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Autore: maki204    10/12/2014    1 recensioni
Salve a tutti, eccomi di nuovo con una nuova storia XD
Tutti sono convinti che i demoni e le creature della notte non esistano e siano solo frutto della fantasia ma non sanno di sbagliare perché oggi queste creature si sono svegliate e voglio tornare a camminare alla luce del sole.
Naruto è il sovrano dei demoni e vuole renderle di nuovo libere di vivere in mezzo agli uomini, ma non è solo per questo che è tornato....
Sasuke è un ragazzo che all'età di 16 anni ha avuto un incidente ed ha perso la memoria, oggi dopo due anni sembra sereno ma qualcosa del suo passato è tornato, un ricordo ancora vivo sta per tornare da lui
Spero di avervi incuriosito XD Spero la seguirete e buona lettura!!!
Genere: Horror, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sabaku no Gaara, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: Cross-over, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Gaara portò Sasuke nelle stanze dell’armeria e lo preparò alla battaglia: gli spiegò un paio di strategie di combattimento e gli diede le giuste armi da usare: due pistole e due katane per ogni evenienza; per comodità Gaara gli aveva fatto indossare dei pantaloni di felpa larghi per agevolare i movimenti, degli stivali di pelle fino al ginocchio morbidi e comodi per correre, una semplice canottiera nera e dei guanti neri fino ai gomiti, sulla schiena portava delle cinte da cui uscivano le spade mentre la grande cintura sulle anche mostravano le pistole d’argento cariche .
‘’Credo di avere tutto Gaara, ora vado’’ disse il moro andando verso la porta
‘’D’accordo, buona fortuna Sasuke’’ disse Gaara orgoglioso di quello che aveva fatto per Naruto, vide la sua schiena avanzare verso lo scontro e si chiese se avesse paura.
‘’Gaara ti prego promettimi una cosa’’
‘’Cosa?’’ chiese curioso, il tremito delle sue spalle lo faceva preoccupare
‘’Se mai dovessi perdere e venissi ucciso, uccidi Naruto per me’’
‘’Che stai dicendo?’’ sbraitò Gaara fissandolo serio e appena il moro si girò e il rosso vide i suoi occhi capì che dire quelle parole era stata una pugnalata al cuore che si era inflitto da solo con tutta la forza della sua paura, perché Gaara poteva leggere determinazione e paura negli occhi di quel ragazzo che solo da poco tempo stava accettando un destino più duro di qualsiasi altra cosa.
‘’Se io non dovessi tornare Naruto verrebbe usato come un arma dagli dei o peggio come un giocattolo da suo fratello, non lasciare che accada, ti prego’’
‘’Allora torna e non lasciarmelo fare, torna da lui’’ Sasuke vide nell’acquamarina dei suoi occhi la sua stessa paura ma anche la sicurezza, perché il rosso sperava e credeva in lui; una fiducia che pervase Sasuke fino alle ossa e lo convinse ancora di più che la scelta che aveva fatto era la più giusta e non avrebbe fallito.
‘’Sta volta non fallirò’’ disse sorridendo fiero e Gaara fece altrettanto finché non lo vide sparire dietro la porta
 
La mezz’ora in più era iniziata da poco e Sasuke stava correndo verso le strade di Tokyo per allontanarsi il più possibile dal centro abitato, non voleva coinvolgere troppo gli umani; mentre correva non pensava a nulla, cercò di svuotare la mente da ogni emozione cosi da essere pronto ad ogni evenienza, all’improvviso un gruppo di demoni gli sbarrò la strada.
Avevano gli occhi persi in chissà quale desiderio di morte e sangue ma la sola cosa certa era che fossero pericolosi.
Non si fece demordere, era sicuramente una trappola per rallentarlo, ne uccise qualcuno con facilità ma erano troppi perché lui potesse contrastarli ed il tempo a sua disposizione stava per scadere.
Una macchina familiare accelerò di botto verso di loro e li sbalzò via in un colpo
‘’Monta avanti’’ disse l’uomo alla guida e, riconosciutolo, Sasuke salì a bordo della vettura che partì a razzo verso il confine della città.
 
 ‘’Ma che ci fai qui?’’
‘’Gaara mi ha contattato e mi ha detto della tua trovata, se posso darti una mano sarò più che felice di farlo’’
‘’Rischi la vita lo sai?’’
