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Autore: memol90    05/11/2008    6 recensioni
fic ambientata al grande tempio prima dell' arrivo dei bronze,dove sono presenti tutti i cavalieri d' oro( a parte quelli decrepiti e quelli defunti, ovviamente).Perchè, cosa succederebbe se il Sommo Sacerdote decidesse di trattare i saints come fossero impiegati di un' azienda?
Genere: Romantico, Comico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Aries Mu, Capricorn Shura, Taurus Aldebaran
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Il Sommo Sacerdote Arles era, in effetti, un gemelli

Ok… lo so che avevo promesso di aggiornare prima del solito… ma non odiatemi! Non adesso almeno, odiatemi dopo che avrete saputo che io e Daga abbiamo passato esattamente 1 settimana 1 in Grecia! MWAHAHAHAHAH!XD

Sarò ragionevole: vi do il permesso di insultarmi, non sono così senza cuore…

Ed ora, ecco il nuovo capitolo!!!!

 

 

Il Sommo Sacerdote Arles era, in effetti, un gemelli. Questo implicava un’ indole intellettuale , una personalità dinamica e una smodata, irrefrenabile necessità di attaccare discorso con qualsiasi cosa facesse anche solo finta di esistere.

Ora, comportarsi come un saggio e temperato sacerdote bicentenario non è che proprio fosse una botta di vita,e la situazione stava assumendo un che di drammatico. Fortunatamente , anche Saga dei Gemelli era, più che ovvio, un gemelli, e versava più o meno nella stessa situazione.

Avevano così deciso di potersi scambiare qualche  parolina, nonostante l’ odio reciproco, così, tanto per rimanere svegli, evitando,certo, alcuni argomenti – come ad esempio: Atena, Aiolos,la conquista del mondo e la seconda guerra mondiale.

Ultimamente, il dibattito più gettonato era quello che li ritraeva a parlottare come vecchie comari riguardo lo strano rapporto che si era venuto a creare fra il Cavaliere dell’ Ariete e quello del Capricorno: sembrava infatti che nessun altro si fosse posto il problema della loro presunta scomparsa, durante la gita, o che nessuno si accorgesse delle occhiate che si lanciavano, e delle smielate risatine o arrossamenti vari che ne seguivano quando si beccavano vicendevolmente in flagrante.

Ce n’ era abbastanza da far venire il diabete; e ovviamente, le opinioni in proposito erano discordanti:

Una cosa del genere Mur non la farebbe mai.

Tutti siamo umani, e sbagliamo. E tradiamo.

Questa potevi risparmiartela. E poi scusa… ti sembra che Aldebaran non se ne accorge?

quell’ Aldebaran? Quello che non si è neppure reso conto che è scomparso per  24 ore filate?

Ehm…. Ma poi non siamo neanche sicuri che sia successo davvero qualcosa…

Mica sono dei bambini!

Ma noi non c’ eravamo! Non possiamo saperlo!!

Uffho bisogno di una vacanza, devo trovare un modo per levarmeli dai piedi per qualche oretta…

 

Gran brutta cosa, la gelosia, un male che dilaniava milioni di persone; per fortuna o per sfortuna, il Cavaliere del Toro si era sempre vantato di non possederne neppure un briciolo e a ragione, asseriva lui, chè Mur non lo avrebbe mai tradito , mai, neppure se glielo avesse ordinato Atena in persona. Per adesso, nessuna smentita gli aveva dato motivo per dubitarne, e il buon Aldebaran  si felicitava di continuare a vivere nel suo piccolo mondo perfetto, pieno del rosso dell’ amore, del giallo della gaiezza e del verde speranza…

ATTENTO,maledizione!! Non vedi che è appena scattato il semaforo?!? Vuoi farci ammazzare???”in un attimo, le guizzanti lucine tricolore furono inghiottite dal caotico traffico di Atene e la realtà riaffermò il suo dominio.

Una gran brutta realtà; semplicemente un’ altra idea del Sommo Sacerdote, neppure era passata una settimana dalla traumatica esperienza sul Parnaso che Quello li aveva catapultati in un altro delirio, formato cittadino stavolta: ‘ vi sembra forse che da bravi custodi della giustizia potete permettervi di non avere la patente?’, detto in un tono sorprendentemente allegro per uno che indossava una maschera scarlatta con sopra un drago.

‘A parte l’ impatto sulla cittadinanza’ aveva cercato di fargli notare Mur, immaginandosi già la popolazione dimezzata‘ e il fatto che nessuno di noi ha mai visto neppure un frullatore, figurarsi saper usare un’ auto’,fece una pausa, permettendo al brusio d’ assenso di placarsi ‘a parte questo, ecco… a cosa, esattamente, dovrebbe servirci?’.

Non aveva avuto risposta; le coppie di guida (‘istruttori? Ma siete pazzi? E i soldi da dove cadono, dal cielo?!’) erano state tirate a sorte e purtroppo a lui non era capitato il suo adorato, bensì il Cavaliere dei Pesci…non era poi così male come compagno di viaggio, se si escludeva il fatto che lo continuava a fissare come un fenomeno da baraccone, non stava mai zitto lamentandosi delle cose più assurde e urlava, urlava tanto, forte e spesso; cioè, ok che ad Atene il concetto di viabilità stradale era un po’ più astratto della media, ma non è che perforandogli i timpani la situazione sarebbe migliorata.

