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Autore: Alessandra    06/11/2008    14 recensioni
Draco Malfoy è deluso dalla vita, ma soprattutto, deluso dalle donne.
Però Malfoy non sa che le donne non sono tutte uguali...
Una situazione particolare gli insegnerà ad andare ben oltre le apparenze.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ron Weasley, Theodore Nott | Coppie: Blaise/Pansy, Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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                    D. come Draco, M. come Misogino   Cap. 13°


Draco Malfoy diede un pugno al muro del corridoio.
“Che cosa mi è preso prima? Che cosa mi sta succedendo?”
Non era mai stato così agitato in vita sua, così nervoso, così irascibile.
Da qualche giorno sembrava che le sue emozioni avessero preso il sopravvento su di lui.
Decise di farsi una doccia, doveva assolutamente capire da cosa dipendesse il suo stato d’animo e superarlo. Non doveva essere così vulnerabile, non poteva permetterselo.
Entrò distrattamente nella Sala Comune dei Serpeverde, ma un avviso attaccato nella bacheca attirò ugualmente la sua attenzione.
“Oh, merda…” imprecò leggendolo “Cos’è questa assurdità? Il mondo sta iniziando a girare al contrario!”
borbottò, prima di infilarsi nella sua stanza sbattendo la porta.

“Signorina Granger! ”
Hermione si voltò, sentendosi chiamare. Era appena uscita insieme a Ron dalla Sala Grande quando Minerva McGranitt le fece un cenno da in fondo al corridoio.
“Sì, professoressa? ”
La donna si avvicinò a grandi passi “Ho messo stamani degli avvisi in ogni bacheca di ogni Sala Comune, lo avete già letto per caso? ” chiese, schioccando la lingua.
Hermione la guardò sorpresa “Non ancora, di cosa si tratta? ”
L’insegnante si sistemò meglio gli occhialetti sul naso adunco “Forse è meglio che veniate nel mio ufficio. ”
“Anche io? ” chiese Ron, aggrottando le sopracciglia.
La professoressa si voltò “Sì, Weasley, riguarda tutti i Prefetti, seguitemi. ”
Ron ed Hermione si lanciarono uno sguardo perplesso, prima di seguirla nel suo ufficio.


“HARRY, dove diavolo sei in un momento come questo… HARRY!!! ”
Ron entrò in Sala Comune come una furia.
Harry era seduto vicino al fuoco, in procinto di iniziare la montagna di compiti assegnati.
“Sono qui, Ron… e fino a prova contraria, sei tu che sei sparito dopo pranzo! ” rispose, un po’ imbronciato.
Ron si avvicinò con le sopracciglia aggrottate “Sì, hai ragione, ma sono stato chiamato con Hermione nell’ufficio della McGranitt. ”
L’espressione del compagno cambiò radicalmente.
“Eh? Che hai combinato? ” chiese, con un filo di preoccupazione.
“Niente, ovviamente. " rispose Ron, guardandolo male "Voleva solo comunicarci alcune decisioni che il corpo insegnanti aveva preso riguardo noi Prefetti. ”
Harry non riusciva a seguirlo.
“Scusa, ma perché hai quella faccia? Ti hanno tolto la spilla di Prefetto per la tua pessima media? ” buttò li, per farlo parlare.
Ron si rabbuiò “Pessima media? ”
“Dai, scherzavo, vuoi dirmi o no di che si tratta? ” rispose Harry, con un mezzo sorrisetto.
“E’ una tragedia…” Ron si sedette nella poltrona accanto all'amico e si mise a raccontare tutto quello che la McGranitt aveva detto a lui ed Hermione.


Hermione si sdraiò sull’erba umida del parco, aveva deciso di fare un bella passeggiata fino al Lago Nero per prendere una boccata d’aria.
Il suo cuore aveva preso a battere in maniera frenetica, ormai non riusciva più a controllarlo.
Chiuse gli occhi, riesaminando mentalmente l’incontro avuto con la McGranitt pochi minuti prima.

“Siete la prima coppia di Prefetti a cui lo comunico verbalmente, convocherò le altre fra oggi e domani… allora ragazzi, dopo una riunione molto lunga, abbiamo deciso di cambiare le coppie di Prefetti per le ronde notturne e per la sorveglianza delle aree proibite.”
“Cambiare? ” aveva detto subito Ron, preoccupato che gli avrebbero tolto la sua preziosa spilla, per darla a qualche novellino con dei voti migliori dei suoi.
“Sì, ma nel senso di mischiare i Prefetti delle diverse Case. ” continuò la donna.
Hermione aveva trattenuto il fiato, sperando proprio di aver capito male.
“Infatti abbiamo estratto a sorte e messo in ogni Sala Comune l’avviso con le nuove coppie. ”
“Mi scusi, Grifondoro insieme a chi è stato sorteggiato? ” aveva chiesto preoccupata la ragazza.
Ed ecco l’attesa risposta:
“Serpeverde.”


