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Autore: MC_Outlaw    09/12/2014    2 recensioni
Le vicende qui sono narrate dopo Twilight's Kingdom e anche dopo gli Equestria Girls. Quando un essere oscuro attacca Equestria, Celestia non può fare nulla e, come lei, neanche gli spiriti degli Elementi, almeno per il momento. Per questo decide di spedirli in un'altra dimensione, permettendogli di combattere di nuovo un giorno. Il giorno è arrivato
Genere: Azione, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Violenza
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Nella stanza, nessuno veniva a capo della cosa. Neanche dopo un attento esame oculistico da parte di Discord erano riusciti a capire perché Sabrina vedesse un nome diverso dagli altri, sebbene quella visita fosse tutt'altro che a norma in termini medici. Per questo il draconequus è ora nuovamente intento ad analizzare gli occhi della ragazza sotto richiesta di Paolo

Discord, con una torcia elettrica puntata sugli occhi di Sabrina “È inutile che mi fate ricontrollare, non c'era nulla prima e non c'è nulla adesso, i suoi occhi sono a posto. Il problema lo dobbiamo cercare altrove"

Sabrina “Ne sono molto contenta...adesso, me li ridaresti?”

Il draconequus si volta, subendo uno “sguardo” parecchio contrariato da parte di Sabrina, anche se appunto di sguardo non si può parlare se il soggetto ha le cavità oculari prive dei bulbi. Divertendosi a fare il giocoliere con le piccole sfere viscide, le sue capacità caotiche fanno si che, una volta lanciati, i due oggettini si incastrino perfettamente al loro posto sul volto dell'amica

Sabrina, strofinandosi i ritrovati occhi “Grazie...”

Paolo “Ma se il problema non sono gli occhi, allora cos'è?”

Discord “Beh...credo che possa essere una qualche magia, ma non ne sono sicuro...ah! Fammi controllare una cosa...”

Senza neanche chiedere per favore, il draconequus blocca la testa di Sabrina con le mani e la fonde con la propria, creando un essere deforme formato dai loro corpi con solo la testa della ragazza

Sabrina(Sabrina) “Discord, che diavolo fai!?”

Sabrina(Discord) “Non lamentarti, in questo modo posso vedere quello che vedi tu. Fluttershy, potresti mettermi il portatile qui davanti per favore?”

Anche se un po' a disagio per la situazione, Chiara segue l'ordine e tiene sollevato il portatile davanti ai due. Adesso anche Discord può vedere chiaramente che dove c'era scritto Lauren Faust ora si trova il nome di Sunset Shimmer, circondato però da una piccola aura di colore rosso. Una volta accertatosene, si separa da Sabrina

Discord “Come immaginavo. Quel colore attorno al nome indica che è magia. Ma non riesco a riconoscerla...”

Barbara “Scusate, ma che cosa importa che sia? Adesso sappiamo chi cercare! Non so gli altri, ma il nome di Sunset Shimmer mi sembra di averlo già sentito. La conoscevamo giusto?”

Paolo “In realtà tu e le altre potreste sapere al massimo il nome e chi era, solo io e Sabrina abbiamo avuto modo di conoscerla meglio. Sunset era come Twilight un'allieva di Celestia. Promettente quanto lei...ma con una sete di potere che costrinse la nostra principessa a mandarla in un'altra dimensione. Poco dopo la trasformazione di Twilight in Alicorno, tornò nella nostra e tentò di rubarle la corona, cioè l'Elemento della Magia, ma per fortuna riuscimmo a recuperarla e anche a farla riformare come Discord, forse persino meglio di lui. Infatti quando poi io e lei tornammo nell'altra dimensione era già diventata nostra amica”

Sabrina “Si...si, me lo ricordo! Eravamo tornati li per sconfiggere...le Sirene mi sembra, e ci fu anche di grande aiuto, vero?”

Paolo “Esatto! Ora dobbiamo solo trovarla...qualche idea?”

Loretta “Credo che se cerchiamo bene possiamo trovare la sede dove disegnano il cartone! Sunset deve essere li!”

Discord al portatile “Dunque...bla bla bla...prodotto dalla Hasbro...”

Jackie “Ecco! Cerca la sede della Hasbro!”

Discord “Mhh...ah-ha! Qui dice: “La sede della società si trova a Pawtucket, Rhode Island”. È vicino?”

Francesco “Non proprio...non so di preciso dove sia la città, ma il Rhode Island è uno stato dell'America. Saremo distanti minimo 5000 Km...”

Diana “6207 Km per l'esattezza!” si rende conto di ciò che ha detto “Non che sia meglio così...”

La cosa a tutti sembra un grave problema. Non è certo dietro l'angolo, probabilmente se la sede fosse stata in Europa sarebbe stato un po' più semplice, ma qui si parla di un altro continente. Discord però non sarebbe Discord se non avesse un piano

Discord “Beh, è lontanuccio, ma se mi date il tempo di trovare le coordinate esatte posso teletrasportarci li! Non ci vorrà tanto tempo, una o due ore al massimo”

Paolo “Davvero!? Hai abbastanza magia caotica per farcela?”

Discord “Per il teletrasporto non ho bisogno di magia del caos, mi basta quella normale. Però mi serviranno delle fonti extra, siamo in tanti e solo con la mia non posso portare tutti...Sweetie Belle, Twilight e Rarity saranno sufficienti, anche in questa forma umana posso drenare la loro magia da unicorni ed usarla”

Gemma “Per me va bene!”

