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Autore: 24maggio2011    10/12/2014    2 recensioni
"La storia di un amore" nasce da un video e da due menti. La mia e quella di Tallutina. L'idea è sua ed è nata dopo aver visto un video su youtube. Lei è la mente ed io il braccio (O meglio, la scrittrice). I personaggi saranno stravolti. Completamente OOC (fuori personaggio). I protagonisti principali saranno Stiles e Scott e una strega di nome Marnie, sconvolgerà per sempre le loro vite.
(Pietà per questa terribile introduzione) Spero di avervi incuriosita e 24maggio2011 assieme a Tallutina vi attengono numerosi! Buona lettura.
*Ho messo crossover solo per la strega! E' la stessa presente il True Blood. Per il resto, la storia è a parte.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Scott McCall, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: Mpreg
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- Perdonami.
 
Sono già le due e mezza di notte passate in casa McCall-Stilinski e suo marito, non è ancora tornato a casa ed è proprio mentre stringe forte a se i propri figli, che dormono beati, Stiles Stilinski, si rende conto di aver fatto la cazzata più grande di tutta la sua vita: sposare un cretino! Si, perchè Scott McCall, era un emerito cretino. Uno di quelli che di più, proprio non si può. Andiamo! Chi mai, si arrabbierebbe così tanto, con il proprio compagno, per uno stupido lavoro? Ah, già. Proprio lui. Ma poi, cos'è sta storia, che ancora non è tornato a casa? Ah, ma appena tornerà con la coda tra le gambe, gli darà del filo da torcere.

Non fa nemmeno in tempo a finire di pensare che si sente la porta della serratura aprirsi e qualcuno entrare. Stiles sa bene che è suo marito, pronto a scusarsi, ma decide di ignorarlo, quindi, mentre a stento trattiene la rabbia, prende un respiro profondo, chiude gli occhi e finge di dormire, dimenticandosi momentaneamente che suo marito, sa quando finge. Lo sente titubare davanti alla porta della loro camera da letto e infine entrare. L'odore del sangue, fuori uscito dai suoi polsi, probabilmente per qualche pugno dato a qualche albero, lo investì in pieno e chiamò a raccolta tutto il suo autocontrollo per non iperventilare e non iniziare a calarsi nella parte di Stiles, sono l'Alpha arrabbiato ma preoccupato e quindi mi occupo di te, lo stesso, Stilinski e riprese a fingere di dormire.
- So che stai fingendo di dormire. - Dice Scott, ma suo marito decide di non rispondere.
- Possiamo parlare? - Chiede ancora, Scott.
- No è! Silenzio, ok!
- Scott, chiudi quella bocca prima che svegli i bambini! Ci ho messo una vita a farli addormentare! - Sbotta Stiles.
- Beh, almeno mi parli! Li porto nella loro stanza!
- Non ci pensare nemmeno!
- Perchè? Stiles, dobbiamo parlare.
- Adesso vuoi parlare? Beh, io no. - Dice con rabbia, Stiles.
- Ti prego. - Sussurra Scott, iniziando a piangere. Sa, di essersi comportato male e vuole provare a scusarsi.
- Scott, non mi incanti con le tue lacrime! 
- Amore, ma che ti prende?! Perchè mi tratti così?
- Hai anche il coraggio di chiedermelo? Porta i bambini in camera loro! Hai ragione: noi due, dobbiamo parlare. - Strilla Stiles, accendendo la luce e guardandolo gelido.

Scott, che conosce bene quel tono e sa che non porta mai a nulla di buono, caccia indietro le lacrime, deglutisce a vuoto e segue l'ordine di suo marito. Zitto zitto, prende entrambi i suoi figli tra le sue braccia, senza svegliarli e li porta nella loro stanza. Li adagia piano, ognuno nella propria culla, li riempe di baci, gli chiede scusa, senza un apparente motivo, gli promette che presto, i loro papà faranno pace e con la paura nel cuore, lascia la porta aperta per precauzione, l'attraversa e va da suo
marito o quel che ne rimane.
- Am..
- ZITTO! Non ti voglio sentire. - Ordina con rabbia, Stiles. 

