Capitolo
27- “I
primi problemi”
-Yomi, posso
parlarti?-fece la studentessa del terzo anno, non appena la rivale
aprì la
porta della stanza.
-Sì, non c’è
problema…-le aveva risposto Yomi, facendole segno di
accomodarsi nella stanza.
-Non ce n’è
bisogno. Tra poco parto e non ho molto tempo da perdere…
-Come vuoi…
-Vorrei
chiederti scusa per come mi sono comportata. L’odio e la sete
di vendetta mi
hanno accecata e mi
hanno fatto
diventare un mostro. Non meritavi il trattamento che hai ricevuto; non
meritavi
tutto quello che ti ho fatto. Io l’ho sempre saputo; tu non
hai mai voluto far
del male a mio fratello e, a modo tuo, hai cercato di
proteggerlo…
-Non c'è bisogno
di scusarsi; l'importante è che ci siamo chiarite!
-Invece è
importantemente! Sento di dovermi scusare con te come si deve... In
fondo, non
sei stata tu a picchiarlo e a ridurlo in quel modo. Non avevo alcun
diritto di
comportarmi come ho fatto. Mi dispiace! Ho coinvolto anche Zane in
questa
storia e l’ho fatto solo per vendicarmi di tutto il dolore
che ho provato
quella volta…
-Noriko...
-Tu… Sei una
brava ragazza ed un’ottima duellante e sono onorata di aver
perso contro di te!
Ti sono grata per avermi aiutato a liberarmi di quelle emozioni che
avevano
finito con l’avvelenare la mia anima!
-Mi dispiace per
tuo fratello… Io non volevo che accadesse! Avevi ragione ad
odiarmi...
-No, ti sbagli!
Nessun motivo sarebbe mai sufficiente per odiare un altro essere
umano... Meno
che mai la vendetta! Sono riuscita a capirlo ed è solo
grazie a te. Mi hai
fatto capire che stavo sbagliando e che ero diventata ridicola...
Adesso mi
sento rinata! Ed è solo merito tuo!
-Bè, grazie! A
proposito, ho sentito che Shun si è risvegliato...
-Ha ripreso
conoscenza ieri mattina...
-Come sta?-chiese
la matricola.
-I dottori
dicono che si riprenderà del tutto nel giro di un anno. Ho
intenzione di
abbandonare l'Accademia per stargli il più vicino possibile.
Inoltre, voglio
raccontarti quello che è successo tra noi due nell'ultimo
mese, anche a costo
di farmi rimproverare...
-Non c'è bisogno
di raccontargli tutto!
-Voglio farlo! È
il mio modo per chiedere scusa a tutti quanti...
-Noriko...
-Gli dirò che
stai bene e che ti sei trovata persino un ragazzo. Conoscendolo
sarà contento
per te, ma vorrà sapere tutto su di lui!-fece l'altra,
lanciando uno sguardo
malizioso alla rivale.
-Non ci provare!
Sono fatti miei; non puoi andare a raccontarli ai quattro venti! E Zane
non è
il mio ragazzo! È solo un idiota!
-Io non ho mai
fatto il nome di Zane...-rispose l'altra, pacata.
-Ti
odio...-mormorò Yomi, rossa in volto.
-Comunque stavo
solo scherzando. Gli dirò solo che stai bene, che non sei
cambiata per niente
rispetto all'anno scorso e che sei sempre il solito demone è
violento...
-Ehi!
-Però, tu non
sei un demone che divora le persone; sei un demone che divora le
tenebre che si
annidano nel loro cuore…
-…
-E sono contenta
di aver conosciuto un demone come te…
-Lo pensi sul
serio?-chiese la ragazza del primo anno, sorpresa.
-…
-Sei sicura di
voler andare? Ormai sei al tuo ultimo anno e sarebbe un peccato! E poi,
nonostante quello che è successo tra di noi, mi
dispiacerebbe non vedere più la
tua faccia arrogante e presuntuosa…
-Anche a me
dispiacerà non vedere la tua faccia arrogante!-fece Noriko,
sorridendo.
-Sai, se le cose
fossero andate diversamente, forse saremmo potute diventare
amiche…
-Può darsi…
-Allora, buon
viaggio! E quando vedi Shun, salutalo da parte mia…-aveva
detto la matricola,
tendendo la mano destra alla rappresentante. La ragazza del terzo anno
l’aveva
fissata, un po’ incredula, poi aveva sorriso e aveva
ricambiato la stretta.
Qualche giorno
dopo la partenza di Noriko, la Obelisk del primo anno si
trasferì di nuovo al
dormitorio femminile, nella sua stanza. Ormai non aveva più
alcun motivo per
continuare ad infastidire i tre ragazzi del secondo anno e,
soprattutto, non
voleva continuare ad essere un peso per Zane.