Loretta “Anche per me!”

Sabrina “Tutto pur di recuperare i nostri ricordi...e di incontrare Sunset”

Discord “Ottimo! Io cerco la zona precisa al computer! Scootaloo, Applebloom, vedete se riuscite a trovarmi una cartina geografica dell'America!”

Le due interpellate si recano fuori dall'aula verso luoghi sconosciuti, mentre il draconequus digita il nome del luogo sull'apparecchio elettronico con l'aiuto di Chiara, più abile di lui nell'usarlo. Al resto dei ragazzi non resta altro da fare che aspettare

 

Il tempo passa e Discord sta ormai armeggiando con cartina e computer da un'oretta concentrando sia la sua magia che quelle delle tre aiutanti designate. Per loro è faticoso, drenare la loro magia da un corpo senza corno è complicato, ma l'amico sa cosa sta facendo. Dopo gli ultimi preparativi e controlli di sicurezza, Discord si alza in piedi e si stiracchia le braccia

Discord “Huff...finito! Ho le coordinate esatte e la magia necessaria, possiamo partire anche subito”

Lulù “Bene. Lasciami solo fare una cosa”

La giovane prende dalla tasca dei jeans un bracciale di cristallo con sopra incise il nome “Stosa”. Se lo infila al braccio e davanti a tutti, mattone per mattone, si forma il muro costrutto Stosa, che già avevano incontrato il loro primo giorno a scuola

Lulù “Stosa, resta qui e dai l'illusione che stiamo facendo lezione. Non dobbiamo far capire di essercene andati...fai finta che ci sia una verifica, così se entrasse qualcuno se ne andrebbe senza chiedere nulla”

Stosa “Ricevuto!”

Detto ciò, il costrutto si lascia cadere per terra, quasi fondendosi con la stanza, ma nessuno dei presenti nota differenze

Barbara “Sicura che funzioni?”

Lulù “Certo! I Costrutti Illusori possono decidere chi tenere fuori dalle illusioni e gli avevo già chiesto di farlo con noi. In questo momento, per chiunque altro voi sette e Discord siete ai vostri banchi a scrivere e noi quattro siamo alla cattedra ad osservarvi”

Discord “Bene, allora...via!”

Lo schiocco delle dita da il via all'incantesimo, facendo sparire in un lampo luminoso tutti i presenti. Si ritrovano in pochi attimi dal trovarsi nella loro aula all'essere all'aperto davanti ad un edificio costruito in mattoni con il cartello Hasbro in bella mostra di fianco ad una statua enorme di Mr. Potato

Discord “Eccoci...più o meno. Ma che ore sono?”

A differenza dell'Italia, in quel momento è notte fonda. I fusi orari non erano intesi certo nei loro piani

Barbara “Saranno le quattro di mattina...da casa nostra a qui ci sono sei ore di differenza per via dei diversi fusi orari”

Sabrina “La prossima volta che facciamo una cosa del genere controlliamo che l'ora di arrivo sia umana. Cosa dovremmo fare adesso? Qui si gela!”

Discord “Quante lagne...entriamo a scaldarci!”

Un altro schiocco di dita li porta da dentro a fuori in pochi istanti, riscaldando l'atmosfera. Alzando lo sguardo, Diana nota che Discord ha anche avuto una buona precisione. Anche senza luci è chiaro che il cartello dice “My Little Pony”

Diana “Guardate, deve essere qui che creano il cartone! Entriamo!”

Non appena la ragazza apre la porta, lo spettacolo che hanno davanti ha dell'assurdo. Anche senza la minima illuminazione, l'interno della stanza è pieno di persone intente a lavorare. Chi disegna, chi lavora al computer o chi scrive, inoltre nessuno sembra sorpreso dal vedere li all'entrata una decina di persone

Jackie “Cavolo, ma lavorano così, al buio? Ed a quest'ora? Come fanno?”

Barbara “Non lo so...ma meglio così! Hey, scusate, qualcuno di voi sa dove possiamo trovare Lauren Faust?”

Nessuna risposta dalle persone all'interno. Nessun movimento, nessun tipo di reazione. Discord osserva la stanza da un punto di vista diverso, focalizzandosi su una singola persona che lavora al computer. Gli bastano una decina di secondi con lo sguardo fisso per formulare un'ipotesi

Barbara “SCUSATE! MI SENTITE?!”

Discord “Non sprecare fiato, non ti risponderanno. Guardate”

Si avvicina alla donna che stava guardando facendosi seguire dai compagni, ancora senza che nessuno dica nulla, indicandogli poi le dita

Discord “Vedete? È un movimento molto sciolto ed elaborato...ma è continuo e preimpostato. Queste persone non sono vere, sono solamente un'illusione”

Paolo “...è vero...è molto lungo, ma è ripetitivo...siamo in un incantesimo illusorio!”

Gemma “Un incantesimo illusorio eh? Allora vediamo di annullarlo”

Gemma tira fuori anche lei dalla tasca un bracciale con sopra inciso il nome Noslo, facendo aprire una voragine violacea nel terreno dalla quale si tira fuori per l'appunto l'orso costrutto Noslo, che sembra quasi sorpreso di vedere tanta gente attorno a se

Noslo “Ma che succede? Perché tutte queste persone?”

