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Autore: Hoon21    13/12/2014    5 recensioni
I Settantaquattresimi Hunger Games dal punto di vista di Mr. Mellark. I suoi pensieri,il suo dolore e lo stupore che nasce nel vedere che nonostante le brutture dei Giochi ci sono due giovani(o forse è solo uno,per ora?)che si amano e sfidano le regole di Capitol City.
"Sono fermo. Immobile. Nessuno si muove intorno a me o forse e' la mia immaginazione. Sento un lancinante dolore al petto che mi fa piegare in due. Mia moglie e' una statua. Il suo viso non esprime nessuna emozione.
No,ti prego,no. Mio figlio no...lui no. Peeta no..."
LA LONG PRECEDENTEMENTE ERA INTITOLATA "MIO FIGLIO"
Grazie a tutti voi!
Hoon21 :)
Genere: Azione, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Mr. Mellark, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'I will always love you'
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Primo capitolo



Ho sempre amato la primavera. Non per il ritorno degli uccellini o gli alberi in fiore come dicono tutte le poesie che fanno imparare ai bambini, ma per il suo profumo. Quando ero ragazzo, la primavera profumava di speranza, di sogni, di progetti, di vita. Ora so che quel profumo lo associavo alla salvezza. E si, anche alla fortuna di essere scampato per un altro anno agli Hunger Games. Anno dopo anno aspettavo l'arrivo della primavera con ansia, per poterne sentire di nuovo l'odore. In realta' volevo solo sapere di non essere stato scelto.

Credo di rendermene conto solo ora mentre vedo i maxi schermo montati sulla piazza. Dovrei essere a casa, seduto nella poltrona in salotto a tenere la mano a mia moglie e invece sono in piazza, in mezzo a tutta questa gente, per vedere la sfilata dei tributi.

Sono dovuto scappare di casa questa mattina o sarei impazzito. Avevo fatto le prime sfornate e non vedendo arrivare gente, avevo lasciato la panetteria a Kevin per poter riposare qualche minuto in casa vista la notte insonne.

Quello che non mi aspettavo di trovare era mia moglie alle prese con grossi scatoloni contenenti la roba di Peeta.

-Si puo' sapere cosa stai facendo?!?- le urlai. Marlene non si giro' neanche mentre mi spiegava cosa stesse facendo:- Tolgo via i suoi vestiti e il resto. Cosi' Kevin e Josh avranno piu' spazio-

-Tu cosa?Per caso hai organizzato anche il funerale?-

Si giro' verso di me con gli occhi pieni di lacrime.

-Quanto tempo pensi che riuscira' a resistere? Non puo' vincere. Sai chi vince gli Hunger Games? Solo i piu' forti, i piu' furbi e i piu' meschini. Dimmi tu se credi che nostro figlio sia forte, furbo o meschino! Io credo di no e sto solo cercando di abituarmi a vivere senza di lui! Per tutti questi anni non ho fatto che trattarlo male, urlandogli contro e sgridandolo per ogni minima sciocchezza e lui non si mai lamentato. Mai. E adesso lo vedro' morire su quello schermo...- a questo punto le manco' la voce e scoppio' a piangere per la prima volta. Eravamo sposati da vent'anni ormai ma non aveva mai pianto davanti a me. Considerava il pianto come una debolezza.

La abbracciai dolcemente cullandola tra le mie braccia e mormorandole rassicurazioni all'orecchio.

-Buttando via le sue cose non renderai piu' facile la sua morte...Tenendole invece potrai avere un suo ricordo in ogni momento. Nostro figlio non vorrebbe che tu lo buttassi via come se niente fosse...-


Non appena si fu ripresa scappai via e non tornai neanche a pranzo. Se anche Marlene si era dimostrata debole come avrei fatto io a sopravvivere a queste settimane?mi chiedevo continuamente. E continuo a chiedermelo anche ora.

Non sono mai stato un uomo particolarmente coraggioso e tornare in questo momento significherebbe affrontare mia moglie, affrontare questa situazione e io non ho il coraggio necessario. Mi accontento di restare qua in mezzo alla folla, ad ascoltare le loro parole di conforto che somigliano tanto a delle condoglianze e a sorridere mestamente senza riuscire a trovare niente da dire. Ma d'altronde sono il padre del tributo, nessuno si aspetta che dica qualcosa.

