Teatro e Musical > Romeo e Giuletta - Ama e cambia il mondo
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Autore: Juliet_Shome    08/12/2014    1 recensioni
"D'accordo allora se è così...." dice avvicinadosi a Giulia da dietro e accarezzandogli le braccia. "non ti dispiace se io..." continuò il ragazzo stuzzicando Giulia, immediatamente la ragazza lo interuppe dicendo che era tardi e se ne doveva andare. Allora Luca capì che era abbastanza diede un bacio sulla guancia a Giulia e le disse: "Buona notte bellissima stella, le tue compagne su in cielo ti stanno aspettando per brillare su Verona." Giulia rimase sbalordita dalle parole del giovane:"Luca, non ti ho mai sentito parlare così..." , "C'è una prima volta per tutto no?" disse allontanandosi Luca verso la finestra....
è una storia d'amore,d'amicizia,di passione,di odio e di follia in contesto moderno con personaggi uno differente dall'altro ispirati all'opera del momento di David Zard:"Romeo e Giulietta-Ama e cambia il mondo"! Spero vi piaccia! :D
XoXo Xj
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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CAPITOLO 7


Appena cominciò a leggere le si illuminarono gli occhi dalla felicità,Giulietta aveva ragione bisogna avere pazienza!

Quelle parole incise su quella carta erano bellissime, e Giulia le rileggeva continuamente per accertarsi che fossero vere.

"Gent.issima Sign.ina Giulia,
Le inviamo questa lettera per comunicarle che le diamo la possibilità soggiornare tre giorni presso "L'antico Vigneto" in prossimità del più antico vigneto delle nostre terre Venete per una visita d'istruzione. Quest'occasione é stata offerta solamente a quattro alunni per sezione (i più prestigiosi),una di loro è certamente lei e i suoi compagni saranno Riccardo,Luca e Davide.
Mentre per l'altra sezione sono invitati Nicolò,Andrea ,Alessandra e Federico."

Ma poi quando capì che quel Nicolò dell'altra sezione era il ragazzo che pochi minuti prima era stato li a casa sua la felicità diminuì.

Corse ugualmente in camera sua, prese il suo cellulare e aprì il contatto di Luca rimase a fissare lo schermo per un pó e poi si decise,scrisse:"Ciao Luca! Ti è arrivata la lettera dell'accademia?!".

Dopo un paio di minuti arrivò la risposta, e non le sembrava vero:"Si bellissima! scusa se in questi giorni non mi sono fatto sentire ma non ero in vena di chattare...", le si bloccò il respiro e paurosamente gli scrisse:"Cosa é successo Luca? Ti prego dimmelo,sono stata troppo in pensiero da quella sera per te!".

La risposta non fu immediata ma arrivò:"Mia nonna ha un malattia abbastanza grave e la settimana scorsa si é sentita male...".
Il cuore di Giulia per un istante cessò di battere,prese un grande respiro,ma gli occhi non poterono fare a meno di diventare gonfi di lacrime che volevano uscire ma che costrette a trattenersi."Mi dispiace moltissimo..." ,solo questo riuscì a digitare con le dita che improvvisamente diventarono fredde e rigide. "Anche a me, ma il cielo purtroppo non si sazia mai di accogliere nuove stelle..."
"Non dire così andrá tutto bene" cercó d'incoraggiarlo.

Il famoso momento stava per arrivare,Nicolò sarebbe stato lì a momenti e il destino di entrambi stava per essere cambiato.
Giulia era nervosa,ma si preparò in fretta e prendendo il suo cellulare scese nel salone.Mentre scendeva gli ultimi scalini il campanello suonò e lei rimase impietrita da quel suono così insignificante ma che annunciava l'arrivo.

Quando finì di scendere e arrivò nel salone il ragazzo stava già introducendo qualcosa al padre della giovane.Giulia lo saluto con un "ciao" freddo che lui ricambió allo stesso modo.

"Stavi dicendo caro?"riprese Enrico ,"Io e Giulia ne abbiamo parlato e abbiamo deciso di non sposarci...di annullare le nozze. Sono passati già quattro anni ma solo adesso abbiamo capito che cio' che proviamo é solo affetto,come due parenti ormai!"disse Nicolò senza lasciar parlare l'uomo che all'ascolto di quelle parole rimase sorpreso senza sapere cosa dire.
"Se lo volete entrambi..." bevve un sorso dal calice di vino rosso che teneva in mano come se volesse soffocare le parole che stavano uscire dalla sua gola e quelle che giravano nella sua mente.

"Enrico,ora devo andare,é stato un piacere conoscerla e passare del tempo con lei spero che questo non influisca sul nostro rapporto di amicizia,Arrivederci!" Salutò il ragazzo, "No certamente caro Nicolò! Arrivederci!".

Appena il ragazzo uscì dalla porta l'uomo si rivolse a Giulia che se ne stava in un angolo avendo paura delle conseguenze. "Giulia" tuonò,"si padre?" rispose con voce tremante senza alzare lo sguardo fisso sul marmo del pavimento. "Dopo quasi cinque anni ti sei fatta scappare il nipote del presidente della regione.e ora?Hai 18 anni!","Ah quindi solo del titolo dello Zio t'interessava!" Urló Giulia sentendosi 'sfruttata'.
"Anche di quello,perché per prima m'importava della tua felicità!",Enrico prese le difese invano, "Comunque ci serve un'altro promesso!" Continuò.

