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Autore: Where is the angel_    07/12/2014    3 recensioni
Castiel è l'angelo più ricercato da paradiso, ma per proteggere Dean, il suo protetto, dovrà stargli lontano. Ma fino a quando il suo legame profondo con l'umano non avrà bisogno di essere essere "sfamato"?
-Destiel.
Genere: Angst, Fluff, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Ruby spalanca la porta della stanza interrompendo il momento sentimentale tra me e Sam
"Ragazzi, mi dispiace disturbare i vostri discorsi passionali. Ma Dean.. c'è un problema." Mi dice mantenendosi alla maniglia della porta.
"Problema? Di che parli?" Mi acciglio.
"Castiel." Mi dice quasi in un sussurro.
"C-cosa?" Scatto verso di lei e la prendo per il colletto sbattendola contro la porta. "Che cazzo hai fatto a Castiel puttana?" 
Senza nemmeno ascoltarla la lascio e corro giù per le scale. Esco fuori dal motel e vedo l'impala. Avvicinandomi a passo veloce vedo la porta del passeggero aperta e il vetro del finestrino rotto. La mia baby
E Castiel? 
..Cas non c'è. E le peggiori immagini iniziano a formarsi nella mia mente.
Vedo uscire Sam e Ruby di corsa.
"..Dean." Mi dice Sam con la voce ancora affaticata per la corsa. 
Mi lascio cadere le braccia lungo i fianchi e guardo Ruby minacciosamente.
"Dean, non guardare me. Quando sono arrivata era già così." Mi dice incrociando le braccia.
Mi passo una mano tra i capelli e mi giro dando le spalle a Sam e Ruby
"Non.. avrei dovuto lasciarlo. Avrei dovuto portarlo con me. Ha coglioni alati alle calcagna e io.. l'ho lasciato da solo. Che stupido."
"Dean, non incolparti. Non potevi saperlo." Mi dice Sam con la voce affranta.
"Certo che potevo Sam." Mi giro verso di lui. "E invece l'ho lasciato da solo."
"Castiel non è morto, lurida scimmia." 
Di scatto mi giro e vedo Zachariah.
"Che cazzo hai fatto a Castiel lurido figlio di puttana?" Gli urlo.
"Dean, sta calmo ti prego." Mi dice Sam mentre si avvicina con Ruby.
"No Sam, deve dirmi dove ha messo Castiel, ora." Gli ringhio addosso.
"Non avere questo atteggiamento con me Dean." Mi dice Zachariah in tono serio.
"E tu ridammi Castiel, coglione." 
"Dean, basta. Calmati." Sam si mette davanti a me. "Ha detto.. che sta bene. Non esagerare, sentiamo perchè è quì." Mi dice a tono basso.
Annuisco e si posiziona di fianco a me.
"Che vuoi? Da me, da mio fratello e da Castiel?" Gli dico cercando di restare calmo.
"Voglio farti capire. Voglio far capire a tutti.. voi." Ci sguarda con un po' di disprezzo.
"Capire? Capire cosa?" Gli chiedo.
"Castiel non può restare con te, Dean. Castiel non può restare sulla terra." Mi risponde convinto.
"E cosa dovrebbe fare? Tornare in paradiso facendosi ammazzare? Voi non dovete nemmeno provare a toccarlo luridi coglioni." Parto. Vado verso Zachariah a passo veloce quando sento Sam corrermi contro piazzandosi davanti a me. 
"DEAN NO." Mi dice urlando. "Calmati."
"Si. Ascolta tuo fratello Dean." Dice Zachariah sporgendosi un po' per vedermi. "Come dicevo, Castiel non puo' restare quì. E io ho bisogno di mostrarvi il perchè."
Sam si gira confuso guardandolo.
"Mostrarci? Come?" Gli chiede Sam pensieroso.
Riesco a sentire solo uno schiocco di dita e poi niente più.

