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Autore: Nazuhi    14/12/2014    1 recensioni
La storia si svolge un anno prima degli eventi della prima stagione di Yu-gi-oh! GX. La protagonista è una matricola con delle capacità fuori dal comune, una grande abilità nei duelli ed un pessimo carattere. Inizia tutto con l'incontro con i tre studenti migliori dell'Accademia, i quali riusciranno, con il tempo, a fare breccia nella corazza della giovane.
Fatemi sapere cosa ne pensate e buona lettura!
(Per evitare domande, lo scrivo qui. Alexis, Chazz, Jaden, Syrus e Bastion non ci sono ancora. Andavano ancora alle medie ^-^)
***
"Odiava la compagnia delle altre persone e soprattutto odiava l'ipocrisia. Non sopportava quelle persone che si fingevano amiche solo per il proprio tornaconto. Questo era uno dei motivi per cui non stringeva amicizia con nessuno.
Yomi, questo il suo nome, era sempre stata sola e la cosa non l'aveva mai turbata. Era stata una sua scelta, ed era certa che, finché doveva pensare solo a se stessa e ai propri interessi, niente le sarebbe andato storto. Il suo, probabilmente, era un modo di pensare molto egoistico, ma era così che aveva deciso di vivere ed era sicura che così avrebbe sempre fatto."
[Cap. 1]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri personaggi, Atticus Rhodes/Fubuki Tenjouin, Chumley Huffington/Hayato Maeda, Nuovo personaggio, Zane Truesdale/Ryo Marufuji
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Capitolo 27- “I primi problemi

 

Qualche giorno dopo essere stata sconfitta da Yomi, la rappresentante del dormitorio femminile decise di ritirarsi. Shun, il fratello minore, si era risvegliato dal coma e la ragazza aveva deciso di lasciare la scuola per stargli accanto il più possibile ed aiutarlo con la terapia di riabilitazione. Il giorno in cui la ragazza del terzo anno lasciò l’isola dell’Accademia, si presentò al dormitorio blu  dell'elite, per parlare con la matricola.
-Yomi, posso parlarti?-fece la studentessa del terzo anno, non appena la rivale aprì la porta della stanza.
-Sì, non c’è problema…-le aveva risposto Yomi, facendole segno di accomodarsi nella stanza.
-Non ce n’è bisogno. Tra poco parto e non ho molto tempo da perdere…
-Come vuoi…
-Vorrei chiederti scusa per come mi sono comportata. L’odio e la sete di vendetta mi hanno  accecata e mi hanno fatto diventare un mostro. Non meritavi il trattamento che hai ricevuto; non meritavi tutto quello che ti ho fatto. Io l’ho sempre saputo; tu non hai mai voluto far del male a mio fratello e, a modo tuo, hai cercato di proteggerlo…
-Non c'è bisogno di scusarsi; l'importante è che ci siamo chiarite!
-Invece è importantemente! Sento di dovermi scusare con te come si deve... In fondo, non sei stata tu a picchiarlo e a ridurlo in quel modo. Non avevo alcun diritto di comportarmi come ho fatto. Mi dispiace! Ho coinvolto anche Zane in questa storia e l’ho fatto solo per vendicarmi di tutto il dolore che ho provato quella volta…
-Noriko...
-Tu… Sei una brava ragazza ed un’ottima duellante e sono onorata di aver perso contro di te! Ti sono grata per avermi aiutato a liberarmi di quelle emozioni che avevano finito con l’avvelenare la mia anima!
-Mi dispiace per tuo fratello… Io non volevo che accadesse! Avevi ragione ad odiarmi...
-No, ti sbagli! Nessun motivo sarebbe mai sufficiente per odiare un altro essere umano... Meno che mai la vendetta! Sono riuscita a capirlo ed è solo grazie a te. Mi hai fatto capire che stavo sbagliando e che ero diventata ridicola... Adesso mi sento rinata! Ed è solo merito tuo!
-Bè, grazie! A proposito, ho sentito che Shun si è risvegliato...
-Ha ripreso conoscenza ieri mattina...
-Come sta?-chiese la matricola.
-I dottori dicono che si riprenderà del tutto nel giro di un anno. Ho intenzione di abbandonare l'Accademia per stargli il più vicino possibile. Inoltre, voglio raccontarti quello che è successo tra noi due nell'ultimo mese, anche a costo di farmi rimproverare...
