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Autore: Camilla Boo    08/12/2014    2 recensioni
-Come puoi non aver paura di me, Bailee. Tutti hanno paura di me. Dovresti averne anche tu.-
-L'unica paura che ho, è che tu te ne vada.-
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Perché mi piace sentire quanto veloci diventano i tuoi battiti ogni volta che lo dici.-

-Non dire cazzate.- arrossii pesantemente. Cercai di nasconderlo, certo, ma invano. Sentii il moro sogghignare, di nuovo.

-Rispondi sempre così male perché sai che ho ragione.- e con questo la conversazione finì. La lezione continuò, tre ore nelle quali io mantenni sempre la distanza di sicurezza, nonostante sapessi che non sarebbero potuti accadere spiacevoli incidenti, in mezzo a tutta quella gente, ma non volevo comunque invogliarlo a mordermi. Quando la campanella suonò, mi lasciai scappare un sospiro di sollievo. Stare a pochi centimetri da un vampiro per ore non era una cosa molto rassicurante ed ero felice di potermi allontanare da quell'essere sanguinario con il quale avevo stretto un patto.

Prima di uscire in cortile andai in bagno a rinfrescarmi un po' e a liberarmi della tensione che Zayn mi aveva provocato. Il bagno delle ragazze si trovava al primo piano, quindi per arrivarci dovetti superare la rampa di scale che si trovava poco più in là della porta della mia classe. Entrai e subito mi colpì un forte odore di disinfettante, nulla a che fare con il buon profumo alla violetta che la bidella spruzzava ogni giorno nel bagno della scuola di Londra. Mi guardai allo specchio e mi rinfrescai il collo con giusto un po' d'acqua. Uscii poco dopo, non riuscendo più a sopportare l'odore di quella stanza. Feci per dirigermi verso il cortile ma, quando passai davanti alla porta della mia aula, sentii delle voci provenire dall'interno. Mi sporsi leggermente e guardai dalla fessura della porta che era poco socchiusa: erano Nadya e Zayn. Stavano parlando e vidi che la mia amica era piuttosto agitata e arrabbiata, continuava a puntare l'indice contro il moro, che sembrava più tranquillo e quasi annoiato. Le uniche parole che riuscii ad afferrare furono “Stalle lontano”, “Hanna” e “Smettila di ingannare la morte”. Queste ultime parole mi provocarono un brivido lungo la spina dorsale, cosa voleva dire Nadya? Non lo sapevo, ma sentivo come se mi stesse nascondendo qualcosa, qualcosa di importante. Ero così concentrata nei miei pensieri che non mi accorsi che i due ragazzi si stavano avvicinando alla porta. Fortunatamente riuscii a spostarmi prima che si accorgessero della mia presenza.

-Bailee! Forza, andiamo fuori.- fece la ragazza, prendendomi per un braccio e ignorando completamente il moro che era uscito dalla porta con lei. Non le chiesi niente della conversazione avvenuta poco prima, altrimenti avrebbe capito che li stavo spiando e non volevo certo dare l'idea di una che non si fa i cazzi propri.

 

Anche le ultime ore di scuola passarono velocemente e mi sbrigai a prendere il bus per non fare di nuovo tardi. Non riuscivo a pensare ad altro che a Zayn Malik, cavolo, si era fatto spazio con forza nella mia vita e non ne era più uscito, nonostante io avessi creduto che dopo aver stretto quel patto non avrei avuto più niente a che fare con quel moro e con il suo ghigno fastidioso. Dovevo ancora capire se fosse tutto reale o se mi trovassi semplicemente in un sogno, dal quale mi sarei svegliata nel mio comodo letto di Londra. Tra le due possibilità avrei di certo preferito la seconda.

Arrivai a casa in orario e mi fiondai subito sul piatto caldo che mia madre mi aveva preparato.

