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Autore: YukiWhite97    07/12/2014    2 recensioni
Lady Helena è la figlia adottiva del conte Ciel e facendo parte della famiglia Phantomhive arriva il giorno in cui anche lei deve mettersi al servizio di Sua Maestà. Ma cosa succede quando una ragazzina cresciuta nella "bambagia" si ritrova ad affrontare un nemico sconosciuto (o forse non troppo) che vuole ucciderla a tutti i costi? Helena si ritroverà cosi ad affrontare una lotta assieme ai suoi stravaganti amici e soprattutto farà finalmente chiarezza sul suo passato non proprio chiaro...
Genere: Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri personaggi, Ciel Phantomhive, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Mpreg
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- Questa storia fa parte della serie 'Lady Helena - The chronicles'
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Quel giorno la magione Phantomhive si trovava a lutto.
In giardino si svolse il funerale,sotto il cielo nero di quella giornata strana,inverosimile.
I poveri Finnian,Bard,Meyrin e perfino Tanaka si strinsero attorno alla bara aperta circondata di candele,versando lacrime di tristezza per quella ragazzina che per tanti anni aveva allietato le loro vite. Non sembrava neanche più lei,il viso era rovinato,sfregiato,ma la sua bellezza era rimasta quella di sempre.
Finnian le si avvicinò,tenendo qualcosa tra le mani. Le scostò i capelli,sistemando il fiore di lato,vicino l'orecchio. Aveva tanto cercato quelle rose,ma avrebbe preferito donargliele in circostanze diverse.
"Finalmente avete la vostra rosa blu...My lady..." - sospirò,asciugandosi le lacrime. 
Ciel aveva lo sguardo fisso nel vuoto,mentre una serie di avvenimenti gli tornavano alla mente:
 
**
La pioggia cadeva a fiotti e quella notte,qualcuno busso alla dimora Phantomhive.
Meyrin andò ad aprire la porta,rimanendo molto sorpresa da quello che vide.
"Padroncino! - esclamò - Sebastian! Siete tornati finalmente,temevamo vi fosse successo qualcosa!".
"Il conte Phantomhive non poteva lasciare il suo lavoro in asso" - sorrise Ciel.
"Ma...cosa tenete in braccio?"- chiese accorgendosi finalmente del fagottino che il conte teneva fra le braccia.
"Lei è Helena - disse mostrandone il viso - io e Sebastian l'abbiamo trovata,credo che qualcuno l'abbia abbandonata. D'ora in poi farà parte di questa famiglia e sarà nostro compito prendercene cura". Avvicinò il suo viso a quello della bimba e le sussurrò un dolce:"Benvenuta a casa piccola lady,d'ora in poi sarai al sicuro". **
 
Quella era stata forse la più grande bugia che avesse mai detto. Anche lo stesso Sebastian non poteva fare a meno di pensare a tutti i momenti passati con Nelly,l'aveva fatta nascere,l'aveva cresciuta,l'aveva vista compiere i suoi primi passi,le sue prime parole...e adesso l'aveva vista morire. Ma no...non sarebbe finita li.
Il funerale presto finì,e i domestici tornarono alle loro faccende,mentre il conte e il maggiordomo si trovavano ancora in giardino con quattro shinigami di loro conoscenza.
"Mi dispiace tanto Sebychan - sospirò Grell davvero rattristito - non deve essere bello perdere un figlio..."
"No,non lo è infatti" - rispose bruscamente. 
"E' un ingiustizia! - sbottò Destiny piangendo a dirotto - io volevo bene a Nellychan,sono una dea della morte eppure non sono riuscita a impedire tutto questo!"
"Su,avanti,non piangere piccola rosa,nessuno poteva farci niente!" - provò a consolarla Grell.
"Dispiace anche a me - disse in modo  sbrigativo Will - ma adesso dobbiamo andare,con tutte queste morti abbiamo molto lavoro da sbrigare. Ci siamo trattenuti qui già troppo a lungo".
"Si...Grazie...e grazie anche a voi,Destiny ed Antony...so che la vostra amicizia nei confronti di Nelly era vera..." - fece Ciel.
"Ci puoi scommettere!" - rispose la rossa piangendo come una bambina. I quattro si allontanarono ma Antony sembrava particolarmente inquieto e strano e di questo Grell se ne accorse presto.
"Antony caro,cosa ce?" - chiese.
"Non so - rispose pensoso - non riesco a sentire la sua anima...Di solito avverto sempre quando un anima arriva nell'aldilà...perchè con lei no...?"
"Non so tesoro - rispose Grell - avrà sicuramente preso una strada diversa dalle altre". Una strada diversa dalle altre,eh?
Si voltò indietro,guardando in lontananza la bara ancora aperta.
"Destiny - disse risoluto - dobbiamo tornare indietro,credo che abbiamo ancora del lavoro da sbrigare"
 