-Non c'è bisogno di raccontargli tutto!
-Voglio farlo! È il mio modo per chiedere scusa a tutti quanti...
-Noriko...
-Gli dirò che stai bene e che ti sei trovata persino un ragazzo. Conoscendolo sarà contento per te, ma vorrà sapere tutto su di lui!-fece l'altra, lanciando uno sguardo malizioso alla rivale.
-Non ci provare! Sono fatti miei; non puoi andare a raccontarli ai quattro venti! E Zane non è il mio ragazzo! È solo un idiota!
-Io non ho mai fatto il nome di Zane...-rispose l'altra, pacata.
-Ti odio...-mormorò Yomi, rossa in volto.
-Comunque stavo solo scherzando. Gli dirò solo che stai bene, che non sei cambiata per niente rispetto all'anno scorso e che sei sempre il solito demone è violento...
-Ehi!
-Però, tu non sei un demone che divora le persone; sei un demone che divora le tenebre che si annidano nel loro cuore…
-…
-E sono contenta di aver conosciuto un demone come te…
-Lo pensi sul serio?-chiese la ragazza del primo anno, sorpresa.
-…
-Sei sicura di voler andare? Ormai sei al tuo ultimo anno e sarebbe un peccato! E poi, nonostante quello che è successo tra di noi, mi dispiacerebbe non vedere più la tua faccia arrogante e presuntuosa…
-Anche a me dispiacerà non vedere la tua faccia arrogante!-fece Noriko, sorridendo.
-Sai, se le cose fossero andate diversamente, forse saremmo potute diventare amiche…
-Può darsi…
-Allora, buon viaggio! E quando vedi Shun, salutalo da parte mia…-aveva detto la matricola, tendendo la mano destra alla rappresentante. La ragazza del terzo anno l’aveva fissata, un po’ incredula, poi aveva sorriso e aveva ricambiato la stretta.
Qualche giorno dopo la partenza di Noriko, la Obelisk del primo anno si trasferì di nuovo al dormitorio femminile, nella sua stanza. Ormai non aveva più alcun motivo per continuare ad infastidire i tre ragazzi del secondo anno e, soprattutto, non voleva continuare ad essere un peso per Zane.
Da quel momento la vita in Accademia riprese a scorrere tranquilla, come se quegli incidenti non fossero mai successi. Dopo la partenza della studentessa del terzo anno, le altre ragazze avevano smesso di guardarla dall’alto in basso, come se fosse un essere inferiore. Non poteva dire di essersi finalmente integrata, ma nemmeno si sentiva di troppo.
A Sheppard riferirono l'intera faccenda, ma Yomi insistette affinchè non prendesse alcun provvedimento. La ragazza era certa che non sarebbe successo nient'altro e non voleva che il cancelliere punisse Jonouchi ed Eichi per ciò che era stata un'idea di Noriko. L'uomo accettò, ma a condizione che se fosse successa qualche altra cosa, sarebbe intervenuto senza se e senza ma. I due ragazzi del terzo, dal canto loro, avevano abbandonato ogni proposito di vendetta; avevano capito che non avrebbero ottenuto niente in quel  modo ed avevano deciso di trascorrere il resto dell’anno cercando di migliorare i propri voti in vista del diploma. Inoltre, Zane era stato chiaro sul fatto che non avrebbe tollerato che provassero di nuovo a fare del male alla ragazza; se fosse successo, li avrebbe fatti espellere seduta stante. I due studenti avevano afferrato il concetto al volo ed avevano dato la loro parola d'onore. Il Kaiser non si fidava molto di loro, ma la matricola l’aveva tranquillizzato, dicendo che il suo intuito le diceva che non avrebbero fatto niente e l’Obelisk aveva deciso di fidarsi di lei.
Per quanto riguardava la relazione tra Zane e Yomi, la voce si sparse velocemente da studente a studente e, nel giro di pochi giorni, lo venne a sapere tutta la scuola. La maggior parte degli studenti rimase stupita; nessuno si aspettava che uno degli studenti migliori di tutta la scuola, colui che aveva ereditato il soprannome di Kaiser, potesse innanamorfosi di una ragazza, sopratutto di quella più violenta e pericolosa. L'Obelisk venne assalito da ogni genere di domanda da parte degli altri ragazzi e ragazze; Yomi no, sopratutto perchè faceva ancora molta paura. Atticus, che fu il primo ad essere accusato di aver detto un po' troppo, giurò di non aver detto niente a nessuno e i due giovani decisero di credergli e di lasciar perdere.