-Bailee, ti senti bene?- fece mia madre con fare premuroso, intanto che puliva la bocca a Molly. -Sì mamma, sto bene.- mangiai un boccone -Sono solo un po' stanca. È appena iniziata la scuola e...sai.- replicai senza alzare gli occhi dal piatto. -Capisco. Hai fatto amicizia a scuola?- continuò lei guardandomi con sguardo preoccupato. Effettivamente aveva ragione a preoccuparsi, da quando ci eravamo trasferiti a Chollerford non le parlavo quasi più. Ma non era colpa sua, ero io. Ero troppo stressata da tutto quel cambiamento e inoltre ci si metteva anche Zayn a complicarmi ulteriormente la vita. Avrei voluto solo sdraiarmi sul letto e starci un mese intero. -Sì, più o meno. Ho trovato un'amica, ma per il resto devo ancora conoscere gli altri.- presi un altro boccone mentre in cucina era piombato il silenzio. -Papà torna a casa più tardi, stasera.- fece mia madre rompendo il silenzio -È stato trattenuto al lavoro.-. Io annuii, lasciando poi la tavola quando ebbi svuotato il piatto. Decisi che avrei finito di sistemare la soffitta, avevo riempito alcuni scatoloni delle cose che avrei potuto metterci, così le presi e, non senza un po' di fatica, le trasportai una ad una per la non molto stabile scaletta di legno fino alla soffitta. Proprio mentre stavo per posare l'ultima udii qualcosa che mi fece sobbalzare:
-Hey dolcezza, stiamo lavorando vedo.-. Quella voce. Avrei potuto riconoscerla fra tante. -Zayn! Che cazzo ci fai in casa mia?- mi voltai lanciando uno sguardo truce al ragazzo che se ne stava appollaiato sul davanzale di uno dei finestroni -Sono venuto a trovarti, dovresti essere più gentile con i tuoi ospiti.- fece il moro, non muovendosi da quella posizione, continuando a guardare me, che avevo posato lo scatolone e lo guardavo a mia volta. Sospirai -Come diavolo fai a sapere dove abito?- chiesi a quello che con un guizzo scese dal davanzale -Semplice, ti ho seguita.- Zayn fece spallucce e si avvicinò di più a me. Cercai ancora una volta di respingerlo e di andarmene, ma non si smuoveva minimamente, quasi fosse inchiodato al legno del pavimento: -Non sei felice? Ora posso venire da te ogni volta che voglio.- ghignò. -Ma vattene.- dissi incontrando i suoi occhi color ambra -E non tornare più.-. Vidi nuovamente comparire un ghigno ad arricciare le labbra di Zayn: -Si dice che quando una ragazza dice ad un ragazzo 'vattene' in realtà voglia dire 'resta e baciami'. Lo sai, Bailee?- rimasi quasi pietrificata, ma poi ribattei -E io invece intendo proprio 'vattene'.- sbuffai ancora, sperando che il moro mi ascoltasse, nonostante fossi sicura che non l'avrebbe fatto, dato il suo bel carattere. -Sicura? Voi ragazze siete tutte uguali, dite una cosa e ne pensate un'altra. Quindi confessa, Bailee, quel bacio dell'altra volta ti è piaciuto.-. -E questo adesso che c'entra?- dissi ormai stremata da quella conversazione -Anche se fosse, importerebbe qualcosa? Mi avevi costretta. E poi tu sei solo un assassino. Mi fai schifo, Zayn.-. Lo vidi scoppiare a ridere, senza capirne il motivo. Avevo detto forse qualcosa di divertente? -Sei così tenera quando menti.- fece un sorrisino compiaciuto -È inutile, riesco a sentire tutto quello che pensi e che provi. La realtà è che continui a pensare a me, ti sono entrato nella mente, vedo. E so che ora se io me ne andassi tu sentiresti una grave mancanza e che se io adesso ti baciassi, tu mi lasceresti fare.-. Sentivo come se Zayn avesse svuotato il mio cervello. Eppure non volevo ammettere che tutto quello che il moro aveva detto era vero. Non ci volevo credere neanche io, non potevo essermi stupidamente innamorata di un vampiro, non potevo, era impossibile. Così, con il tono più serio che riuscii a trovare iniziai a dire: -Non è vero, non dire ca...