Apro gli occhi e noto di essere.. a terra. Alzo di poco la testa e vedo che si tratta di una strada. Cerco di alzarmi con cautela e vedo Dean e Ruby ancora incoscienti. Mi guardo in giro. Lo spettacolo che mi si presenta è da togliere il fiato e non è niente di positivo.
Le strade sono vuote e sporche. Rottami di macchine e palazzi tenuti in piedi da chissà quale miracolo. Vedo Ruby e Dean riprendersi, guardandosi attorno confusi.
"Dove.. siamo?" Mi chiede Dean mentre io ancora mi guardo attorno.
"Non lo so Dean. Non lo so." Gli rispondo più confuso che mai.
"Bene, siamo in un posto sperduto." Ruby agita le mani.
"Non ci facciamo prendere dal panico, ok? Proviamo ad andare in giro. Troveremo qualcosa." Propongo semplicemente.
Vedo Dean guardarsi attorno e poi portare i suoi occhi su di me. 
"Sam, sul serio? Hai visto questo posto? E' distrutto."
"Dean, lo so. Lo vedo. Ma siamo quì per un motivo."
"Ma quì dove? Merda!" Sbotta.
"Calmati, proviamoci almeno." 
Sbuffa e poi inizia a camminare. Faccio un cenno a Ruby ed entrambi lo seguiamo .

Mi passo una mano sul viso e mi siedo su un marciapiede davanti ad un cancello di ferro.
"Sam, sono ore che giriamo in questo cazzo di posto e non abbiamo ancora trovato anima viva. Credi ancora che ci sia qualcosa o qualcuno?" Chiedo esausto.
"Sam, sai che mi è difficile ammetterlo, ma Dean ha ragione." Dice Ruby.
Sa che ho ragione. Lo vedo da come si muove nervosamente, poi guarda sopra di me e si blocca.
"Lo so. Lo so che pensavi che avremmo trovato qualcosa ma non-" Non mi lascia finire la frase che parla sopra di me.
"Dean. Guarda." Indica sopra la mia testa.
Mi alzo dal marciapiede e mi volto. Sopra al cancello c'è un cartello.

"NO ENTRY.
By order of acting reginal comand.
AUGUST 1 ST 2014.
Kansas City.
ORD 848244|43QE."

Mi giro verso Sam, con le pupille allargate.
"Cosa vuol dire?" So cosa vuol dire, solo che vorrei non saperlo. Vorrei sperare di aver capito male.
Vedo Sam deglutire e fissarmi, senza riuscire a parlare.
"Merda! Siamo nell'anno 2014. Siamo nel futuro." Dice Ruby con la voce terrorizzata.
Ecco, appunto. 
Sospiro. 
"E ora? Cosa facciamo?" Gli chiedo.
"Bhè, entriamo. Se Zachariah ci ha portato quì qualcosa vorrà pur dire."
"Grandioso! Peggior piano di questo non potevamo trovarlo." Dico irritato.
"Dean, è l'unica soluzione. Se non capiamo cosa vuol dire tutto questo, credo che Zachariah non ci riporterà nel nostro anno." Mi dice serio.
"Sì, okay. Hai ragione."
"Credo sia meglio dividerci. Dean cerca di capire cosa c'è al dilà del cancello, mentre io e Ruby continuiamo a cercare."
"Sei impazzito? Perchè dovremmo farlo?" Alzo la voce.
"Perchè così facciamo prima."
"E perchè tu devi andare con Ruby?" Gli chiedo.
"Se vuoi andarci tu con lei, prego." Mi fa cenno di avvicinarmi a Ruby.
"Cosa? Cristo no. Non voglio andare con lei. Ma fai andare lei da sola, tanto per quanto mi riguarda può anche morire." Incrocio le braccia.
"Dean!" Mi dice con voce di rimprovero.
Sbuffo. 
"D'accordo. Fanculo." Mi giro ed entro nel cancello.
