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Autore: standintherain    11/12/2014    1 recensioni
Harry è un ingenuo ragazzino di 16 anni cresciuto nella comunità amish, per tutta la sua vita non ha fatto molto altro che pregare e lavorare, ma ha sempre fantasticato sul mondo al di fuori della bolla in cui è stato cresciuto, e ora, per la prima volta in vita sua sta per scoprirlo, in una delle città più particolari al mondo: Londra
Louis, ha alle spalle una vita famigliare difficile, un aspetto che intimorirebbe chiunque e una personalità piuttosto cinica. Si è trasferito a Londra in cerca di fortuna, ma le cose non sono andate esattamente come si aspettava e tutto quello che ha rimediato sono uno scopa-amico e un lavoro schifoso.
Le loro storie si intrecceranno indelebilmente
AU / Amish!Harry + Punk!Louis / Larry + accenni Zouis / Note: Omofobia, Alcolismo, Violenza
Genere: Angst, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Il ragazzo dai capelli rossi e gli occhi blu continuava a fissarlo, aspettando una risposta. Nei suoi occhi c’era una strana luce, Harry ne era incuriosito e spaventato allo stesso tempo.

‘’Siete ubriachi?’’ Osservò, rispondendo con la prima cosa che gli passava per la testa.

‘’Non più del solito.’’ Disse Louis, bagnandosi le labbra con la lingua mentre sosteneva Zayn con un braccio per evitare che cadesse.

‘’Non dovremo farli entrare, non sappiamo le loro intenzioni’’ Rispose Liam, senza neanche accorgersi delle parole che uscivano dalla sua bocca.

Louis probabilmente lo scambiò per uno di quei bambini spaventati a cui le madri hanno fatto centinaia di raccomandazioni sul non aprire la porta agli sconosciuti, trovando la situazione piuttosto esilarante.

Zayn ormai era andato, e non ce n’era proprio da stupirsene visto che si era scolato tipo mezza bottiglia di vodka.

Niall che come al solito, non era proprio capace di collegare il cervello prima di fare qualcosa aprì la porta facendoli entrare.

‘’Perchè lo hai fatto?’’ Gli urlarono contro Harry e Liam contemporaneamente.

‘’Non lo so, dobbiamo lasciarci andare, siamo venuti qui per questo e poi sono amici di Hilary che potrebbe mai succedere?’’ Disse il biondo, facendo le spallucce.

Gli altri due alzarono gli occhi al cielo esasperati.

‘’Questo è lo spirito giusto.’’ Rispose Louis, con un ghigno ancora più inquietante del precedente mentre trascinava Zayn dentro l’appartamento.

‘’Wow, certo che questo buco fa ancora più cagare del nostro.’’ Aggiunse una volta entrato nel salotto.

I tre ragazzi lo guardarono confusi.

‘’Allora perché non bevete qualcosa? Andiamo siete a Londra, fate qualcosa di normale.’’ Continuò a provocarli.

‘’ Non penso che sia una buona idea.’’ Rispose Harry, tenendo lo sguardo fisso verso il ragazzo.

‘’ Forse dovremo provare, insomma siamo venuti qui per fare le esperienze di cui tutti parlano, no?’’ Abboccò Niall.

Harry e Liam lo guardavano stupiti, di certo non si aspettavano che il biondo lo avrebbe fatto davvero.

Ma quando Louis gli versò la vodka nel bicchiere furono costretti a cambiare idea piuttosto in fretta.

Harry sapeva che non sarebbe andata a finire per niente bene.
***

Hilary si dirigeva verso casa, i capelli che le puzzavano di fritto come mai prima d’ora e il trucco sciolto.

Lavorare in uno squallido fastfood di periferia faceva davvero schifo, ma sicuramente meno schifo che pulire i cessi della stazione, cosa che era toccata alla sua amica Cassandra, questa era l’unica consolazione di Hilary.

Si domandava se accogliere in casa suo fratello e i suoi strani amici fosse stata una buona idea, non poteva certo lasciarli per strada, ma la prospettiva di tenerseli in casa per i prossimi sei mesi non era esattamente allettante.

Così, mentre svoltava nel vicoletto in cui si trovava quel buco di merda che aveva anche il coraggio di chiamare casa, si malediceva per essere così stupidamente ingenua ed incapace di dire un secco ‘no’ o anche semplicemente di riflettere sulle situazioni prima di accettare.
***
L’andito dell’appartamento puzzava terribilmente di alcol, non che fosse una novità considerando che spesso i barboni ci si accampavano dentro la notte e, soprattutto, che al terzo piano abitavano quei fattoni alcolizzati.

Sperava davvero che Liam, Niall ed Harry non si fossero messi in qualche guaio e che non le avessero distrutto la casa.

Purtroppo si dovette ricredere quando si ritrovò davanti Louis e Zayn stravaccati sul divano e Liam ed Harry che guardavano sconvolti suo fratello, che sembrava abbastanza ubriaco.

‘’Che cazzo è successo?’’ Chiese la ragazza, piuttosto infastidita.

‘’Il ragazzo delle scale e il suo amico sono venuti qua, e poi ci hanno detto di bere e Niall voleva provare, e ora sono 20 minuti che ride al muro e parla strano.’’ Rispose Harry, una nota di preoccupazione nel suo tono.

‘’Dio, ma perché li avete fatti entrare? Quanto ha bevuto? E voi avete bevuto? Mi avete incasinato la casa?’’ Hilary ripeteva domande una dopo l’altra ancora prima che la sua mente potesse formularle interamente.

