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Autore: Marzio C    11/12/2014    1 recensioni
Eccomi di nuovo a tediarvi con una ff. Questa volta è stata scritta a 4 mani con la mia amica Valentina. Nella conclusione della sesta stagione Sarah era incinta di qualche settimana, di conseguenza nel cap. 1 di questa ultima stagione, composta da 12 capitoli (meno male direte voi) lei, la nostra splendida eroina, finalmente partorirà. Diciamo che il filo conduttore per 11 capitoli sarà la nuova arrivata in casa Bartowski fino ad arrivare al cap 12 alquanto surreale che la coautrice Valentina ha firmato "obtorto collo". Colgo l'occasione per ringraziare, in anticipo, tutti gli amici che visiteranno la ff pregandoli di lasciare un commento. Sono sicuro che l'ultimo capitolo non sarà di vostro gradimento per cui mi assumo tutta la responsabilità Valentina è innocente.
Ciao e buona lettura
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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               Capitolo 8
 
 
 
Uno degli esploratori attirò l’attenzione di Cole che, con un gesto, diede immediatamente l’alt alla colonna.  Si portarono fuori dal sentiero e si nascosero tra gli anfratti rocciosi. Controllarono le armi e rimasero in attesa.  
 
Era una pattuglia in avanscoperta forse inviata alla ricerca dei cinque uomini “terminati” dalla Walker.
 
Sarah segnalò a Cole la necessità di dar loro un “lasciapassare di solo andata”. Non potevano permettersi il lusso di avere nemici anche alle spalle.
 
Appena i terroristi passarono, quattro uomini strisciarono alle loro terga. Finì tutto in pochi minuti. A lavoro fatto raggiunsero i loro compagni. Da li in poi dovevano procedere con la massima prudenza, Kashuar era vicino. Ancora dodici ore di cammino e sarebbero arrivati.
 
L’attendente di Casey bussò alla porta annunciando la S.ra Barker.
 
Jill entrò fece un cenno di saluto ed andò direttamente ad abbracciare Vonnie e Zack. “Ragazzi quanto mi dispiace per la piccola Sam. Sono sicurissima che i vostri genitori con l’aiuto di Cole e dei suoi uomini la libereranno”
 
Detto ciò avvisò John che il segnalatore di Chuck aveva iniziato a trasmettere in bassissima frequenza. Stranamente era solo il suo ad inviare il segnale.
 
Sir Pecival, iniziò a spiegare la ragione della loro presenza. Tra i prigionieri vi erano due ufficiali inglesi consanguinei degli Windsor. Erano cugini di secondo grado del principe Carlo. Fino a quel momento i rapitori non lo avevano scoperto. Per questo si era mosso di persona “M”.
 
Casey li informò che un gruppo di Navy Seal era stato paracadutato tra il luogo dove si trovavano i Bartowski ed il villaggio. Il trasponder di Chuck non era altro che un segnalatore amici/nemici. Sarebbe stata una tragedia cadere sotto i colpi del fuoco friendly.
 
Anche il viso di Jill lasciava trasparire la preoccupazione, suo marito Cole, sebbene fosse in una forma fisica da far invidia ad un trentenne, non era più un giovanotto. La lunga marcia forzata li avrebbe messi a dura prova, pregava che tutto finisse al più presto.
 
In una casupola del villaggio, Sam appesa per i polsi ad una trave stava subendo l’ennesimo interrogatorio. Aveva un occhio tumefatto, era piena di lividi ma non mollava, continuava a sostenere di essere una giornalista australiana venuta in quei luoghi per una serie di reportage. Era la sua copertura.
 
Colui che la interrogava era un giovane fanatico che aveva studiato negli USA precisamente ad Harvard. Per L’ennesima volta la colpì con un manrovescio. Subì anche una serie di scariche da un taser.
 
Sam aveva ereditato da Sarah un orecchio per la fonetica. Se non l’avevano ancora uccisa era per questo dono. Non aveva mai usato la cadenza californiana bensì quella di Sidney. Questo confondeva i suoi aguzzini, non erano del tutto convinti che lei fosse una spia.
 
Quello che l’aiutava a resistere era il pensiero di vedere entrare da quella porta suo padre che l’avrebbe presa in braccio e portata via da quel posto orribile. Sognava anche di addormentarsi mentre sua madre le accarezzava i capelli.
 
Fu portata alla realtà da un brutale pugno nello stomaco. I muscoli, tesi allo spasimo, le dolevano da impazzire. Era sul punto di crollare.
 