Da quel momento
la vita in Accademia riprese a scorrere tranquilla, come se quegli
incidenti
non fossero mai successi. Dopo la partenza della studentessa del terzo
anno, le
altre ragazze avevano smesso di guardarla dall’alto in basso,
come se fosse un
essere inferiore. Non poteva dire di essersi finalmente integrata, ma
nemmeno
si sentiva di troppo.
A Sheppard
riferirono l'intera faccenda, ma Yomi insistette affinchè
non prendesse alcun
provvedimento. La ragazza era certa che non sarebbe successo
nient'altro e non
voleva che il cancelliere punisse Jonouchi ed Eichi per ciò
che era stata
un'idea di Noriko. L'uomo accettò, ma a condizione che se
fosse successa
qualche altra cosa, sarebbe intervenuto senza se e senza ma. I due
ragazzi del
terzo, dal canto loro, avevano abbandonato ogni proposito di vendetta;
avevano
capito che non avrebbero ottenuto niente in quel
modo ed avevano deciso di trascorrere il
resto dell’anno cercando di migliorare i propri voti in vista
del diploma.
Inoltre, Zane era stato chiaro sul fatto che non avrebbe tollerato che
provassero di nuovo a fare del male alla ragazza; se fosse successo, li
avrebbe
fatti espellere seduta stante. I due studenti avevano afferrato il
concetto al
volo ed avevano dato la loro parola d'onore. Il Kaiser non si fidava
molto di
loro, ma la matricola l’aveva tranquillizzato, dicendo che il
suo intuito le
diceva che non avrebbero fatto niente e l’Obelisk aveva
deciso di fidarsi di
lei.
Per quanto
riguardava la relazione tra Zane e Yomi, la voce si sparse velocemente
da
studente a studente e, nel giro di pochi giorni, lo venne a sapere
tutta la
scuola. La maggior parte degli studenti rimase stupita; nessuno si
aspettava
che uno degli studenti migliori di tutta la scuola, colui che aveva
ereditato
il soprannome di Kaiser, potesse innanamorfosi di una ragazza,
sopratutto di
quella più violenta e pericolosa. L'Obelisk venne assalito
da ogni genere di
domanda da parte degli altri ragazzi e ragazze; Yomi no, sopratutto
perchè
faceva ancora molta paura. Atticus, che fu il primo ad essere accusato
di aver
detto un po' troppo, giurò di non aver detto niente a
nessuno e i due giovani
decisero di credergli e di lasciar perdere.
Il tempo
trascorse veloce e ben presto giunse dicembre e, con esso, gli esami di
fine
trimestre. La ragazza aveva trascorso l’ultima settimana
prima del test a dare
ripetizioni al povero Chumley, certo ormai che non avrebbe potuto fare
niente
per evitare la bocciatura. La Obelisk aveva fatto del suo meglio per
tirare su
di morale l’amico, ma non ci era riuscita. Infatti, lo Slifer
non era riuscito
ad ottenere la sufficienza né nella prova teorica,
né nel test pratico. Il
professor Crowler era stato molto chiaro a riguardo; se non fosse
riuscito ad
ottenere dei punteggi soddisfacenti nel test di fine anno, sarebbe
stato
bocciato ed avrebbe dovuto ripetere l’anno. Yomi, invece,
aveva ottenuto di
nuovo il punteggio migliore tra gli studenti del primo anno e aveva
riconfermato il fatto che fosse una duellante dalle capacità
straordinarie. Ma
nonostante gli ottimi risultati ottenuti, non riusciva ad essere
realmente
contenta.
Qualche giorno
dopo i risultati del test e l’inizio delle vacanze invernali,
i tre studenti
del secondo anno si ritrovarono nella camera di Atticus, per
trascorrere un po’
di tempo insieme e rilassarsi prima dell'inizio del nuovo trimestre.
-Come va con
Yomi?-fece il castano, rivolgendosi al ragazzo con i capelli blu,
curioso come
sempre.
Zane lo squadrò,
leggermente contrariato. Non gli piaceva il fatto che l’amico
continuasse a
ficcare il naso nei suoi affari. Sopratutto se riguardavano il suo
rapporto con
Yomi.
-Bene.
-Potresti dire
qualche cosa in più!
L’amico alzò il
sopracciglio sinistro, con fare interrogativo.
-Andiamo! Lo sai
che sto morendo dalla curiosità! E se hai dei problemi,
posso sempre aiutarti!
-Non sono cose
che ti riguardano... E posso cavarmela anche da solo!
-Sbaglio, o è la
prima ragazza che hai?
-E con questo?
-Attento a non
rovinare tutto con il tuo pessimo carattere!
-Yomi è anche
peggio di me...