Gemma “Tranquillo Noslo, sono tutti un'illusione. E dovresti fare in modo che per le nostre menti sparisca, dobbiamo vedere cosa c'è dietro”

Noslo “Oh, certo!”

L'orso alza la testa verso l'alto ed inspira con i polmoni quanta più magia illusoria può per poi soffiarla addosso ai ragazzi grazie al tentacolo destro. Con quel gesto la stanza si svuota di tutto, persone e mobili spariscono, eccezion fatta per la porta di ingresso e per una seconda porta sulla loro destra. Su di essa si trova una targhetta in metallo con l'iscrizione “Ufficio di Lauren Faust”

Sabrina “Ufficio di Sunset Shimmer...io entro. Paolo, vieni con me...voi aspettate qui per favore. Voglio vedere se ci sono segni di Sunset”

 

All'interno della stanza non ci sono molti mobili, solo un computer, un armadio e tre letti, tutti e tre occupati da qualcuno. Senza fare rumore, Sabrina si avvicina per vedere se riconoscono le persone addormentate. Sono tre donne e sembrano avere tutte poco più di trent'anni, ma la cosa che la colpisce sono unicamente i capelli. La prima li ha di un colore azzurro-argenteo e molto lunghi, la seconda invece li ha molto cespugliosi e di colore sia arancione che giallo mentre la terza li ha a casco sulla testa ad allungati sulla schiena di colore rosso e giallo. A Sabrina per fortuna basta l'acconciatura per riconoscerla

Sabrina “...è lei! É Sunset!”

Paolo “Si, sembra proprio lei!”

Senza più poter aspettare, Sabrina scrolla dal letto la donna, facendola svegliare di soprassalto

Sunset “Eh...che...che c'è?”

La prima reazione che ha non appena vede chi l'ha svegliata è di stupore, almeno finché non riconosce chi ha davanti

Sunset “...T-Twilight?!”

Sabrina “Sunset! Sei tu, vero?!”

Sunset “TWILIGHT!”

La donna, entusiasta, salta addosso a Sabrina e la abbraccia, mentre delle lacrime di gioia le rigano il viso. Era da moltissimo tempo che aspettava quel momento, ed ora che era arrivato non poteva trattenere la gioia di rivederla

Sunset “Si, sono io Twilight! Sono *sniff* Sunset...e non sai per quanto tempo ti abbiamo cercata! Trixie, Adagio, svegliatevi!”

Le grida delle due ragazze bastano a svegliare le altre due, che ci mettono poco a realizzare l'accaduto. La donna con i capelli azzurri, cioè Trixie, reagisce allo stesso modo di Sunset non appena la vede

Trixie “Twilight! Sei...sei tu!” si getta anche lei nell'abbraccio “Erano anni che ti cercavamo! Non sai quanto ci sei mancata! E...e tu sei Spike, vero?!”

Anche lui, felice di rivedere entrambe, le stringe tutte commosso

Paolo “Si, sono io...e sono felicissimo di rivedervi entrambe!”

Sabrina si aspetta che anche l'altra ragazza venga da loro felice di rivederla, ma quando si volta verso di lei nota che in realtà la sta solo fissando male senza dire nulla. Comunque Paolo, dopo aver sentito Sunset chiamarla capisce chi è

Paolo “Adagio Dazzle...sai, sono contento di rivedere anche te!”

Adagio “Per favore, taci...”

Sabrina “Paolo, mi diresti chi sono loro due? Non le ricordo”

Sunset e Trixie si allontanano dalla morsa di Paolo un po' stupite

Sunset “Twilight, non le riconosci? Sono Trixie ed Adagio!”

Twilight “Scusa...non ho ancora recuperato niente su di loro...anche se Adagio mi ricorda qualcosa...è forse una Sirena?”

Paolo fa loro chiara la situazione

Paolo “È inutile, né lei né nessuna delle altre ricordano molto di Equestria. Celestia lo aveva detto...i loro ricordi si sarebbero assopiti in un nuovo corpo...”

Sunset “Si, Trixie ce lo aveva spiegato...speravo solo che ne avesse recuperati di più”

Trixie “Non importa! Adesso è qui, possiamo aiutarla noi! E Spike ha detto che di la ci sono le altre! Ma...tutte le altre?”

Paolo “Si...le abbiamo trovate tutte insieme, per fortuna. Celestia le aveva portate qui tenendole il più vicino possibile...”

Sunset “Bene, allora andiamo!”

 

Nell'altra stanza, il resto del gruppo è seduto per terra quando i cinque escono fuori. Sunset è felice di poter rivedere almeno l'altra versione delle loro amiche

Sunset “Le assomigliano così tanto...”

La frase fa accorgere della loro presenza tutti

Barbara “Oh, l'hai trovata! Aspetta...ma tu sei Trixie! Ho recuperato dei ricordi su di te!”

Loretta “Anche io! Vieni qui, fatti abbracciare!”

Le due, con sorpresa di Trixie, la stringono caldamente. Non se lo sarebbe mai aspettato ad Equestria, ma il fatto che lo stiano facendo la fa sentire bene. Mentre lo fanno, notano dietro agli altri quattro Adagio, che sta in disparte

Barbara “E tu sei...no, non ti conosco. Forse le altre...”