Il tempo trascorse veloce e ben presto giunse dicembre e, con esso, gli esami di fine trimestre. La ragazza aveva trascorso l’ultima settimana prima del test a dare ripetizioni al povero Chumley, certo ormai che non avrebbe potuto fare niente per evitare la bocciatura. La Obelisk aveva fatto del suo meglio per tirare su di morale l’amico, ma non ci era riuscita. Infatti, lo Slifer non era riuscito ad ottenere la sufficienza né nella prova teorica, né nel test pratico. Il professor Crowler era stato molto chiaro a riguardo; se non fosse riuscito ad ottenere dei punteggi soddisfacenti nel test di fine anno, sarebbe stato bocciato ed avrebbe dovuto ripetere l’anno. Yomi, invece, aveva ottenuto di nuovo il punteggio migliore tra gli studenti del primo anno e aveva riconfermato il fatto che fosse una duellante dalle capacità straordinarie. Ma nonostante gli ottimi risultati ottenuti, non riusciva ad essere realmente contenta.
Qualche giorno dopo i risultati del test e l’inizio delle vacanze invernali, i tre studenti del secondo anno si ritrovarono nella camera di Atticus, per trascorrere un po’ di tempo insieme e rilassarsi prima dell'inizio del nuovo trimestre.
-Come va con Yomi?-fece il castano, rivolgendosi al ragazzo con i capelli blu, curioso come sempre.
Zane lo squadrò, leggermente contrariato. Non gli piaceva il fatto che l’amico continuasse a ficcare il naso nei suoi affari. Sopratutto se riguardavano il suo rapporto con Yomi.
-Bene.
-Potresti dire qualche cosa in più!
L’amico alzò il sopracciglio sinistro, con fare interrogativo.
-Andiamo! Lo sai che sto morendo dalla curiosità! E se hai dei problemi, posso sempre aiutarti!
-Non sono cose che ti riguardano... E posso cavarmela anche da solo!
-Sbaglio, o è la prima ragazza che hai?
-E con questo?
-Attento a non rovinare tutto con il tuo pessimo carattere!
-Yomi è anche peggio di me...
-Cerca solo di non essere troppo protettivo. Lo sai com'è fatta; potrebbe non gradire.-fece l’Obelisk dai capelli verdi, intromettendosi.
-Lo so... Ma a volte non riesco a trattenermi...
-Ti senti ancora responsabile per quello che ha cercato di farle Makoto?-continuò Yusuke.
-…
-Ti capisco, ma non dovresti preoccuparti troppo. In fondo, quello che è successo a luglio non capiterà più…
-Lo so anche io…
-Accidenti, hai preso proprio un bella cotta!-esclamò Atticus, ridacchiando.
-Ti ho già detto che non sono cose che ti riguardano…-gli rispose l’altro, leggermente indispettito.
-Sei proprio antipatico a volte! Mi sto solo preoccupando, lo sai! E in quanto maestro dell’amore, stavo solo cercando di darti qualche consiglio…-protestò il castano.
-Ma non sono cose che ti riguardano…
-Ti sbagli; siete miei amici, è ovvio che mi riguardi!
-Questi non sono affari tuoi; non dovresti intrometterti…-lo redarguì Yusuke.
-Uffa, adesso ti ci metti pure tu?! Stavo solo cercando di aiutarlo… Sarebbe un peccato, se finiste per lasciarti.
-Se ci lasciamo significa che non siamo adatti a stare insieme. Tutto qui!
-Non cambierai mai... Sai essere freddo pure in una relazione! Comunque, se devo essere sincero, mi hai stupito!
-Perchè?
-Bè, tu prendi seriamente solo i duelli, perciò quando mi hai detto che ti eri dichiarato e che vi eravate messi insieme, sono rimasto un po’ sorpreso. Non me lo aspettavo! E non mi aspettavo che l’avresti mai presa così seriamente… Per te è importante, tanto quanto un duello. O forse di più… Sono realmente contento per te!
-Secondo me è una cosa positiva… Hai trovato una persona che vuoi proteggere a tutti i costi e che non vuoi abbandonare.-disse Yusuke, mentre controllava le carte nel suo deck.-Sei veramente fortunato… Tu hai trovato qualcuno su cui fare affidamento… Non sei più solo...
