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Autore: ThreeTacosForSweetRevenge    13/12/2014    1 recensioni
2019
Quelli non erano bei tempi. Dopo la Guerra il nostro Mondo era stato diviso in due parti: il Lato Oscuro e il Lato della Luce, ed era il Buio a dominare.
Noi poveri uomini buoni eravamo perseguitati dai Governatori, e se volevi essere risparmiato dovevi far finta di non esistere,e soprattutto non ribellarti al tipo di governo che regnava in quel momento. C’era un Re che aveva tutti i poteri, un Re malvagio, e nessuno di noi Buoni lo aveva mai visto:forse perché chi lo aveva visto non era mai tornato a raccontarlo. Le sue guardie e i suoi soldati erano disseminati in tutto il Paese e catturavano chiunque non seguisse le Leggi.
Ma c’era una speranza:una Profezia diceva che un giorno,una bambina avrebbe distrutto il Re e l’Oscurità,e che quattro Eroi l’avrebbero protetta e aiutata a compiere la sua missione:ma non si sapeva né chi fosse la bambina,né chi fossero questi Eroi.
Genere: Angst, Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buio. E’ l’unica cosa che vedo. Sono al buio. Il panico mi assale,il battito cardiaco accelera,il respiro si fa pesante. Sento delle mani afferrarmi le spalle,e sobbalzo. Sono impotente,non riesco a vedere nulla. Cerco di dare pugni al vuoto,ma sento i miei polsi prigionieri di qualcosa. Sono legato. Poi a un certo punto,vedo due piccoli puntini luminosi nell’oscurità. Una speranza. Dibatto i pugni e sciolgo i lacci che mi tenevano prigioniero,poi corro finché i muscoli non bruciano,ma quella luce non si avvicina mai. Alla fine capisco cosa sono:sono sue occhi. E non due occhi qualunque,ma gli occhi verdi di Frank. Il suo corpo emerge dall’oscurità,portando la luce con sé. Ora ci vedo. Cerco di urlare,di fargli capire che sono lì anche io,ma dalla mia gola non esce nessun suono,e Frank mi passa davanti come se non esistessi. Non può vedermi. Ha gli occhi spaesati,come se non capisse dove si trova. A un certo punto apre la bocca per dire qualcosa,ma non ci riesce nemmeno lui. Vedo che con il movimento della bocca mima il mio nome. Poi,un cono di luce si diffonde intorno a me,e Frank si accorge finalmente che sono lì. Non abbiamo il tempo di scambiare parola,che arriva il Re. Il suo volto non si vede,è nascosto nel cappuccio,ma riesco a vedere i suoi occhi grigi e pieni di odio che mi fissano. Sostengo lo sguardo. Lui non dice nulla,fa solo una risata malefica,che risuona con un eco. Vedo Frank tremare da capo a piedi,ma io non posso. Io non ho paura. Io non ho paura. Ma come fa il Re a sapere che ho paura del buio?Poi vedo il Re alzare una mano,e far alzare Frank di qualche centimetro da terra. Lo sta strozzando. In un attimo rivedo il volto sofferente e pallido di Ray,il sorriso che aveva quando la vita lo ha lasciato,il suo sacrificio. Cerco di correre e fermarlo,ma i miei piedi rimangono incollati al terreno. Non riesco più a controllare il mio corpo. Frank cerca di respirare ma non ci riesce. La luce dei suoi occhi si spegne e con un tonfo pesante cade a terra. E’ tutto finito,Frank è morto. Sento le gambe tornare normali e corro con tutte le mie forze verso il Re. Voglio fargli male,ma proprio quando lo raggiungo, scompare in una risata di ghiaccio.
 
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Mi risvegliai in un letto polveroso,con le coperte che non mi riscaldavano e avevo freddo,ma la mia fronte era imperlata di sudore. Avevo il battito cardiaco accelerato e le gambe mi facevano male,come se avessi corso tutta la notte. Mi misi a sedere sul letto e il mio primo pensiero era per Frank. Mi voltai di scatto e lo vidi nel letto accanto al mio ed era nelle mie stesse condizioni. Aveva uno sguardo perso nel vuoto e gli occhi allucinati.
“Frank … ho fatto un sogno orribile … Ero al buio completo,poi arrivava il Re e …”
“E mi uccideva strozzandomi,vero?” Completò la frase lui. Rimasi a bocca aperta. Come faceva a saperlo?Lui rispose subito alla mia domanda.
“Lo so perché … l’ho sognato anche io. Ho sognato che ero al buio,poi ti vedevo,ma non riuscivo a parlare. A un certo punto arrivava il Re e … beh lo sai.” Non capivo. Avevamo fatto lo stesso sogno,però con una prospettiva diversa?