Adagio “Le tue amiche non possono riconoscermi, non mi hanno mai conosciuta. Solo questa qui potrebbe farlo”

Sabrina “È una delle Sirene...ma ricordavo fossero in tre. Dove sono le altre?”

Una domanda che non avrebbe mai dovuto fare. Adagio sembra infuriarsi non appena glielo chiede mentre sul volto le si disegna un'espressione furiosa

Adagio “Dove sono le altre, eh?!”

Sunset “Adagio, per favore, calmati...”

Adagio “Oh, neanche per sogno! Mi ha fatto una domanda, ed ora le rispondo!”

Con gli occhi quasi iniettati di sangue, Adagio stringe e strattona Sabrina per i vestiti, facendola non poco spaventare

Adagio “Le mie amiche Aria e Sonata sono MORTE! Capito?! Morte! Ed è tutta colpa tua! Tua e delle Rainbooms!”

Sabrina “Cosa?! Io...non capisco...”

Adagio “E come potresti?! Mentre noi dovevamo sopravvivere ai Polimorfi tu e le tue amiche eravate in salvo qui, senza nessun pericolo da affrontare! Sei venuta li solo a distruggere le nostre uniche difese! Senza i Cristalli Vocali non potevamo fare praticamente nulla per combatterli! Ma almeno Sunset e il resto della sua bands hanno provato a sconfiggerli quando ci hanno attaccato! Tu dov'eri, eh?! Dov'eri quando quei bastardi hanno invaso la nostra dimensione?! Dov'eri quando c'era bisogno di te?!” con le lacrime agli occhi “Dov'eri quando Aria e Sonata si sono fatte ammazzare per farci scappare?!”

Sicuramente, Adagio è l'ultima persona a volersi far vedere mentre piange. Lascia andare Sabrina ed esce dalla stanza di corsa, coprendosi gli occhi con un braccio, mentre Trixie cerca di fermarla

Trixie “Adagio, aspetta!”

Sabrina si sentiva parecchio sconvolta dalle parole di Adagio. Non sapeva neanche cosa fosse successo, eppure si sentiva in colpa per qualche motivo. È Sunset comunque a chiarirle i fatti

Sunset “Non prendertela...ti da ancora la colpa per ciò che è successo, ma credo che nemmeno se ci fossi stata tu avremmo avuto qualche possibilità...”

Sedici anni prima, Equestria

 

Ormai sono passate poche settimane dall'arrivo dei Polimorfi. Trixie è riuscita a trovare rifugio nel castello di Twilight a Ponyville, dove i Polimorfi non avevano ancora messo piede. Per tutto quel tempo non aveva fatto altro che leggere i rapporti sull'amicizia scritti sia da Twilight che dalle sue amiche che adesso si trovavano li. Magari non era portata per la magia, ma ha una memoria fotografica e ricorda tutto ciò che ha letto in quelle pergamene. Il rapporto di amicizia tra i portatori deglii Elementi è ancora più profondo di quanto chiunque potesse credere, per questo non le era mai riuscito di vincere con loro. Se solo lo avesse capito prima, forse non ci sarebbero mai state quelle incomprensioni tra di loro

Un rumore la riporta sul chi vive. Purtroppo, come temeva e anche come si aspettava da tempo, i Polimorfi sono entrati nel castello, quindi l'unica cosa che può fare è nascondersi sperando che se ne vadano. Si nasconde appena dietro uno specchio attaccato a degli strani macchinari, pregando che non la vedano. Da quello che lei riesce a vedere sono in due e, con suo grande terrore, hanno entrambi un muso da cane. Il che vuol dire che hanno un fiuto molto sviluppato

Polimorfo 1 ”Sento odore di Pony...no, aspetta, è l'odore di Unicorno”

Polimorfo 2 ”Ed è ancora pesante, non deve essere lontano”

Mentre i due seguono l'odore arrivando quasi dietro allo specchio, Trixie cerca di allontanarsi il più possibile. Ma le si gela il sangue quando, cercando di non farsi vedere, urta una leva ed attiva il macchinario rivelando dove si trova

Polimorfo 2 “Eccoti! Sei nostra!”

Con un profondo senso di terrore, nota che il macchinario ha attivato quello che sembra in tutto e per tutto un portale. Senza pensarci due volte vi si getta all'interno, ancora inseguita dai Polimorfi, arrivando dall'altra parte tutta intera, ma comunque intenta a fuggire ed a nascondersi senza rendersi conto ne che una volta messo piede li si era trasformata in umana ne che i Polimorfi, appena accortisi dell'Elio presente, si erano gettati di nuovo dentro. L'unica cosa che le importa adesso è nascondersi

 

Passano cinque giorni da quell'episodio. Sunset è da poco di ritorno da un periodo di influenza passata a casa dalla Canterlot High, anche se ormai è pomeriggio può sempre seguire le lezioni pomeridiane. Si è sentita stranamente sola in quel periodo, Twilight aveva smesso ormai da qualche settimana di scrivere sul libro che metteva i loro mondi in comunicazione e non sapeva neanche il perché. Le uniche visite che riceveva erano quelle delle sue amiche dopo la scuola, ma tra la band e i compiti non avevano molto tempo da passare assieme. Giusto due giorni prima Pinkie aveva portato con se un nuovo amico che voleva presentarle, ma era talmente stordita dalla febbre che neanche ora ricorda il nome

Stranamente il giardino della scuola è completamente vuoto. Nessuno studente è in giro, non si sentono suoni di partite sportive o di band impegnate nelle prove. Tutti i brusii vengono dall'interno della scuola, anzi, più precisamente li sente arrivare dalla stessa aula. Prima che però possa chiudere la porta dietro di se, qualcuno le salta addosso e la ferma dal proseguire

Sunset “Ahi! Ma chi...Trixie? Che cosa stai facendo?”