Poi si fermò di colpo e lasciò cadere le carte sul pavimento della stanza.
-Yusuke? C’è qualcosa che non va?-gli chiese Atticus, preoccupato per la reazione improvvisa dell’Obelisk dai capelli verdi.
-No, non preoccuparti… Va tutto bene!-rispose l’altro abbozzando un mezzo sorriso e chinandosi per raccogliere le carte che gli erano cadute. Zane e il castano si scambiarono uno sguardo perplesso, certi che qualcosa aveva turbato il ragazzo dolce e mite che avevano di fronte.
-Comunque, tornando al discorso di prima, a che livello di intimità siete arrivati?-fece il dongiovanni, rivolgendosi allo studente dai capelli blu.
Zane arrossì violentemente.
-Che domande sono?-chiese, cercando di nascondere il rossore.
-Sei arrossito…-fece Atticus, trattenendo le risate.
-Non è vero…
-Dai, non nasconderlo! A noi puoi dire tutto!
-Non devo dirvi proprio niente!-sbottò il Kaiser, stufo per le continue domande dell’altro.
-Ho indovinato, vero?
-Smettila…
-Sei tutto rosso… Che carino! Dovrei farti una foto e farla vedere a Yomi…-continuò l’altro, imperterrito.
-Non ci provare…
-Scommetto che si metterebbe a ridere…
-Atticus!-esclamò Zane, alzando il tono della voce.
-Tranquillo, sto scherzando!
Yusuke si alzò improvvisamente in piedi e, rivolgendosi ai due amici, disse:
-Scusatemi, ma devo andare… Ci vediamo più tardi, ok?
-Ok…-gli rispose il castano, facendogli un cenno con la mano. L’Obelisk dai capelli verdi ricambiò il saluto ed uscì dalla camera dell’amico.
-Non pensi che si stia comportando in modo strano?-fece il giovane dai capelli blu, non appena l’altro fu uscito dalla stanza.
-Non saprei… Forse è solo stanco!-gli rispose Atticus.
-Forse…
-Quindi, tornando al nostro discorso…
-Atticus, per favore. Sembra un interrogatorio…
-E lo è! Non dici mai niente e io sono curioso!
Zane sospirò, certo che non avrebbe mai trovato un modo per sottrarsi alle domande inquisitorie dell’amico. Ormai aveva deciso di non farsi gli affari suoi e non avrebbe mai cambiato idea.
-L’avete già fatto?-chiese il dongiovanni, a bruciapelo. L’altro studente arrossì di nuovo.
-Perché non rispondi?-continuò Atticus.
-Non capisco a cosa ti riferisci…-fece l’altro, fingendo di non capire.
-Zane, non fare il finto tonto! Lo sai di cosa sto parlando! Mi riferisco al sesso…
Il Kaiser si voltò di scatto, lanciando un’occhiataccia all’amico.
-Ho esagerato?-chiese il castano, cercando di evitare gli sguardi fiammeggianti dell’altro.
-Direi!
-Mi dispiace… Però non hai risposto!
Zane stava per ribattere, quando il suo palmare iniziò a squillare.
-Ti stanno chiamando…-gli fece l’amico, indicando l’oggetto appoggiato sul comodino.
-Chissà chi è?-commentò l’Obelisk, sottovoce. Poi prese l’apparecchio e rispose alla chiamata. Sul piccolo schermo comparve il volto di Yomi.
-Yomi?-fece sorpreso il giovane.
-Zane!-esclamò la ragazza, non appena l’altro rispose.
-E’ successo qualcosa?
-Bè, ecco… Credo di essere nei guai…
-Perché? Cos’è successo?
-Forse è meglio se te lo spiego a voce… Ti dispiace venire al molo?
-Non c’è problema… Vengo subito…
Detto questo, lo studente chiuse la comunicazione. Poi si alzò in piedi e si diresse verso la porta.
-Pensi che sia successo qualcosa di grave?-fece Atticus, alzandosi anch’esso in piedi.
-Se fosse successo qualcosa di grave, non mi avrebbe mai chiamato…-rispose l’altro Obelisk, uscendo poi dalla stanza.
Giunto al piccolo porticciolo, il Kaiser trovò la matricola seduta sul bordo della banchina, con una canna da pesca improvvisata in mano, intenta ad osservare la superficie increspata dell’acqua.