"Ci serve?! E adesso come lo vuoi? Lo vuoi direttamente figlio del presidente della Repubblica?! Eh? Come lo vuoi!?" Lo aggredì prima di cadere a terra afflitta dal dolore e dalle lacrime.
"L'amore è una cosa importante!" Continuò singhiozzando,"Importante!". Enrico a quella vista straziante della sua bambina sofferente non resistette e se ne andò a rifugiarsi nel suo ufficio.
"La pensavo così anch'io quando ero una ragazzina come te!" Barbara aiutò Giulia a rialzarsi e le asciugò le lacrime che avevano invaso il suo viso."Quando ero giovane come te...ho dovuto imparare a crescere per vivere.",continuò,"Segui il tuo cuore,ma non ferire tuo padre..." disse accarezzando il dolce viso della ragazza.

Era notte,la luna era alta e stelle splendevano nel cielo;soltanto qualche nuvola interrompeva la loro luce,Giulia si affacciò alla finestra e sospirando chiuse gli occhi."Luca conterò i minuti finché non arriverà quel benedetto giorno!" si diresse verso il letto con passi lenti e buttandosi su di esso sospirò:"Finirà tutto questo. Finirà!". Dopo che ebbe detto questo Morfeo l'accolse nelle sue braccia trascinandola in un sonno profondo.

Ormai erano le undici di notte,ma a Nicolò non interessava e passeggiava solitario in Piazza dell' Erbe;Il vento tirava forte asciugando le lacrime che ogni tanto scivolavano sul suo viso,all'improvviso dietro di sè sentì dei passi,si girò velocemente trovando alle sue spalle Isabella. "Isabella?!" disse sorpreso,"Si Signorino...l'ho vista che passeggiava solo in questa direzione e quindi l'ho seguita..."accennò con il suo solito tono fragile e tremante,"Non ti preoccupare Isabella! Anzi dammi anche del tu,lo sai non ti avevo mai vista con in capelli sciolti, e devo dire che sei anche una bellissima ragazza!" , "Davvero lo pensi?"alzò la testa e si avvicinò a quel ragazzo che aveva sempre visto come 'Bello e Impossibile', "Certo, ti sembra che io abbia mai detto bugie?!" Rispose il ragazzo avvicinandosi anche lui alla giovane.

"Ti va di passeggiare insieme?" Per la ragazza quella proposta era un sogno per cui si ripagavano tutti i giorni di fatica che affrontava, "Si,sicuro!" rispose con un sorriso enorme stampato sulle labbra.
Passo dopo passo arrivarono alle rive dell'Adige e già si erano raccontati tante cose,alcune delle cose che diceva Nicolò la ragazza le conosceva già perchè lette su riviste da parrucchiere mentre il giovane stava scoprendo cose su Isabella che non immaginava e che avevano anche in comune,come la danza:anche Isabella come Nicoló praticava danza classica sin da piccolina, ma purtroppo non era stata accettata nell'Accademia.

"Voglio vederti danzare." Affermó con parole che in se' avevano stupore e curiosità, "Adesso?!" Si stupì, "certo,vieni con me:ti porto in un luogo magico!" La prese per un braccio e cominciò a trascinarla dietro di lui ridendo come due ragazzini.

La città dormiva:tutte le luci erano spente e per strada si udivano solamente le risate dei due,arrivarono davanti ad un vecchio edificio che pareva essere stato molto datato. Nicolò tirò fuori un paio di chiavi e aprì l'immensa porta, Isa non diceva niente era rimasta stupita da tale bellezza;appena entrarono l'odore di chiuso arrivò alle loro narici, il pavimento era impolverato e i passi risuonavano.

Finito il lunghissimo corridoio si trovarono di fronte ad un ampio tendone rosso che all'apertura rivelò una sala immensa e maestosa con due grandi lampadari di cristallo ad illuminarla.
Le pareti adornate da affreschi rendevano il tutto medievale ed elegante,ma il punto forte era il parquet in legno che aveva vissuto sicuramente essendo calpestato da migliaia di passi.

"Nicolo', é bellissima! Ma che cos'é questo luogo?" , il ragazzo sorrise dicendo:"Questo é un luogo dove persone e persone dal 1300 danzarono sotto gli occhi dei Signori Della Scala. "
"Vuoi dire che questa é la residenza Scagliera che Bartolomeo fece costruire?! È-é fantastico! Nicolò,ho i brividi!"
Il giovane sorrise felice, "ma ora fammi vedere che sai fare!" Strizzò l'occhio, "D'accordo!" Disse felice preparandosi.Dalla tasca del cappotto estrasse un ipod e selezionò un brano classico,non appena le note cominciarono ad uscire lei soave le danzava sopra.