‘’Per la felicità del moccioso lo rifarei 100 volte’’
Sasuke sorrise a quella insinuazione e cercò di riassemblare tutte le idee; dopo quasi 2 minuti di silenzio la voce dura del moro echeggiò nell’auto
‘’Dimmi una cosa Jiraya, la storia del consorte di cui parlavano…’’
‘’E’ tutta vera’’ lo interruppe serio il bianco sapendo a cosa alludeva e quando sentì il ragazzo accanto a sé digrignare i denti cerco di spiegare la faccenda per farlo calmare
‘’Per far si che il sangue delle volpe a nove code non si estingua il moccioso doveva prendere come compagno un demone volpe potente come lui, ma ora le cose sono diverse dato che le volpi a nove code si sono estinte; una volta era circolata la voce che Naruto si sarebbe dovuto accoppiare con suo fratello Menma ma per fortuna fu solo una maldicenza’’
Vide Sasuke ancora più arrabbiato di prima e non credeva di averlo mai visto cosi in vita sua.
‘’Credevi sul serio che saresti stato accanto a lui per sempre?’’
‘’Certo che lo credevo io….’’
‘’Questo non è possibile Sasuke: ho visto il vostro amore sbocciare e credevo che sarebbe stata una cosa passeggera ma ora le cose sono più complicate. Entrambi avete due karma diversi ed è una verità immutabile’’
‘’Credi anche tu che non possiamo stare insieme perché troppo diversi o perché apparteniamo a due mondi diversi?’’ chiese Sasuke furioso ripensando sempre al racconto di Sai.
‘’Questo non lo so e non sarò certo io a giudicarvi ma ho paura per il nostro futuro’’
‘’Non dovete, tutti con questa fissa che Naruto non sia in grado di fare il sovrano e poi quella inquisizione…’’
‘’Gli hanno fatto l’inquisizione di castità?’’ chiese Jiraya sbalordito
‘’Si, è stato raccapricciante, ma a che diavolo serve?’’ disse con denti stretti il moro
‘’Serve a verificare che il corpo del sovrano sia puro, degno di tale titolo’’
‘’E’ assurdo’’ urlò Sasuke con occhi rossi
‘’Ma è più che altro un esecuzione’’ disse Jiraya freddo facendo trasalire Sasuke, vide gli occhi del demone rospo e capì che quella affermazione era una verità disgustosa anche per lui.
‘’Il vero scopo è quello di castigare Naruto, nascondendosi dietro la scusa di un ispezione, di sicuro è stata un’idea di Menma: è il suo modo di dirgli che lui è solo un oggetto di sua proprietà’’
Sasuke strinse talmente tanto il labbro coi denti che finì per sanguinare, tale era la rabbia che provava per quell’essere. Tutto quello che aveva fatto in questi anni:  l’uccisione dei sovrani dei demoni e dalla stirpe delle volpi a nove code, lo sterminio dei clan di semi-dei, la sua perdita di memoria, tutto era per punire Naruto di essere stato scelto ed amato come sovrano e come persona.
‘’Perché deve essere sottoposto a un simile castigo?’’
‘’Perché ti interessa?’’
‘’Dimmelo e basta’’
‘’Molto tempo fa i demoni venivano visti dagli uomini solo come una punizione divina per i loro crimini, gli umani cercarono di sterminarli e gli dei non fecero nulla per impedirlo perché non potevano interferire con le loro azioni; alcuni demoni credevano di poter fermare gli umani quando sarebbero stati più tranquilli cosi si mascherarono tra loro e cominciarono a distruggere i loro simili ma tutti gli dei sanno che se le volpi a nove code sparissero tutte il potere superiore che gli è stato concesso si estinguerebbe e tutti i demoni non sarebbero più sotto il loro controllo per questo hanno concesso a Naruto di vivere come strumento che tramandi il loro potere attraverso il suo sangue. Ogni decade, lo costringono ad un ispezione sul suo stato di castità ma questa volta Menma vuole usare questa cerimonia per i suoi scopi personali. Siamo all’alba di un’era nella quale l’oscurità e la luce, che prima erano divise, diventeranno una cosa sola, o forse ne siamo al crepuscolo. Questo conflitto tra i due fratelli deciderà le sorti di tutti noi, le catene che li tengono legati tra loro ed agli dei si dovranno spezzare prima o poi ma intanto gli concedono di rimanere sovrano finché lo vorranno ma il corpo di Naruto gli appartiene, questo è il metodo che usano per controllarlo dal più profondo della sua anima’’
‘’Non permetterò più questo, non gli permetterò di far soffrire ancora Naruto’’ urlò Sasuke più deciso che mai, ora sapeva che la promessa che aveva fatto a Naruto era vitale per lui; per lui non era solo una infatuazione passeggera, era la salvezza da quelle catene e non vedeva l’ora di spezzarle personalmente.