Sento i passi di Ruby e Sam allontanarsi mentre io comincio a camminare. 
Mi fermo dopo un po' perché quello che vedo mi fa gelare il sangue nelle vene.
La mia baby.
O almeno quello che ne rimane. 
E' un rottame. Non ha nemmeno più le ruote. 
Accarezzo la carrozzeria quasi con gli occhi lucidi. Non avrei mai lasciato in questo stato la mia macchina. Mai.
Cerco di riprendermi e vorrei iniziare a camminare.
Mi ritrovo nel bel mezzo di.. non so cosa cazzo sia questo posto. 
Ci sono delle capanne?! Si, credo siano capanne. 
"Leader." Qualcuno urla alle mie spalle.
Mi giro e vedo Chuck.
"Dean è finita la carta igienica." Mi dice allarmato.
Cosa?!
Lo guardo confuso senza aprire bocca.
"Dean?!" Mi dice con insistenza.
"Stai.. stai parlando con me?" E' una domanda stupida, lo so ma cosa posso mai fare adesso?!
"Si, ovvio. Con chi altri allora?" 
"Ehm.. si, certo." Cazzo, merda.
"Dicevo, abbiamo finito la carta igienica." Mi ripete serio.
Ed io ora che cazzo gli dico?
"Ohw, si, bhè, prendi tu la situazione nelle mani. Perché io.. uhm, ho da fare. Okay?" Gli dico mettendogli una mano sulla spalla.
"Ma io.." Cerca di iniziare.
"No, davvero io devo andare." Gli dico velocemente cominciando a camminare.
Non devo farmi vedere più da nessuno. A quanto pare sono.. il leader. Sembra anche strano a dirlo.
Cammino tra capanne e alberi cercando di non farmi vedere da nessuno quando vado a sbattere contro qualcuno.
Anzi, rettifico, contro me stesso. Merda.

Stiamo camminando gia da un'ora forse e non abbiamo ancora trovato nulla. Sam è ostinato a voler continuare e obbliga anche me. Non è abbastanza che quei due mi abbiano trascinato fin quì? Non sono il loro cagnolino domestico.
"Sam ti fermi 5 minuti?" Gli dico fermandomi io.
Si gira e mi guarda confuso.
"Cosa Ruby?" 
"Cosa Ruby?!" Gli faccio da eco. "Sam, non c'è niente. Non lo vedi? Solo.." Mi guardo attorno. "Solo macerie e rottami. Cosa vuoi realmente trovare in mezzo a questa roba?" Gli dico irritata.
"Ruby, lo so che eri d'accordo con mio fratello dal non riuscire a trovare niente. Ma se siamo quì un motivo c'è. Volete capirlo? Non ci ha mandati quì solo per farci vedere nel futuro quanto distrutto sia il mond.. Oddio." Si ferma a metà frase e mi guarda quasi sorridendo.
"Che c'è?"
"Ruby sei un genio!" Mi dice prendendomi le braccia scuotendomi leggermente.
"Questo lo so." Dico. "Ma perchè?"
"Perchè è esattamente per questo motivo che siamo quì. Per vedere nel futuro che posto sia il mondo." Mi dice come se la cosa fosse ovvia.
"Si.. ma non ti seguo."
"Non ha importanza. Dobbiamo capire perchè il mondo è così. Perchè il mondo sia ridotto così nel futuro. Hai capito?" 
"Credo di si. Ma come facciamo a capirlo se non c'è nessuno?" Chiedo confusa.
"E' questo il punto. Qualcuno ci deve essere. Da qualche parte, ma c'è." Si guarda in giro serio. 
Si stacca e continua a camminare. Mentre io lo fisso ancora un po' confusa. 
"Spero che almeno Dean abbia avuto un po' di fortuna." Dice continuando a camminare piano.
"Deve esserci qualcuno. Non può essere un posto deserto. Sarebbe.. strano." 