Pensando che quello sguardo e il suo ignoramento totale, fosse sufficiente a fargli capire che era arrabbiato con lui e che per quella notte, non voleva il minimo contatto, spegne la luce nuovamente, gli da le spalle e torna a dormire. O almeno, ci prova. Come aveva previsto, Scott è già li. Ha il muso lungo e questo, Stiles lo sa bene ma al momento, non gli importa! Si è comportato davvero male con lui e quando è troppo, è troppo e adesso, è giusto che paghi. Non è che perchè è l'Alpha, ogni cosa gli è concessa. Anche lui è un Alpha e come tale, prende la decisione di fargliela pagare e di ignorarlo e lo farebbe anche se solo l'altro Alpha, che tra l'altro è il cretino che ha sposato, non stesse provando a circondargli la vita con le braccia.
- NON PROVARE A TOCCARMI. - Ordina ancora prima di fargli muovere un solo muscolo, Stiles.
- Ma hai detto che dovevamo parlare, amore. - Prova in un sussurro, Scott.
- Allora. Punto primo: non chiamarmi amore, quando siamo litigati! Lo sai che mi da fastidio! Punto secondo: tu hai preso la decisione di uscire di casa per tutto questo tempo, dimenticandoti di tuo marito e dei tuoi figli? Bene. Io, prendo la decisione di ignorarti. Anzi, fammi un favore! Vattene a dormire sul divano. Per questa notte, meno ti vedo, meglio mi sento.* - Dice arrabbiato Stiles, lanciandogli il cuscino in faccia, in un chiaro invito a fare quello che gli ha chiesto.
- Non puoi farmi questo! Non abbiamo mai dormito separati! Nemmeno agli inizi della nostra relazione. - Dice in lacrime, Scott.
- Dovevi pensarci prima.
- Stiles, non ce la faccio senza di te! Ti prego abbracciami. - Singhiozza Scott stringendoselo forte a se, anche contro la sua volontà.
- LASCIAMI! - Si dimena nella presa ferrea di suo marito, Stiles.
- No. Mai! Ti prego, Stiles, non volevo reagire così! Te lo giuro. Mi dispiace, devi credermi! Mi sono comportato come un cretino. Non te lo immagini nemmeno quanto mi siete mancati in queste ore separate. - Singhiozza ancora, Scott.
- E allora perchè non sei tornato? PERCHE' TE NE SEI ANDATO?
- Te l'ho già detto: sono un cretino.
- Hai ragione, sei un cretino, anzi no. Sei uno stronz*, ma questa qui, non è una giustificazione! Potresti evitare di abbracciarmi?
- No.
- Si invece! Non voglio che mi tocchi, ok?
- No che non è ok. Io ti amo.
- Si, si è visto.
- Amore! Ti prego: ho sbagliato e lo so, ma perdonami!
- Come faccio a perdonarti, se abbiamo litigato per niente? PER NIENTE, SCOTT! TI RENDI CONTO? - Chiede Stiles, accendendo la luce e girandosi per guardarlo negli occhi. Mentre i suoi, sono del più colore normale, quelli di suo marito, sono gonfi e rossi dal pianto.
- Mi dispiace.
- Ma non risolvi niente a dire che ti dispiace, lo capisci?! Mi fai solo arrabbiare ancora di più. Scott, sono una persona e prima di essere un tuo beta, sono tuo marito e quella, era una discussione tra umani, non tra lupi.
- Allora è questo? Non digerisci il fatto che ti abbia dato un ordine Alpha? Ti ho detto che non volevo.
- Come non volevi andartene di casa, vero?
- No! Quello no. Lo volevo. Ero arrabbiato, avevamo litigat..
- E tu hai pensando che scappando, avremmo risolto i nostri problemi di coppia! Vero? Ma ti do una notizia, signor McCall! Scappando, hai ottenuto solo il risultato contrario. Cosa dovrò aspettarmi, alla prossima litigata? E'? Preso dalla rabbia, farai le valige e te ne andrai Dio solo sa dove? 
- No. Mai!
- Come mai non ti credo?
- Perchè ti diverti a vedermi soffrire.
- Ah, tu dici? Tu, anche ti sei divertito quando soffrivo perchè mio marito, mi attacca, mi urla contro e tutto solo per uno stupido lavoro?
- Non mi sono divertito proprio per niente! Puoi almeno dirmi di che lavoro si tratta?
- Adesso lo vuoi sapere? Io non te lo voglio più dire. Qualunque cosa sia, non è affar tuo.
- Stiles, così sei tu, però.
- Lasciami stare, Scott! - Dice brusco, Stiles, dandogli nuovamente le spalle evitando di spegnere la luce. Tanto, sa che suo marito lo perseguiterà, fino a che lui, stufo cederà e lo perdonerà.
- Perdonami. - Sussurra Scott, azzardandosi a dargli un piccolo bacio nel collo. Mossa falsa!
- GRRRRRRRRRRRR! - Ringhia furioso, Stiles. 