-Cosa stai facendo?-fece Zane, non appena si fu avvicinato.
-Sono in un mare di guai!-esclamò Yomi, non appena lo vide.
-Non avrai mica fatto a botte?
-No! Come ti viene in mente?!-esclamò l'altra, risentita, mentre si alzava in piedi.
-Allora cos’è successo?
-Ecco… Non so come dirtelo…
-Devo preoccuparmi?
-No. Non riguarda proprio me, perciò…
-Non potresti essere un po’ più precisa?
-Forse è meglio se lo vedi tu stesso…-fece la ragazza, afferrando la mano dell’altro e portandolo via.
I due si diressero verso il promontorio vicino al dormitorio rosso e si fermarono ai margini della radura. Seduto sul ciglio del burrone c’era uno studente un po’ grassoccio. Era di schiena e lo studente del secondo anno non riuscì ad identificarlo.
-Vedi! Non so cosa fare…-fece Yomi, indicando l’individuo di spalle.
Zane osservò la figura per qualche secondo, poi guardò la ragazza, cercando di capire dove volesse arrivare.
-Non riesco a capirti…
-Si tratta di Chumley! E’ depresso per come sono andati i test di fine trimestre e non so cosa fare…
-E’ per questo che mi hai chiamato?
-Sì…
-Mi hai fatto preoccupare, sai? Credevo che fosse successo qualcosa di grave…
-Scusa…
-Ti senti in colpa per i suoi risultati?-chiese Zane.
-Non proprio… Credo di aver fatto tutto quello che potevo, ma non vorrei avergli dato false speranze.
-…
-Abbiamo ripassato tutte le due settimane precedenti. Ho fatto del mio meglio; ho cercato di spiegargli tutto quello che poteva non aver capito. Abbiamo anche duellato tutti i giorni, anche due o tre volte al giorno. Mi sembrava che fosse migliorato, perciò gli ho detto che secondo me avrebbe ottenuto dei buoni risultati… Sembrava contento, ma…
-Non sono andati bene…
-Ha ottenuto il punteggio più basso in assoluto, ancora più basso di quello dello scorso trimestre. Ed io ho ottenuto il punteggio più alto. Nonostante tutto l’impegno che ci ha messo, non è migliorato. Anzi, è peggiorato…
-Lo sai che non è colpa tua, vero?
-Sì, lo so… Però non so come comportarmi. Non so cosa dirgli per tirarlo su di morale… Ho paura che qualsiasi cosa gli possa dire, lo offenderebbe e basta.
-Forse non è questo il suo posto…
-Zane!-esclamò l’altra, indispettita.
-Se fosse portato per i duelli, non sarebbe in quelle condizioni…
-Lo so! Ma non posso dirglielo! Chumley ama duellare… Non posso essere così cattiva…
-Non saprei come aiutarti…
-Non sei d’aiuto!
-Lo sai cosa penso. Anche se è un bravo ragazzo, non mi piace sapere che passi il tempo insieme a lui.
-Guarda che non stiamo parlando di Makoto!
-Lo so, ma non riesco ancora a fidarmi degli altri ragazzi. Ho paura che qualcuno possa farti di nuovo del male…
-Chumley non mi farebbe mai del male…
-Lo so…
-Non ti fa bene continuare a preoccuparti per me…
-Mi preoccuperò sempre per te. Comunque penso che gli farà piacere se ci parli…
-Dici che dovrei?
-Dovresti fare ciò che ti senti di fare…
-Sei odioso…
-Fai del tuo meglio…-fece Zane, baciandole la fronte.
-Sei odioso lo stesso…
-Ti aspetto al molo…
Detto questo, l’Obelisk si allontanò dal promontorio, dirigendosi di nuovo verso il porto. Yomi rimase sola e incerta su cosa fare.
“Zane ha ragione… Questa è una cosa che devo risolvere da sola! Non posso chiedere a lui… Inoltre, a lui Chumley non va nemmeno a genio. Forse dovrei essere sincera…” pensò la matricola, continuando a fissare il compagno di classe. Poi fece un respiro profondo e si avvicinò all’amico del primo anno.
-Chumley…
Non appena si sentì chiamato, il ragazzo si voltò.
-Yomi?
-Ti dispiace se mi siedo?-chiese la ragazza.