‘’Nessuno potrà aiutarti lo sai questo vero?’’ chiese Jiraya fermando la macchina al confine come aveva deciso con il moro
‘’Non importa, se le catene che legano Naruto si chiamano Follia, Orrore, Fato io le spezzerò tutte’’ disse deciso e il vecchio eremita sorrise
‘’Sono parole pericolose ragazzo, ricordi la notte in cui Menma ti catturò? Non sentirti in colpa per quello che è accaduto perché era stata una trappola ben assortita dalla sua mente malata, cerca di concentrarti sullo scontro e cambia il vostro destino’’
‘’Lo farò e di questo a Naruto: IO NON MORIRO’, TORNERO’ ASSOLUTAMENTE DA TE QUINDI ANCHE TU NON ARRENDERTI’’ disse orgoglioso e poi si avviò verso lo scontro imminente
‘’Contaci’’ riuscì a dire il vecchio verso il cielo con un sorriso sereno sulle labbra perché sapeva che poteva farcela.
 
Naruto era ancora nelle sue stanze e continuava a piangere stretto nell’abbraccio di Sakura, si era disteso sul divano e lei lo cullava sul suo grembo come si fa coi bambini, accanto a lei c’erano Kiba e Neji che inermi non sapevano che fare per rassicurarlo del suo dolore: capivano ogni cosa adesso, capivano il suo dolore, la sua determinazione a salvarli tutti e non potevano più permettere che continuasse a soffrire in questo modo.
‘’Vi ho costretti ad assistere ad una scena disgustosa. Vi chiedo scusa’’ disse flebile il biondo con ancora la voce rotta dal pianto, tutti lo guardarono addolorati senza dire una parola
‘’Questo è il vero volto del Sovrano dei Demoni, ridicolo no?’’ continuò Naruto mentre Gaara li raggiungeva e strinse gli occhi a quella scena
‘’E’ terribile, è troppo orribile, questo è troppo’’ urlò Sakura sull’orlo della lacrime disperata per la sorte del suo amico, ora vedeva il suo vero volto e capiva che Sasuke non era sono un innamorato per lui, era la sua salvezza da quel destino terribile.
‘’Come potrei stare di nuovo con lui dopo quello che mi hanno fatto? Come farò a vivere se lui verrà ucciso? Non voglio che lui muoia a causa mia’’ disse Naruto riniziando a piangere sulle gambe di Sakura
‘’Devi avere fiducia in lui, Sasuke vincerà e poi insieme risolverete tutto’’
‘’Cosa vuoi che possa fare da solo?’’ urlò disperato alzandosi e guardandola fissa negli occhi, la rosa poté vedere le iridi rosse per le lacrime versate, le iridi blu cielo ormai un tumulo di nuvole nere di pioggia
‘’Lui può farcela’’ urlò la rosa con tutto il fiato in gola facendo sussultare tutti; perfino Gaara si stupì della sua forza.
‘’Perché lui ti ama più di qualsiasi cosa al mondo’’ disse lei seria guardandolo negli occhi rossi di pianto e Naruto sorride malinconico
‘’Sai mi è venuto in mente il giorno in cui ho capito per la prima volta che amavo Sasuke’’
‘’Quando eravate ragazzi?’’
‘’No, quando eravamo bambini, anche quella volta ero triste per via degli dei che mi avevano fatto un’ispezione; io mi precipitai nel mio giardino preferito ed iniziai a piangere da solo ma, quando lui arrivò e mi tese la sua mano per farmi alzare, mi salvò’’
‘’Oh Naruto’’
‘’Sasuke…. Sasuke……. Dove sei? Ho bisogno di te. Ti prego, salvami per favore’’ disse lui piangendo più forte mentre Sakura lo abbracciava più stretto; Neji e Kiba si strinsero la mano per darsi reciproco conforto mentre Gaara appoggiava teneramente una mano sulla spalla della rosa per aiutarla a non esplodere anche lei nella disperazione e, di questo, Sakura gli fu immensamente grata.
La porta si aprì subito dopo rivelando Jiraya con una sigaretta in bocca, dietro di lui entrarono tutti gli altri demoni con il viso addolorato.
‘’Stai di nuovo piangendo moccioso?’’ chiese ironico il vecchio ricevendo solo sguardi truci su di se
‘’Compatirsi può anche essere divertente ma non dimenticare che si sta spargendo del sangue per te ‘’ continuò il demone rospo facendo alzare gli occhi del biondo che si illuminarono
‘’Hai incontrato Sasuke?’’ chiese speranzoso e quando vide il sorriso sicuro di Jiraya Naruto ebbe un tuffo al cuore.
‘’Ho un messaggio per te dal ragazzo: io non morirò, tornerò sicuramente da te quindi anche tu non arrenderti’’ disse e vide gli occhi di Naruto brillare e tornare di nuovo vivi
‘’Davvero Sasuke ha detto questo?’’ chiese Kiba speranzoso
‘’Ha intenzione di sconfiggere tutti i sicari arruolati per lui. Lottando da solo e senza aiuto una lotta uno contro quattro, si batte contro tre dei migliori assassini in circolazione ma combatte, tutto per te Naruto’’ disse orgoglioso Jiraya e tutti sorrisero a questa insinuazione
‘’Sasuke ha detto di non arrendermi’’ strinse il suo anello al collo e con determinazione si alzò in piedi, fu allora che Sakura rivide la sua determinazione, rivide il Naruto spavaldo e pronto a tutto ma questa volta vide anche una nuova sicurezza, una nuova consapevolezza di essere pronto a fare tutto in suo potere per salvare se stesso e la sua gente.
