Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Segui la storia  |       
Autore: live_evil    08/12/2014    1 recensioni
Savhanna ama i suoi colori, e cerca costantemente di tenerli in vita, anche se poi la sua nuova vita ancora le fa schifo.
Luke non conosce i colori, lui vede tutto in modo trasparente, anche se lui poi è tutt’altro che trasparente.
Alexix è azzurro, come quello degli occhi di Savhanna, prima che fossero travolti dalla tempesta. Il suo è un azzurro cielo, sereno. Lei porta serenità ovunque si trovi.
Ashton è verde, un verde speranza. Perché lui in un miglioramento ci crede.
America è rosso, America è un vulcano in continua esplosione che è pronto a travolgere tutto.
Calum è lillà, lui è tutto ciò di più calmo e dolce ci sia.
Kayla è giallo, come i fiori che ormai ornano sempre i suoi capelli.
E poi c’è Michael, il cui suo silenzio potrebbe sembrare vuoto, ma in realtà è pieno di significati nascosti, proprio come il bianco.
Loro insieme sarebbero un caos di colori, ma infondo a loro il caos piace.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mistakes
 
Calum era fidanzato con America da un tempo che gli sembrava infinito, ormai. Erano più di 5 mesi che erano fidanzati, e più di tre che la ragazza era via. Quel giorno, sarebbe tornata e lui era li all’aeroporto ad aspettarla.
 
America era volata in Italia per una vacanza studio lasciando Calum da solo, con la convinzione di amarla più di tutto, perché sì, lui ne era proprio convinto, prima di incontrare quella ragazza dallo sguardo impaurito, prima di salvarla.
 
Erano ormai più di dieci minuti che il moro aspettava la sua ragazza, ma di lei non c’era traccia, finchè due mani esili non circondano il suo collo ed una personcina non gli salta sulla schiena, ridendo e coprendogli il collo di baci.
 
-Bentornata piccola mia.-
 
-Sono così felice di rivederti, mi eri mancato tantissimo.-
 
-Ah si? Però adesso andiamo a casa e mi racconti tutto ciò che hai fatto in Italia, mh?-
 
Le domanda facendola scendere dalla sua schiena e voltandosi verso di lei, per poi prenderle il viso tra le mani e baciarle quelle labbra rosee che sì, le erano mancate davvero.
 
 
 
 
-Pronto?-
 
-Ciao Hill, sono Luke.-
 
-Oh, Hemmings, a cosa dobbiamo questa telefonata all’una di notte?-
 
Gli domanda lasciandosi sfuggire un piccolo sorriso, senza neanche sapere a cosa sia dovuto e si colpisce la faccia, sapendo quanto quello fosse tremendamente sbagliato.
 
-Volevo sapere se volevi venire ad una festa con me, adesso, al Night Changes.-
 
-Va bene.-
 
-Perfetto, ti passo a prendere tra 20 minuti.-
 
Sì, questo era ancora più sbagliato, e lei lo sapeva bene, ma non riuscì ugualmente a dire di no.
 
 
 
Luke non sapeva cos’era tutta quell’improvvisa ossessione nei confronti della rossa ma sapeva bene quanto Ashton fosse arrabbiato con lui per questo, non poteva però rinunciare a quella ragazzina che adesso, voleva assolutamente con lui.
 
Prese le chiavi della macchina ed indossando il suo giubbino di pelle uscì di casa silenziosamente, senza dire nulla alla cugina, non la voleva con lui, per quella sera, a differenza della rossa.
 
Arrivò dopo non molto sotto casa sua, sapeva bene dove abitava, spesse volte era andato a casa degli Irwin ma non l’aveva mai vista, o almeno, non ci aveva fatto caso.
 
La trovò li, sotto la luce fioca delle luci serali con indosso il suo vestitino nero, né troppo lungo né troppo corto ed un giubbottino corto di pelle rossa abbinata ai tacchi del medesimo colore. Non riuscì a scorgere il suo trucco essendo troppo lontana, ci riuscì solo quando la rossa, accorgendosi della sua presenza, entrò in macchina, mostrando i suoi occhi azzurri contornati interamente da una spessa linea di matita nera.
 
