Serie TV > Violetta
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Autore: Akeryana    08/12/2014    5 recensioni
[Dal capitolo 1]
Era sperduta nella neve e le vennero in mente le parole che un giorno sentì da una persona a lei cara, ma non riusciva a ricordarsi chi fosse.
"E' così fredda"
"La neve è candida"
"Cos'è qualcosa di candido?"
"Qualcosa di non rosso"
"E cos'è qualcosa di rosso?"
"Un mostro che succhia il sangue delle persone. Un mostro che ha sembianze umane."
Vide avvicinarsi un uomo....Con gli occhi rossi....
< Ciao bambina, posso succhiare il tuo sangue? >
L'uomo cercò di prenderla ma venne fermato da un...ragazzo.
< Leon >
***
"Un vampiro. Sono creature oscure a cui non bisogna avvicinarsi e se lo farai, verrai catturata...."
Il ragazzo si avvicinò a quell'innocente creatura porgendole la mano che lei afferrò e lui la strinse a se.
"Da quegli occhi"
***
< Adesso basta Diego! >
< No Francesca, io non mi arrendo! Dimmi perché non vuoi stare con me >
< Perché tu sei un vampiro e io odio i vampiri, sei fortunato a non essere ancora morto >
***
< Violetta, dicci che cosa sta succedendo! >
< I vampiri parlano da giorni di un peccato che tu e Leon avete commesso >
< Un peccato che se venisse scoperto, per me e Leon sarebbe la fine >
Paring: Leonetta, Diecesca, Fedemilla
Genere: Horror, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le storie di vampiri e umani'
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La notte del plenilunio

 
Ho notato che…
Ti sono sempre intorno.
Ma è amore?
 