‘’Mi sta dicendo di lottare quindi!’’ disse orgoglioso e tutti i demoni li presenti si inchinarono al loro sovrano
‘’Gaara andiamo, abbiamo del lavoro da fare’’ disse e si diresse verso il corridoio
‘’Si mio signore’’ disse fiero il rosso con un sorriso sulle labbra, prima di uscire Naruto guardò Jiraya
‘’Grazie Jiraya’’ disse sorridendo ed uscì poco dopo; Sakura fissò Gaara e lui le sorrise capendo cosa intendeva e segui il suo padrone.
I tre ragazzi e gli altri demoni tornarono di corsa alla sala di controllo per assistere alla scena.
 
‘’Parteciperò anch’io alla scommessa’’ disse serio Naruto di nuovo nella sala del trono davanti ai tre grandi dei ed a suo fratello che aveva preso posto di lato a loro
‘’Come?’’ chiese sbalordito Menma fissandolo
‘’Scommetto che il mio guardiano vincerà e farà ritorno da me. Per la mia sconfitta il premio rimane invariato ma se vinco io mi permetterete di sposare chi voglio ed avere dei figli con chi mi aggrada’’
‘’Mi sembra che amiate proprio quel ragazzo’’ disse Kaguya guardandolo
‘’Si mia signora, inoltre pensate al vantaggio delle progenie che ne verrà fuori: i poteri dell’ultima volpe a nove code e quelli dell’ultimo semi-dio Uchiha, il vostro potere sui demoni sarebbe assicurato con un sovrano cosi potente’’
‘’Non avevamo considerato tale eventualità, la terremo in esame se vincerai la scommessa’’
‘’A me sembra che sia molto svantaggiosa per te fratellino’’ chiese Menma beffardo sperando di intimidirlo ma la risata sarcastica che sentì arrivare dal biondo lo sbalordì; Naruto stava mostrando il suo lato più crudele e questo era un suo vantaggio verso il fratello maggiore.
‘’Una scommessa lo è per natura. Inoltre come potrei guardarlo in faccia, lui che sta combattendo da solo, senza spingermi almeno fino a questo punto?’’ chiese il biondo più rivolto al fratello che agli dei e quando vide la rabbia montare nei suoi occhi ne rimase piacevolmente soddisfatto.
 
‘’Quindi ti metterai completamente in gioco? Intendi mettere in discussione anche il lascito dei nostri antenati?’’ chiese Menma riacquistando la sua aria composta.
‘’State parlando della supremazia di noi dei sulle volpi a nove code?’’ chiese Hamura leggermente alterato
‘’Si esatto, anche quello diventerebbe di tuo possesso o di chi vincerà la sfida?’’ chiese di nuovo fissandolo con sfida e Naruto fece altrettanto
‘’Ho detto TUTTO, dubiti della mia parola onii-sama?’’ rispose beffardo Naruto appoggiando la testa sul palo della mano sedendosi meglio sulla sua poltrona e compiacendosi della reazione poco controllata del moro dagli occhi malefici.
‘’Tutt’ad un tratto la posta in gioco è salita. Quel semi-dio è finito in una rete letale che abbiamo intrecciato per lui. Chissà come ne uscirà’’ esortò fiera Kaguya osservando i due fratelli, l’uno di fronte all’altro, scrutarsi con odio malcelato. La sfida si stava facendo interessante.
 
Sasuke era arrivato nei pressi della prefettura di Kanagawa, si era spostato nella periferia e si trovava in un vecchio quartiere abbandonato; si stava scontrando con un mostro ragno appena lo scadere del tempo era stato scandito.
Il demone ragno aveva un aspetto famelico mentre lo stava attaccando: la sua pelle era scura e raggrinzita, i lunghi capelli bianchi non riuscivano a coprire il terzo occhio sulla fronte, le lunghe sei braccia da ragno avanzavano verso di lui distruggendo tutto quello che si metteva in mezzo alla sua strada, tutto pur di raggiungere il suo obbiettivo ed eliminarlo; Sasuke lo contrastava con la katana per evitare che lo catturasse ma stava diventando sempre più difficile.
‘’Dannazione, non riesco ad avvicinarmi abbastanza’’ disse frustrato
‘’E non ci riuscirai, non potrai mai sconfiggere Kidomaru del fuoco, il mio signore sarà infinitamente soddisfatto di me’’ disse il demone continuando a battersi con lui, colpendolo più e più volte con i lunghi arti.