Ed e' proprio a questo punto che la vedo con i suoi fluidi capelli biondi. Jane.

Anche lei sembra vedermi perche' si dirige verso di me, in prima fila. Al suo fianco c'e' la bambina, Prim.

-Will- mi saluta con la sua voce dolce e vellutata. Cosi' diversa da quella di Marlene, aspra e forte.

-Jane. Ciao Prim-

La bambina mi saluta con la manina pallida e si stringe alla madre che le mette un braccio intorno alle spalle.

-Come mai sei in piazza e non in casa?-le chiedo.

Lei sorride appena:- Non sono ancora iniziati i Giochi. E' solo la sfilata dei tributi. Ma non sembra che tu la pensi nello stesso modo,no?-

No, direi proprio di no.

-Diciamo che questa sfilata e' piu' un modo per ricordarmi che mio figlio presto non ci sara' piu' e questa sara' una delle ultime volte in cui potro' vederlo vivo e vegeto-

Questa volta i suoi occhi si induriscono mentre dice:-Cosi' tu gli hai gia' detto addio. Non speri che possa vincere. Non credi che abbia qualche possibilita'. Deve essere molto incoraggiante per tuo figlio sapere quanto sia sostenuto da casa. Ascolta, non mi importa che tuo figlio vinca, voglio solo che MIA figlia torni a casa. Ma questo lei lo sa e fara' di tutto per tornare da noi. Come potrebbe mai lottare Peeta sapendo che nessuno lo aspetta piu'?- chiede retoricamente.

La fisso sbalordito con la bocca aperta. Lei sorride tristemente e si allontana un po come se non volesse stare un secondo di piu' accanto a me. Non e' mai stata cosi' spietata. Ma c'e' qualcosa nelle sue parole che mi ha fatto male..forse e' stata la verita'. Non ho creduto neanche per un secondo che Peeta potesse vincere. Per me e' come se fosse morto, come se non fosse mai esistito. Ho appena detto a mia moglie di non buttare via le sue cose come se fosse morto e non mi sono reso conto che quello che gli aveva gia' detto addio ero io. Quanto devo essere spregevole...

Un padre che non crede nel proprio figlio...

I miei pensieri vengono interrotti dal rumore di trombe proveniente dagli schermi. Lo show sta per iniziare.


Claudius Templesmith e Ceasar Flickerman danno il benvenuto a tutti ridendo e scambiandosi battute per riscaldare un po l'ambiente prima di dare il via alla sfilata.

-Ed ora, signori e signore, il momento che tutti aspettavamo! Ecco a voi i tributi dei Settantaquattresimi Hunger Games!- urla Caesar. Subito dopo il primo carro esce e il panico mi attanaglia lo stomaco. Dopo anni passati a vedere gli Hunger Games so quanto puo' essere importante questa sfilata. Gli sponsor vedranno i tributi nel loro massimo splendore e inizieranno a farsi un'idea di chi scegliere.

Negli anni passati i nostri tributi erano vestiti a minatori o completamente nudi ricoperti soltanto da polvere nera simile al carbone. Cio' spiega i pochi sponsor che abbiamo sempre ricevuto.

Come saranno quest'anno i tributi del Dodici? Nudi o vestiti da semplici minatori?

I Favoriti sono splendidi nei loro costumi scintillanti e pian piano arriviamo al7,8,9,10,11...

-Ma quello cos'e'?- chiede Caesar esprimendo la mia stessa domanda.

In lontananza si vede qualcosa che brilla. Sembra una fiamma.

Ma sono...sono loro! Sono Katniss e Peeta. Sorridono beatamente salutando la folla mentre i loro costumi li rendono affascinanti.

-Wow...signori, guardate i costumi dei tributi del Distretto 12! Sono assolutamente fantastici. Guardate come brillano...sono stupendi! Semplicemente stupendi!- urla Caesar.

Ed e' allora che lo fanno. Si guardano negli occhi e lentamente si prendono la mano.