Sto per iniziare a parlare quando lo vedo fermarsi davanti un vicolo.
"..O forse no." 
Vado da lui sbuffando. "Che c'è ora?" Gli chiedo.
"Forse ho capito perchè non c'è nessuno.." Dice continuando a fissare il muro.
"Quindi..?" Gli dico incitandolo a continuare.
Mi fa un cenno con la testa verso il muro che sta guardando e mi giro a vederlo anch'io. C'è una grossa scritta in rosso sulla parete che dice: CROATOAN.
"Croatoan?!" Dico.
"Si. E' una specie di.. virus mo-" Lo interrompo.
"Lo so cos'è Sam." Sospiro. "Qual è il piano ora?" Dico guardandolo.
"Non lo so Ruby. Ma non possiamo essere soli. Non avrebbe nessun senso per Zachariah averci portato quì, se fosse deserto."
"Cosa di tutto questo ha un minimo di senso Sam?" 

Mi sbatte contro la parete esterna di una capanna puntandomi una pistola contro.
"Chi cazzo sei?"
Lo guardo. E'.. inquietante.
"Sono te, non vedi?" Dio, ma che cazzo di risposte sto dando?
"Fai anche lo spiritoso?" Preme di più la pistola contro la mia tempia. "Che razza di mostro sei?" Mi guarda dall'alto in basso.
"Amico, calmati. Sono davvero te. O almeno quello vecchio. Vengo dall'anno 2005." Detto così avrei sparato chiunque me lo avesse detto. 
Lo vedo corrugare la fronte. 
"Stai scherzando spero. Non sono uno stupido." Mi dice ridendo.
"No, dannazione. Sono davvero te. Mi ci ha portato quel coglione di Zachariah."
Lo vedo guardarmi. Sta cercando di capire se stia mentendo?
"Come posso esserne sicuro?" Mi chiede.
"Se fossi un mutaforma toccando l'argento mi brucerei, giusto? Lasciami prendere il coltello che ho in tasca e te lo mostro. Mmh?" Gli rispondo.
Mi lascia andare senza smettere di puntare la pistola contro di me.
Cautamente prendo il cortello dalla tasca posteriore dei jeans mostrandoglielo. Mi alzo la giacca e la camicia facendomi un taglio sull'avambraccio.
"Mmh?! Ora mi credi?" Gli dico pulendo il coltello sulla giacca e riponendolo nella tasca.
"Si." Abbassa la pistola. "Ma non riesco a capire perchè sei quì." Mi chiede confuso.
"E'.. una lunga storia. Cioè non molto, ma è complicata." Gli dico.
"Bhè, tu ora me la racconterai." Mi dice quasi come un'ordine. "Però non quì, andiamo nella mia capanna." Mi dice mentre comincia a camminare verso il lato davanti della capanna dove mi ha fatto sbattere.
Entra spostando le tendine. E più o meno sembra davvero la mia capanna.
Bottiglie di alcool sparse per la stanza, armi ovunque e a giudicare dall'odore femminile, mi sbatto anche qualcuno. Non cambierò molto nel futuro, insomma, se non fosse per macchina.
Scosta una sedia e ci si siede. 
"Allora?" Mi dice facendomi segno di sedermi. "Raccontami."
Mi siedo e inizio a parlare.
"Come ti avevo detto, è stato Zachariah a portarci quì."
"Portarci?" Mi dice incarnando un sopracciglio.
"Sì. Ci sono anche Sam e Ruby." Dico.
Vedo il suo sguardo vacillare un po' per poi tornare lo stesso di prima.
"Okay. Continua. Perchè vi ci ha portati?" 
"Per mostrarci il perchè Cas non può restare tra di noi." Dirlo fa quasi più male che pensarlo.
Lo vedo irrigidirsi e guardarmi con un'aria.. triste? Frustrata? Non so dirlo, perchè poi ricomincia a parlare.
