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Autore: Sad Angel    04/11/2008    2 recensioni
La mano che si appoggiò sul mio collo era calda. Un secondo. Poi sentii i denti nella carne e la presa della creatura che aumentava, mentre beveva. Mantenendo il contatto, scivolammo a terra. Voglio il tuo amore…tu, invece, vuoi solo il mio sangue… …Vampir…?
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Vampir

 

Quando la mattina dopo mi svegliai, mi ritrovai sdraiata accanto a Fabian. Non appena aprii gli occhi, sentii una mano dolce che mi accarezzava la testa, con dolcezza. Mi tirai un po’ su, specchiandomi nei suoi occhi scuri.

“Ciao…” dissi, abbozzando un sorriso.

Il ragazzo ricambiò il sorriso. “Buon giorno…”

Mettendomi a sedere, mi alzai, voltandomi subito ad osservarlo attentamente.

Alla luce del giorno, avevo l’impressione che il suo aspetto non fosse migliorato, anzi. Il braccio, sul quale spiccavano numerosi segni violacei, i morsi, sembrava gonfio. Fissandolo preoccupata, deglutii. “Come ti senti, oggi?” domandai, cercando di non far tremare la voce.

Fabian sorrise “Sono stato meglio…” ammise.

Mi morsi le labbra, riavvicinandomi, per osservare meglio il suo braccio. “Se chiamassi un dottore?” proposi, ingenuamente.

Il ragazzo rise, accarezzandomi dolcemente il capo “Non potrebbe fare nulla…ho solo bisogno di tempo…comunque ti assicuro, che rispetto a ieri mi sento molto meglio, non mi muovo solo per non sprecare energie…”

Lo fissai, cercando di mostrarmi convinta, anche se non era assolutamente così. Avevo l’impressione che stesse peggiorando sempre di più. Deglutii.

Ma questi segni?” domandai, sfiorando lievemente il suo braccio, cercando di capirci qualcosa per potergli essere utile.

Il suo viso si irrigidì. Ci fissammo negli occhi un paio di secondi, in silenzio. Sembrava intenzionato a non rendermi partecipe di ciò che gli era successo. Sostenendo a lungo il suo sguardo, cercai di fargli capire che dovevo assolutamente sapere, che lui doveva dirmelo. Alla fine, sospirò. “Sono morsi di vampiro…” concluse, la voce indifferente.

Sgranai gli occhi “Cosa?” esclamai allibita

Lui annuì, prima di aggiungere “Non chiedermi altro, non mi va di parlarne adesso…”

Rassegnata, abbassai il capo “Come vuoi…” dissi, alzandomi “Torno subito…” terminai, gettandogli un’ultima occhiata prima di uscire dalla stanza.

Fabian, immobile nel letto, annuì.

 

In cucina, le mani che tremavano, iniziai a spostare gli oggetti, senza sapere minimamente cosa stessi facendo poi, lentamente, iniziai a singhiozzare.

Avevo paura. Che lui non si riprendesse. Al pensiero di perderlo, deglutii a fatica, i brividi che scuotevano il mio corpo. Lasciai che le lacrime scivolassero per il mio volto per alcuni minuti poi, soffocando un singulto, decisi che era stupido ed inutile ciò che stavo facendo. Piangere non avrebbe risolto nulla. Asciugandomi gli occhi con il dorso della mano, mi rialzai, mentre un’idea malsana si faceva largo nella mia mente.

La madre di Fabian avrebbe saputo come fare per farlo guarire. Doveva saperlo.

Deglutii le ultime lacrime, prendendo un bel respiro, voltandomi per tornare in stanza.

Un secondo. Muovendomi, colpii un bicchiere che, dopo aver traballato sul posto alcuni secondi, si schiantò al suolo.

Crack!

Sospirando sconsolata della mia sbadataggine, mi piegai sopra i cocchi. Imprecando mentalmente, contro di me, iniziai a raccoglierli. Un altro secondo.

“Ahia!” urlai, ritirando immediatamente la mano, una goccia rossa sulla punta del polpastrello.

Un secondo ancora. Uno spostamento d’aria. Un’ombra apparve alle mie spalle, delineandosi sul pavimento davanti a me.

Incapace di muovermi, fissai la goccia di sangue ferma sul mio polpastrello, la causa di tutto. Deglutii.

Sentendo che il vampiro si avvicinava, lentamente, alle mie spalle, sospirai, socchiudendo gli occhi, poi lo sentii.

La mano sinistra, ancora malferma, si appoggiò sul mio ventre, attirandomi contro di lui. La mano destra invece, afferrò decisa la mia. Sul collo, il respiro di Fabian. Rabbrividii mentre lui, come una carezza, aveva iniziato a leccare via il sangue dal taglio, lentamente, dopo essersi portato il mio dito alle labbra.

Io, immobile, ero incapace di respirare perché, anche se lui stava bevendo il mio sangue, ai miei occhi, forse ingenuamente, appariva un atto d’amore.

Si concentrò sul mio polpastrello per un po’, poi lasciò andare la mia mano. Mi voltai a guardarlo.

I suoi occhi, completamente neri, come non li avevo mai visti in precedenza, erano fissi sul mio volto. Osservandolo, ebbi l’impressione che anche lui stesse trattenendo il respiro. All’improvviso, socchiuse gli occhi, avvicinandosi a me. Sentii il suo respiro dietro l’orecchio prima che scendesse verso il mio collo.

“Il profumo del tuo sangue…mi fa impazzire... disse, appoggiando le sue labbra sul mio collo, baciando la mia pelle.

Chiusi gli occhi, prendendo un bel respiro, poi sentii la sua mano scivolare davanti. Slacciò il primo bottone del pigiama, denudando meglio la pelle del mio collo.

Presi un altro respiro profondo poi, quando lui riappoggiò le sue labbra sul mio collo, rabbrividii. Un secondo. Mi baciò, poi sentii i denti, entrare piano, come se non volesse farmi male. Mi morsi le labbra, per non emettere alcun suono mentre il vampiro, stringendomi di più, iniziava a bere.

 

Continua…

 

Halloooo!

Per Sefiri: Hallo! Grazie per aver recensito e non scusarti! In quanto a Markus…Lo ammetto, ho le idee ancora un po’ confuse. Siccome il mio cervello non mi ha fatto ancora sapere nulla, non volevo sbilanciarmi…Scusami sono una scrittrice incompetente… Uff! Me sbuffa!!! Ahahah! Ovviamente continuerò a fare del mio meglio, tentando di non deluderti! A presto! 

  
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