Quando sento bussare alle porta scatto in piedi. Deve essere Peeta e quindi corro ad aprire la porta. La sua vista mi paralizza per un attimo. È moro, vestito elegante, e con un gran bel sorriso che non gli ho mai visto, sprizza felicità da tutti i pori. -Ehi "Katniss" ti sei ripresa dal tuo momento di confusione o dobbiamo andare agli Hunger Games?- Lo guardo confusa, non capisco che vuole dire- Se ti credi spiritoso non lo sei, credimi. Insomma mi vuoi dire dove siamo?- -Ehi qualcuno si è svegliato storto eh?Ok Ok te lo ho già spiegato, siamo in un hotel per andare alla premiazione del film "la ragazza di fuoco", ricordi? Siamo entrambi candidati, incrociamo le dita!- Ma possibile che non vuole capire che non ho voglia di scherzare??e perché parla come se fossimo chi sa quali celebrità??-Candidati a che cosa?- -te lo ho detto!!Per il film!!te lo sei come miglior attrice protagonista e io come miglior attore non protagonista, ora ricordi??- -ma di cosa stai parlando?quello che dici non ha alcun senso!dai Peeta che succede?e perché mi chiami Katniss come per prendermi in giro o assecondarmi?- sembro una disperata. Mi sta guardando in modo sempre più strano. -Ok...va bene, giochiamo....dunque signorina Everdeen andiamo a fare colazione o vuoi continuare a farmi il terzo grado su dove sono glia altri tributi? Perché in caso tranquilla stanno tutti benissimo, però ora basta sto incominciando a preoccuparmi.- sta sorridendo però, quindi mi sta prendendo in giro, non c'è altra spiegazione. -Peeta, per favore, che cosa è successo dopo che mi hai spinta via da Cato?perché sono qui?perché SIAMO qui?so che lo sai dai ti prego dimmelo sono esasperata!!-e lo sono davvero. -Jen?-ora sembra preuccupato, sul serio. -chi è Jen?Chiunque sia io non sono lei!perché non lo capisci?se sei ossessionato da lei non è un problema mio!io sono Katniss lo vuoi capire?non sono la tua Jen!-ora sto urlando, con la voce piena di amarezza e acidità verso di lui e questa Jen di cui è evidentemente innamorato pazzo se continua a confondermi con lei. Ma perché non può smettere di pensare a lei per un minuto ed ascoltarmi?e ora mi sta guardando malissimo, anzi no, non malissimo, con sguardo ferito,e ciò è anche peggio di se mi stesse guardando male, ed è confuso. Molto. -Senti siamo seri, che ti succede?stai bene?-mi tocca la fronte come per sentirmi la febbre, gli sposto la mano bruscamente. Lui ci rimane male e continua-hai bevuto ieri per caso?sembri instabile- ora mi sto infuriando davvero-ma sei diventato matto o cosa?io non sono instabile!!sto benissimo!sei te che non stai bene!tornate dalla tua amata Jen!!- ovvio che ha ragione, sono molto instabile, le lacrime iniziano a sgorgarmi dagli occhi, e dal suo sguardo lo capisco. Lui non è Peeta, il mio Peeta, quello che viene dal mio distretto e che è stato sorteggiato con me agli Hunger Games. E che mi ha salvato la vita. Senza che io me ne accorga, mi ritrovo a piangere tra le sue braccia, con lui che mi mormora parole confortanti ma confuse, perché lui non capisce perché sto così male, vuole solo farmi sentire meglio, perché lui tiene a me, per lui sono la sua Jen, non sa che non è così.