Piroette e passi uno dopo l'altro lasciavano Nicoló stupito dalla bravura della ragazza.Finito il brano il ragazzo applaudiva sorpreso e felice; "Sai fare un passo a due classico?" Chiese, "Si, qualche volta l'ho provato." Sorrise affaticata ma soddisfatta, il ragazzo si avvicinò a Isabella e dolcemente sfiorandola disse:"Ti va di danzarlo con me?". Isa si sentiva morire tanto era felice,e senza pensarci due volte rispose un energico 'Sì'.

Questa volta fu Nicolò a selezionare la musica e velocemente si posizionò dietro di lei con le mani sui fianchi di Isa. Il brano suonava andante nella sala che rendeva il suono amplificato;se le note non sarebbero cessate,sarebbero stati capaci di restare ore ed ore a danzare insieme uniti dal filo invisibile della musica.

Si ritrovarono faccia a faccia, "Sei davvero brava." Riuscì a dire nonostante il fiatone avvicinandosi sempre di più;appena Isabella realizzò ciò che stava accadendo si ritrasse, Nicolò la prese per i polsi e la trascinò ancora più vicino al suo corpo. E in un istante le loro labbra si ritrovarono unite.

Il giorno della partenza finalmente arrivò. "Giulia sei sicura di aver preso tutto?" Urlava Barbara mentre Giulia preparava la valigia e la borsa davanti la porta prontissima a partire, "Si mamma! Sono solo tre giorni!" Rispose velocemente dirigendosi di nuovo in camera sua per prendere una giacca.Mentre camminava lungo il corridoio sentiva una voce femminile bisbigliare, quando passò davanti le camere delle servitrici vide che era Isabella che stava parlando al cellulare.

"Si Nicolò,non ti preoccupare ci vedremo quando tornerai! Fai buon viaggio,un bacio." Diceva con voce tranquilla e forse innamorata, Giulia rimase immobile dietro la porta socchiusa e la prima cosa che la sua mente elaborò fu il pensiero che quel Nicolò fosse proprio lo stesso ragazzo che era stato il suo ragazzo.
Giulia arrivò addirittura a pensare che Nicolò l'avesse lasciata in realtà perchè già era fidanzato con Isa,ma l'ennesimo urlo della madre la richiamò alla realtà.

In fretta scese e appena aprì la porta di fronte a se trovò una visione bellissima:il sole stava sorgendo dando vita all'alba; era uno spettacolo meraviglioso,la luce era rosea mentre l'aria era fresca che accarezzando la pelle dava vita a brividi piacevoli.
Salì in macchina e durante il viaggio fino all'accademia pensó tantissimo, e i pensieri cessarono solo all'arrivo anche perchè era abbastanza in ritardo dato che tutti erano già sull'autobus.

Salutò velocemente la madre e fece mettere la valigia nel portabagagli dall'autista; Prima di salire fece un respiro profondo e in quegli istanti le venne in mente il pensiero del posto:vicino a chi doveva stare? Da sola?vicino a Luca? A Davide? o addirittura vicino a Nicolò? Oppure meglio vicino a Riccardo? Bhé Riccardo sarebbe stata la scelta più giusta che si potesse fare ma decise di pensarci una volta a bordo,quindi piano piano affrontò tre gradini e davanti a se trovò Riccardo seduto affianco a Davide che la salutarono,agli ultimi posti si vedeva Nicolò con gli amici della sua stessa sezione e davanti nel posto parallelo a quello di Davide e Riccardo,c'era Luca che se ne stava ad ascoltare la musica con il viso rivolto verso il vetro.

Era l'unico posto libero ormai,il destino aveva deciso per lei. Così andò a sedersi affianco a quel ragazzo che pareva un angelo. Appena si sedette Luca si girò e sorridendo con un'espressione di sorpresa salutó Giulia, "Ciao" accennò con voce stanca e sorpresa, e lei rispose con un timido 'Ciao'; si tolse le cuffiette e sorrise "come stai?", "Bene...piuttosto tu??", "Bene, l.vita é fatta di alti e bassi. I bassi si superano sempre." Sorrise.
"Tua nonna?" chiese a malincuore,
"Sempre uguale...", "Sono certa che passerá..." provó a motivarlo a darle un ultima speranza.

"Questo ragazzo é la perfezione", pensò Giulia ricambiando il sorriso.
Poi si girò verso i posti posteriori e incontrò lo sguardo di Nicolò, si guardarono per qualche istante negli occhi e Giulia notó che nei suoi occhi c'era qualcosa di diverso e questo confermò la sua teoria:era lui il Nicoló con cui parlava la sua servitrice quella mattina.

Si rigirò e guardò Luca con quello sguardo pensieroso,perso nel vuoto.
Era un ragazzo forte,duro e affascinante ma che negli occhi nascondeva ancora un bambino.
"Luca" sussurrò al ragazzo che velocemente sorridendo le rispose:"Si,dimmi!", "Io Luca...Io..."

SpazioAutrice:Scusate se vi ho fatto aspettare così tanto! 
Voglio ringraziare tutti coloro che seguono,preferiscono, ricordano, recensiscono e leggono questa storia a cui tengo davvero tanto! ci vedremo prestissimo anche perchè a giorni pubblicherò il prossimo capitolo! ;)
  
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