"Ho.. ho capito." Si alza e mi guarda. "Ti.. porto da Castiel."
Mi alzo anch'io. Ma non mi piace il modo in cui si sta comportando e parlando. Lo seguo mentre lui esce dalla capanna e passiamo quattro o cinque capanne prima di arrivare ad una un po' più grande con delle tendine colorate. 
Mi giro a guardarlo. La sta fissando intensamente, come se gli facesse.. male.
"E' quì?" Chiedo per sciogliere la tensione.
Annuisce, sembra che non mi stia nemmeno ascoltando, tanto è preso a guardare quella capanna.
Non mi piace questa storia, per niente. 
Ma prendo un profondo respiro e salgo i primi gradini, scosto la tendina ed entro guardandomi attorno. C'è puzza di.. incenso?! Ma che diamine?
Continuo a camminare fino a che non sento la sua voce.
E' seduto atterra, a gambe incrociate, assieme a delle donne.
"Che cosa.." Dico ad alta voce.
Castiel si gira verso di me e mi guarda come se avesse visto un fantasma per poi ritornare a guardare quelle donne. 
"Ora, devo parlare un attimo con il nostro leader. Intanto voi andate a prepararvi per l'orgia di oggi pomeriggio." Dice con voce calma e pacata. Mentre io rischio di strozzarmi con la saliva.
Avevo sentito bene? Non potevo averlo davvero sentito.
Le donne si alzano ed escono dalla capanna in fila. Quando sono uscite tutte riporto i miei occhi su Castiel.
Non lo riconosco.
Nessun trench, nessuna cravatta, nessun vestito da esattore delle tasse.
"Dean, che vuoi?" Mi dice con un tono che temo di non aver mai sentito, mentre si gira a maneggiare con delle altre cose di incenso.
"Cas.." Riesco solo a dire.
Lo vedo bloccarsi e irrigidirsi. Lentamente si gira e mi guarda.
"Non mi chiami così da.. da parecchi anni." Mi guarda da capo a piedi. "Non sei di ques'epoca, vero?" Mi dice.
"No.. non lo sono." Mi guardo attorno. "Vengo dall'anno 2005. Mi ci ha portato Zachariah." Per poi pensare a quello che aveva appena detto. Non lo chiamava più Cas. Cosa voleva dire? Lo avevo sempre chiamato così.
"Oh, grandioso." Mi guarda, ridendo. 
I suoi.. occhi. Nemmeno loro sono più gli stessi. Sento quasi la gola stringermi. Chi era quest'uomo dalle sembianze del mio angelo?
Sto per iniziare a parlare quando entra Ruby.. non era sicuramente del mio anno, per i suoi abiti.
"Cassy ti ho portato la medic-" Si blocca appena mi vede. "Cazzo. Magari passo dopo ok?" Fa per andarsene ma Castiel la blocca.
"No Ruby, non andartene. Dammela, ne ho bisogno." Passo lo sguardo da uno all'altro. Di che cazzo stanno parlando?
Ruby avanza titubante sotto il mio sguardo e caccia un paio di barattolini arancioni che contengono delle pillole e le lancia a Castiel, che le da in cambio un mucchio di soldi. 
"Divertiti." Gli dice facendogli un'occhiolino uscendo poi dalla capanna.
Vedo Castiel mettere le boccettine nel cassetto affianco al letto e poi ritorna vicino a me. Resto ancora un po' in silenzio poi prendo un respiro e parlo.
"Cas..tiel, spiegami. Cosa ti è successo?" 
"Dean, non c'è nulla da spiegare. Siamo nel futuro." Allarga le braccia indicando tutto il resto della stanza. "Questo è quello che è successo. Io sono umano e tu.. bhè tu sei il solito stronzo." Ride. "E fuori il mondo è a pezzi."
Corrugo la fronte. Non è serio.
"E questo ti sembra normale?" Gli chiedo.
Inizia a ridere sommossamente e poi parla.