Sasuke provò a richiamare il suo potere ma Kidomaru fu più veloce e riusci a colpirlo ad un fianco, oltrepassando il suo fianco con uno dei suoi bracci; il bruciore era intenso ed il sangue cominciò ad uscire fitto
Il moro cadde un ginocchio cercando di riprendere fiato
- Accidenti, come andrà a finire ora? – pensava il moro osservando il suo aggressione ridere squagliato davanti a lui, ma questo momento di esitazione gli fu fatale perché questo diede la possibilità a Sasuke di approfittarne e di pugnalarlo dritto al cuore, la spada si infiammò delle sue fiamme nere che ricoprirono il corpo del demone che, tra atroci dolori ed urla disperate, diventò cenere davanti a lui.
Sasuke respirava forte, si stava lentamente riprendendo dall’attacco quando sentì un battere di mano dietro di lui.
‘’Sei stato bravo Sasuke Uchiha, ma adesso te la vedrai con me e non sarai altrettanto fortunato’’
‘’Chi sei tu?’’ disse rabbioso verso la donna dai capelli rossi che si stava avvicinando a lui con passo lento e controllato: i suoi occhi neri la fissarono specchiandosi in altrettanti occhi neri freddi come il ghiaccio.
“Io sono Tayuya del tempo ed oggi, Sasuke Uchiha, io ti darò l’opportunità di vivere”
“Perché dovrei crederti?’’ chiese il moro non capendo a cosa alludeva: proprio come la sua padrona era distaccata e lontana, nulla la poteva scalfire
‘’Dodici anni fa, in una operazione comandata da Fugaku Uchiha, tutta la famiglia Uzumaki Namikaze è stata distrutta da un fuoco maligno, nessuno a mai saputo chi fosse stato, solo che aveva avuto un informatore, Menma Uzumaki Namikaze. Tu hai visitato l’ultima dimora della famiglia reale dei demoni quella notte di due anni fa, non è vero?’’
Sasuke si stupì di quella affermazione e non riusci a capire che cosa volesse dire
‘’Si dice che tu sia rimasto in vita solo per benevolenza dell’essere maligno che voleva uccidere l’attuale sovrano’’
‘’No, sono tutte bugie, è stato Menma ad uccidere i suoi genitori quella notte, non c’è nessuna forza maligna, lui è il vero mostro, ha anche sterminato tutti i clan di semi-dei, quella notte lui ha ucciso mio fratello e i miei compagni, è stato lui’’
‘’No mio caro, tu hai visto una forza maligna uccidere i tuoi amici, ti sei confuso e hai scambiato il nostro signore per qualcosa che non è’’
‘’Hai detto il nostro signore?’’ Sasuke la guardò maligno e finalmente capì. Anche il demone ragno non aveva accennato al dio che stava servendo, questo voleva dire una sola cosa
‘’State lavorando tutti per Menma non è cosi? Nessun sicario appartiene davvero hai sommi dei, siete tutti suoi servitori’’
Detto questo Tayuya sorrise diabolica e dall’alto si sentì qualcuno gridare, Sasuke fece in tempo a girarsi in temo per vedere un essere enorme essere che si stava per avventare su di lui
Il bestione aveva la pelle rossa fuoco, un'enorme chioma arancione lunga fino alla schiena che fluttuava nella caduta, gli occhi neri senza pupilla che sembravano fissare lui con tutta la sua forza.
‘’Preparati Uchiha, sarò io Jirobo della luna ad ucciderti’’ disse lui pronto a colpire prima di essere scaraventato ed ucciso dal colpo di un’arma da fuoco; il suo corpo fu scaraventato sulla parete di un edifico accanto con un ultimo terribile urlo.
“Sei proprio un idiota” disse una voce che risuonò nell’aria ferma, i due stupiti si girarono e videro la figura sorridere falsamente.
‘’Sai-sama ma cosa state facendo?’’ chiese Tayuya furiosa verso la figura avvolta in una tuta aderente di pelle con un grosso fucile in mano fumante per il colpo appena impartito.
‘’Ma è anche quello che ti rende estremamente adorabile’’ continuò lui facendo innervosire ancora di più Sasuke che continuò a fissarlo con rancore.
Poi Sai riprese a sparare per poter finire il demone colosso ma l’adrenalina del sangue che si spargeva nella notte fece infuriare ancora di più il demone che si buttò su Sasuke con tutta la sua forza
Sai si buttò su Jirobo senza esitare e con un semplice gesto della mano lo decapitò, il braccio era diventato liquido e sembrava una pozza di inchiostro che assorbiva e colorava le ceneri e il sangue del suo avversario del nero più fitto.