Trixie “Per l'amor di Celestia, non entrare! È pericoloso!”

Sunset “Per l'amor di...aspetta...vieni da Equestria?!”

Trixie “Si! Ma non c'è tempo, dobbiamo andarcene!”

Sunset “Ma perché? Cosa sta...”

Non ha tempo di fare altre domande che l'aula delle esibizioni della scuola prima si illumina di rosso e poi divampa in un incendio tanto forte da farla saltare in aria tra e fiamme. Trixie purtroppo sa già che cosa sta succedendo ed osserva terrorizzata la scena

Trixie “Oh no...è Krad!”

Sunset non ha idea di chi possa essere Krad, ma preoccupata si libera del blocco di Trixie e si precipita sul luogo, ignorandola mentre cerca di fermarla. Lo spettacolo è tremendo: le Rainbooms sono riuscite ad ergere uno scudo magico suonando quello che potevano, ma non sono riuscite a salvare tutti. Per terra lontano da loro si trovano decine di corpi carbonizzati o ancora in fiamme, tutto per colpa di un enorme drago nero in piedi dove prima c'era il palco. In mano al drago vede il corpo senza testa e ancora zampillante di sangue di Celestia, mentre i corpi a terra sono irriconoscibili, eccetto uno purtroppo, quello della loro amica Vinyl, soltanto perchè dei resti si sono salvati gli occhiali da sole neri con le lenti viola che adorava indossare sempre. Si lancia subito dalle sue amiche, tutte terrorizzate ed infuriate allo stesso tempo, tranne Pinkie e Fluttershy, in preda alle lacrime

Sunset “Che cosa è successo?!”

Pinkie in lacrime “Quel...quel mostro...ha ucciso i nostri amici! Non siamo riusciti a salvarli tutti...”

Rainbow infuriata “Ma lo riusciremo a fermare! Sunset, tu pensa a cantare, noi suoniamo! Voi altri, scappate!”

I ragazzi sopravvissuti al disastro fuggono in ogni direzione

Krad “Però, siete davvero degne di essere le copie degli Elementi di Equestria...ma senza Celestia, non avrete modo di fuggire”

Il drago getta per terra il corpo senza vita di Celestia, riuscendo a fare infuriare anche Sunset

Sunset “CE LA PAGHERAI!”

 

In lontananza, le Dazzlings possono vedere cosa sta succedendo alla scuola. Le Rainbooms stanno usando la loro magia contro quel gigantesco mostro, si sono alzate in aria e stanno suonando i loro strumenti musicali. Ma nonostante conoscano la loro forza, vedono anche che il loro avversario gli tiene testa, almeno fino a quando non rivela la sua vera forza. Nonostante fossero nemiche, è spaventoso per loro vederle soccombere di fronte alla potente fiammata del drago. E dopo la fiammata, riescono ad osservare il drago stringere gli occhi e tirare un devastante pestone a terra, con tutta probabilità diretto alle ormai inermi ragazze

Adagio “Non...non ce l'hanno fatta?! Quel coso le ha...”

Aria “Adagio, dobbiamo andarcene! È pericoloso qui!”

Adagio “Si...meglio nasconderci!”

Sperando di non essere viste, si infilano in un vicolo per continuare ad osservare la situazione, che ora sta degenerando. Dalla statua all'entrata della scuola inizia ad uscire uno sciame di creature oscure e, come se non fosse già abbastanza terrorizzante, compare magicamente da un portale ancora più grande una costruzione simile ad una torre che inizia ad emettere nuvole oscure attorno a se

Sonata “Che sta succedendo? Cosa sono?”

Adagio “Io...credo siano Polimorfi”

Sonata “Così ne so quanto prima!!”

Adagio “Dei mutaforma, possono assumere l'aspetto di qualunque creatura vogliano...e adesso ci stanno attaccando! Dobbiamo cercare un luogo sicuro!”

Aria volge per un attimo lo sguardo dove prima si trovava l'aula delle esibizioni e vede due figure correre via da li, una svenuta in groppa ad un'altra che la sta trasportando al galoppo. Riconosce che si tratta di Trixie e di Sunset e la prima, a sua volta, nota loro e le raggiunge

Trixie “Che ci fate ancora qui?! Avete visto che è successo?! Dobbiamo scappare, in fretta!”

Aria “Trixie...non ci riconosci?”

Trixie “Eh? No, non mi sembra...”

Adagio riconoscendo i movimenti da quadrupede “...tu vieni da Equestria, vero?”

Trixie “Si. Me lo aveva chiesto anche lei..." indica Sunset con una gamba piegata in modo innaturale "È stata fortunata. Non ho visto bene cosa sia successo, ma credo che Krad la volesse schiacciare sotto il peso del suo aspetto da drago...ma le ha preso solo una gamba. Sono riuscita a recuperare lei, ma tutti gli altri li attorno erano già morti...e faremo la stessa fine anche noi se non ci muoviamo!”