"Ovvio che non mi sembra normale. Ma cosa avremmo dovuto fare? Prevederlo? Mi dispiace dell'inconveniente." Si stiracchia tranquillo.
Sto davvero perdendo la pazienza. Che cosa stava succedendo?
"Castiel sei diventato un hippy, un fattone o cosa?" Chiedo alzando la voce.
Lo vedo ridere mettendosi una mano sotto al mento facendo finta di pensarci.
"Diciamo che sono diventato tutti e tre, ok?" Mi dice semplicemente.
Rimango immobile. Qualcuno mi svegli da quest'incubo.
"C-Che cosa?" Alzo il tono. "E' a questo che ti ha portato diventare umano?" 
Mi guarda e sorride.
"Diciamo che è più o meno la stessa reazione del te di quest'epoca. Anche se.." Il suo sorriso sparisce e va verso il cassetto. Lo apre e prende qualche pillola dentro quella boccetta arancione."Comunque.." Ingoia il contenuto. Chiude il cassetto e si gira verso di me. "Sono umano Dean. Nel tempo libero oltre a cercare di farmi ammazzare.." Si ferma e ride. "Sì, mi faccio e organizzo orge a mo' di hippy." Mi guarda soddisfatto e va verso il letto. Si stende a braccia incrociate e chiude gli occhi.
Lo guardo immobile. Ci metto un po' di tempo a metabolizzare quello che mi ha appena detto Castiel. Senza nemmeno pensarci mi fiondo davanti al letto e lo prendo per il colletto della maglia strattonandolo con forza.
"Cosa cazzo stai dicendo?! Ma te ne rendi conto o sei troppo fatto per capire?" Gli urlo contro.
Castiel guarda la scena calmo, non prova nemmeno a liberarsi. 
"La maggior parte delle volte sono fatto. Ma capisco cosa succede Dean. E questo è quello che so fare." Mi dice con una calma spaventosa, mentre mi guarda.
"Come sei passato dall'essere il mi.." Mi blocco e riprendo subito il discorso. "..dall'essere quel Castiel a questo fattone nullafacente?" Gli chiedo urlando, lasciando la presa bruscamente facendolo quasi cadere.
Lo vedo accigliarsi e cercare di riprendere l'equilibrio. 
"Non credo che tu sappia cosa succede Dean, non credo che tu abbia parlato con te stesso. E non in senso biblico." Lo vedo ridere un po' e poi ricomincia a parlare. "Sai che io e Dean, il Dean di quest'epoca intendo, non facciamo una conversazione così da almeno qualche anno? Forse da quando il mondo è andato a farsi fottere e io non sono più un angelo? Veramente io non vedo Dean da mesi, non viene quì da quando abbiamo litigato. L'unica volta che ci parliamo, beh.. è per dirci cosa fare in battaglia. Quindi credi che sia facile?" Mi si avvicina di colpo. "Non avere letteralmente più nulla?" Mi dice con la voce spezzata. 
Lo vedo andare di nuovo verso il cassetto e prendere altre pillole. Mi guarda con un sguardo tra l'arrabbiato e il deluso.
"Ora vattene." Mi dice con un tono duro.
"Tutto questo.. è colpa mia?" Chiedo trattenendo le lacrime. 
Non posso aver fatto questo a Castiel. Non posso.
"Dean davvero vuoi far riaffiorare i tuoi sentimenti ora? Quì non c'è colpa. Quì c'è solo quello che è. Ed è quello che io sono, o più che altro quello che diventerò." Lo vedo fare un profondo respiro. 
"Ora te ne vai?" Mi chiede con un tono che non ammette repliche.
Lo guardo deluso. Sono deluso da me stesso. Io non posso crederci. Vorrei poter fare qualcosa, ma cosa? Gli lancio un'ultima occhiata ed esco dalla capanna.
Il me del futuro non c'è più. Ed io devo trovarlo.