- ma non riuscii a finire la frase, perché mi ritrovai le labbra di Zayn premute sulle mie. Stetti immobile per qualche secondo, quasi in preda al panico, non capendo cosa stesse realmente accadendo. I miei polsi erano bloccati alla colonna di legno dalle mani del moro e sentivo le gambe deboli e percosse da tremolii, incapaci di muoversi secondo i miei comandi. Sentii la lingua di Zayn farsi spazio prepotentemente tra le mie labbra ed io, automaticamente, senza pensarci, gli diedi accesso alla mia bocca. Lo sentii ghignare sulle mie labbra, divertito e, un po' per cancellare quel ghigno odioso dalla sua bocca, un po' per desiderio personale, gli morsi il labbro inferiore. Le sue labbra erano così fredde, quasi congelate, non pulsavano, erano così morbide, fin troppo invitanti. Mi veniva voglia di morderle, come per eliminare quel fottuto ghigno e per farlo soffrire un po', ma mi limitai a ricambiare senza troppe complicazioni. Ancora non capivo cosa stavo facendo, mi sentivo incredibilmente stupida, stavo appunto dicendo che non provavo nulla per il moro ed ora eccomi a contraccambiare il bacio che proprio quell'essere mi stava rivolgendo. Fu lui a staccarsi per primo, guardandomi con un'aria del tipo “Cosa dicevi?” e facendomi abbassare gli occhi. -Questo non significa niente!- provai nuovamente a ribattere. -Certo.- ridacchiò -Smettila di mentire a te stessa, è piuttosto evidente ormai. Non ingannare te stessa.- ghignò ancora. Quest'ultima frase mi fece ricordare lo “smettila di ingannare la morte” che avevo sentito qualche ora prima a scuola, durante la conversazione tra Nadya e Zayn. -Bene, ora direi che è meglio se vado, per tua grande delusione.- disse sempre senza perdere il suo odioso senso dell'umorismo. -Aspetta.- dissi, facendo bloccare il moro che stava per scavalcare il finestrone -Che c'è?- mi guardò con un sorrisetto compiaciuto -Vuoi forse che io rimanga?-. -No!- sbuffai -Oggi ho sentito... per caso... tu e Nadya parlare di qualcosa in classe. Qualcosa a proposito di... ingannare la morte... forse. Che vuol dire?- stetti qualche secondo in attesa di una risposta, che però non arrivò. -Forse un giorno te lo dirò.- e con un guizzo nero il moro uscì dalla finestra.
Stetti qualche minuto con lo sguardo rivolto verso la finestra, da cui si poteva vedere il cielo, ormai buio, con le prime stelle e il bosco che si muoveva come in una danza leggiadra grazie alla brezza autunnale che entrò anche nella mia soffitta, provocandomi brividi in tutto il corpo. Mi misi a pensare. Quella situazione era assolutamente fuori dal comune e la cosa più brutta era che non ne potevo parlare con nessuno, dato che mi avrebbero presa per pazza. Già, nessuno sapeva quello che sapevo io, a parte Zayn, logicamente. Mi mancava la vita spensierata che conducevo a Londra, prima che quel tale offrisse un lavoro molto promettente a mio padre, a pochi chilometri da quel paesino di merda. Che poi magari sarebbe anche stato bello vivere lì, se non fosse per tutto quello che stava accadendo in quel periodo. Sì, quel moro mi doveva un pezzo di felicità e spensieratezza che lui aveva contribuito a far sparire da mio cuore. E sapete la cosa peggiore? Io ero fottutamente innamorata di quell'idiota.








Ed eccomi qui! Sono un po' in anticipo rispetto al solito, ma vbb. Mi scuso se il capitolo è un po' corto ma se non altro, è intenso (lol).
Ebbene sì! Bailee si è innamorata di Zayn! Inoltre in questo capitolo sono venute a galla questioni ancora da scoprire, ma vedrete, tra qualche capitolo verrà chiarito tutto anche a proposito di Nadya e Hanna.
Alla prossimaaaa.

Camilla Boo

   
 
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