-No, figurati…
-…
-Complimenti per i risultati del test…-mormorò Chumley, dopo qualche minuto di silenzio.
-Grazie...
-...
-Senti, per quanto riguarda i tuoi risultati, mi dispiace!
-Non è colpa tua. Hai fatto tutto quello che potevi… Sono io che non ho alcun talento!
-Non dovresti arrenderti! Se ti impegni-
-Non ho speranze! Non ho talento; per quanto mi impegni non riuscirò mai a migliorare… Forse dovrei semplicemente smettere!
-Non puoi arrenderti! A te piace Duel Monster, no?
-…
-Anch’io ho pensato di rinunciare a tutto, ma non è così che si risolvono i problemi! Scappare non serve a niente… In questo modo, soffri molto di più!
-Non ha senso continuare…
-Non puoi ancora dirlo! C’è il test finale…
-Boccerò anche quello… Ormai dovrò ripetere l’anno!
-Chumley…
-Però mi fa piacere che tu ti preoccupi per me…
-Siamo amici, no?
-Non ti dà fastidio essere amico di un duellante senza speranza come me?
-Perché dovrebbe?! Tu sei migliore di tanti altri studenti! Preferisco passare il tempo con te che con qualche Obelisk con la puzza sotto al naso…
-E il Kaiser è d’accordo che trascorri il tempo con me?
-Perché non dovrebbe?
-Non gli vado molto a genio, vero? L’ho capito dal modo in cui mi guarda… Non credo che mi odi, ma non gli sono nemmeno simpatico…
-In effetti… Credo che sia un po’ geloso del fatto che siamo buoni amici e probabilmente pensa che tu abbia un altro tipo di interesse nei miei confronti…
-Non è vero! Per me sei una buona amica, tutto qui…
-Gliel’ho detto anche io… E lui dice che ne è consapevole, ma non si fida lo stesso. Inoltre ha paura che qualcuno possa cercare di fare le stesse cose che ha cercato di fare Makoto. Teme che possa capitarmi qualcosa e che qualcuno possa farmi del male… Tu compreso.
-Lo sai che non ti farei mai del male…
-Lo so! Io mi fido di te e credo che alla fine anche lui si fidi… Forse devo solo dargli un po' di tempo!
Chumley sorrise, poi, come ricordandosi di qualcosa, esclamò:
-Volevo farti un disegno per ringraziarti di tutto quello che hai fatto per me... Ti piace come idea?
-Un disegno? È un'idea meravigliosa! Posso scegliere il soggetto?
-Voglio farti una sorpresa!
-Uffa!
-Non preoccuparti! Sono sicuro che ti piacerà…-fece l'altro, sorridendo.
-Allora non vedo l’ora!-gli rispose Yomi, alzandosi in piedi. Lo Slifer la imitò, poi la salutò, dirigendosi verso il dormitorio rosso. La ragazza, invece, si diresse di nuovo verso il molo, dove trovò Zane intento a pescare. Non appena la vide, alzò lo sguardo verso la studentessa e disse:
-Non so come tu faccia a pescare…
-Non ti riesce?
-Non credo di avere molta pazienza… Me ne sono lasciati scappare due o tre…
-Non l’avrei mai detto! Di solito sei molto paziente... O comunque, hai sicuramente più pazienza di me!
-Non ci vuole molto ad avere più pazienza di te…-fece l’altro alzandosi in piedi.
-Come siamo simpatici...-commentò la ragazza, poi prese la canna di mano al Kaiser e chiese:
-Vuoi che ti insegni?
-Sinceramente preferirei fare altre cose con te…
Yomi lo squadrò, indignata.
-Questo genere di discorsi non me l’aspettavo da parte tua!
-Hai frainteso! Non mi riferivo a quel genere di cose!
-Ma davvero?!-fece la ragazza, dando le spalle al giovane.
-Bè, ad essere sincero voglio davvero fare l'amore con te, ma… Ora è troppo presto e non me la sento…-fece l’Obelisk, arrossendo completamente.
-Ti vergogni?
-Non voglio affrettare le cose, tutto qui. Non voglio obbligarti a fare una cosa che non ti senti di fare e non voglio farti tornare alla mente situazioni spiacevoli. Inoltre, stiamo insieme solo da tre mesi… E’ troppo presto!
-…
-Però mi piacerebbe duellare un po’ contro di te…
-E se ti sconfiggo? Magari ci resti male e ti metti a piangere come un bambino…-lo punzecchiò la matricola.