-Cerca solo di
non essere troppo protettivo. Lo sai com'è fatta; potrebbe
non gradire.-fece
l’Obelisk dai capelli verdi, intromettendosi.
-Lo so... Ma a
volte non riesco a trattenermi...
-Ti senti ancora
responsabile per quello che ha cercato di farle
Makoto?-continuò Yusuke.
-…
-Ti capisco, ma
non dovresti preoccuparti troppo. In fondo, quello che è
successo a luglio non
capiterà più…
-Lo so anche io…
-Accidenti, hai
preso proprio un bella cotta!-esclamò Atticus, ridacchiando.
-Ti ho già detto
che non sono cose che ti riguardano…-gli rispose
l’altro, leggermente
indispettito.
-Sei proprio
antipatico a volte! Mi sto solo preoccupando, lo sai! E in quanto
maestro
dell’amore, stavo solo cercando di darti qualche
consiglio…-protestò il castano.
-Ma non sono
cose che ti riguardano…
-Ti sbagli;
siete miei amici, è ovvio che mi riguardi!
-Questi non sono
affari tuoi; non dovresti intrometterti…-lo
redarguì Yusuke.
-Uffa, adesso ti
ci metti pure tu?! Stavo solo cercando di aiutarlo… Sarebbe
un peccato, se
finiste per lasciarti.
-Se ci lasciamo
significa che non siamo adatti a stare insieme. Tutto qui!
-Non cambierai
mai... Sai essere freddo pure in una relazione! Comunque, se devo
essere
sincero, mi hai stupito!
-Perchè?
-Bè, tu prendi
seriamente solo i duelli, perciò quando mi hai detto che ti
eri dichiarato e
che vi eravate messi insieme, sono rimasto un po’ sorpreso.
Non me lo
aspettavo! E non mi aspettavo che l’avresti mai presa
così seriamente… Per te è
importante, tanto quanto un duello. O forse di
più… Sono realmente contento per
te!
-Secondo me è
una cosa positiva… Hai trovato una persona che vuoi
proteggere a tutti i costi
e che non vuoi abbandonare.-disse Yusuke, mentre controllava le carte
nel suo
deck.-Sei veramente fortunato… Tu hai trovato qualcuno su
cui fare affidamento…
Non sei più solo...
Poi si fermò di
colpo e lasciò cadere le carte sul pavimento della stanza.
-Yusuke? C’è
qualcosa che non va?-gli chiese Atticus, preoccupato per la reazione
improvvisa
dell’Obelisk dai capelli verdi.
-No, non
preoccuparti… Va tutto bene!-rispose l’altro
abbozzando un mezzo sorriso e
chinandosi per raccogliere le carte che gli erano cadute. Zane e il
castano si
scambiarono uno sguardo perplesso, certi che qualcosa aveva turbato il
ragazzo
dolce e mite che avevano di fronte.
-Comunque,
tornando al discorso di prima, a che livello di intimità
siete arrivati?-fece
il dongiovanni, rivolgendosi allo studente dai capelli blu.
Zane arrossì
violentemente.
-Che domande
sono?-chiese, cercando di nascondere il rossore.
-Sei
arrossito…-fece Atticus, trattenendo le risate.
-Non è vero…
-Dai, non
nasconderlo! A noi puoi dire tutto!
-Non devo dirvi
proprio niente!-sbottò il Kaiser, stufo per le continue
domande dell’altro.
-Ho indovinato,
vero?
-Smettila…
-Sei tutto
rosso… Che carino! Dovrei farti una foto e farla vedere a
Yomi…-continuò
l’altro, imperterrito.
-Non ci provare…
-Scommetto che
si metterebbe a ridere…
-Atticus!-esclamò
Zane, alzando il tono della voce.
-Tranquillo, sto
scherzando!
Yusuke si alzò improvvisamente
in piedi e, rivolgendosi ai due amici, disse:
-Scusatemi, ma
devo andare… Ci vediamo più tardi, ok?
-Ok…-gli rispose
il castano, facendogli un cenno con la mano. L’Obelisk dai
capelli verdi
ricambiò il saluto ed uscì dalla camera
dell’amico.
-Non pensi che
si stia comportando in modo strano?-fece il giovane dai capelli blu,
non appena
l’altro fu uscito dalla stanza.
-Non saprei…
Forse è solo stanco!-gli rispose Atticus.
-Forse…
-Quindi,
tornando al nostro discorso…
-Atticus, per
favore. Sembra un interrogatorio…
-E lo è! Non
dici mai niente e io sono curioso!
Zane sospirò,
certo che non avrebbe mai trovato un modo per sottrarsi alle domande
inquisitorie dell’amico. Ormai aveva deciso di non farsi gli
affari suoi e non
avrebbe mai cambiato idea.
