso di metterlo fuori
uso aspetta la fine del servizio, grazie!"
"Non
preoccuparti Brian, terrò conto della tua richiesta" ridacchiò, per poi
mordicchiarsi il labbro inferiore in un gesto chiaramente
esplicito.
"Ecco
appunto, come non detto!" rispose il manager, per poi schiaffarsi una mano in
faccia, gemendo della sfrontatezza del moro.
Dopo
circa dieci minuti, il fotografo si avvicinò a Brian e ai due modelli, pronto
per fare i primi scatti.
"Bene
ragazzi, potete togliervi gli accappatoi e mettervi su quella pedana" disse
Charlie, guardando a stento i ragazzi, troppo concentrato sulla macchina
fotografica.
Titubante,
Draco si tolse lentamente l'accappatoio, lasciando scoperto il corpo magro ed
atletico: il biondo era estremamente soddisfatto della sua forma fisica, pur non
avendo un corpo muscoloso e sportivo... e poi, nessuno dei suoi amanti si era
mai lamentato, no?
Ma
appena si girò rimase letteralmente a bocca aperta, fissando il corpo dell'ex
Grifondoro...non si aspettava che fosse cambiato così tanto, era decisamente
migliorato con il passare degli anni.
Anche
Harry rimase per un secondo di troppo a fissare il corpo snello del compagno,
che un po' impacciatamente si dirigeva sulla piattaforma. Velocemente si svestì,
rimanendo in biancheria intima.
Charlie,
che nel frattempo aveva terminato di armeggiare con la sua macchina fotografica,
si rivolse a Brian.
"Allora,
come le facciamo queste foto?" chiese, sorridendo
ironicamente.
"Io
direi di farne un po' di vario tipo, alcuni scatti audaci, altri con entrambi i
ragazzi più rilassati... vediamo quali vengono meglio, poi saranno i titolari
dell'azienda che sceglieranno i migliori" rispose Brian apparentemente fra le
nuvole, mentre era alla ricerca di alcuni documenti nella cartellina che teneva
in mano.
"Come
vuole, signor McGowan" rispose Charlie, per poi tornare in postazione davanti ai
due modelli, che erano oramai pronti per le foto.
"Bene
proviamo innanzitutto la posa di ieri, su quella poltrona... Potter siediti a
gambe aperte, mentre tu Draco puoi sederti in braccio a lui!" I ragazzi
automaticamente eseguirono, senza commentare, anche se la situazione rischiava
di complicarsi.
"Bene,
adesso Malfoy rilassati sul bracciolo,ecco... si, bravo... lascia cadere in
avanti il braccio, mentre l'altro passalo intorno alle sue spalle... e tu Harry,
per piacere, smettila di sorridere come un'idiota!" disse Charlie, scuotendo la
testa, fra una risata e l'altra.
All'improvviso
uno scroscio di risate rimbombò nella stanza: Brian, Harry e alcune assistenti
dello staff scoppiarono a ridere fragorosamente, nel momento stesso in cui Draco
avvampò d'imbarazzo.
"Su
basta, ricomponetevi" sbottò improvvisante Brian, per riportare l'attenzione di
tutti sul servizio.
"Bene
ragazzi, così va bene!" disse Charlie, un paio di minuti e decine di scatti
dopo.
"Proviamone
altri" continuò Brian osservando le foto appena fatte.
"Certo,
allora... ragazzi potete alzarvi? Proveremo a farne altre dal basso. Potete
mettervi qui, al centro della piattaforma: divaricate entrambi le gambe, si così
Harry... mentre tu Malfoy metti le mani sui fianchi... ora fermi!" così dicendo,
Charlie, si posizionò ai piedi dei due e alzando la macchinetta fotografica,
scattò un altro paio di foto. Brian, avvicinandosi di tanto in tanto per
controllare l'operato, sorrise maliziosamente vedendo l'ultimo
fotogramma.
"Questa
foto campeggerà su tutti i cartelloni di Londra, ragazzi, è perfetta!" disse
riconsegnando l'apparecchio al fotografo, che imperterrito continuava a metterli
nelle posizioni più imbarazzanti.
Dopo
circa venti minuti Brian costrinse Charlie a fare una pausa ed Harry e Draco,
dopo essersi rimessi gli accappatoi, si sedettero su di un grande divano bevendo
un caffè.
"Malfoy,
sei uno spasso quando sei imbarazzato!" scoppiò a ridere Harry, in faccia al
compagno.
"Potter...
un giorno, non molto lontano, io mi vendicherò di tutto questo... e fidati non
sarà un giorno felice per te!" rispose sibilando il biondo, guardandolo
truce.
"Su
Draco non dire così, potrei spaventarmi davvero, stavolta!" rispose ghignando
Harry, per poi passare il braccio intorno alle spalle del biondo che,
pietrificato in quella posizione, non poté far a meno di pensare che Potter era
stato ed era tuttora, un pallone gonfiato.