‘’Non abbiamo fatto molto, a dire il vero Niall ha aperto la porta, e noi non abbiamo bevuto.’’ Rispose Liam che aveva passato almeno un’ora buona a fissare il muro, perso nei suoi pensieri.

‘’Alzatevi teste di cazzo e portate il culo fuori da qui’’ Urlò la ragazza ai due corpi ammassati sul suo divano.

‘’Calma, stavamo solo, volevamo, ecco si.. poi abbiamo bevuto anche noi e ora siamo qua…’’ Louis farfugliava, incapace di formare una frase di senso compiuto.

‘’Vi avevo detto di lasciarli stare, non sono abituati a tutte ste cose e lo sapete benissimo, dio santissimo, andatevene da casa mia.’’ La ragazza sembrava sempre più disperata.

Zayn e Louis si avviarono o –per meglio dire- si trascinarono fino alla porta e uscirono dalla casa.
***
Quella sera Harry, passò la cena a fissare il suo piatto stracolmo di cibo che non aveva mai visto, o immaginato, in vita sua. Quella roba lo inquietava parecchio, e per quanto il suo stomaco emettesse dei suoi simili ai lamenti di un gratto stuprato, ficcarsi quella poltiglia ambigua giù per lo stomaco era fuori discussione.

Ne aveva viste abbastanza di stranezze per quella giornata, e si sentiva come se lo avessero preso a martellate sulla fronte per due ore buone.
Così, si infilò a letto prima di tutti gli altri. Dormire, per la prima volta in vita sua, gli sembrava un’impresa impossibile.

La mente di Harry cominciò a vagare su tutto quello che gli era accaduto.

Sapeva che Londra era qualcosa di totalmente diverso da quello a cui era abituato, ma ciò che aveva visto lo aveva davvero sconvolto.

Per non parlare dell’ incontro con quel ragazzo sulle scale. Harry non si era mai sentito così infastidito e allo stesso tempo imbarazzato in vita sua.

Ma non aveva abbassato mai lo sguardo quando i suoi occhi avevano incontrato quelli del ragazzo.

Sentiva di dover dimostrare qualcosa a se stesso, aveva deciso di essere forte, non si sarebbe mai più lasciato mettere i piedi in testa da nessuno.

Tuttavia, non poteva resistere al chiedersi quale fosse la sua storia. Era sicuramente una persona particolare, sembrava quasi crudele, ma i suoi occhi erano così tristi.

Harry, non aveva mai visto degli occhi così tristi in vita sua, non aveva davvero idea di cosa potesse essere accaduto nella sua vita per renderlo così, ma di certo doveva essere qualcosa di davvero serio.

Ma, vedere quel ragazzo oltre ad una strana accozzaglia di sentimenti contrastanti gli aveva anche fatto sorgere un dubbio piuttosto serio.

Per tutta la sua vita Harry aveva sempre avuto il sogno di vedere il mondo esterno, e di provare a vivere come una persona normale, ma ora che lo stava facendo e aveva visto come si stava davvero oltre i campi e la fattoria, si rese conto che questo modo di vivere non gli apparteneva affatto.

Le persone gli erano sembrate tutte così indifferenti, perse in se stesse e per nulla interessate agli altri.

Era davvero questo il tipo di vita che voleva condurre per i prossimi mesi? Quanto avrebbe potuto resistere in una situazione del genere prima di crollare?

Harry era debole, e lo sapeva.

Era come iniziare una gara dieci minuti dopo che gli altri erano già partiti, non aveva speranze.

E soprattutto, anche se avesse resistito cosa sarebbe diventato? Non voleva tornare a casa essendo una persona totalmente diversa da quella che era partita.

E così, si perse nelle ansie e paranoie che la sua mente era solita creare fino a che la stanchezza non prese il sopravvento sulla tristezza e la nostalgia.
***
Louis, giaceva sul pavimento del suo appartamento, in quel tipico stato a metà tra il sonno e la veglia, troppo stanco per alzarsi e infilarsi dentro il letto, ma troppo sveglio per chiudere gli occhi e lasciarsi andare al sonno.

Zayn, pensò Louis, sarebbe probabilmente finito in coma etilico o sotto tre metri di terra sta volta. Non aveva neanche idea di come fosse riuscito a trascinarlo nell’appartamento senza svenire o fracassarsi una gamba, o entrambe le cose.

Fu proprio in quel momento che, tra il pavimento freddo e sporco che gli gelava la schiena e la testa che gli esplodeva che la realizzazione lo colpì: aveva toccato il fondo, e al posto che risalire ci si era comodamente appostati a tempo indeterminato.

E la parte peggiore in tutto questo era che, non gli importava per nulla.

Note: Hey, volevo iniziare ringraziandovi per le recensioni e le visite, mi hanno fatto davvero piacere perchè non mi aspettavo proprio che qualcuno mi cagasse ahah
Mi scuso se questo capitolo è corto e insensato e se ci ho pmesso tanto per aggiornare, ma avevo bisogno di fare questo '''punto morto'' diciamo per arrivare a delle cose più interessanti, il prossimo capitolo vi giuro che verrà molto meglio, sarà più lungo e scritto meglio e succederanno tante cose, ci sto già lavorando. Comunque sia, continuate a lasciarmi delle recensioni per dirmi cosa ne pensate, cercherò di aggiornate il prima possibile e se volete seguirmi su twitter sono @FreavkStyles
Un bacio xx :)
  
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