Leon camminava per il giardino attendendo il suo arrivo. Lo aveva sempre aiutato, ma in quel momento sapeva di cosa voleva parlargli, o almeno lo immaginava.
<<    Leon, quanto tempo!    >>   
Al suono di quella voce il vampiro si girò di scatto e vide di fronte a se uno dei più fidati amici di suo padre: Antonio.
Aveva più di ventiseimila anni, che per gli umani erano cinquanta. Aveva i capelli bianchi e corti, con dei ciuffi che ricadevano sulle lenti degli occhiali con le stecche sottili e in metallo. Gli occhi castano scuro e la pelle bianca cadaverica. Indossava sempre un completo nero con una camicia bianca e un fular che ogni giorno cambiava colore, per quel giorno era rosso sangue. E Leon non ne era per nulla sorpreso, in fondo quell'uomo era il capo del consiglio dei vampiri.
<<   Salve a te Antonio, anche tu mi sei mancato molto   >>    lo salutò gentilmente Leon.
<<   Pur troppo sai che non sono venuto per fare una chiacchierata tra amici, ma per parlare di cose serie   >>   il giovane vampiro notò che nel tono del vecchio vi era una nota di malinconia.
<<   Di cosa parli?   >>   chiese fingendo di non sapere cosa intendesse.
<<   Lo sai bene, delle peccato commesso da te e da Violetta, l'umana che ti ha rapito il cuore    >>   rispose stringendo i pugni. Secondo lui un vampiro sangue puro come Leon doveva stare con una vampira e no con una umana.
<<   Come fai a sapere del nostro peccato?   >>   chiese con gli occhi rossi per la rabbia, voleva bene ad Antanio ma non accettava che parlasse della sua Violetta in quel modo.
<<     Sono il capo del consiglio...so tutto ciò che accade in questa scuola, così come Pablo. Ma lui ti ha dato fiducia, sperando che non succedesse una seconda volta. Ora dimmi Leon: vuoi che ricapiti?    >>  
<<    Non lo so Antonio. Se ci ripenso il suo sapore era così buono e poi era stata lei a ordinarmi di farlo e...    >>   mentre parlava i suoi occhi si fecero di un rosso più intenso, il ricordo di quel giorno scaturiva nel ragazzo delle sensazioni...inspiegabili.
<<   E...non hai voluto disobbedirle.    >>    terminò lui la frase. Lui e Leon si lanciarono occhiate di sfida, quando fu proprio il vecchio ad abbassare lo sguardo.   <<   Leon ti ricordi quando i tuoi genitori sono morti? In quel periodo se qualcuno ti toccava ti spezzavi. Eri tanto fragile. Ma fortunatamente Diego e Federico ti sono sempre stati accanto e con loro...    >>  
<<    Si Antonio, con loro anche tu mi sei stato vicino e di questo te ne sono grato ma cerca di capire...io amo Violetta. Lo sai pure tu che io e lei siamo stati promessi fin da quando è nata e il destino ci ha permesso di innamorarci. Io e Violetta siamo nati per stare insieme.    >>   
<<   Lo so benissimo, ma tu forse non ti rendi conto della gravità della cosa! Violetta è un'umana e i tuoi poteri non sono ancora completi, dopo quello non sappiamo nemmeno se si completeranno mai e sai quello che succederà se non si completeranno    >>    iniziava ad innervosirsi e si notava dai suoi occhi cremisi.
<<    Certo che me lo ricordo. Come potrei non farlo? Tu e Angie me lo ricordate ogni giorno! Se non si completeranno i cacciatori di vampiri mi uccideranno.   >>   strinse i pugni e chinò di poco la testa.
Antonio sbuffò   <<   Leon cosa farai ora? Questa è la notte del plenilunio, la notte in cui i poteri e la voglia di sangue aumentano in un vampiro     >>   
<<    Quindi pensi che i miei poteri si completeranno?   >>  
<<   Lo spero   >>   guardò Leon amorevolmente, gli sembrava solo un secolo fa che era un bambino e ora invece era quasi un uomo, simile a suo padre. 
<<    Antonio facciamo un patto    >>
<<   Che genere di patto?     >>
<<   Se i miei poteri non si completeranno tu chiamerai i caciatori di vampiri per uccidermi, ma non solo, anche se sarò io a chiederti di chiamarli tu lo farai    >>  
Antonio sgranò gli occhi   <<   No Leon! Non posso farlo!    >>  
<<   Antonio, per favore. Ho un brutto presentimento e se dovessi fare uno sbaglio lo dovrò pagare con la mia stessa vita    >>  
Eh si, stava diventando un uomo come suo padre...E come suo padre avrebbe dato la sua vita per le persone che amava...
 
Quando possiamo vedere,
I sentimenti chiaramente.
 
Violetta era nella sua stanza, a scrivere nel suo diario, come sempre, e l’argomento, da undici anni era sempre lo stesso: Leon.
 
“Caro diario,
Tra me e Leon non sono più come una volta. Prima gli dicevo tutto e ora invece mi vergogno anche solo a salutarlo. Che sia per colpa di quello che è successo due anni fa? Possibile che la paura della sua natura da vampiro mi continui a perseguitare dopo tutto questo tempo e anche dopo i miei sentimenti? Eppure sento che lui sa qualcosa sul mio passato che non riesco a ricordare, su quei cinque anni della mia vita e anche sugli incubi che mi perseguitano.”
 
