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Autore: BrokenArrows    12/12/2014    1 recensioni
Immaginate due sorelle a Mystic Falls, ignare di cosa le aspetta. Cosa riserverà loro il futuro? Intrighi, lotte, amori e speranze... I due Salvatore tornano in città, sconvolgendo le loro vite.
Nuove storie e sentimenti a Mystic Falls.
Fanfic scritta a 4 mani.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Forza Timberwolves!- l'urlo d'incitamento delle cheerleader suscitò un fragoroso applauso nel pubblico di quell'ultima partita che designava la squadra vincitrice dell'anno.
Gli spalti a bordo campo non erano mai stati così pieni e la tensione fra le due squadre concorrenti si sentiva nell'aria di quel tardo pomeriggio estivo.
-Io la disconosco...- disse Alexandra tutto ad un tratto, mentre guardava il ridicolo balletto dell'intervallo delle cheerleader. Damon la guardò perplesso.
-Mia sorella- spiegò -Non capisco come faccia a fare delle cose del genere davanti ad una platea-
-Oh, vedi...- le disse indicando Jacqueline che faceva la spaccata insieme a delle altre ragazze -Queste sono solo alcune delle sue performance che...-
-Ah, ah, ah!- lo interruppe subito, capendo dove stava andando a parare -Non sono interessata alle vostre attività serali-
-Chi ti ha detto che sono solo serali?- la provocò con un sorriso derisorio. 
-É proprio di questo che parlo- concluse, alzandosi e scendendo verso il campo.
-Dove vai adesso? C'era la parte migliore!- esclamò, attirando l'attenzione di alcuni dei presenti.
-Lontano da te!- gli disse con tono arrabbiato, ma entrambi sapevano che non lo era veramente.
-Ehi, Alexa!- la chiamò Matt da sotto quel ridicolo caschetto -C'è Stefan che ti cerca. È in panchina-
-Grazie, Matt! E complimenti per la partita- fu costretta ad aggiungere.
Passò davanti alla panchina degli avversari cercando di non dare troppo nell'occhio e raggiunse il suo ragazzo e lo baciò, incurante delle occhiatacce e dei fischi di approvazione.
-Quindi hai deciso di venire a vedere la partita?- le chiese abbracciandola.
-C'era un'altra possibilità? La partita di fine anno è come il diploma per gli studenti!- si ritrovò a costatare sotto gli sguardi imperterriti dei giocatori -Ehm... senza offesa, ovvio. E Stefan, lo sai che ti amo tanto, ma mi sono appena fatta la doccia-
La squadra scoppiò in una risata e Stefan sciolse subito l'abbraccio -Hai ragione, scusami-
-Figurati! Io torno a sedermi. Ci vediamo dopo- gli disse, dandogli un altro bacio, ma stando ben attenta a non toccarlo più del dovuto.
-Alexandra?- la richiamò quando stava per andarsene -Damon ti ha dato fastidio?-
-Ah, tranquillo... Damon è Damon! Ogni cosa che dice è un doppio senso, ma ormai ci sono abituata-