Scendo le scale e inizio a camminare verso la capanna mia capanna, cioè la sua. Lo trovo seduto sul primo scalino con un fucile in una mano e nell'altra una bottiglia di liquore.
Prevedibile. Penso.
"Ehi." Gli tiro un calcio alla gamba. "Dobbiamo parlare, testa di cazzo."
Gira la testa verso di me e mi guarda. "Ehi. Chi si rivede." Mi sorride. "Allora? Hai parlato con il bell'angioletto?" Mi dice prendendo un sorso dalla bottiglia.
"Come diavolo ho fatto a diventare così?" Lo guardo disgustato.
"Lo vuoi sapere? Lo vuoi proprio sapere?" Alza il tono e si alza stando ad un palmo dalla mia faccia. "Tutto questo." Agita le braccia. "E' colpa tua." Urla.
"Cosa..?"
"Eh già. E' per questo che Zachariah vi ha mandato quà. TI ha mandato quà. E' perchè devi smetterla. Smettila con Castiel. Castiel deve restare un ANGELO." Scandisce bene la parola. "Tu, sei veleno e sei riuscito a corrompere un angelo."
"Che cazzo stai dicendo?! Vuoi dire che il comportamento di Castiel è colpa mia? TU LO HAI ABBANDONATO." Urlo sulla sua faccia. Non può darmi una colpa simile.
"Io sono te, idiota." 
"Non è vero!" Lo spigo per allontanarlo. "Io non potrei mai fare una cosa del genere ad una persona che amo."
Lo vedo sorridere malinconicamente. "Eppure guarda cosa siamo riusciti a fare." Prende un altro sorso dalla bottiglia. "Smettila con questa cazzate." La butta a terra, rompendola, facendomi sussultare. "Se non fosse stato per te, Castiel sarebbe ancora un angelo. Ora è diventato umano. Ha la corruzione degli umani addosso ed è tutta colpa tua."
Sto per replicare quando mi prende per il colletto e mi fa sbattere di nuovo sulla parete. 
"Promettimi che lo lascerai stare. Ora sei ancora in tempo. Ora lo sai cosa ti aspetta. Se ci tieni a lui, e lo so che ci tieni, stagli lontano, lascialo andare." 
Distolgo lo guardo. Non può chiedermelo. Non ora che l'ho riavuto. No, non posso. Sto per parlare ma mi interrompe.
"Credi che tutto questo ruoti solo intorno a Castiel? Che rapporti pensi che abbia con nostro fratello? Con il caro Sammy?"
Di scatto riporto gli occhi su di lui.
"Non avrai mica osato abbandonare Sam?! Giuro che ti prendo a calci in culo, stronzo." Urlo.
"Dean con l'andare avanti del tempo, abbiamo iniziato ad abbandonarci a vicenda. Più Castiel cambiava, più cambiavo io.. in peggio. Avevo perso il controllo della situazione e mi sono ritrovato con qualcuno che non era né un umano né un angelo. Mi sono allontanato da tutti, sentivo troppi sensi di colpa. Dean.. ti prego, se vuoi impedire tutto questo, metti in salvo Castiel. Se lui non ti avrà tra i piedi, non farà altro che tornarsene in paradiso, dove lo vogliono quei coglioni. Lui non diventerà mai umano e il mondo non cadrà a pezzi. La maggior parte di questo vi verrà risparmiato." 
Non parlavo, ero lì in silenzio, che lo guardavo. Come potevo accettare? Come? 
"Io.. non posso."
"Dean, fallo per Castiel. Devi promettermelo."
"Io.." Non potevo..
"PROMETTIMELO." Urla e una lacrima gli scende sul viso.
Distolgo lo sguardo e in un flebile suono, parlo. "Te lo prometto."
Ringrazio MariaRosaria, il mio amato Dean, per aver contribuito nella stesura del capitolo e per sopportarmi e supportarmi 24h su 24.
   
 
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