Alzandosi
di scatto dal grande sofà, Draco camminò fino alla piattaforma, dove quattro
uomini corpulenti stavano montando la testiera di un
letto.
Sbarrando
gli occhi, scioccato e incredulo, si diresse da Brian che era intento a
osservare i precedenti scatti.
"Si
può sapere che diavolo ci fa un letto là in mezzo?" chiese al manager, che
alzando leggermente le spalle rispose:
"E'
per le prossime foto, ne servono alcuni di voi due sdraiati... non è un
problema, vero?" chiese innocentemente, lanciando uno sguardo non lontano, dove
Harry era quasi diventato cianotico dal troppo ridere.
"No,
nessuno problema, figurati Brian" rispose Draco irritato, incamminandosi
nuovamente verso la grande pedana.
Terminata
la pausa, Charlie richiese nuovamente l'attenzione dei due giovani rimasti
un'altra volta in mutande, mentre si sedevano sul letto.
"Adesso
ragazzi, faremo un paio di foto di voi due sul letto matrimoniale, dopo di che
potrete anche andarvene!" disse il fotografo, sbuffando
infastidito.
"Ok,
vediamo che ne viene fuori... Draco sdraiati ai piedi del letto; tu Harry,
invece, ti stenderai più sopra... così, adesso Draco alza le gambe e piega le
ginocchia, metti entrambe le braccia sotto la testa... perfetto, adesso
sta fermo; tu Harry apri le gambe e alzati sui gomiti, lascia cadere indietro la
testa! Ok, fermi" impartendo ordini a destra e manca, Charlie salì su di una
scala, posizionata davanti al letto e iniziò a immortalare i modelli dall'alto,
in quelle posizione alquanto provocatorie.
"Brian,
credo che per oggi possa bastare così; svilupperò queste foto ed entro due
giorni saranno sulla tua scrivania... se qualcosa non dovesse andar bene,
potremmo sempre realizzare altri scatti!" disse Charlie, mentre Brian si
avvicinava a lui e i due ragazzi si rimettevano gli
accappatoi.
"Bene,
arrivederci!" così dicendo il fotografo raccolse le sue cose, dileguandosi oltre
la grande porta del set fotografico.
"Ragazzi
siete stati meravigliosi: voi due, insieme, farete scintille!" insinuò il
manager, maliziosamente.
"Vi
chiamerò domani, per farvi sapere quando potete venire a ritirare l'assegno e
per farvi sapere del prossimo contratto" disse, dando una pacca ad entrambi, per
poi avvicinarsi allo staff.
"Uhm,
uhm...sembra che ci toccherà lavorare ancora insieme... Questa si, che è una
catastrofe" disse ironicamente il biondo, storcendo la
bocca.
"Dai,
dillo che non ti dispiace poi così tanto!" chiese innocentemente Harry,
sfarfallando le ciglia.
"Preferirei
morire, piuttosto che affermare una simile aberrazione, Potter!" disse, e con
una smorfia si diresse verso i camerini per cambiarsi seguito da Harry, che con
un broncio da bambino, sbuffava seccato.
Circa
quindici minuti più tardi entrambi i ragazzi si ritrovarono nell'atrio degli
uffici fotografici.
"Ti
serve un altro passaggio a casa, Malfoy? O magari, visto che il tuo
fidanzatino non sarà a casa prima di stasera, potremo pranzare
insieme, che ne dici?" chiese per la prima volta imbarazzato da anni, il
moro.
"Non
cercherai di avvelenarmi, vero?" chiese Draco, alzando un sopracciglio,
scettico.
"Nessun
problema, prometto che farò il bravo!" rispose Harry, uscendo dal portone
principale seguito da Draco.
"Bene,
Potter... ma solo perché non voglio passare la giornata a casa da solo!" disse
il biondo, che giunto presso la moto del moro prese il casco che gentilmente gli
stava passando.
"Come
vuoi Malfoy, farò finta di crederci!" rispose,
sorridendogli.
Scuotendo
la testa, Draco salì, per l'ennesima volta in due giorni, dietro Harry, sperando
di non prenderci l'abitudine.
Salve
gente!
Ho saputo
dell’onomastico di Narcissa63,
quindi ci terrei molto a dedicarle questo capitolo… spero soltanto che sia stato
di tuo gradimento!
Ringrazio come al
solito Annaly, che nonostante sia
malata, si è impegnata per betare questo capitolo… Grazie tesoro, sei unica
:)
Inoltre volevo
ringraziare ragazzasilenziosa per il
commento, che come sempre è molto apprezzato. Spero che ti sia piaciuto anche
questo capitolo… fammi sapere! Bacioni :)
Giusto per
informarvi, finalmente sono riuscita a mettermi in pari con la pubblicazione,
quindi probabilmente da questo capitolo in poi, gli aggiornamenti ci saranno una
volta a settimana, impegni scolastici permettendo!
Mi raccomando
fatemi sapere che ne pensate di questo capitolo, i commenti sono sempre molto
graditi!
Alla prossima…
Bacioni ;)
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