“Hai capito la gravità della cosa? ” disse Ron, alzandosi nervosamente ed avvicinandosi alla bacheca, “Non ho potuto dire niente, ma sono disperato! ”
Guardò l’avviso, quasi sperando che questo sparisse:

Coppie Prefetti sorteggiate per le ronde notturne e sorveglianza:

Pansy Parkinson (Serpeverde) – Ronald Weasley (Grifondoro)

Hermione Granger (Grifondoro) – Draco Malfoy (Serpeverde)



Pansy arricciò il naso mentre guardava la bacheca.
“Non solo il MIO Draco dovrà stare in coppia con quella feccia…” disse affranta.
“Ma io dovrò stare insieme a quello straccione di Weasley...” finì con disgusto.
Blaise la guardò divertito.
“Su Pansy, ti potresti divertire un po' con quel sempliciotto, non essere così tragica.”
Pansy lo guardò come se fosse impazzito “Divertire ? Io non voglio neanche vederlo!” rispose, incrociando le braccia.
“Be' dovrai farlo comunque, tanto vale che ne approfittiamo.” disse Blaise, facendole l’occhiolino.
Pansy aggrottò le sopracciglia vedendo Zabini sogghignare “Approfittarne dici, e come? ” chiese, scettica.
“Sempre per il fine del nostro piano, ricordi Weasley di chi è amico? ”
Pansy si illuminò “Oh! ”
“Sarà divertente, vedrai, fai come ti dico ed andrà tutto bene.” continuò il ragazzo, avvicinandosi e bisbigliandole qualcosa nell'orecchio.
"... ti spiegherò il resto quando servirà! " aggiunse, una volta allontanatosi da lei.
Pansy lo guardò un po' sorpresa ma gli sorrise “Se la metti così… forse hai ragione, mi divertirò un po' con lui e farò come mi hai chiesto."

“Ehi, ma ti sei addormentata? ” una voce famigliare fece sobbalzare Hermione dalla paura.
“Ron! Sei impazzito? Mi hai fatto prendere un colpo! ” disse, mettendo una mano sul petto.
L'amico la guardò accigliato “Scusa, ma non mi aspettavo di vederti sdraiata sull’erba e con gli occhi chiusi, siamo a Novembre non a Giugno.”
Hermione sospirò “Sei venuto a parlarmi di quello che ha detto la McGranitt? ” chiese, sapendo già la sua risposta.
Ron si mise accanto a lei, con un'espressione cupa “Già...”
Hermione si tirò su e si mise a sedere più composta “Non possiamo opporci, lo sai. ”
“Sì, lo so." rispose Ron con un strana espressione "Ma mi è venuta un'idea, e volevo chiederti un favore.”
Lei lo guardò interrogativa “Un favore? Dimmi pure.”



“Ehm… Pansy? ” disse timidamente Daphne, affacciandosi nella sua stanza.
“Dimmi cara.” cinguettò lei, mentre era intenta a passare lo smalto sulle sue chilometriche unghie.
“Ci sono due Grifondoro davanti alla nostra Sala Comune, vogliono parlare con te e Draco.”

“Come? ” disse Draco, alzando un sopracciglio “Chi c’è in corridoio? ”
Nott si rabbuiò " Daphne dice che ci sono Weasley e la Granger e che vogliono parlare con te e Pansy.”


Hermione continuava a torcersi le mani, aveva accettato con sollievo la soluzione che Ron le aveva proposto, ora la cosa più difficile sarebbe stato motivare e far accettare la loro proposta sia alla Parkinson che a Malfoy.
Sentì il cuore scoppiarle nel petto.
Neanche avesse dovuto tenere un discorso davanti a tutta Hogwarts.
Ron non sembrava più tranquillo di lei, continuava a girare intorno alla compagna come uno squalo che ha avvistato la sua preda, aveva le orecchie di una delicata sfumatura cremisi.
“Ma quanto ci mettono ad uscire? la Greengrass è entrata da più di cinque minuti ormai.” disse nervoso all’amica.
Hermione sospirò, ci si doveva mettere anche Ron ad agitarla “Porta pazienza, magari erano occupati… e mi raccomando, non essere scortese come tuo solito, ricordati che se accetteranno ci faranno solo che un favore.”
Ron la guardò offeso “Io non sono mai scortese! ”
Hermione sorrise fra sé e sé “Certo, come no.”
Il rumore dei tacchi di Pansy li fece voltare entrambi.
“Ci siamo!!” pensò.
Pansy si avvicinò con una strana espressione in viso.
Hermione si era ripromessa di essere gentile, qualsiasi provocazione avesse ricevuto.
“Ciao Parkinson.” fece in tempo a dire prima che dal ritratto uscisse Malfoy con una faccia persino peggiore della compagna.
“Si può sapere che vuoi, Granger? ” disse, senza lasciarle il tempo di dire niente “Ti sei portata la guardia del corpo stavolta! Hai fatto bene, ma non ti sei dimenticata anche San Potter? Attenta che potrebbe essere geloso di te e Weasleyuccio! ” Il suo sguardo non prometteva niente di buono.
Pansy rise sguaiatamente, merlino come odiava la sua voce… quasi pensò di girare i tacchi ed andarsene, ma non lo fece.
Ron lo fulminò con lo sguardo “Senti furetto…” ma fu bloccato subito da Hermione.
“No Malfoy, io e Ron volevamo semplicemente parlarvi.” disse con voce sicura, ma le sue mani tremavano.
“Bene allora, cosa volete? ” chiese Pansy, incrociando le braccia.