Scott, se possibile, piange ancora di più e si stringe nelle spalle, rannicchiandosi su se stesso e facendosi piccolo piccolo, contro la schiena di suo marito.
- Mi dai la mano? - Chiede piano, Scott, provando a stringergliela e tirando su con il naso, mentre aspetta che le caldi e forti mani di suo marito, gli  vadano ad asciugare le lacrime dal viso.
- Scott, mi hai rotto! Sappilo. Io tra poco devo alzarmi e ho bisogno di dormire! Sono arrabbiato con te, lo capisci? Non voglio che mi parli, non voglio che  mi tocchi e sopratutto, voglio che mi lasci solo. O a dormire sul divano, ci vai tu o ci vado io. Scegli!
- Va bene. Io ho sbagliato e io dormo sul divano! - Dice sbuffando Scott, mentre prende il suo cuscino e se ne va.

E così sia. Stiles annuisce e torna a dargli le spalle mentre pazientemente, aspetta che suo marito scenda in salotto e si stenda sul divano. Quando lo fa e lo sente tirare su con il naso, si impone di non piangere insieme a lui. Sa che è pentito e che sta di nuovo piangendo. All'ennesimo singhiozzo, del decimo minuto separati, Stiles, decide che è abbastanza.

'Sali, prima che cambi idea.'

Un secondo, un secondo soltanto e Scott è di nuovo in camera da letto e ha già gettato le braccia al collo di suo marito, singhiozzando più forte di prima. Lo stringe talmente tanto forte a se, che quasi, Stiles, crede di non respirare. Ha il collo bagnato dalle sue lacrime e decide di divertirsi, provocandolo ancora un po'.
- Guarda che mica ti ho detto che ti perdono. - Finge di essere serio, Stiles, mentre alla fine, lo abbraccia.
- Scusami amore mio. - Singhiozza ancora Scott, baciandogli le guance e avvicinandosi piano alle labbra, ma tornando poco dopo a torturargli le guance.
- Si Scott ok, dai ti perdono! Ma che non si ripeta mai più, una cosa del genere. Sono stato chiaro? - Chiede serio, Stiles.
- Chiarissimo! Ti amo. - Sussurra Scott avvicinandosi alle sue labbra, ma fermandosi prima. Sa che suo marito, non vuole.
- Beh? Che aspetti a baciarmi? - Lo prende in giro, Stiles.
- Ti amo. - Ripete centinaia di volte, Scott, riempiendolo di baci e continuando a piangere.
- Basta! - Sussurra Stiles, asciugandogli le lacrime.
- Scott, alle otto devo alzarmi! Sono già le tre! Dormiamo!
- Ci andrai veramente, vero?
- RICOMINCI?
- No. Chiedevo solo!
- Si, ci andrò veramente.
- Mi dici, almeno, cosa andrai a fare.
- Segretario.
- Che?
- Hai capito.
- Dove?
- Studio medico.
- Si, posso accettarlo. 
- Tanto ci sarei andato lo stesso.
- E se prima di dor..
- DORMI. - Lo interrompe divertito, Stiles, sapendo a cosa volesse arrivare, Scott.
- Ti amo, segretario sexy. - Ridacchia Scott, dando un bacio alla spalla nuda di Stiles. Si perchè il signor McCall, ad Ottobre, sta ancora in canottiera.
- Anche io, Alpha possessivo e rompi scatole.
- Copriti che prendi freddo, amore. - Dice Scott coprendolo con la coperta.
- Idiota. - Dice ridendo come un matto, Stiles, mentre Scott se lo stringe forte a se.
- Mi ami?
- Ti ho appena detto si, Scott.
- Mi piace sentirmelo dire. Ninna?
- Ninna. Notte! 

E dopo un dolce bacio, la coppia è abbracciata nel loro letto e pronta ad addormentarsi.
 
Piccolo spazio autrice:

*Meno ti vedo e meglio mi sento: proverbio napoletano.

Grazie mille a Tallutina e a Stilba. <3

Nel prossimo capitolo, vedremo il primo giorno di lavoro di Stiles e la reazione di Scott, Ben e Syd, alla sua mancanza.
  
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