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Autore: Chloe R Pendragon    10/12/2014    1 recensioni
Buonasera a tutti! ^.^
Questa raccolta/storia parlerà delle avventure di Ariel, giovane strega in cerca di se stessa e di vendetta, e di Kamael, demone dalle affascinanti iridi dorate: cosa accadrà? Per scoprirlo, dovrete avere pazienza e avventurarvi nelle "Ariel's chronicles"...
Partecipa al concorso a turni "Hunger Games Contest" indetto da Triz93 sul forum di EFP.
Il primo capitolo si è classificato quarto nel secondo turno del concorso "Tutti i generi più uno" indetto da aturiel sul forum di EFP.
Primo capitolo vincitore del primo turno del concorso "Hunger Games Contest"
Genere: Dark, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Luci e ombre

Luci e ombre.

 

Il Bosco Mormorante era avvolto da un’atmosfera spettrale quella sera: le maestose querce oscuravano la pallida luce lunare con le loro prosperose fronde e rendevano impervio il cammino dei pochi temerari che si avventuravano in quel dedalo di rami e radici sporgenti. Ariel si muoveva con cautela, facendo attenzione agli ostacoli che le si paravano davanti, i sensi costantemente all’erta.

Erano trascorsi tre anni dalla strage che aveva consumato la sua anima e da allora non aveva avuto un attimo di pace: aveva consacrato la sua vita alla ricerca di Kamael, accorrendo in tutti i luoghi in cui erano avvenuti misteriosi massacri nella speranza di trovare un modo per scovare il suo nemico e compiere la sua vendetta. Tutto quello che chiedeva era l’occasione per fronteggiare il demone e rispedirlo nell’infernale dimensione da cui proveniva, così da poter riprendere in mano la sua esistenza oramai allo sbando: non ricordava più cosa volesse dire “dormire serenamente”, aveva dimenticato quali fossero i pensieri delle ragazze comuni...

Persino in un momento delicato come quello, considerate le macabre leggende che ruotavano attorno a quel bosco, la sua mente si ostinava a fomentare la sua collera facendo riemergere i dolorosi ricordi di quello sterminio; sangue, urla e fiamme si alternavano a quelle diaboliche iridi dorate, talmente intriganti da rendere vana qualunque resistenza. Chissà quante altre persone si saranno sentite così impotenti...

La giovane strega scosse la testa con una foga tale da far ricadere il cappuccio nero sulla schiena, liberando la lunga chioma corvina: non era il momento adatto per perdersi in simili elucubrazioni, si era inoltrata in quella selva per un preciso motivo, trovare l’anziana Geudreth, l’unica che avrebbe potuto aiutarla a scovare quell’immonda creatura. Infatti, durante la sua visita al villaggio situato a est della foresta, un tale le aveva raccontato di aver visto la donna parlare con il demone per poi nascondersi in quel labirinto silvestre; quella poteva davvero essere l’occasione che aveva tanto atteso, non si sarebbe tirata indietro proprio adesso, nonostante si dicesse che quel luogo fosse maledetto poiché quei pochi che erano riusciti ad uscirne vivi erano impazziti.

Un rumore secco e improvviso alle sue spalle la costrinse a voltarsi e a stringere le dita affusolate attorno al suo fedele arco, unico compagno di viaggio; con un sussurro concitato estese il suo campo visivo fino a poter osservare nitidamente tutto ciò che si trovava a mezzo chilometro da lei, in modo da poter scorgere qualunque movimento sospetto. Ciò che vide le mozzò il fiato come un getto di acqua ghiacciata: centinaia di ombre simili a delle locuste troppo cresciute le si stavano avvicinando, ognuna delle quali possedeva una coda terminante con un pungiglione decisamente poco rassicurante.

Ancora sconvolta, Ariel si volse per correre con tutte le sue forze alla ricerca di un possibile rifugio, certa di non poter avere la meglio su quel deforme esercito, tuttavia la sua fuga fu stroncata sul nascere: davanti a sé si trovava colei che stava cercando, Geudreth. Il suo aspetto era molto diverso da quello che si era immaginata: il suo viso ovale e privo di rughe sembrava senza età, i suoi grandi occhi grigi erano accesi da un’inattesa vivacità e i corti riccioli ramati le davano un’aria alquanto sbarazzina, il tutto perfettamente in linea con la sua voce dolce e carezzevole come miele.