La partita stava per finire e i trenta giocatori in campo non smettevano un attimo di correre. Persino Alexandra sembrava essere interessata. Le due squadre erano 47 pari e mancavano pochi secondi alla fine. La palla era in possesso degli avversari, ma Matt e Tyler riuscirono a bloccare il quarterback e a lanciarla a Stefan, che si trovava in prossimità dell'area di meta e l'afferrò al volo. Corse veloce, non al massimo della sua velocità, ovviamente, e allo scadere del tempo segnò l'ultima base che portò in vantaggio di cinque punti i Timberwolves.
I tifosi dei “lupi” si alzarono dalle sedie ed esultarono rumorosamente. Le ragazze sedute in prima fila non aspettarono un secondo a precipitarsi in campo e ad abbracciare i giocatori vincenti, mentre la squadra delle cheerleader si esibiva nello spettacolo finale. Davvero troppo esagerato pensò Alexandra.
-Non ti da fastidio che tutte quelle galline abbraccino il tuo ragazzo?- chiese Damon alle sue spalle.
Alexandra lo fulminò -Hanno vinto il torneo. È ovvio che si abbraccino-
-Già, ma lui è quello che ne attira di più. Sei sicura di poterti fidare?-
-Di lui mi fido- gli disse mentre si alzava a sua volta -É di te che non mi fido!-
-Ehi, così mi offendi! Dai, andiamo a festeggiare anche noi- propose mentre si facevano largo tra la folla e raggiungevano il campo dove ormai tutti gli studenti si erano riuniti a celebrare la vittoria.
Caroline, Bonnie e Jacqueline raggiunsero Stefan, Damon, Alexandra, Tyler e Matt.
-Vi abbiamo preparato una sorpresa!- esclamò Caroline -Vi piacerà un sacco-
-Che sorpresa?- a Tyler sembrava piacere l'idea.
-Jacqueline e Alexandra hanno gentilmente messo a disposizione la loro piscina per la serata!-
-Davvero? È fantastico, ragazze!- esclamò Matt, entusiasta.
-Scusa, Alexa- intervenne Bonnie all'improvviso -Non è che posso portare una persona?-
La ragazza la guardò con un sorriso troneggiante -Questa persona è un ragazzo?-
Bonnie arrossì un po' -Beh... sì!-
-Perfetto!- proruppe Caroline -Perché viene anche Klaus-
I ragazzi la squadrarono dalla testa ai piedi -Stai scherzando, vero?-
-Non sto scherzando. È una festa e noi stiamo insieme! Perché non dovrebbe venire?-
-Perché ha cercato di uccidermi?- chiese Bonnie.
-Perché ha ucciso tutti quelli del mio branco?-
-Perché è la causa per cui ho temporaneamente rotto con Stefan?-
Caroline stava per dire qualcosa, ma non le vennero le parole.
-A me sta simpatico- intervenne Matt -Tranne per il fatto che in passato ci sono stati dei problemi, certo-
-Bene, allora è deciso- disse la bionda, sorridente -Vado a cambiarmi-
-Sarà una sera mooolto lunga- 


-Oh mio dio! È troppo... wow!-
-Da quando in qua avete tutte queste cose?- chiese Matt guardandosi intorno con aria spaesata.
-Beh, dato che è l'ultima festa dell'anno scolastico, abbiamo pensato di farla memorabile- spiegò Jacqueline.
-Non saremo in molti, ma meglio così. Dopo l'ultima festa che abbiamo fatto c'era un inferno!- ricordò Alexa, assumendo un'espressione disgustata.
La piscina era illuminata da delle luci colorate che creavano degli strani disegni sull'acqua. Sul selciato era stato allestito un piccolo bancone, dove c'erano alcolici e spuntini di tutti i tipi. Accanto ad esso, le due enormi casse erano appoggiate a dei tavolini e intorno a tutta la piscina c'erano sdrai e sedie.
-Ecco che arrivano Barbie e Ken- avvisò Damon, riferendosi a  Caroline e Klaus e dando una gomitata ad Alexandra.
-Smettila di darle fastidio!- lo rimproverò Jacqueline -Lo sai come ci resta male quando si parla di... beh, di quello-
-Buonasera, signori. Che bel posticino per una festa!- esclamò ammirando la sistemazione dell'arredo.
-Grazie- rispose freddamente la bionda.
-Suvvia, tesoro. Non pensi che dovresti metterci una pietra sopra? Io l'ho fatto- spiegò guardando Caroline.
-Hai ragione- convenne lei -Matt! Preparami un Martini dry. E che sia bello forte!-
-Credo che anche stasera sarai designato al bancone- gli disse Jacqueline dandogli una pacchetta sulla spalla.
-Va bene che ho bevuto un superalcolico a stomaco vuoto, ma non credo di vederci già doppio...- disse la ragazza, dopo aver bevuto tutto d'un fiato quel drink -Chi sono quelli con Tyler?-
-Non so... Una di loro mi sembra Hannah, una mia compagna di classe- rispose la sorella maggiore.
Quando arrivarono, Tyler presentò i suoi amici: Hannah, Alicia e Ted.