“Sarà meglio che andiamo a parlare con Will,questo non può essere un semplice sogno.” A quel punto ricordai:eravamo da Will,avevamo deciso di chiedergli del coltello la mattina dopo.
Quando scendemmo nel salone,Will era già lì.
“Buongiorno,ragazzi … come mai già in piedi?” Volevo chiedergli la stessa cosa io,ma non c’era tempo.
“Dobbiamo parlarti.” Frank cominciò a parlare,raccontò per filo e per segno il suo sogno,e io raccontai il mio,cercando di non tremare o di non balbettare.
“No,sicuramente non è un semplice sogno.” Rispose lui. “Credo che il Re sia riuscito a entrare nella tua mente,Gerard,perché in questo momento è molto debole per la perdita di Ray ed è appesantita dal compito che ti spetta. Così ha scoperto le tue paure,e le ha usate contro di te in un incubo. Frank era solo un po’ una parte passiva del sogno,perché non c’erano le sue paure lì.” Il Re era riuscito a entrare nella mia mente. Ero così debole?
“Credo che quel posto potrebbe esistere davvero e lui vi ci ha portato attraverso un incubo,ma non ne sono ancora sicuro. Indagherò.” Poi mi ricordai del coltello. Dovevamo chiederglielo.
“Will,c’è un’altra cosa di cui dovremmo parlare.”
“Dimmi tutto.” Lo guardai attentamente. Il suo volto si era piegato in un grosso sorriso. In quel viso non riuscivo più a trovare il vecchio Will,quello che mi aveva preso a pugni,quello che ci trattava male. Era una persona diversa.
“Priscilla ci ha detto che per uccidere il Re ci serve il suo coltello,ma non sappiamo dove si trovi e lei ci ha detto di rivolgerci a te.” Sul suo viso si formò un’espressione pensierosa e concentrata.
“Credo di saperlo.” Disse infine. “Io ero un grande amico della Regina … Anzi …”
“Cosa anzi?” Chiedemmo in coro io e Frank.
“Ero il suo fidanzato. Uscivamo insieme di nascosto,e il Re non lo sapeva. Lei mi diceva sempre che lui la trattava malissimo e che lei non lo amava più. Poi un giorno si rese conto di essere incinta.”
“Di Bandit?” Chiese Frak. Non pensavo fosse così curioso.
“Sì,ma il fatto era che … era incinta di me,non del Re. Quindi la Profezia era sbagliata. Bandit non ha nessun gene del re,quindi non può sconfiggerlo. Lei sa usare la magia solo perché la Regina la sapeva usare discretamente.”
Lo fissammo a bocca aperta. Bandit non era figlia del Re,ma proprio di Will?
“Ovviamente il Re pensava che la bambina fosse sua,così quando sentì la Profezia,decise di ucciderla. La Regina mi informò di tutto,e decise di lasciare la bambina con dei nuovi genitori,dato che né io né lei potevamo tenerla al sicuro. In seguito la Regina rubò al re il coltello,perché sapeva che era l’unico oggetto che potesse ucciderlo. In seguito purtroppo il Re uccise la Regina per aver salvato la bambina. Ma prima di morire lei mi disse che si sarebbe portata quel coltello nella tomba. Io credevo lo avesse detto metaforicamente,ma credo che non sia così.”
Cercai di elaborare tutto quello che mi aveva detto Will,ma non potevo crederci. Quindi dovevamo contare solo su noi stessi?Bandit non serviva più a nulla?
“La sua tomba si trova nel Grande Cimitero,ma è lontana dalle altre,si trova nell’unico spazio soleggiato,pulito e con erba del suo colore naturale.”
“Grazie per tutte queste informazioni. Credo che ora sia tuo diritto riavere tua figlia,ora che i suoi genitori adottivi sono morti.” Non so come,ma riuscii a dire quelle parole senza far tremare la voce. Fuori cercavo di essere normale,ma dentro di me stavo morendo.
A quel punto salutammo Will e ci avviammo verso le nostre camere,per dire tutto a Mikey. Quando Frank si fu allontanato abbastanza però,io chiesi a Will quello che volevo sapere da tempo.
“Will … ma perché quando ci dovevi addestrare eri antipatico,cattivo e duro,e adesso sei così buono?”
Sul suo volto,inaspettatamente,si formò un sorriso. “Non è mio compito dirtelo,Gerard. Lo scoprirai da solo quando verrà il momento.”
Ero un po’ deluso e con un’altra domanda in testa,ma mi accontentai di tutte le cose che ci aveva detto,e me ne tornai in camera mia.
   
 
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