Sasuke vedendo quel braccio trasalì e ricordo che effettivamente la figura che aveva sterminato i suoi compagni quella notte era un essere fatto di inchiostro: non poteva che essere lui.
‘’Sono cocciuti i demoni senza coda vero?’’ chiese Sai verso di lui sorridendo come se nulla fosse successo.
‘’Sai, maledetto tu….’’ ma prima che potesse continuare Sai lo aveva buttato a terra ed aveva cominciato a combattere con la rossa davanti ai suoi occhi.
‘’Sai, traditore’’
‘’Sei troppo impulsiva Tayu-chan, è per questo che morirai’’ disse Sai scaraventandola lontano e premendo poi un pulsante su un piccolo telecomando: un esplosione immensa fece cadere dei vecchi edifici sulla testa della rossa.
Ci volerò pochi minuti perché Tayuya si liberasse dalle macerie ma nel frattempo i due erano riusciti a scappare.
 
‘’Ora lo so, anche tu sei al servizio di Menma’’ disse Sasuke furioso verso l’altro: durante la confusione dell’esplosione Sai lo aveva afferrato al volo e lo aveva portato in un vecchio magazzino distante dallo scontro, si trovava in cima a un complesso edilizio ancora in costruzione, alla cima di a vari grattacieli ancora smessi a causa dei lavori, in più lo stava medicando dall’attacco di Kidomaru.
‘’Io sono debitore a Menma per avermi salvato, sono un figlio di un demone superiore ed un essere umano e quindi non ho pieni poteri di demone, lui mi ha trovato durante i tumulti contro i demoni e mi allevò come suo amico e confidente’’
‘’Ha che gioco state giocando tu e Menma?’’ chiese serio lui cercnado di capire la verità
‘’Dimmi Sasuke perché non hai sprigionato il tuo fuoco prima di prenderle fino a questo punto?’’ chiese divertito Sai
‘’Era una strategia che si è rivelata sbagliata, non sono riuscito a sprigionarlo quando volevo’’
‘’Povero Sasuke, deve essere stato uno shock per te sapere di essere stati traditi dal proprio amore’’
‘’Traditi?’’ chiese sbalordito il moro mentre Sai gli fasciava la ferita
‘’Non è cosi forse? Sapevi che lui doveva prendere uno sposo che non fossi tu?’’ detto questo Sai lo fissò negli occhi e si stupì nel vedere tutta la determinazione del suo amore verso quel biondino, anche lui aveva quello stesso sguardo verso il suo padrone e per questo lo capiva meglio di chiunque altro.
‘’Tieni, è un sedativo, un po’ forte’’
‘’Io non credo di essere stato tradito, Naruto sta combattendo da solo in questo momento nonostante quell’umiliazione’’
‘’Ma questo è perché lui è il sovrano dei demoni’’ disse melanconico il moretto.
‘’Questa non è una giustif….’’ Non riusci a dire più nulla perché Sai si era messo la pasticca sulla lingua e lo aveva baciato approfittando del suo momento d’ira; il moro rimase di sasso e fu costretto ad ingoiare la pillola.
‘’Siamo due sciocchi. Ci siamo innamorati di due mostri che non potranno mai renderci felici. Cosa ne diresti di mollare tutto? Non te ne sei ancora reso conto? Non importa quanto una farfalla lo desideri, la verità è che non potrà mai legarsi ad un fiore. Gli umani e i demoni non possono veramente capirci, chi ti capisce, chi ti può amare davvero posso essere io, se lo vuoi’’
Mentre Sasuke ascoltava quelle parole dette con dolcezza e malinconia sentiva una strana morsa allo stomaco: sapeva che Sai non era un tipo di cui fidarsi ma le sue parole ogni volta lo facevano pensare
L’immagine del giardino di cleome si fece vivo nella sua memoria. Rivide Naruto da bambino che piangeva disperato sul prato mentre una forte brezza autunnale spazzava via i petali rosati dei fiori primaverili, il profumo di quel fiore aleggia ancora nell’aria e lui quasi lo poté annusare intorno a se; vide Naruto bambino alzare lo sguardo ed incontrare il suo adulto che lo fissava speranzoso e lui senza esitare gli diede la mano per poterlo far alzare, fu cosi che rivide il suo sorriso caloroso che offuscava le sue lacrime e di cui Sasuke si era innamorato a prima vista.
 
‘’Mi dispiace ma proprio come te ormai io non posso rinunciare a Naruto’’ disse lui dolce guardando un Sai allibito scansandolo leggermente da lui: era irremovibile, amava troppo quel biondino per poterlo lasciare solo di nuovo.