Ciel si sedette sull'erba,togliendosi la bombetta. I suoi occhi apparivano stanchi,arrossati,senza vita,poichè era la vita che gli avevano tolto. Sebastian lo raggiunse,sedendosi accanto a lui.
"Siete sicuro di volervi vendicare,padrone?"
"Assolutamente si. Perchè,tu no?"
"Non sono mai stato un tipo vendicativo...però...vi ho promesso che sarei stato con voi...e inoltre è di Nelly che stiamo parlando...nessuno mi ha mai arrecato una sofferenza cosi grande..."
"Già - rispose abbassando lo sguardo -  la cosa che mi dispiace di più è che...ci siamo dovuti lasciare in modo cosi brusco...ha detto di odiarci...ecco  perchè non volevo sapesse di noi..siamo davvero pessimi come genitori..."
"Non dite cosi - disse prendendolo per mano - abbiamo fatto il possibile,anche se non è bastato. E poi,non credo Nelly ci odiasse...era solo arrabbiata....ha solo detto una cosa che non pensava".
"Questo non lo saprò mai -  sospirò - comunque,o uccido lui o la faccio finita io. Non ho più motivo per vivere".
"Padrone,Nelly non avrebbe voluto vedervi cosi. Inoltre sono io quello che dovrebbe farla finita. E' per me che è morta,sono io quello che deve farsi uccidere non voi".
"Io vado dove vai tu,Sebastian - disse avvicinando il viso del maggiordomo al suo - se è cosi che vuoi espiare le tue colpe,io ti seguirò".
"Allora andiamo a dare una lezione a quel Kesshiteboru maledetto" - sorrise.
"Si - fece alzando gli occhi al cielo - sta volta non falliremo,Helena".
 
Tornarono alla magione Trancy,anche se Harry era sparito nel nulla sarebbe tornato per forza,dopotutto aveva affermato di volerli uccidere..
Ciel entrò sparato,ormai nulla gli faceva paura,niente lo tratteneva,l'unica cosa che lo guidava era la rabbia e la voglia di vendetta.
"HARRY! - urlò - esci fuori,lo so che sei qui!". A quelle parole,si materializzò davanti a lui la figura del biondo.
"Oh,non avete tardato ad arrivare,caro il mio conte!"
"Si,e sta volta sarà l'ultima". Guardò negli occhi l'assassino di sua figlia,desiderando di ucciderlo,non importa se sarebbe morto,ma prima di lui,doveva assolutamente morire Harry,doveva vederlo soffrire cosi come aveva fatto soffrire Nelly. Per un attimo gli sembrò quasi di avere davanti  la figura della lady e sembrava cosi vera,reale. Ma non lo era. Lei era morta e non sarebbe tornata. La rabbia che aveva dentro cominciò a crescere e a crescere,sentiva che stava per perdere il controllo.
"MALEDETTO BASTARDO,TORNATENE ALL'INFERNO!" - urlò il conte andandogli addosso,ma fu inevitabilmente colpito da Micheal.
"Padrone - urlò Sebastian per poi riferirsi al biondo - Tu! Hai ucciso Nelly,ma non ti permetterò di portarmi via anche Ciel,uccidi me se vuoi!"
"Sebastian non preoccuparti - lo rassicurò Ciel alzandosi in piedi un pò barcollante - io sto bene. Siamo due demoni,non ci scalfiamo cosi facilmente".
"Poveri illusi,credete di poter vincere? - fece Harry - questa battaglia l'ho già vinta io!". Irritato,Ciel andò di nuovo contro Harry,cercando di colpirlo più di una volta,mentre il maggiordomo teneva a bada Micheal,impedendogli di soccorrere il suo padrone. Era incredibile,per quando quel Kesshiteboru avesse le sembianze di un ragazzino era davvero forte,tanto forte che non tardò ad atterrare Ciel.
"Mmmh,questa scena mi ricorda qualcosa - fece mettendosi sopra di lui - ah si,è la stessa situazione in cui mi sono ritrovato con Helena!"
"Figlio di puttana,non osare nominarla,non osare!" - mormorò,mentre il dolore cominciava a impossessarsi del suo corpo. 
"E' inutile che ti agiti. Voi due sarete dei demoni,ma io ho qualcosa in più...! E adesso,sia tu che il tuo maggiordomo farete una brutta fine. Preparati!" - sghignazzò.
 