Alzò lo sguardo dal foglio, chiuse il diario viola ma alla visione delle sue mani…piene di sangue, sbiancò chiese gli occhi. Appena li riaprì il sangue era sparito nel nulla. Un altro dei suoi incubi. Ma cosa significavano? Perché vedeva sangue ovunque?
Ma le domande si dissolsero appena Francesca e Ludmilla entrarono di botto nella stanza, che era anche la loro, e si misero di fronte a Vilu, ancora seduta nel suo letto, fissandola preoccupate e infuriate.
<<     Violetta, dicci che cosa sta succedendo!      >>    gridò Ludmilla infuriata come mai.
<<     Ludmilla di cosa parli?    >>   chiese la ragazza alzandosi dal letto per poi andare di fronte le amiche.
<<       I vampiri parlano da giorni di un peccato che tu e Leon avete commesso     >>    spiegò Francesca con più calma, anche se dentro non lo era affatto. La bruna a quella risposta sgranò le iridi nocciola e la mora capì che la questione era seria   <<   Di che peccato parlano?    >>  
<<     Un peccato che se venisse scoperto per me e Leon sarebbe la fine      >>     rispose Vilu iniziando a tremare.
<<   Violetta non parlare!    >>    ordinò una voce che le tre conoscevano bene.
<<   Vampiro…    >>   disse Francesca con ribrezzo.
<<    Smettila Francesca, lei non è un vero e proprio vampiro   >>   la rimproverò la bionda.
<<    No Ludmilla, non preoccuparti. Le offese di Francesca non mi toccano perché in effetti io non sono un vero vampiro    >>    disse andando al centro della stanza, per poi incrociale le braccia al busto.
<<     Angie cosa ci fai qui?   >>   chiese Vilu con le mani tremanti.
Angie era la zia di Leon, non per sangue ma lo divenne tramite il matrimonio con lo zio sangue puro: Felipe. Era un bel uomo, ma il suo cuore venne contaminato dalla sete di potere, arrivando un giorno al punto di mordere la sua amata sposa trasformandola in un vampiro.
La donna era tutto meno che brutta. Aveva i capelli biondo oro che ricadevano sulla schiena, tutte le vampire avevano i capelli lunghi, bastava guardare Lara, la sua coda era lunga fino al sedere. Gli occhi azzurro chiaro che in poco tempo potevano passa a rosso cremisi. La pelle bianca come la neve, come ogni vampiro, e questo visualizzava molto le labbra che erano di un rosso accesso.
Indossava una maglia fantasia a maniche corte, un paio di jeans e delle ballerine arancioni. Qualcuno, come Francesca, pensava che erano colori molto accessi per una creatura della notte, ma no per lei. Perché aveva conservato la sua natura umana, anche se aveva perso il suo colorito carnale e il suo calore. Si, perché ogni vampiro era freddo, freddo come un cadavere.
<<   Sono qui per dirti chi sia l’infame che ha detto a tutti di te e Leon    >>   rispose gentilmente. Angie era come una zia per Vilu e a volte scherzavano dicendo che presto lo sarebbe diventata veramente.
<<     Chi? Ti prego dimmelo!   >>     la bruna andò di fronte a lei, era terrorizzata al pensiero di quello che sarebbe potuto succedere se anche il consiglio dei vampiri lo sarebbe venuto a sapere e voleva assolutamente evitare.
<<     Tomas…    >>   rispose la donna e la ragazza si catapultò fuori dalla stanza, seguita da Francesca.
 
La ragione per la quale…
Le persone si innamorano
E’ differente per ognuno, ma…
Probabilmente sei il mio amore.
 