A quel punto la folla impazzisce e inzia a urlare:-Distretto 12!Distretto 12!-

**


Sono passati tre giorni dalla sfilata dei tributi, cio' significa che tra poco renderanno pubblici i punti dell'addestramento. Ho deciso di non pensarci. I Giochi non sono ancora iniziati e mio figlio e' vivo, e' questa la litania che mi ripeto ogni giorno, in ogni momento, in ogni secondo.

Dopo la sfilata e la discussione con Jane Everdeen la prima cosa che ho fatto e' stata tornare a casa da mia moglie. C'eravamo abituati alla nostra presenza dandola per scontata ma senza mai apprezzarla veramente. Non so come andranno a finire questi Giochi...forse bene o forse no, ma quello che so e' che dobbiamo andare avanti.

-Will, presto! Stanno dicendo i punteggi!- dice mia moglie affacciandosi sull'uscio della panetteria.

-Arrivo, tranquilla- Poso lo strofinaccio con cui stavo pulendo il tavolo e mi dirigo in salotto. Kevin e Josh sono gia' seduti nelle sedie, mia moglie sul divano e mi fa cenno di sedermi accanto a lei. Dopo poco lo schermo si accende e subito balza un troppo allegro Caesae che annuncia:-Buonasera signori e signore! Benvenuti! Stasera vedremo i punteggi dei nostri tributi! Ormai il tempo scorre e i Giochi si avvicinano. Ma risparmiamo i commenti per l'arena. Adesso, vediamo insieme quanto hanno preso i nostri ragazzi!- e fa cenno alla telecamera di spostarsi sui punteggi.

Come sempre i Favoriti ottengono punteggi alti, tra l'otto e il dieci. Gli altri concorrenti riescono ad avere buoni punteggi anche quella bambina del Distretto 11, Rue. Ha la stessa eta' di Prim, la sorellina di Katniss e ha il suo stesso sguardo innocente negli occhi. Prim ha avuto la possibilita' di salvarsi grazie a Katniss..questa ragazzina invece no.

Il Distretto 12 come sempre e' l'ultimo...

-Ed ora, dal Distretto 12 Peeta Mellark!-stringo la mano di Marlene- 8!-

Abbraccio Marlene sorridendo. 8 e' un punteggio alto, alla pari con i Favoriti! Forse esistono davvero delle possibilita' se..

-E Katniss Everdeen..11!-

Sembra che mi abbiano appena tirato addosso un secchio d'acqua gelata.

Peeta potrebbe vincere se non fosse per Katniss Everdeen, mi dico.

Avevo completamente dimenticato lo sguardo di mio figlio l'ultima volta che l'ho visto, il suo sorriso triste.

Fara' di tutto per quella ragazza. Di tutto. Su questo non ci sono dubbi.

**


Ci siamo. E' la sera delle interviste.

-Stai tremando- mi fa notare Marlene sedendosi accanto a me. I nostri figli sono ancora nella loro stanza.

Sorrido leggermente:-Tu no? La sfilata e' stata un successo, il punteggio dell'addestramento e' ottimo ma dalle interviste gli sponsor decideranno chi aiutare. E poi inizieranno i Giochi. In tutti questi giorni ho pensato che forse Peeta potesse farcela ma se non fosse cosi'...-

-Se non fosse cosi' andremmo avanti. Ho imparato anni fa a portare sulle spalle il peso del dolore e so come affrontarlo. Mi hanno gia' tolto mio figlio. Se anche uscisse vivo da quell'arena, sai anche tu che non sarebbe mai lo stesso. Potrebbe diventare come quell'Haymitch...non sarebbe mai piu' il mio bambino.

Non lo e' piu'. Fattene una ragione e va avanti- risponde lei. So che ha ragione.

E proprio in questo momento iniziamo le interviste. Caesar balza sul palcoscenico provocando una serie di applausi e fischi. Racconta qualche barzelletta e poi da il via alle interviste. Vediamo ragazze e ragazzi susseguirsi (alla fine della trasmissione Josh e Kevin si degnano di scendere) e arriva il turno del Distretto 12.