Aria “Ma dove possiamo andare?”

Trixie "Potremmo provare a tornare ad Equestria!"

Adagio "Noi non possiamo farlo, siamo state bandite da quella dimensione, neanche con quel portale possiamo rimetterci piede. E poi non so come potremmo riuscirci con tutti quei Polimorfi appena usciti da li..."

Trixie “Beh...io ho delle coordinate per un'altra dimensione, ma non so come possiamo fare per viaggiare!”

Sonata “Ma noi si! Se non ci hanno esiliate anche da quella, ci possiamo andare!”

Adagio “Diccele, in fretta!”

Aria “ATTENTE!”

L'avvertimento arriva appena in tempo perché le cinque evitino un assalto dal tetto da parte di un gorilla completamente nero, che le fissa furioso

Trixie “VIA!”

Le quattro scappano a perdifiato mentre il gorilla si mette ad inseguirle. Non avendo il tempo di farsi dire le coordinate, Adagio lancia un cristallo a Trixie, che lo afferra di fortuna facendoselo incastrare tra i capelli

Trixie “Che cos'è?!”

Adagio “È un cristallo da Cristalloneria, un Costrutto Guardiano Vergine! Pensa alla coordinata da raggiungere e lui la stabilirà come fissa, poi potremo arrivarci! E vedi di non sbagliarti a farlo, è l'unico che abbiamo e ci vogliono anni per sintetizzarne uno!”

Trixie “Ok!”

Come se dovesse lanciare un incantesimo dal corno, Trixie si concentra sul cristallo che ha nella capigliatura e pensa alle coordinate date da Celestia. Appena sicura di quello che ha fatto, osserva il cristallo e nota che si è teletrasportato sul suo braccio trasformandosi in un bracciale a forma di anguilla che si morde la coda

Trixie “E adesso?!”

Adagio “Dobbiamo trovare una superficie dove aprire un portale!”

Qualsiasi cosa andrebbe bene per farlo, ma la loro scelta è completamente limitata. Alle loro spalle si trova il gorilla polimorfo mentre davanti a loro ci sono due manticore nere che stanno bloccando il passaggio

Adagio “NO! Che facciamo?!”

Aria e Sonata osservano la situazione. Non sanno cosa sia successo, perché i Polimorfi abbiano attaccato o che cosa sappia quella Trixie sulla faccenda. Però sanno entrambe una cosa importante: che vogliono salvare Adagio. È vero, a volte è prepotente e cattiva anche con loro due, ma sanno che è solo la loro situazione ad essere insostenibile, anche loro sentono quanto odino essere in quei corpi. Ma nonostante la collera verso Starswirl, lei le ha sempre aiutate e sostenute. È stata lei a non farle cadere nella disperazione quando per colpa dell'esilio furono separate dal resto della loro razza e dalle loro famiglie secoli prima. È stata lei che per tutto quel tempo ha cercato con tutte le sue forze di ricostruire i Cristalli Vocali distrutti da Starswirl, finendo spesso con lo svenire dalla fatica. Ed era sempre lei che le faceva sperare di poter tornare ad Equestria, anche dopo che quei Cristalli vennero distrutti una seconda volta dalle Rainbooms. Inoltre delle tre è l'unica vera esperta di Cristalloneria, senza di lei sarebbero state perdute da tempo. Ora sono loro due a voler fare qualcosa per lei. La vogliono salvare, e dato che Trixie sembra sapere molte cose anche lei deve salvarsi, almeno per dare ad Adagio la possibilità di risolvere la situazione. Sonata si mette davanti alle manticore e Aria fronteggia il gorilla, mentre Adagio non capisce le loro intenzioni

Adagio “Che state facendo?!”

Aria “Voi due scappate. Dovete avere il tempo di aprire e richiudere il portale, così non vi inseguiranno quando sarete dall'altra parte”

Adagio “Come noi due? E voi cosa credete di fare?!”

Sonata “Beh, noi li rallentiamo. Non sarà difficile...ci resta sempre un costrutto in fondo”

Adagio contrariata “Vorreste usare il Costrutto Anima?! Neanche per idea! Abbiamo già rischiato nel chiamarlo una volta, se lo uccidessero voi...”

Aria “Ascolta, se vediamo che sta per essere ucciso lo richiamiamo e scappiamo. Voi intanto andate, e tu per una volta tieni d'occhio il Cristallo Telepatico, così potremo chiamarti quando abbiamo finito”

Adagio “No! Non vi lascio da sole!”

Le due, senza ascoltarla e vedendo i Polimorfi sempre più vicini, fanno ramificare attorno al loro collo due collane fatte di cristallo, chiamando ognuna un costrutto che fa allontanare i tre esseri neri di qualche passo. Sono entrambi quelle che sono le loro reali forme da Sirena, già usati una volta contro le Rainbooms

Sonata “Adagio, non dire sciocchezze! Sappiamo che il tuo Costrutto Anima non si è ancora ripreso dallo scontro con le Rainbooms. Pensi che non abbiamo notato che gli hai fatto fare da scudo ai nostri?”

Adagio “...si ma...”

Aria “”Ma” un corno. Voi andate, quando li avremo stesi vi raggiungeremo. Ricordati solo di tenere d'occhio il Cristallo Vocale, ok?”

Adagio “Io...”