Francesca era nel giardino, aveva perso Violetta e voleva recuperare un po’ di fiato per la corsa. Si sedette sul prato e fissò la luna, che purtroppo era coperta dalle nuvole e che stranamente era piena quella notte.
Quando qualcuno le mise le mani sugli occhi coprendole la visuale e lei capì subito di chi fossero.
<<   Diego so che sei tu    >>    disse seccata e il ragazzo tolse le mani sedendosi vicino a lei.
<<     Come hai fatto a capire che ero io?      >>    le chiese ridacchiando.
<<    Solo tu puoi fare questi giochi da bambini    >>   rispose sbuffando.
<<   Ma ti fanno ancora ridere   >>   
<<   Ma che dici? Non sto ridendo    >>   ribatté confusa.
<<    Prima o poi ci riuscirò a farti ridere con questi “giochi da bambini”    >>    disse sicuro di se e a lei scappò un sorriso. Solo lui ci riusciva, da quando la sua famiglia era stata uccisa da quei vampiri non sorrise più tanto spesso, ma solo lui riusciva ci riusciva quelle poche volte.
<<    Cosa ci fai fuori a quest’ora?   >>    chiese lei.
<<  Potrei farti la stessa domanda   >>  
<<   Sto cercando Vilu, ora tocca a te   >>  
<<    Sto cercando Leon    >>  
La ragazza ne restò sconvolta. Perché cercava Leon? Cosa aveva a che fare con lui? Anche lui stava giocando a quel perverso gioco ideato da Leon dove tutti erano solo delle pedine che venivano mosse da lui?
<<   Non preoccuparti, devo solo parlargli del mio trasferimento    >>  
<<   Perché? Te ne vai?    >>  
<<    Si, ma no dalla scuola, dalla Day Class    >>   
<<    Ma qui ci sono solo la Day Class, per gli umani, e la Night Class, per i vampiri   e tu sei un umano    >>   
<<   Francesca c’è una cosa che non ti ho detto…    >>  
I loro si guardarono negli occhi e lei capì…Si alzò dal prato sconvolta per iniziare a correre, sono sapeva dove andare, ma voleva solo scappare.
Ma si sentì prendere da dietro, sapeva che era Diego e cercava di divincolarsi e gridò con la vece spezzata dal pianto    <<    Lasciami! Tu sei come loro! Un mostro succhia sangue! Tu sei un vampiro!    >>  
<<   Si Francesca, sono un vampiro! Ma sai perché ho finto tutto questo tempo di essere un umano?    >>    non ricevendo risposta lui continuò   <<   Per te Francesca, solo per te! Da piccolo sono stato trasformato in un vampiro e Leon e Federico erano i miei unici amici. Fino a che non siamo venuti qui e ho conosciuto tutti gli altri, ma non parlo solo di vampiri, anche di umani e tra questi ci sei anche tu, Francesca, che mi hai rapito il cuore. Ma Leon mi ha detto che tu odiavi i vampiri e così ho finto solo per starti accanto. Però adesso non posso più fingere perché sto per trasformarmi in un livello E      >>    
<<    Un livello E?   >>    ripeté confusa Francesca.
<<    Si, sono gli umani che vengono trasformati in vampiri e che dopo un certo periodo di tempo perdono completamente la ragione e vivono solo per soddisfare la loro sete di sangue    >>   spiegò lui.
Francesca si divincolò e riuscì a sfuggire a quella presa    <<   Ti odio Diego e non voglio più vederti   >>   sussurrò la ragazza ma il vampiro la sentì benissimo.
<<   Ti prego Francesca, non dire così. Prima guarda tutto quello che ho fatto per te    >>   disse con le lacrime agli occhi, mentre la afferrava per un polso.
<<     No Diego! Non voglio più vederti!    >>   e intanto che lei continuava a lanciargli frasi del genere, con le lacrime che le coprivano le guance, il vampiro stava lentamente perdendo la ragione: i suoi occhi divennero rosso cremisi e le sue zanne allungarono. Quando non resse più e…la morse. Morse il suo invitante collo e succhiò il suo gustoso sangue.
Appena Francesca si riprese cercò di tirare via il ragazzo, ma la sua presa si rivelò più forte e continuò il suo pasto.
 
Voglio incontrarti, ora!
E dare a te, dolce persona.
Un bacio al sapore di ciliegia.
 