Hermione spiegò accuratamente la loro proposta, sembrava quasi che si trovasse a lezione.
La Parkinson e Malfoy la ascoltarono guardinghi, all’inizio con un’espressione scettica che piano piano lasciò il posto ad un’espressione di puro sbigottimento.
“Come scusa? ” disse Pansy non appena la ragazza ebbe finito, “Vuoi scambiare le coppie? ”
“Sì, visto che le nostre Case dovranno pattugliare insieme, io e Ron volevamo proporvi uno scambio di partners. Io sarei in coppia con te, mentre Ron con Malfoy, chiaramente la McGranitt ancora non lo sa. Se per voi va bene possiamo andare nel suo ufficio a chiederle il consenso.”
Draco squadrò Ron con un’espressione assassina.
“E perché? Se è lecito saperlo.” sibilò poi, verso la ragazza.
Hermione lo guardò negli occhi, sapeva che glielo avrebbero chiesto “Perché penso che queste coppie siano più equilibrate, tutto qui! ”
Malfoy la guardò con uno sguardo indecifrabile “Balle, Granger, e tu lo sai, hai semplicemente paura di stare in coppia con me… ammettilo! ” esclamò, indicando la Grifondoro.
Hermione strinse i pugni “Non dire assurdità, non mi fai nessuna paura.” mentì, sperando di essere convincente.
Ron accorse in suo aiuto “Veramente l’ho proposto io ad Hermione. ” annunciò, mettendosi davanti all'amica.
Draco lo fissò, gelido.
“Gelosia? ” chiese con un ghigno.
Ron fece un passo avanti, fino a trovarsi faccia a faccia con il Serpeverde.
Precauzione, sarebbe il termine più giusto, visto che di te non ci si può fidare...” rispose, imitando il tono del compagno.
Prima che Malfoy gli lanciasse una maledizione senza perdono, Hermione si mise tra i due ragazzi e spinse Ron da una parte.
“Non mi sei sembrato molto cortese, o sbaglio? ” disse piccata.
Pansy, che stranamente era rimasta zitta per tutto il tempo, sorrise divertita “Non maltrattarlo, Granger, tanto la mia risposta è no! ” comunicò, con voce altezzosa.
Sia Malfoy che i due Grifondoro si voltarono verso di lei.
“… per due motivi...” continuò la Serpeverde “ numero uno: Non voglio assolutamente stare in coppia con te, offenditi pure, ma almeno Weasley per quanto straccione è pur sempre un purosangue…”
A quelle parole Ron fece per risponderle, ma Hermione lo zittì con una gomitata.
“…numero due : Non ho voglia di perdere tempo nell’ufficio della Megera McGranitt per supplicarla di fare una cosa di cui non me ne importa niente! Ora scusatemi ragazzi, ma devo dare un’altra passata di smalto."
Hermione era senza parole, la lasciò quindi rientrare, felice e giuliva, nella sua Sala Comune. Da quando non le importava niente di Malfoy? E soprattutto, visto il ricatto di Zabini, perché le stava dando la possibilità di stare con lui? Per torturarla, era ovvio! Ma se non fosse stato solo questo?
Anche Draco si voltò per andarsene “Mi dispiace, Granger, ma dovrai stare in coppia con me che tu lo voglia o no! ” disse ghignando, prima sparire con uno strano luccichio negli occhi che alla ragazza non piacque per niente.
Il loro piano era fallito e per di più Malfoy, anche se magari stava scherzando, aveva colpito proprio nel segno… Hermione non aveva paura di stare in coppia con lui… ne era terrorizzata.





*****



Eccomi qui, ciao a tutti !!
Ho cercato di fare presto stavolta, anche se il prossimo non so quando potrò scriverlo.
Vi ringrazio di cuore per tutti gli incoraggiamenti che mi avete scritto, siete molto dolci. E vi confesso… che qualche lacrimuccia l’ho versata quando ho letto i vostri commenti. Il “grazie” non basterebbe in realtà.
Vorrei salutarvi uno per uno, ma non ne ho la possibilità.
Un bacio a tutti e… volevo dire qualcosa a chi, da quello che ho letto, sta vivendo il mio stesso dolore.
“Ogni cosa cara che perdiamo e si allontana da noi, sempre ritorna più intensa e viva nel nostro cuore, a guidare la nostra vita.” (f.Cappelli)
E’ una frase che ho letto e mi ha fatto riflettere, ve la dedico…
Alessandra.
   
 
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