-Beh, direi che è il momento di far spogliare le ragazze- propose Damon, mentre erano tutti seduti a sorseggiare dei cocktail.
Tutte le ragazze si girarono verso di lui e lo fulminarono con lo sguardo -Come, prego?- chiese una delle amiche di Tyler.
-Perdonatelo- lo difese Jacqueline -É sempre un po' allupato-
-A questo potresti pensarci tu, no?-
-Ok!- esclamò alzandosi in piedi per evitare di pugnalarlo davanti a tutti -Diamo inizio alla festa! E Matt, per me un Margarita-
A quel punto Caroline si sfilò in modo molto teatrale il suo vestitino rosa, attirando tutti gli occhi su di lei e mettendo in mostra le gambe lunghissime. Indossava un costume abbinato al vestito con dei fiocchetti sulle spalline. Perfettamente in stile Caroline Forbes.
Anche le altre ragazze si misero in costume, esibendo i loro corpi snelli e longilinei. Jacqueline e Alexandra indossavano rispettivamente un bikini blu con motivi geometrici e uno nero a fascia leggermente arricciato. Si lanciarono un’occhiata e si buttarono direttamente in acqua con un tuffo, facendo bagnare i ragazzi. Riemersero tra le risate, che si trasformarono in esclamazioni di approvazione quando videro che anche i loro ragazzi si erano tolti i vestiti. 
-Sempre detto di aver trovato la compagnia giusta- esclamò Alexandra, colta da una crisi ormonale. 
-Eh?- Jacqueline non aveva capito quello che aveva detto, troppo impegnata a guardare i quattro. Anche Caroline era a bocca aperta. Di certo non era la prima volta che li vedevano in quella situazione, ma vederne quattro al colpo era sbalorditivo. 
-Beh, che avete?- sbottò Damon, guardandosi -Ah certo, so di essere uno schianto, ragazze- si mise in posa, mettendo in mostra il costume grigio a pantaloncino -Che cavolo Stefan, sei un bagnino?- 
Il minore aveva lo stesso modello del fratello, solamente di un colore rosso sul bordeaux. Rimase senza parole al commento di Damon, guardandolo con aria semi sconcertata. 
-Non preoccuparti amore, stai benissimo... eheh- Alexandra lo guardò con aria divertita e tese una mano verso di lui, il quale si tuffò. 
-I vostri, ragazzi, mi piacciono- continuò Damon, osservando i costumi dei ragazzi rimasti -Classici, ma sempre alla moda. Forse quello blu è un po’ azzardato Tyler. Klaus, vedo che tu hai preferito attenerti al neutro indossandone uno nero. Mmh, tu e Alexandra vi siete messi d’accordo?- 
-NO-! esclamarono all’unisono i due interessati, prevenendo così battutine insensate da parte del ragazzo.
-Ma che cosa ha bevuto?- commentò Caroline.
-È particolarmente euforico- notò Stefan. 
-Ragazze, dov'è Bonnie?- chiese Jacqueline -È quasi da un'ora che l'aspettiamo-
-E io non vedo l'ora di sapere chi è questo ragazzo!- esclamarono praticamente nello stesso momento le due bionde.