Il torturatore, ridendo come un folle, prese dal braciere un coltello. La lama incandescente si avvicinava sempre più agli occhi di Sam. Lei si mise ad urlare dal terrore e dalla disperazione.
 
Sarah casualmente scoprì le meta anfetamine di suo marito. Lo prese in disparte e chiese spiegazioni. Lui tentennò però incalzato dalle domande dovette dirle la verità. Sua moglie tacque immediatamente, il suo sguardo si addolcì, gli prese il viso fra le mani e lo baciò. “Sì, questa è la conferma di quello che ho sempre pensato: tu per noi moriresti davvero”.
 
“Sarah, spero che non accada ma, se così fosse, tu devi vivere ed io vivrò in te”.
 
Rimasero in silenzio, Chuck sospirando chiuse gli occhi e si addormentò fra le sue braccia.
 
La porta si aprì, entrò il comandante dei guerriglieri che con un ordine perentorio bloccò il suo uomo. Dopo un violento conciliabolo fu ordinato a delle donne di accudirla, lavarla e medicarla. Dovettero trasportarla a braccia, non era in grado di camminare
 
Prima che la portassero in un’altra casa il comandante le disse “Signorina se dovessi scoprire che lei non è chi asserisce di essere la darò in pasto ai miei uomini, sono mesi che sono lontani dalle loro mogli ed è tanto tempo che non vedono una giovane così bella anzi…forse non l’hanno mai vista.”
 
Cole ordinò di attivare i segnalatori, nel suo rilevatore aveva captato, seppur lontani, i dispositivi dei Navy Seal. 
 
Le foto continuavano ad accumularsi sul tavolo di Casey.
 
Morgan stava esaminando con estremo interesse una sequenza fotografica del satellite e la proiettò sul grande monitor.
 
“Guardate questo gruppo, si vede benissimo che sono donne, ma chi stanno trasportando? Non penso sia un uomo, sarebbe veramente strano. Indossa i pantaloni ma la corporatura è più esile”.  Prese il telefono e chiese urgentemente tutti i filmati dei droni girati in quella zona nell’ora in questione.
 
Vonnie ebbe un tuffo al cuore, stoppò un fotogramma ed esclamò “ Zach, guarda bene, è nostra sorella. Si è ricordata dei droni per questo sta guardando in cielo. Da quel poco che si vede intuisco che l’hanno picchiata, però è ancora in vita.
 
Zio Casey c’è la possibilità di comunicare ai NS che Sam è viva e che sappiamo dove viene tenuta? Così quando, prima dell’attacco, incontreranno papà lo relazioneranno in merito”.
 
“Vonnie fra un ora ci sarà il prossimo collegamento con loro, mezz’ora dopo il rendez vous. 
 
Chuck dormì come un ghiro, durante le notte la moglie dovette scuoterlo un paio di volte, si era messo a russare. In quei luoghi una cosa estremamente pericolosa. Aprì gli occhi, stava albeggiando, si grattò le guance, la barba lunga cominciava a dargli fastidio.
Avrebbe pagato qualsiasi cifra per dell’acqua calda, rasoio e sapone. Ingoiò una pastiglia, si chinò a baciare la moglie sul collo e si ritrovò la lama di un coltello alla gola.
 
 “Oh mio Dio Chuck per poco non ti uccidevo, ma sei pazzo a fare una cosa del genere, siamo in territorio ostile non farlo più ti prego” Sarah si mise a tremare ed a piangere, lui l’abbracciò e… “Amore è stata colpa mia tu non centri, ho fatto io la scemata.  Non è successo niente è tutto ok. Vieni, è ora di ballare, nostra figlia ci sta aspettando, non facciamola attendere”.
 
Sam stava guardandosi intorno, cercava una via di fuga. L’occhio e la testa dolevano di brutto come quasi tutto il corpo però non poteva permettersi di rimanere in quel luogo, prima o poi avrebbero scoperto la sua identità. Aveva i brividi solo al pensiero di essere toccata da quell’orda di pazzi. L’avrebbero violentata fino a farla morire.
 
Sentì dei passi, ebbe un fremito di paura quando il capo entrando le disse: “Allora signorina Samantha Liza Bartowski ora come la mettiamo”?
 
 
 
 
                                      Continua…
 
 
 
                                               Marzio C. e Valentina B
  
   
 
 
 
 
 

   
 
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