‘’Sasuke……’’ ma proprio in quel momento il tetto dell’edificio in cui si trovavano esplose, come spazzato via da una forza immensa
La polvere delle macerie si sparse ovunque dando poca visibilità ai due ragazzi, erano stati troppo sprovveduti e si erano rilassati durante la battaglia; dalla nebbia di polvere una figura minacciosa si avvicinò ai due
La sua pelle era marrone scuro, del colore del fango e gli occhi di un giallo brillante, i suoi capelli erano lunghi fino alle ginocchia di un rosso inteso contornati da una serie di corna; il ghigno sul suo volto era tutt’altro che rassicurante
‘’Sei un traditore Sai e, per questo, morirai insieme alla mia preda, ma prima mi occuperò di te Sasuke’’
Sai riconobbe la voce di Tayuya e si gettò su di lui pronto ad attaccarla, mentre la ragazza demone si buttava su di lui con i suoi artigli; il moretto cercò di raccogliere l’arma ma la rossa fu più veloce e con una spinta lo allontanò scaraventandolo contro una parete.
Durò una frazione di secondo e Sasuke non si accorse di nulla, a parte il dolore lancinante degli artigli di Tayuya che si conficcavano nella carne della sua spalla e lo facevano cadere all’indietro, stava per cadere da un palazzo di almeno 30 metri e sotto di se non sapeva cosa ci sarebbe stato.
Un urlò di dolore risuono nel nulla ma, ma prima di sentire gli artigli uscire dalla sua spalla, il moro riuscì a trovare la forza di afferrare il braccio della rossa e stringere con talmente tanta forza da farla gemere dal dolore
‘’Oh no, tu vieni con me’’ disse Sasuke trascinando nell’oblio anche Tayuya con se
Sai fece in tempo ad alzarsi per vederli scomparire senza poter far nulla, fu solo in grado di urlare il suo nome ma nessuna risposta arrivò.
 
Il salto sembrò durante un secondo, si staccarono nel volo e caddero a pochi metri di distanza l’uno dall’altro: Sasuke rotolò sul cemento duro procurandosi solo dei leggeri graffi mentre la rossa cadde sopra una serie di tubi di metallo e assi di ferro rompendoli e creando un gran tintinnio di metallo sul pavimento duro.
‘’L’avrò uccisa?’’ si chiese il moro osservando la scena rialzandosi con fatica, cercando di fermare il sangue sulla spalla.
All’improvviso sentì una dolce melodia danzare nell’aria ferma, un fluato dolce e melodioso suonava una ninna nanna che lo avvolgeva completamente; Sasuke cercò la provenienza di quel suono ma man a mano che continuava a cercare la musica sembrava diventare sempre più forte, Sasuke provò a tapparsi le orecchie con i palmi delle mani ma non sembrò avere nessun effetto.
‘’Sei crudele…. Sasuke’’ gli disse una voce dietro di lui, appena si girò i suoi occhi si spalancarono ed ebbe un sussulto
‘’Sakura? No….. questo è un trucco, maledetto mostro’’ disse lui continuando a tenersi i lobi ma l’immagine della sua amica non sparì
‘’Io mi sono preoccupata per te per tutto questo tempo e tu mi definisci mostro?’’ continuò la rosa avanzando verso di lui
‘’Stai indietro’’
‘’E’ Naruto il vero mostro, lui ha lasciato morire i suoi genitori senza fare nulla’’
‘’Era solo un bambino, non poteva fare nulla, mentre Menma era un ragazzo di 11 anni con grandi ambizioni e poteri, più potenti di quanto si potesse immaginare, è stato lui ad ucciderli e si è finto solo un informatore per ingannare tutti ed avere una pena minore’’
‘’No, non è vero, dimmi la verità Sasuke e ti lascerò fare quello che vuoi a questo mio corpo’’ continuò la rosa con sguardo dolce e questo fece irritare maggiormente il moro
‘’Smettila…. Non infangare ulteriormente Sakura’’ urlò lui cercando di rimanere in piedi mentre il sangue continuava ad uscire dalla spalla indebolendolo
‘’Non dire cosi, SASUKEEEEEEE’’ urlò la rosa tramutando il suo volto in una smorfia di rabbia e dolore e attaccò di nuovo Sasuke con i suoi artigli mentre il ragazzo era troppo debole per reagire e schivarli
‘’Che succede? Perché non mi rispondi?’’ continuava a colpirlo la ragazza, maniacale, con quel sorriso sadico, mentre Sasuke indietreggiava esamine senza poter far nulla
‘’Ti prendi gioco del mio cuore e poi mi butti via?’’ urlò lei finalmente raggiungendo una parete e riconficcando tutta la mano all’interno della spalla ferita per potergli fare ancora più male, e l’urlo disumano che lanciò Sasuke fu la conferma di averlo fatto davvero soffrire.
