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Autore: roseinwonderland    07/12/2014    1 recensioni
“Vedo che non è mai venuta. E questo mi dice ogni cosa.”
“Allora perché è venuta proprio lei a chiamarmi? Poteva venire chiunque altro.”
[fanfiction Loki/Nuovo personaggio][Leggete solo se avete visto entrambi i film!]
--->ATTENZIONE! Questa ff non tiene ASSOLUTAMENTE conto degli avvenimenti di un futuro Thor3!
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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NOTA DI PRELETTURA
[WARNING!] La storia non tiene conto di un eventuale Thor 3 | Di partenze, cavalli scomodi e ricordi.| Copertina ---> http://alicebloomsburypotter.tumblr.com/image/86007313604
Consiglio: leggete ascoltando Reason Why di Lorenzo Fragola, uno dei finalisti di X Factor di quest'anno. E' stata una scoperta per me <3.

La sala delle mappe


La stanza delle mappe.
La sala più bella di tutta la reggia, secondo Loki.
Tutte le mappe del cosmo, antiche e nuove, raccolte in unica stanza, catalogate e riposte con cura.
 
Vide Meridia che tornava portandosi dietro un grosso papiro arrotolato, che distese accuratamente su uno dei tavoli. Raffigurava Yggdrasil in tutta la sua grandezza.
“Questo è l’albero del mondo. E’ solo un disegno.” disse Loki.
Lei sorrise: “E’ qui che ti sbagli. E’ parte di una mappa più grande.”
Lui rise:”Non esiste una mappa che raffiguri qualcosa di più grande dell’universo.”
“Una mappa che mostri tutti gli universi. Immagina” prese un altro foglio bianco. “tanti altri mondi, come una foresta.” Tracciò una serie di alberi tutti diversi sul foglio, solo abbozzati.
“E quanti sarebbero?”
Lei sospirò. “Non ne ho idea.”
Loki rimase immobile, silenzioso, guardando il foglio che stava cambiando ogni immagine che avesse mai avuto del cosmo prima di allora. Era inimmaginabile, anche per un dio. E lui non era neanche un dio in realtà. Poi una domanda gli sorse spontanea:
“Come sai tutto questo?”
“Me lo ha insegnato mio padre, quando ero ancora una bambina.”
“Non ad Asgard. Qui nessuno ha simili conoscenze scientifiche…Tutto questo è…è.. Incredibile.” Il moro continuava a guardare il disegno affascinato.
 In famiglia era sempre stato quello che passava più tempo sui libri, mentre Thor preferiva spassarsela in giro.
“I miei genitori non erano di qui, diciamo. E ora passiamo al punto.” Riprese in mano il foglio.”Come si può passare da un albero all’altro?”
“Non con il Bifrost.”
“E ti sbagli nuovamente.”Gli sorrise ancora. “Con l’adeguata spinta si può saltare da un mondo all’altro esattamente grazie a lui.”
“Servirebbe posizionarlo verticalmente rispetto al terreno, ma è calcolato appositamente per raggiungere al massimo gli 89° di ampiezza.”
“Ma io so come farlo scattare dell’ultimo grado mancante. Prendi quella mappa” Indicò un foglio arrotolato sul tavolo. “e seguimi.”
“Cos’è?”
“Un vecchio disegno di un libro di favole, ma ha esattamente ciò che ci serve in questo momento: delle coordinate.”
 
Loki esplose, mentre stringeva il libro dalla copertina colorata e decorata: “Sono solo vecchie leggende Meridia. Vecchie fiabe di mondi oscuri e mostri che si nascondono nel buio di notte. Spaventano i bambini, servono solamente a quello! Così che obbediscano ai genitori e non discutano.” La guardò esasperato.
Meridia si voltò verso di lui.
“Ma sono vere Loki. Tutte le storie sono vere. E devi fare i conti con questo. Devi fare i conti col fatto che il tuo universo si è appena ingrandito. E che forse non è poi una cosa così brutta no?” Gli tese la mano gentilmente. Loki scosse la testa, quindi le strinse la mano.
 
***
 
 
Fin da bambino Loki aveva avuto le mani incredibilmente fredde.
La maggior parte delle persone che le sfioravano se ne ritraevano. Sua madre era l’unica che invece tornava dopo pochi secondi con dei guanti. L’unica che era sempre tornata. Insieme a Meridia.
Fin da bambina le sue mani erano incredibilmente calde. E mai una volta si era ritratta da qualcuno, per quanto avesse le mani gelide.
 
E nemmeno adesso si ritrasse da lui, mentre gli stringeva la mano, camminando veloce nel corridoio.
 