Nessuno dei due disse una parola, si limitarono a sorridere scambiandosi numerosi sguardi, mentre arrivavano al locale.
 
Le luci colorate del posto e la musica forte inebriavano completamente il corpo di Savhanna, così come l’odore d’alcool onnipresente in locali del genere.
 
Si lasciò portare verso il bancone da Luke, che ordinò da bere per entrambi.
 
Lei non sapeva cosa ci fosse in quel bicchiere e non voleva saperlo. Voleva solo bere per smettere di pensare a quanto tutto quello fosse tremendamente sbagliato, ‘chè se solo Ash l’avesse saputo, sarebbero stati guai, e lei non li voleva, ma pareva andarseli a cercare in continuazione.
 
Bevve, bevve tantissimo mentre Luke la guardava divertito. Ormai era ubriaca, era palese che lo fosse. Prese il ragazzo per un braccio e lo trascinò al centro della pista da ballo, cominciando a muoversi a tempo di musica, scatenandosi come aveva fatto solo poche volte in vita sua.
 
Era incredibile come tutte quelle persone potessero stare in quella sola stanza, tutte attaccate alle altre, ma a lei ora non importava ciò che sarebbe potuto succedere, voleva solo divertirsi, e non capì più nulla quando le mani di lui andarono a posarsi sui suoi fianchi, facendola avvicinare di più a sé.
 
-Hill, non me lo aspettavo, da te.-
 
Grida, per farsi sentire, usando un tono leggermente provocatorio, evidentemente curioso dal sapere la risposta della ragazza che tanto lo stava intrigando.
 
-Oh, nessuno sa niente di me, per favore.-
 
Gli risponde senza neanche pensare a cosa poter dire o fare, ed è per questo, che gli morde il lobo, cosa che normalmente avrebbe portato una ragazza nel letto di Luke, ma no, lui non voleva, ora, per questo motivo la fa staccare da lui.
 
-Sei ubriaca fradicia.-
 
-Come se non l’avessi capito prima. E poi cosa ti importa?-
 
La fa sbuffare. La guarda portarsi i capelli dietro, ‘chè erano davvero tanti i suoi, e lui non può fare a meno che sorriderle e prenderla per mano.
 
-Ti porto a casa.-
 
-No, non voglio.-
 
-Smettila di piagnucolare e vieni.-
 
Portando un braccio a circondarle il corpo, che barcollava completamente, e spintonando chiunque per poter uscire di li, riescono finalmente a raggiungere la macchina, sotto le continue proteste di Savhanna, che viene stesa sui sedili posteriori.
 
-Dobbiamo andare a casa, smettila di lamentarti, mi stai facendo innervosire.-
 
-Oh, certo! Prima mi perseguiti a scuola, poi mi chiedi di uscire, mi sorridi per tutta la serata ed ora vuoi portarmi a casa perché sono ubriaca, ed hai pure il coraggio di innervosirti? Guarda che dovrei essere io, quella nervosa, qui!-
 
Si sfoga, senza dar conto alle sue parole, troppo ubriaca per poterlo fare, e si alza mettendosi seduta, mentre gli punta un dito contro guardandolo dallo specchietto.
 
-Abbassa il tono di voce, ragazzina. E ringrazia che non ti abbia già lasciato in mezzo alla strada, ‘chè mi stai davvero irritando, ora.-
 
Ed ora Savhanna ha davvero voglia di piangere, ‘chè non ne può più di quel ragazzo, ‘chè non capisce cosa le stia succedendo, e sussurra un ‘’vaffanculo’’, ‘chè ora ha solo voglia di fare quello, di mandare a fanculo tutto e tutti.
 
 
 
 
 
Non sentiva Savhanna da venerdì, da quando si erano incontrate l’ultima volta a scuola, ma per loro non era un problema. Forse era proprio quello il bello del loro rapporto, potevano stare senza vedersi o sentirsi per giorni, ma restavano sempre le ragazze più legate del mondo, indispensabili l’una per l’altra.
 
