Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: __Rachele__    06/12/2014    0 recensioni
Nuova fanfiction St.Berry ambientata a New York. Per uno strano scherzo del destino, Rachel e Jesse si rincontrano a New York: in fondo, lo sapevamo tutti che era inevitabile. Come si evolverà ora la loro relazione?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jessie St. James, Rachel Berry | Coppie: Jessie/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era il giorno della prima e finalmente Jesse avrebbe realizzato il suo sogno. Va bene, non era Broadway, ma aveva solo vent’anni, ed era già un passo enorme! E stava morendo dalla paura! No, non era vero, era calmo, stranamente calmo, una calma quasi inquietante. Era sicuro, calmo e tranquillo. Jesse sapeva. Sapeva tutte le battute a memoria, sapeva tutte le musiche, tutte le coreografie. Sapeva di essere bravo, in gamba, di aver sgobbato come un mulo per questo giorno. Sapeva che ce l’avrebbe fatta, sapeva che sarebbe salito su quel palco e avrebbe lasciato tutti senza fiato. Jesse sapeva, era pronto.
L’unico neo, quel giorno, era che Rachel ancora non era tornata da Lima. Aveva tanto desiderato che lei fosse lì con lui, per celebrare insieme il momento. Lei sola poteva capire come si sentiva e lei sola era la persona che voleva a fianco. Perché, ammettiamolo, la amava davvero. Se ne era accorto solo quella notte, mentre restava sveglio per paura che lei avesse gli incubi. Mentre la osservava dormire serena, dopo tutte quelle lacrime versate, mentre le scostava i capelli dal viso. Lì se ne era finalmente reso conto, lì aveva aperto gli occhi. La amava. Non sapeva come, né quando, ma era così.. E ora si ritrovava a fissare quello stupido telefono, che non sembrava dare segni di vita, se non per quei numerini, indicanti l’ora, che cambiavano, troppo in fretta, mentre il momento si avvicinava. Il suo debutto si avvicinava e lui riusciva solo a sentire… Niente, solo una leggera delusione, tristezza. Dov’era lei?

Erano le otto e mezza quando l’aereo di Rachel atterrò a New York. Merda. Rachel non diceva mai parolacce, ma lo spettacolo di Jesse iniziava alle nove e un quarto. Corse per tutto l’aeroporto, trascinandosi dietro il suo trolley rosa, buttandosi senza nemmeno fermarsi nel primo taxi all’uscita. Gli disse il nome del teatro e di fare il più in fretta possibile, quindi si fermò tre secondi a riprendere fiato. Sperava davvero di farcela, non poteva mancare alla prima. Era una cosa troppo, troppo importante.
Quando finalmente arrivò a teatro, erano le nove e 10. Non era vestita in modo adeguato, per nulla, e non sapeva assolutamente dove avrebbe messo il trolley. Fortunatamente ormai al guardaroba non c’era più coda e la signorina fu tanto gentile da tenerle la valigia, mentre Rachel correva su per le scale. Riuscì ad entrare, per un pelo, mentre le luci si abbassavano. Il più in fretta possibile superò tutte le file di posti a sedere fino ad arrivare in prima fila, dove il suo posto riservato era ancora vuoto. Si sedette, di nuovo con il fiatone, proprio mentre i tendaggi venivano sollevati e Jesse compariva sul palco. Subito i loro sguardi si incrociarono e, sebbene il ragazzo non potesse sorridere in quel momento, dal suo sguardo Rachel capì che non poteva essere più felice di così.

Lo spettacolo fu meraviglioso, Jesse fu meraviglioso. La recitazione, l’interpretazione, il canto, tutto. L’aveva incantata, dalla prima battuta alla canzone finale e, alla fine del giro d’applausi, si ritrovò con la faccia prossima alla paralisi, dato l’enorme sorriso che proprio non voleva sparire, e le mani mezze scorticate dagli applausi. Era stato tutto perfetto e ad ogni secondo Rachel si convinceva sempre di più di essere innamorata di lui. Quando si riaccesero le luci, Rachel saltò in piedi, cominciando a guardarsi intorno per trovare la strada per il dietro le quinte e poi per i camerini. Fu allora che andò a sbattere contro un ragazzo.

“ Oh, scusami, sono un po’ distratta… Richard.” Disse, non appena ebbe alzato il viso tanto da scorgere quello del ragazzo.

“ Oh, ciao Rachel… Come mai qui?”

“ Jesse è il protagonista. “ rispose lei, con tono ovvio. “ Tu invece?”

“ Beh, io, veramente… Beh, non serve dire bugie, a questo punto.  Mi ha invitato Michael. Hai presente quella persona di cui ti parlavo? Beh… E’ lui. “ disse Richard, guardandola in modo preoccupato, quasi spaventato. Rachel lo guardò, stupefatta. Aveva una gran voglia di arrabbiarsi ma riuscì solo a scoppiare sonoramente a ridergli in faccia. Seriamente, era esilarante. Richard la guardò esterrefatto. Beh, l’aveva presa bene, almeno!

“ Richard, senti, devo trovare Jesse, sai come si raggiungono i camerini?” chiese la ragazza, mentre premeva il pulsante di chiamata rapida, per cercare di parlare con Jesse. Fu direttamente spedita alla segreteria telefonica.

“ Come mai non chiama?” chiese, guardando il telefono, quasi arrabbiata.

“ Oh, qui non prende, è come stare in un bunker. Non c’è assolutamente verso di far andare il telefono.” Disse Richard, che sembrava essere piuttosto esperto, ormai. Ma Rachel sembrava avesse avuto un’illuminazione.

“ Scusa, devo scappare, spero che siate felici!” gridò la ragazza, saltando quasi le persone per farsi strada verso il backstage.

Finalmente, dopo aver chiesto svariate volte informazioni, si trovò davanti al camerino di Jesse ed entrò, così, senza nemmeno bussare. Lui era lì, un po’ sudato, senza maglia, di una bellezza disarmante.

“ Non c’era nessuna oca bionda!” esclamò Rachel. Il sorriso del ragazzo si trasformò in un’espressione molto confusa. Dopo giorni lei tornava e gli diceva solo questo? Che voleva dire comunque?

“ Non capisci? Il telefono non prende!” disse Rachel, avvicinandosi a lui, ancora una volta con il fiatone, in preda alla frenesia, quasi.

“ No, infatti, qui a teatro non prende… “ disse Jesse, cauto. Meglio darle corda.

“ La prima volta che l’abbiamo fatto… Eravamo arrabbiati, tu eri arrivato in ritardo e io ero convinta che fosse perché stavi con un’oca bionda e…”

“ E per questo non avevo chiamato, ma certo…” disse lui, sorridendo, capendo finalmente a cosa si stava riferendo.

“ Ma non era così, vero? Il telefono davvero non prende…” disse, avvicinandosi a lui.

“ No, non prende…”  rispose Jesse, sorridendole, stringendo le braccia attorno alla vita della ragazza. “ Ce l’hai fatta a venire, alla fine…” disse, sorridendole.

“ Non sarei mancata per nulla al mondo… E sai perché?” disse Rachel, avvicinando il viso al suo. Il ragazzo fece cenno di no. “ Perché ti amo.” Disse, dandogli finalmente un bacio.

E questo fu esattamente il momento in cui Jesse ottenne finalmente ciò che desiderava di più al mondo: Rachel. 
Beh, almeno la fine è stata veloce! ;)
Rachele.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: __Rachele__