 

Il dolce Mu in quel momento stava affrontando una situazione in un certo qual modo somigliante: anche a lui era capitato qualcuno  con il quale non si sarebbe mai aspettato di dover stare insieme. Si mosse nel sedile a fianco al conducente, il modo che aveva Deathmask  di tenere sempre un’aria di beffarda ferocia lo metteva a disagio , non capiva cosa gli passasse per la testa quando con scatto felino contraeva le mani sul volante, i suoi occhi brillavano quasi e saettavano da un pedone all’ altro, come a cercare una preda e, per la Dea misericordiosa, lui sperava vivamente che non fosse così…

 

Shaka tastò la consistenza del volante. Dai sedili posteriori proveniva un lieve russare.

Quando Shura gli aveva praticamente imposto la guida perché - così diceva- lui era troppo stanco,la sua vita era decisamente troppo stressante e aveva bisogno di riposo, il Cavaliere della Vergine aveva tentato di fargli presente ,mediante un’ efficace espressione facciale ,che lui non poteva neppure guardarlo male, avendo notoriamente gli occhi sempre chiusi. Il messaggio non era stato recepito,ma a favore di Shura si può dire che lo aveva molto galantemente accompagnato fino allo sportello di guida.

Sono quasi commosso.’ Fu l’ ultimo velenoso pensiero prima di raccomandarsi agli dei e mettere in moto.

 

Milo assaporò la sua birra Mythos  comodamente seduto al tavolino del bar.

A lungo lui e il Sommo Sacerdote se erano fissati, entrambi rimanendo in silenzio. In effetti, neppure lui aveva capito il motivo per cui ora si trovava lì, ed era l’ unico cavaliere a non rischiare di morire per una morte tanto assurda- o tanto normale, a seconda dei punti di vista.

Ricordava di essere rimasto l’ unico spaiato e, solo con il Sacerdote, di aver cortesemente osservato: “ Allora, dato che il vecchio non si è presentato, che si fa, si va io e te?” giurò, a quel punto, di aver sentito un gemito nell’ aria, ma il Vate gli era immobile dinanzi, e pure sembrava scosso da brividi e pareva incerto; infine, come reduce da un lungo dibattito- cosa ben strana, si ritrovò a pensare Milo dello Scorpione, poiché per lungo tempo si erano fissati in silenzio-, Egli parlò:

Ma sparisci va’, fai un po’ quel che ti pare…”

 

Sollevò il crick. Nel farlo, le braccia e l’ addome, era abituato allo sforzo fisico, ma il caldo afoso faceva sì che la camicia di lino leggero gli si attaccasse ai muscoli contratti .

Camus si riscosse. Non era tipo da fare cose del genere, lui; non poteva farsi beccare da Aioria mentre se lo stava mangiando con gli occhi, no, non poteva permettersi di fare figure tanto meschine come chiunque altro fra quei disperati dei suoi compagni. Marginalmente, si ricordò anche di essere già impegnato, ma non era per quello che era nervoso, lui e Milo avevano un rapporto abbastanza solido da non essere messo a rischio dal primo bellimbusto dal fisico scolpito e ambrato ….

Il Leone sollevò gli occhi in quel momento, verdi e profondi “Ho finito, possiamo partire!”, il sorriso con cui accompagnò l’ affermazione non fece che ricordare all’ altro la perfezione delle sue labbra.

Distolse lo sguardo e salì in macchina, sarebbe stata una lunga giornata.

 

E comunque… un modo ci sarebbe.

Per fare che?

Per sapere se fra quei due c’ è qualcosa.

Ma dai…

Scommettiamo?

 

Beh , questo capitolo è… non è che ne sia molto convinta, ecco. Ditemi che ne pensate O.o

Come promesso,ora i ringraziamenti a chi ha recensito!

Stateira: mi spiace deluderti ma Al…beh mi pare che di sfighe la natura gliene abbia riservate fin troppe no? Insomma, perfino Dohko nella saga di Hades ridiventa giovane e si trasforma in un bonazzo occhioverduto. Comunque grazie per le recensioni e a presto!!!

Whitesari: le gite sono sempre rischiose, sisi. Sono contenta che ti sia piaciuto e spero ti piaccia anche questo ^__^.

Shura 4 ever: ehm… son felice di averti fatto ridere, Camus è… fatto così. Gh gh gh.

Sesshy94:grazie mille ! Milo non penso sarebbe molto d’ accordo, ma a noi questo non ci interessa,nevvero?

Lily88:i pulmini gialli sono da sempre il mio trauma…spero di aver reso bene l’ idea di quanto mi inquietinoO__O. mille thank per la recensione, anche se arrivano un po’ in ritardo….

Dagalisa2: new chappy *ta- da – daaan*

Ai91: spero che la storia stia continuando a piacerti, o prima recensitrice!

Ora… basta, che altro vi devo dire?!?

  
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