Violetta corse fino al giardino interno, dove c’era una fontana e lì incontrò Tomas che stava suonando la sua chitarra.
<<   Tomas dobbiamo parlare!    >>   disse Violetta attirando l’attenzione del ragazzo che la fissò con gli occhi rossi, ora che ci pensava, non aveva mai visto il vero colore degli occhi del vampiro.
<<    So già he vuoi chiedermi perché ho detto a tutti che tu e Leon avete commesso un peccato ma non ho detto quale    >>  
<<   Allora rispondimi    >>    era decisa a sapere la verità.
<<     Perché io odio Leon e procurargli anche un piccolo attimo di terrore o di dolore mi rende immensamente felice. Facile no?   >>   disse come se fosse la cosa più normale del mondo e forse nel suo mondo lo era.
<<    Quindi l’hai fatto solo per fare un dispetto a Leon?   >>   chiese infuriata.
<<   Si, ma so cosa lo potrà far infuriare ancora di più    >>    disse andando verso la ragazza, che era già pronta a prendere la sua arma anti-vampiro.
<<   Cosa?    >>    chiese lei.
<<   Mordere la sua preziosa Violetta    >>   uscì le zanne pronto a trafiggere Violetta, ma lei fu più veloce e prese il suo fidato bastone di metallo che provocò a Tomas una scossa elettrica. Il ragazzo si ritirò ma non si arrese. Con la sua incredibile velocità andò dietro la ragazza tenendola stretta con le braccia, come una gabbia. In quel modo anche le braccia di lei erano immobilizzate e non poté fare nulla. Sentiva il respiro del vampiro su di se e l’unica cosa che riuscì a fare fu piangere, ma una voce a loro familiare lì fermò.
<<    Non osare toccarla!    >>  
 
Se i nostri cuori si vengono incontro.
Avremo un amore romantico.
Più importante del futuro.
È il presente.
 
Diego era nel dormitorio maschile della Day Class a fare le valige per trasferirsi in quello della Night Class.
<<   Diego sappi che non sono arrabbiata con te    >>  
Il vampiro si girò verso la porta e vide Francesca, sul collo aveva ancora il segno delle sue zanne.
<<    Perché non stai cercando di uccidermi? Sono un vampiro, un mostro succhia sangue, no?       >>    chiese tornando a fare la valigia per poi chiuderla.
<<    Si, ma noi due restiamo amici e questo nemmeno le tue zanne potranno impedirlo     >>    disse toccandosi il collo, nel punto che più le faceva male.
Stava per uscire quando il vampiro la prese la sbatté sul letto, tenendola ferma per i polsi.
<<   Francesca devi farmi una promessa    >>    lei lo fissava in silenzio    <<   Quando mi trasformerò in un livello E, quando non sarò più io tu mi devi promettere che userai questa…     >>   le lasciò un polso e con la mano andò sotto la gonna di lei, che arrossì pesante mente, e prese la sua pistola anti-vampiro    <<    …e mi ucciderai    >>   lei sgranò gli occhi.
<<   No Diego! Non posso farlo!    >>    disse con le lacrime agli occhi.
<<   Dopo tutto sono sempre un vampiro, no? Per te non dovrebbe essere difficile uccidermi, dato che hai sempre desiderato la morte di ogni vampiro    >>   si alzò e uscì dalla camera con la valigia in mano. Mentre lei fissava il soffitto ripensando a tutte le volte che era andata da lui e gli aveva detto che i vampiri erano solo dei mostri senza cuore che meritavano la morte. In quel momento se ne pentì.
 
Il piacevole amore primaverile.
Probabilmente sei il mio amore.
 
Vi mostrerò un sogno dolce la prossima notte.
 
 
Nota autore: scusatemi per il ritardo ma ho avuto da fare per la madonna e i miei parenti mi hanno odiato, essendo che per tutto il giorno sono andata alla ricerca di un computer (sapendo che mi sarebbe venuta voglia di scrivere ho portato la pendraiw, non so come si scrive, con dentro le storie). Comunque cosa ne pensate? Non preoccupatevi presto saprete quale peccato hanno commesso Leon e Vilu e saprete anche le origini degli incubi di Vilu. Tutto a suo tempo. Ora ditemi che ne pensate. Un beso
  
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