 

«Cosa ci fa una ragazzina tutta sola in un bosco maledetto? I tuoi genitori non ti hanno insegnato che non si va in giro di notte?» le chiese con finta cortesia, ogni parola pronunciata con eccessiva lentezza, come se temesse di essere fraintesa. La giovane sbatté le palpebre per riscuotersi dallo stupore, poi strinse con rinnovato vigore l’arco e centrò subito il nocciolo della questione.

 

«Potrei farvi la stessa domanda, onorevole Geudreth, ma temo di non avere molto tempo a disposizione: dove si trova Kamael?»

L’anziana proruppe in una risata argentina che riecheggiò in tutta la selva, richiamando a sé lo sciame di ombre-locuste: queste ultime s’inchinarono al suo cospetto e puntarono le venefiche code verso la povera Ariel, che deglutì a fatica di fronte a quell’apparizione improvvisa. Come avevano fatto quelle orride creature ad arrivare così in fretta e in direzione opposta rispetto alla loro posizione iniziale?!

 

«Mi sembri turbata, mia cara: qualcosa non va? Che fine ha fatto la sicurezza che ostentavi qualche secondo fa?» la derise la nemica, socchiudendo serafica gli occhi prima di proseguire il discorso. «Per quale motivo stai cercando un demone tanto potente?»

L’esile corpo di Ariel fu attraversato da una gelida rabbia, tuttavia si sforzò di mantenere il controllo di sé, sebbene la situazione fosse a dir poco critica e rischiasse di degenerare rapidamente; appellandosi a tutta la sua pazienza, fissò il suo sguardo in quello della rivale e le rispose a denti stretti.

 

«Perché ho intenzione di vendicare lo sterminio del mio villaggio e sfrutterò qualunque occasione per fare giustizia, per cui ve lo richiedo: dove si trova Kamael?»

«Dunque è di questo che si tratta, di mera vendetta! Lascia che ti dica una cosa, ragazzina: so bene che quando una freccia è incoccata sull’arco, prima o poi bisogna scoccarla, però devi stare attenta a chi prendi di mira, altrimenti corri il rischio di trasformare la tua freccia in un boomerang...» replicò Geudreth con sorriso falso dipinto in volto, per poi fare un rapido cenno del capo verso la giovane, invitando così l’orda di cavallette demoniache ad attaccarla.

Sebbene il desiderio di scagliare un dardo contro l’anziana fosse forte, la giovane strega preferì darsi alla fuga, non senza aver imprecato a denti stretti; quell’occasione si era trasformata in una trappola mortale e lei non sapeva come venirne fuori, stravolta com’era dalla frustrazione per aver fatto ancora una volta il gioco del nemico. Kamael l’aveva volutamente attirata in quel bosco, così da poterla eliminare senza concederle l’opportunità di riscattarsi fronteggiando il suo avversario, bensì lasciandola in pasto alla sua servitrice e al suo esercito inumano. La collera aveva ottenebrato a tal punto i suoi sensi da impedirle di schivare uno dei letali pungiglioni che la stavano sovrastando.

Ariel gridò per l’acuto dolore che avvertì alla spalla destra e che si diffuse in pochi secondi in tutto il corpo, facendola stramazzare al suolo: ebbe appena il tempo di voltarsi prima di sentire altre terribili punture infilzarla dappertutto, mozzandole il fiato. Le sembrò di sentire quelle bestie ridere, mentre il sangue nelle sue vene pareva trasformarsi in fuoco liquido: una violenta ondata di convulsioni la travolse insieme a un incontrollabile accesso di tosse, mentre la vista si annebbiava inesorabilmente. L’ultima cosa che riuscì a scorgere fu un lampo di luce accecante, poi pensò che fosse giunta la fine e tutto divenne buio...

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio di Chloe:

Sono tornataaaaa!!!!  * viene colpita da una valanga di pomodori ammuffiti *

Ok, lo so che è passato parecchio tempo, ma devo attenermi ai tempi del concorso (senza contare che tendo a dilatare i tempi del concorso con le proroghe, ma shhhhh!): spero che almeno il risultato possa essere soddisfacente, anche perché le cose cominciano a complicarsi per la povera Ariel...

Se la caverà? Quella luce cosa implicherà? Eh eh eh! Bella domanda! Lo scoprirete nel prossimo capitolo; attendo con ansia le vostre impressioni, nel bene e nel male! *^*

 

 

 

 

 

 

  
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