Nel frattempo però,un pò più lontano,nella magione Phantomhive stava accadendo qualcosa.
Il giardino dove poco prima si era svolto il funerale era vuoto,ma la bara era comunque rimasta aperta,e li giaceva il corpo immobile di Nelly.
Accadde qualcosa di molto strano: le ferite che avevano sfregiato il suo cosi bel visino stavano cominciando prima a cicatrizzarsi e poi a scomparire,ma il suo viso non tornò come quello di prima,divenne ancora più pallido,ma un pallido diverso da quello che si può pensare,sembrava risplendere di luce da dentro e sembrava piena di vita,le labbra secche si tinsero di un bel colore simile al rosso,i capelli d'ebano che avevano perso ogni vigore accentuarono il loro colore e si allungarono ulteriormente,le unghia delle mani divennero nere,come se fossero state colorate con la pece mentre all'interno del suo copro,il cuore riprendeva a battere,dapprima batté pianissimo ,come un rumore impercettibile,e poco dopo cominciò a battere forte,sempre più forte,pompando di nuovo il sangue nelle vene,donando un pò di colore al viso poichè le guance si tinsero di rosa.
La vita pian piano s'impossessò di lei cosi come poco prima aveva fatto la morte,o forse non era mai morta: Stava affrontando una vera e propria rinascita.
Aprì gli occhi tutt'ad un botto. Occhi rosso sangue,niente più occhi ambigui di colore diverso,occhi rossi,occhi da demone. Si tirò su e si accorse con sorpresa  che si sentiva forte come non mai,piena di vita,sentiva di poter fare qualsiasi cosa. 
"Sapevo che non ti saresti arresa cosi facilmente" - disse una voce maschile. Ella si voltò. 
"Ciao ragazzi" - salutò semplicemente. Destiny le andò incontro abbracciandola e iniziando a frignare dalla gioia:"Oh Nelly,Nelly cara, ho avuto cosi paura,per fortuna adesso stai bene!"
"Si,sto bene. Non capisco però cosa sia successo" - disse guardandosi le mani.
"Il tuo potere è stato sprigionato - fece Antony - l'hai sempre avuto,ma avevi bisogno di una specie di "input" che ti aiutasse a liberarlo. Adesso sei un demone a tutti gli effetti". Nelly si sentì confusa. Aveva affermato chiaro e  tondo di non voler essere un demone,eppure adesso si sentiva dannatamente bene,forte,avrebbe potuto spaccare il mondo. 
Allora era questo che si provava? Non era affatto male sentirsi forti e invincibili.  Il secondo pensiero che le venne in mentre stranamente fu su  Ciel e Sebastian.
"Dove sono loro?" - chiese.
"Intendi Ciel e Sebastian? Sono andati a vendicarti."
"Vendicarmi? Accidenti! Non oso pensare cosa possa fare Harry! Devo andare ad aiutarli!"
"Pensavo fossi arrabbiata con loro" - fece Destiny.
"E' vero - ammise Nelly - ma sono i miei genitori,le "persone" che mi hanno dato la vita,non importa se hanno fatto delle cose sbagliate,Harry non ha comunque il diritto di fare nulla. E hanno bisogno di me". Dicendo questo saltò giù dalla bara atterrando con un piede solo,stupendosi dell'incredibile equilibrio che aveva acquisito. Si voltò verso gli shinigami.
"Adesso non ho più paura. Venite con me?"
"Come sempre amica!" - rispose Destiny. La lady fece un salto e si allontanò dai due.
"Wow,certo che è diventata davvero bella"- si lasciò scappare Antony,arrossendo.
"Cosa? Ma sentitelo,l'anti-demone si è per caso preso una cotta per Nelly?" - lo schernì.
"Non dire stupidaggini! - rispose arrossendo ancora di più -  Piuttosto sbrighiamoci a raggiungerla,per il momento è molto più veloce di noi,oltre che più forte".
 
Angolo dell'autrice
EHEHE ma vi pareva che vi facevo morire la protagonista? xD E poi è un cazzutissimo demone,non può morire  come se nulla fosse u.u. Adesso voglio proprio vedere quell'idiota di Harry come dovrà fare >:) Muahahaahah!!!
***Carino Antony** :3 :3
 Ci vediamo al prossimo capitolo:* :* :*
   
 
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