Durante la serata i ragazzi non si diedero molto contegno. Matt aveva dovuto preparare una decina di cocktail prima che tutti e cinque potessero partire. I tre vampiri, Klaus e i Salvatore, erano particolarmente euforici e intonavano canti che appartenevano al passato, il tutto sotto la faccia preoccupata e in parte divertita delle loro ragazze. Tyler e Matt stavano allegramente conversando e ridendo sguaiatamente di tanto in tanto. Il tutto stava procedendo per il verso giusto, fino a quando Damon, non cosciente di ciò che stava succedendo, raggiunse Hannah, una delle ragazze umane presenti alla festa, e la baciò. Jacqueline, che lo stava seguendo con lo sguardo, sbarrò gli occhi rimanendo senza fiato. 
-Oh scusa, io pensavo fossi...- si scusò Damon, una volta accortosi dell'errore. Voltò lo sguardo verso la sua ragazza, che si mise a ridere capendo che era un gesto non voluto. Anche tutti gli altri presenti si misero a ridere. 
-Credo che Bonnie sia arrivata- informò Caroline, udendo il rumore dell'auto sul ghiaino. Era così, non appena un minuto più tardi, la porta finestra della sala da pranzo si aprì, rivelando Bonnie e il suo accompagnatore: Jeremy Gilbert.
-Cosa ci fai tu qui?- chiese Stefan, uscendo dalla piscina a velocità vampiro.
-Stefan!- esclamò Alexandra raggiungendolo e bloccandolo. 
Improvvisamente si creò un'atmosfera tesa. Sia Damon che Klaus recuperarono la lucidità, preoccupati della possibile reazione che il Salvatore avrebbe avuto. 
-Scusami, lo so che forse non è il momento esatto per dirtelo, ma prima o poi sarebbe dovuto accadere- disse Bonnie, guardando Alexa.
-Avresti dovuto avvertirci- esclamò Jacqueline.
-Sapevo di essere un problema- disse Jeremy, rientrando dalla porta da cui era venuto. La bionda lo seguì e lo fermò. Una volta controllato che non ci fosse nessuno nei paraggi, gli parlò.
-Non sei un problema, Jer. Ormai è acqua passata, la tua presenza non mi crea disagio o... altro- 
-Grazie, Alex. Comunque volevo farti sapere che sono pulito, ormai da quasi sei mesi- la informò.
Alexandra sorrise, sorpresa del cambiamento -Sono felice per te- lo abbracciò e lasciarono che il passato scorresse alle loro spalle.


Quando Tyler e i suoi amici se ne andarono, la festa stava ormai volgendo al termine.
Le due sorelle, insieme a Matt, erano le più sobrie, mentre il resto del gruppo faticava a formulare una frase di senso compiuto.
Stefan era seduto a bordo piscina intento ad esaminare il bicchiere vuoto nelle sue mani. Suo fratello era steso su uno sdraio, mezzo addormentato e Klaus stava per aprire un'altra bottiglia di vino, mentre Caroline cercava di fermarlo.
-Ragazzi- proruppe Bonnie -Sta arrivando qualcuno-
-Chi?- domandò Alexandra guardando nella direzione da dove stavano arrivando gli sconosciuti.
Nel frattempo tutti si erano voltati verso i rumori dei passi e non sembravano più tanto ubriachi.
Dalla penombra, una voce autoritaria si  fece avanti -Buona sera, ragazzi. Siamo qui per parlare con le due sorelle Van der Wegen-
-E chi ci vuole parlare?-
Tre uomini giovani, ma dall'aspetto solenne, mostrarono i loro volti.
Klaus spalancò gli occhi e fece cadere la bottiglia per terra.
Jaqueline fece un passo indietro, sentendo un vuoto dentro di lei -Papà?-
 

Nel prossimo capitolo...
-Mi chiamo Alois Van der Wegen e come potete capire sono vostro parente-
Alexandra trattenne il fiato -L'Alois dei diari sugli esperimenti?-

NDA:
Siamo tornate con un po' di ritardo, scusate!
Ci stiamo avvicinando davvero alla conclusione, ma come avete visto ci sono altri colpi di scena pronti a cogliervi di sorpresa ;)
Non preoccupatevi, però... "The end of an ordinary life" potrebbe non essere finita qui :D
  
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