***
 
Mentre uscivano da palazzo, lei lo strattonò per una manica, tirandolo in un angolo dei giardini all’ingresso, così che fossero riparati alla vista.
 
Quindi finalmente lo lasciò andare: “Ora siamo fuori dalla portata d’orecchio di tutti, e spero anche alla vista.” Si avvicinò a lui, e gli sussurrò piano la sua domanda, la domanda che tutta la guardia reale di Asgard in tre settimane di prigionia di Loki non era riuscita a risolvere:
“Dov’è Odino?”
“In una delle camere più sicure di tutta Asgard.”
“Quale? Le ho fatte setacciare una per una, comprese quelle più nascoste. Non c’è.”
Loki fece un passo indietro saltellando: “Dove puoi nascondere qualcosa di così prezioso?”
“Non lo so, te lo sto chiedendo infatti.” rispose fintamente seccata.
“Davanti agli occhi di tutti!” Loki spalancò le braccia e indicò la reggia dietro di lui. “E’ nella sua camera da letto, caduto nel sonno di Odino nuovamente.”
“Ho fatto setacciare quella camera.”
“Ma io sono il dio degli inganni, Meridia. Con la magia ci so ancora fare.” Un sorrisetto divertito comparve sulle sue labbra sottili, e anche lei si rilassò finalmente e sorrise di rimando.
Poi fece un fischio leggero, e un cavallo pomellato arrivò a passo leggero. Loki subito lo avvicinò e gli accarezzò i fianchi sottili.
“Hai ancora questo stupido cavallo vedo.”
“Solo perché ti ha disarcionato una volta lo chiami stupido.”
Loki sbuffò. “Non dirmi che hai intenzione di usare lui come mezzo di trasporto?”
Questa volta fu lei a sorridere divertita.
 
***
 
Il viaggio fu in una solo parola: scomodo.
In ogni senso: quel maledetto ronzino aveva un’andatura spigolosa, dura, e inoltre in due sulla stessa sella non era proprio confortevole. Specie quando si cerca di stare il più possibile lontano dalla persona con cui si sta cavalcando. Specie quando quest’ultima ti ha tradito e pugnalato ignobilmente alle spalle.
Ma alla fine il principe aveva dovuto rinunciare, e si era lasciato scivolare sulla schiena di Meridia, che non aveva proferito parola, ma aveva continuato a galoppare in silenzio. Loki si teneva ai suoi fianchi, cercando di sfiorarla il meno possibile, combattendo contro volontà opposte che provenivano dal suo corpo.
 
Quando finalmente il cancello del Bifrost si parò dinnanzi a loro, fu una liberazione: il re degli inganni scese di sella il più in fretta possibile, sentendosi mancare il fiato. Meridia era già entrata fulminea nella sala del portale.
Loki ripensò a quante scene aveva visto quella stanza: l’esilio di suo fratello, la loro lotta, la sua caduta, l’arrivo di Jane. E ora questo. Le cose sarebbero cambiate ad Asgard dopo quel viaggio.
 
“Loki, dimmi i numeri disegnati sull’albero presente nella mappa. Sono una sequenza di cinque numeri, dovresti vederli.” La guerriera era chinata sulla base della chiave che apriva il collegamento.
 
31042
 
Seguirono pochi scatti, e il Bifrost ruotò a 90°. Loki spalancò gli occhi: il Ponte dell’Arcobaleno era rivolto verso il basso, verso il centro di Asgard.
“E’…
“..rivolto verso il pianeta sì. Ma ci serve una spinta adeguata. Salterellare per i mondi non è già un giochetto da ragazzi, e qui si parla di universi. Useremo la rotazione per darci una spinta. E faremo un gran bel balzo.”
 
Il Bifrost continuava a ruotare velocissimo: il portale era aperto e pronto .
 
Prima saltò lei, e scomparve nel flusso. 
Loki sospirò. “Perché ogni volta devo essere io quello che salta nel buio e mai mio fratello?”
Quindi anche lui si lanciò nel portale e scomparve.


ANGOLO DELL'AUTRICE
Non raggiungerò la fine di quest'anno scolastico, lo so. Ma vabbè, ignorate i miei problemi scolastici e se potete recensite e ditemi cosa ne pensate di questo nuovo parto. xD Non so se purtroppo sarà a breve, ma farò quel che potrò per aggiornare il prima possibile....

Grazie a chi recensisce e mi segue, ma grazie anche solo a chi legge le prime tre righe e se ne va seccato e annoiato. Per me è già fantastico che qualcuno apra questa storia e gli dia un'occhiata <3 Un grazie particolare a frostgiant, che legge sempre la mia ff :D!

#roseinwonderland
   
 
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