Ormai le conosceva bene. Aria è testarda come un mulo e Sonata è suonata, non le avrebbero dato ascolto neanche se fossero rimasti li a parlare per tutto il giorno

Adagio “...non voglio che mi facciate aspettare troppo, va bene?!”

Facendo segno a Trixie di seguirla, si allontanano da quel luogo prima di venire prese di mira. Una delle manticore aspettava proprio quello, con un balzo felino cerca di saltargli addosso, ma viene scaraventata via contro un palo della luce da un onda d'urto sonora causata dal costrutto di Sonata

Sonata “Noi siamo qui, bel gattino! Venite a prenderci!”

Aria “Vi faremo vedere di cosa sono capaci le sirene!”

 

Una volta raggiunta una certa distanza, Trixie cerca senza successo di far funzionare il bracciale

Trixie “Come diavolo lo apro un portale con questo?!”

Da Adagio non arriva nessuna risposta. Il suo sguardo è fisso nella direzione in cui si trovano Aria e Sonata, che spera di rivedere da un momento all'altro

Trixie “Tu...Adagio! Mi hai sentito!?”

Adagio “Stai zitta, voglio aspettarle!”

Trixie “Potrebbero metterci un sacco di tempo e noi siamo indifese! Aspettiamole nell'altra dimensione, hanno detto che ti avvertiranno con quel cristallo quando avranno finito, no?”

Cosa fare? Andarsene o restare ad aspettarle? L'ultima cosa che vuole è lasciarle indietro e scappare via come se fosse una codarda. Ma Trixie ha ragione: potrebbero metterci un sacco di tempo e nel frattempo potrebbero arrivare altri Polimorfi ad attaccarle. Il suo Costrutto è ancora fuori uso dopo lo scontro con le Rainbooms e non ne ha altri pronti, tutte le energie le aveva spese cercando di ricreare ancora una volta i Cristalli Vocali

Adagio “...va bene...allora appoggia il bracciale a terra, creerà un varco che ci farà passare”

Come detto dalla sirena, il Costrutto una volta a contatto con la pavimentazione allarga un varco dimensionale simile a quello attraversato da lei per giungere in quella dimensione. Trixie è già pronta a gettarsi dentro, ma prima riporta da lei Adagio, che sembra di nuovo persa ad accertarsi che arrivino

Trixie “Forza, andiamo, potrebbero arrivarne altri!”

Adagio “...ok...”

Le due saltano all'interno, con Trixie che tiene stretta tra i denti la maglia di Sunset, sbucando in quello che sembra il sotterraneo di una casa. Diversamente da prima, non hanno più la pelle di colori diversi, ma sono entrambe diventate caucasiche mantenendo solo occhi e capelli del loro colore originale. Trixie intuisce che per chiudere il portale basta toccare un bordo con il bracciale, ed è esattamente ciò che accade

Adagio “Aspetta! Magari stavano arrivando!”

Trixie “Meglio non rischiare. E poi ti hanno detto che ti chiameranno, no?”

Adagio tira fuori il Cristallo Telepatico e lo tiene stretto in mano, aspettando che arrivi qualche segno di attivazione dall'altra parte. Intanto, dopo quasi venti minuti di svenimento, Sunset inizia a riprendere i sensi

Sunset “Dove...dove...siamo?” ricorda cosa è successo “Accidenti! Sono svenuta! Dov'è quel drago?!”

Cerca di alzarsi, ma la gamba le fa male oltre ogni limite. Dopo che un drago gliel'ha calpestata, è fortunata che possa ancora sentire il dolore. Non è certo da buttare, ma ci vorrà del tempo prima che le ritorni a posto

Trixie “Non era un drago, era un Polimorfo...ed è rimasto nell'altra dimensione”

Sunset “Un...Polimorfo? Cosa...” si accorge di Adagio “E lei che ci fa qui?!”

Trixie “Ci ha permesso di salvarci, senza di lei non saremmo arrivate qui. Adesso dobbiamo solo aspettare le sue amiche”

Sunset “Amiche...un attimo...dove sono le mie amiche?! Non c'erano delle ragazze con me?!”

Trixie abbattuta “Io...temo che Krad le abbia...uccise...non ha preso te, ma loro...purtroppo credo di si...”

>Sunset "COSA?! Uccise?! No...no, ti sbagli! Non possono essere morte!"

Trixie "Non ho visto bene, ma quando ti ho portata via Krad aveva appena calpestato qualcuno oltre alla tua gamba...se non ho visto le tue amiche, credo...mi dispiace, ma..."

Sunset "No...non può essere vero...le mie amiche..."

Non può essere vero. Non può essere successo, non a lei e non a loro. Sono le prime persone ad essere state al suo fianco anche dopo ciò che stava per diventare, anche dopo che il demone che era diventato stava per schiavizzare la scuola e dopo averle messe le une contro le altre erano riuscite a perdonarla e a volerle bene. Ora sono morte, una notizia che il suo cuore e la sua mente non riescono a reggere. Si rannicchia su se stessa, iniziando a piangere per tutto il dolore che sente dentro, un dolore che probabilmente non sparirà mai più e che per Trixie è impossibile da capire, ma non da intuire. Non la vuole certo fermare, piangere è un buon modo per sfogare la frustrazione, soprattutto in quel caso. Adagio intanto continua ad osservare insistentemente il Cristallo, preparandosi a ricevere una chiamata che, con tutta la buona volontà del cielo, difficilmente vedrà arrivare

 

Presente

 

Sunset “Io ed Adagio abbiamo perso tutto quel giorno. Solo dopo Trixie ci ha raccontato cosa era successo ad Equestria ed a voi. Adagio non ha dato la colpa alle altre, solo a te perché non eri li con noi a cercare di combattere. Ma se avevi fallito una volta, non credo che con noi sarebbe andata meglio...”