Con l’altra mano Sakura prese un flauto di osso puro, ritagliato e decorato, e fece una leggera nota tornando ad essere la ragazza demone dai lunghi capelli rossi; i suoi occhi dorati si puntarono sul moro e con la forza lo Sasuke ora aveva in piedi ad un metro da terra, la spalla che gli sembrava stesse per spezzarsi in due e il fiato corto per la quantità di sangue che aveva perso
‘’Ora Sasuke confessa la verità’’ gli chiese lei minacciosa
‘’E’ questa la verità, ma tu sei una scagnozza di Menma e vuoi che ti dica solo quello che vuoi sentirti dire, ma io non cederò. Menma ha ucciso la sua famiglia, ha tradito gli dei e sterminato i loro emissari sulla terra. Lui è il vero nemico’’
‘’No Sasuke cosi non va bene’’ disse lei e fece ruotare leggermente la mano dentro la sua carne; Sasuke urlò per l’agonia di quell’atto, Tayuya fece pressione sulla ferita e riuscì finalmente a far sbucare da parte a parte il suo braccio dalla carne tenera del moro che con un ultimo grido disperato sveni di botto segnando la sua fine.
Tayuya si rese conto di aver esagerato cosi, con un gesto di stizza, gli sfilò la mano e lo fece scivolare a terra esanime, sentiva ancora il suo fiato e capì che era ancora vivo e che il suo corpo stava cercando di guarire, cosi con un ghigno maligno prese il suo flauto e cominciò a suonare assumendo una nova forma
 
‘’Sasuke….. Sasuke’’ cominciò a chiamarlo una voce dolce, Sasuke sentiva quella voce cosi familiare e voleva vedere il volto di quella voce cosi amata al suo orecchio, cominciò a riprendersi ed alzò il viso stanco verso l’alto per ritrovarsi davanti due occhi color cielo che lo fissavano malinconici.
‘’Naruto’’ disse in un sussurro il moro spalancando gli occhi sbalordito di rivedere il biondo davanti a se, si alzò in piedi faticosamente e prima di fare qualsiasi cosa Naruto si buttò su di lui e lo abbracciò tenero stringendolo a se.
‘’E’ tutto apposto. È tutto apposto ora. Ti prego parlami’’ disse il biondo in modo dolce sulla sua spalla dolorante mentre Sasuke, ancora sconcertato, non riusciva a muoversi, pietrificato dalla figura che lo stava stringendo amorevolmente. Ormai era vittima dell’illusione di Tayuya.
‘’Cosi amore mio, trova la pace’’ disse Naruto mentre lo stringeva e una mano dietro la sua schiena di scostava tramutandosi in un presagio di morte, gli artigli luminosi del chiarore del tramonto era pronta per affondare nel suo cuore pulsante
 
‘’Non osare…… chiamarmi con quella voce’’ disse rabbioso Sasuke rinsavendo da quell’incubo; Naruto non lo avrebbe mai lasciato andare senza di lui anzi sarebbe morto lui prima di lasciarlo morire
‘’Che succede Sasuke? Non mi riconosci?’’ cerco di dire disperato Naruto mentre sentiva il fuoco violaceo cominciare ad espandersi nel corpo di Sasuke e iniziare a ricoprire anche lui, mentre le mani del moro si artigliavano sulla sua schiena per non lasciarlo scappare
‘’Non chiamarmi, non con quella voce, non con quell’aspetto’’ i suoi occhi ora erano diventati fuoco e morte mentre delle lacrime di sangue uscivano dalle sue pupille bagnando leggermente il corpo del demone che iniziava a tremare e bruciare sotto di se; con un movimento rapido Sasuke prese il collo del demone che cominciò a degradarsi e diventare cenere sotto di se e soffocava nella sua stretta
‘’Amore…’’ riuscì sibilare il biondo
‘’NON OSARE’’ grido infuriato mentre il fuoco divampava più forte arrivando ad incendiare tutto quello che c’era intorno a loro e, con tutta la forza che aveva in corpo, staccò di netto la testa dal corpo del demone lasciando andare la carcassa ormai cenere sul pavimento insanguinato e osservando il viso di Naruto diventare cenere tra la sua mano colma di sangue caldo
 
Davanti alla finestra del palazzo Naruto era da solo ed ammirava il panorama lontano senza pensare a nulla, tranne che ad un nome.
‘’Sasuke non morire’’ pronunciò lieve perché nessuno lo sentisse. Se fosse davvero morto per salvarlo il suo cuore non avrebbe retto a tale agonia, ma la speranza nei suoi occhi era una leggera fiammella che ancora brillava e che il dolore non stava spegnendo quindi doveva credere in lui e continuare a lottare per loro.
Sakura gli apparve accanto e gli prese delicata la spalla guardandolo dolce, Naruto le sorrise e le prese la mano tenendola salda mentre entrambi tornavano a fissare il nulla davanti a loro, in attesa.
  
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