-Piuttosto, come è andata con Chumley?-chiese Zane, cambiando argomento.
-È un segreto!
-L'importante è che tu abbia fatto del tuo meglio.
I due si misero a sedere sul bordo della banchina, con i piedi penzoloni nell'acqua.
-Siamo quasi arrivati alla fine dell’anno… Quindi il prossimo sarà il tuo ultimo anno qui.-disse Yomi, mentre osservava la superficie dell'acqua.
-Già…
-Menomale! Non ho alcuna voglia di vederti per tutto il tempo...
Il Kaiser si lasciò sfuggire una risatina sommessa, poi scompigliò i capelli della ragazza e fece:
-Non ti libererai facilmente di me.
-È un vero peccato!-esclamò l'altra, provocandolo.
-Pensi di cavartela da sola?
-Per chi mi hai preso! Posso cavarmela benissimo anche senza di te! E comunque, il prossimo anno verrà anche mio fratello, perciò non devi preoccuparti. Non farò a botte con nessuno...
-Non mi riferivo a quello.
-E a cosa?
-Non voglio che qualcuno tenti di violentarti.
-Non preoccuparti! Se qualcuno ci prova, gli taglierò le palle!
Zane rabbrividì. La matricola se ne accorse e si affrettò ad aggiungere:
-Le tue non le taglio; puoi stare tranquillo!
-Vorrei anche vedere...-mormorò l'altro. Poi, ritornando al discorso di prima, fece:
-Non credevo che tuo fratello avesse un anno meno di te. Pensavo che fosse molto più piccolo...
-Non te l’avevo detto?
Il Kaiser scosse la testa. Poi aggiunse:
-Anche mio fratello dovrebbe venire il prossimo anno…
-Tu?! Un fratello minore?!-esclamò l’altra, scoppiando a ridere. L’altro studente la guardò per qualche secondo, poi, sorridendo, fece:
-Vuoi farmi perdere la pazienza?
-Mi stai minacciando?-lo provocò la ragazza.
-Com’è tuo fratello? È una testa calda come te?-chiese l'altro, ignorando le finte minacce della studentessa.
-No, per nulla! Non ci assomigliamo per niente, ad essere sincera. Jaden è sempre allegro, qualsiasi cosa succeda. E’ molto bravo a duellare, anche se a scuola non va tanto bene. Per lui i duelli sono divertenti e basta; non credo che li abbia mai presi seriamente. E diciamo che non è molto bravo a capire le emozioni di chi gli sta intorno. È superficiale, ma è pur sempre un buon fratello minore.  Sono grata di aver avuto questa fortuna…
-Siete molto legati?
-Non saprei! Probabilmente sì... Credo che sia per il fatto che non siamo realmente fratelli!
-Davvero?
-Io sono stata adottata quando avevo circa cinque anni. I miei genitori e Jaden vennero all'orfanotrofio per adottare un bambino, visto che mio fratello voleva un fratellino o una sorellina e i miei genitori non potevano avere altri figli. Non appena Jaden mi ha vista, ha iniziato a seguirmi  per tutto l'edificio, continuando a chiamarmi "sorellona". Così, alla fine, mi hanno adottata...
-E i tuoi veri genitori?
-Non lo so… Sono stata abbandonata quando avevo poche settimane. Non so chi fossero… E ad essere sincera, non mi interessa. I miei veri genitori sono quelli che mi hanno adottato! E Jaden, per me, è un vero fratello…
-Perché non mi hai detto che sei stata adottata?-chiese Zane, a bassa voce.
-Non ne vedevo il motivo… Poi, come ti ho già detto, la mia vera famiglia è quella che mi ha portato via dall’orfanotrofio. Cosa cambiava che tu lo sapessi o meno?
-Niente... È solo che mi piacerebbe sapere tutto su di te...
-Tutto? Quindi vorresti sapere anche la mia taglia di reggiseno?
-Non capisco cosa c'entri adesso...-fece l'altro arrossendo leggermente.
-Lo so che vuoi saperlo! Voi uomini siete tutti uguali...
Zane sospirò, poi scompigliò i capelli della ragazza.
-Sei sempre la solita! Ma se tu non fossi così, non mi sarei mai innamorato di te...

Detto questo, si chinò su di lei e la baciò, facendola arrossire.
  
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