Sabrina asciugandosi una lacrima “Io...non credevo che sarebbe potuto succedere tutto questo...e non ricordo nemmeno chi fossero quelle nostre amiche...”

Sunset “Le due dimensioni sono gemelle, anche se hanno seguito un percorso evolutivo diverso in entrambe c'erano le stesse persone che hai incontrato come pony. Da qualche parte c'era anche la mia sosia, anche se non l'ho mai incontrata...e probabilmente, ormai non la incontrerò mai più. Le nostre amiche erano le loro sei copie” indica il resto degli Elementi

Loretta “Aspetta, quindi...noi siamo praticamente morte nella tua dimensione?”

Francesco “Mi fa sentire così...strano...come se c'entrassi qualcosa...”

Sunset “No, voi non c'entrate niente...anzi, ora che siete qui vi daremo una mano! Sarete arrivati qui seguendo il cartone animato, vero?”

Discord “Oh, si, quello! Se potessimo avere tutto sarebbe ottimo per i loro ricordi! Certo, vederlo e ricordarlo da sole sono due cose diverse, ma almeno è un aiuto in più ai miei sogni”

Sunset “Non so cosa intendi...comunque sia, il cartone lo abbiamo creato apposta per farle ricordare, quindi è ovvio che ve lo daremo!”

Barbara “Non ho ancora capito una cosa...perchè solo Twilight ha potuto vedere il nome Lauren Faust diventare il tuo?”

Sunset “Merito di Adagio. Le Sirene sono da sempre delle Cristallomanti fin dalla nascita grazie ai cristalli che crescono naturalmente sulle loro code, e con quei cristalli abbiamo potuto lanciare due magie, una per rintracciarvi e una per creare il cartone, ma dovevamo scegliere chi avrebbe scagliato quale. E purtroppo, una volta fatta la scelta, l'avremmo dovuta mantenere attiva oppure si sarebbero rotti gli incantesimi e non avremmo più potuto attivarli come volevamo, e Trixie era l'unica a sapere che cosa avevate fatto ad Equestria, quando si nascose nel vostro castello e lesse sia i rapporti che il diario. Quindi siamo state costrette a rendere lei catalizzatrice per gli episodi ed io per il riconoscimento...ma io ho conosciuto solo Twilight e Spike di voi, e dato che non immaginavo che anche lui sarebbe passato in questa dimensione ho lanciato la magia solo su Twilight”

Rosa “Cristalloneria Mnemonica e Cromatica...con la Mnemonica avete mostrato i ricordi di Trixie e con la Cromatica avete sconvolto il cono di colore visto da Twilight attorno al nome Lauren Faust in modo che leggesse Sunset Shimmer. Sono entrambe Cristallonerie molto avanzate e complicate!”

Sunset “Adagio è stata veramente di aiuto per questo. E sono sicura che lo sarà ancora! Spero solo che riesca a superare tutto l'odio che prova...”

 

All'esterno si stanno iniziando a vedere le prime luci dell'alba, Adagio osserva il sole che sorge in lontananza quando Trixie riesce a raggiungerla

Trixie “Ti ho trovata. Ascolta...”

Adagio “No, ascolta tu. Non credere che possa perdonare Twilight...e non cercare di convincermi che non è colpa sua, non mi importa. Forse non sarebbe cambiato nulla quel giorno, anche con la sua presenza...però...”

Trixie “Però continui a non crederci...”

Adagio “Esattamente. Così come sono sicura che Sonata e Aria non siano morte. Non si deve mai dare nulla per scontato, no?”

Trixie “Mai! Tutto è possibile, sempre e comunque!”

Trixie sorride alle parole di Adagio, che incredibilmente le sorride a sua volta. Sono state poche le volte in cui sia lei che Sunset l'avevano vista sorridere in tutti quegli anni. Forse perché in fondo anche lei è contenta che gli Elementi siano tornati...in fondo ha provato su se stessa il potere dell'Armonia. Il loro ritorno significa solo che i Polimorfi hanno le ore contate

Trixie “Dai, rientriamo, sai che Sunset va a finire col preoccuparsi"

Adagio “Ok, arrivo”

Appena l'amica rientra, Adagio tira fuori dalla tasca il suo vecchio Cristallo Telepatico

Adagio \...mai dare nulla per scontato...\

Una rapida occhiata le basta per il momento. Prima o poi arriverà quella chiamata che ha atteso per sedici anni

 

 

 

 

 

Una botta di voglia di scrivere regalata dal Natale! Finalmente! E con questo capitolo ho dato origine all'origine della G4 nel loro vero mondo di fantasia, yay! (Ma chi ci dice che anche qui non sia la stessa cosa? Hehehe...) Qui do il via ad un pezzo che già volevo inserire da tempo ma in cui non avevo spazio, potreste anche notarlo...ma spero e credo che non accadrà ;) . E, come ha detto Adagio, mai dare nulla per scontato! To the next chapter!

MC Outlaw

 

   
 
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