Decise di uscire, quella Domenica mattina, lei da sola, con una salopette di jeans e le sue adoratissime converse rosse.
 
Fece un giro in centro, prima tappa, essenziale, allo starbucks, dopodiché un bel giro in un negozietto di vestiti vintage che lei semplicemente adorava ed infine, il centro commerciale, ed è proprio qui, che lei adesso non vorrebbe essere. Non sarebbe mai voluta entrare in quel posto così pieno di gente in cui doveva scorgere proprio quella persona: Calum Hood e, fosse stato solo, le avrebbe anche fatto piacere, ma era in compagnia di una ragazza.
 
Chi era quella ragazza? E da quanto tempo si frequentavano?
 
Erano tante, forse troppe, le domande che si stava ponendo, punti interrogativi irrisolti, e senza neanche saperne il motivo sentiva un dolore lancinante al petto. O magari, la causa di quel dolore la sapeva. Era innamorata di Calum.
 
 
 
 
Ad Ashton invece intrigava molto l’amica di sua sorella e continuava a fissare quel ‘’visualizzato’’ senza risposta, quasi ossessivamente. Era ridicolo, si trova a pensare ma quella ragazza lo stava proprio ossessionando, eppure, non capisce, no, lui proprio non capisce. Potrebbe avere tutte le ragazze della scuola e invece, lui si è infatuato dell’unica persona che non lo degna di uno sguardo, che grande, il nostro Irwin.
 
 
 
-Ma tu cosa vuoi da lei?-
 
E a quella domanda di Clifford il biondo non sa’ proprio come rispondere.
Si passa la mano sulla faccia e sospira, per poi dargli una risposta, la prima che gli veniva in mente.
 
-Divertimento.-
 
 
 
-Ash.-
 
-Hanna. Come mai sei stata tutto il giorno in camera?-
 
-Nulla, tranquillo, mi faceva solo un po’ male la testa.-
 
Gli risponde, sperando vivamente che non le venissero richieste spiegazioni, perché non avrebbe proprio potuto dargliene.
 
E fu strana lo sguardo che il ragazzo le rivolse. Misto a disapprovazione e divertimento. Completamente contraddittorio.
 
-Lo so, Savhanna.-
 
-E allora che cosa me lo chiedi a fare?.-
 
Sbuffa. Perché certe cose le davano proprio su i nervi, come le dava su i nervi non ricevere alcuna risposta, essere ignorata.
 
-Allora?-
 
-Fa’ quello che vuoi, Hanna, solo stai attenta. Tengo sia a te che a Luke, e non voglio che uno dei due possa fare del male agli altri.-
 
E pronunciando quelle parole, salì di sopra, lasciando Savhanna da sola in quella stanza, lasciandola con nuovi punti interrogativi nella mente, perché lei proprio non riusciva a capire il senso di quelle parole.
 
 

 
Look at me!
Hei hei hei!! Oookay, non ho proprio idea del vostro pensiero su questo capitolo sooo, se volete, scrivetemelo qui sotto nello spazio per le recensioni, che neanche io riesco a farmi un’idea di questo capitolo.
Che dire, avete visto? Finalmente vi ho fatto capire chi è America, uuuuh.
Si, carini tutti quanti, ahah.
Come avete potuto vedere, quindi, Calum e America stanno insieme, ma lui prova interesse per Alexix, come lei lo prava per lui. Però poi c’è Ashton, a cui piace Alex, so, voi chi shippate? Camerica o Calex? Calex o Alashton? Fatemelo sapere sempre nelle recensioncine che fanno sempre tanto piacere.
Poi, la risposta di Luke a Clifford, sarà la verità? Vuole solo del divertimento?
E ciò che Ashton dice a Savhanna?
No okay, finisco con il ringraziare le 5 persone che hanno messo la mia storia tra le seguite e le altre tre che l’hanno messa tra le preferite, che cosa stupenda, vi amo. Ringrazio anche tutte le mie altre care lettrici anonime e beh, bacini alla menta e alla prossima!
-Live_evil.
Uh, qui il link della mia one shot:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2932934&i=1
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: live_evil