La prima a salire sul palcoscenico e' Katniss, bellissima nel suo abito rosso fuoco. Le sue risposte sincere fanno ridere il pubblico e lo fanno commuovere quando parla di Prim e alla fine fa una piroette e il suo vestito prende fuoco. La si vede ridacchiare mentre Caesar la prende al volo. E si tre minuti sono gia' finiti. Mi rendo conto che non mi importa niente di questa ragazza. Dovrebbe visto che e' la figlia di Jane,ma e' troppo simile a suo padre.

-Ora...-sussurra Marlene. Io mi limito solo ad annuire.

Peeta sale sul palco con un vestito nero e di fiamme a contrasto (evidentemente quest'anno i vestiti dei tributi del dodicesimo distretto sono complementari) e inizia subito a chiacchierare con disinvoltura. Ho sempre ammirato questa sua dote di saper affascinare le persone con le parole.

Lui e Caesar sembrano proprio divertirsi mentre si odorano a vicenda per sentire se profumano di rose. E poi il presentatore gli pone una domanda:-A casa hai una ragazza?-

Lui scuote leggermente la testa.

Caesar insiste:-Un ragazzo bello come te!Ci deve essere una ragazza speciale. Coraggio, su, come si chiama?-

Peeta sospira:-Be', una ragazza c'e'. Ho una cotta per lei da che mi ricordo. Ma sono praticamente certo che lei non sapeva nemmeno che esistessi, prima della mietitura-

-Ha un altro compagno?-chiede Caesar.

-Non lo so, ma piace a molti ragazzi-risponde Peeta.

-Non c'e' problema, ti suggerisco io cosa puoi fare. Vincere e tornare a casa. A quel punto, non potra' respingerti, ti pare?-dice Caesar in tono incoraggiante.

-Non credo che funzionera'. Vincere...non servirebbe, nel mio caso-replica Peeta.

-E perche' mai?-chiede Caesar,sconcertato.

Peeta diventa rosso come una barbabietola e balbetta:-Perche'...perche'...lei e' venuta qui insieme a me-


L'ha detto...Non ci credo. Ha detto a tutti di essere innamorato di Katniss! La folla rimane stupita e subito la telecamera inquadra Katniss rossa in volto e con gli occhi sgranati. Non credo se l'aspettasse quella povera ragazza.

Vedo che continuano a parlare ma non sento niente. Sono troppo sconvolto. Quel ragazzo e' pazzo!

-Si fara' ammazzare cosi'. Non ha mai avuto speranze ma ora quella Everdeen lo uccidera' come se fosse uno dei suoi scoiattoli- dice aspramente Kevin, rompendo il silenzio che si era venuto a creare nella stanza.

Faccio per rimproverarlo ma Marlene mi precede:-Hai ragione. Lui sara' tra le prime vittime..- e se ne va. Piano piano tutta la stanza si svuota e resto solo io a fissare il televisore.

Ha avuto fegato a confessare una cosa del genere la sera prima dei Giochi e lo ammiro per questo. Sapevo gia' che Peeta avrebbe fatto di tutto per Katniss e ora la sta aiutando con gli sponsor, lo so. Non so cosa arriverebbe a fare nell'arena...

Beh,e' venuto il momento di dare un piccolo aiuto da parte mia aiutando le Everdeen. Non solo per il mio sentimento per Jane ma anche per Peeta.




Angolo dell'autrice!

Salve! Ringrazio tutte le persone gentili che hanno letto,recensito,messo tra le seguite/ricordate/preferite. Ricordo il problema del mio pc che non mi fa usare l'accento e per questo devo sostituirlo con l'apostrofo.

E' un capitolo un po lungo e forse confusionario(?). Spero di riuscire a dare piu' ordine alla storia man mano che procedero' con la narrazione. Le parti in corsivo sono o i pensieri di Mr.Mellark o parti prese dal libro. Si puo' capire che Will vuole bene alla moglie e si intuisce dalla ultima frase del sentimento che prova per Jane. Nel prossimo capitolo un'intera parte sara' dedicata a Jane e Will. Scusate per il ritardo ma avevo gia' detto che avrei potuto aggiornare solo una volta(massimo due)la settimana.

Grazie ancora :)

Hoon21


  
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