-L’avete già
fatto?-chiese il dongiovanni, a bruciapelo. L’altro studente
arrossì di nuovo.
-Perché non
rispondi?-continuò Atticus.
-Non capisco a
cosa ti riferisci…-fece l’altro, fingendo di non
capire.
-Zane, non fare
il finto tonto! Lo sai di cosa sto parlando! Mi riferisco al
sesso…
Il Kaiser si
voltò di scatto, lanciando un’occhiataccia
all’amico.
-Ho
esagerato?-chiese il castano, cercando di evitare gli sguardi
fiammeggianti
dell’altro.
-Direi!
-Mi dispiace…
Però non hai risposto!
Zane stava per
ribattere, quando il suo palmare iniziò a squillare.
-Ti stanno
chiamando…-gli fece l’amico, indicando
l’oggetto appoggiato sul comodino.
-Chissà chi è?-commentò
l’Obelisk, sottovoce. Poi prese l’apparecchio e
rispose alla chiamata. Sul
piccolo schermo comparve il volto di Yomi.
-Yomi?-fece
sorpreso il giovane.
-Zane!-esclamò
la ragazza, non appena l’altro rispose.
-E’ successo
qualcosa?
-Bè, ecco… Credo
di essere nei guai…
-Perché? Cos’è
successo?
-Forse è meglio
se te lo spiego a voce… Ti dispiace venire al molo?
-Non c’è
problema… Vengo subito…
Detto questo, lo
studente chiuse la comunicazione. Poi si alzò in piedi e si
diresse verso la
porta.
-Pensi che sia
successo qualcosa di grave?-fece Atticus, alzandosi anch’esso
in piedi.
-Se fosse
successo qualcosa di grave, non mi avrebbe mai
chiamato…-rispose l’altro
Obelisk, uscendo poi dalla stanza.
Giunto al
piccolo porticciolo, il Kaiser trovò la matricola seduta sul
bordo della
banchina, con una canna da pesca improvvisata in mano, intenta ad
osservare la
superficie increspata dell’acqua.
-Cosa stai
facendo?-fece Zane, non appena si fu avvicinato.
-Sono in un mare
di guai!-esclamò Yomi, non appena lo vide.
-Non avrai mica
fatto a botte?
-No! Come ti
viene in mente?!-esclamò l'altra, risentita, mentre si
alzava in piedi.
-Allora cos’è
successo?
-Ecco… Non so
come dirtelo…
-Devo
preoccuparmi?
-No. Non
riguarda proprio me, perciò…
-Non potresti
essere un po’ più precisa?
-Forse è meglio
se lo vedi tu stesso…-fece la ragazza, afferrando la mano
dell’altro e
portandolo via.
I due si diressero
verso il promontorio vicino al dormitorio rosso e si fermarono ai
margini della
radura. Seduto sul ciglio del burrone c’era uno studente un
po’ grassoccio. Era
di schiena e lo studente del secondo anno non riuscì ad
identificarlo.
-Vedi! Non so
cosa fare…-fece Yomi, indicando l’individuo di
spalle.
Zane osservò la
figura per qualche secondo, poi guardò la ragazza, cercando
di capire dove
volesse arrivare.
-Non riesco a
capirti…
-Si tratta di
Chumley! E’ depresso per come sono andati i test di fine
trimestre e non so
cosa fare…
-E’ per questo
che mi hai chiamato?
-Sì…
-Mi hai fatto
preoccupare, sai? Credevo che fosse successo qualcosa di
grave…
-Scusa…
-Ti senti in
colpa per i suoi risultati?-chiese Zane.
-Non proprio…
Credo di aver fatto tutto quello che potevo, ma non vorrei avergli dato
false
speranze.
-…
-Abbiamo
ripassato tutte le due settimane precedenti. Ho fatto del mio meglio;
ho
cercato di spiegargli tutto quello che poteva non aver capito. Abbiamo
anche
duellato tutti i giorni, anche due o tre volte al giorno. Mi sembrava
che fosse
migliorato, perciò gli ho detto che secondo me avrebbe
ottenuto dei buoni
risultati… Sembrava contento, ma…
-Non sono andati
bene…
-Ha ottenuto il
punteggio più basso in assoluto, ancora più basso
di quello dello scorso
trimestre. Ed io ho ottenuto il punteggio più alto.
Nonostante tutto l’impegno
che ci ha messo, non è migliorato. Anzi, è
peggiorato…
-Lo sai che non
è colpa tua, vero?
-Sì, lo so… Però
non so come comportarmi. Non so cosa dirgli per tirarlo su di
morale… Ho paura
che qualsiasi cosa gli possa dire, lo offenderebbe e basta.
-Forse non è
questo il suo posto…
-Zane!-esclamò
l’altra, indispettita.
-Se fosse
portato per i duelli, non sarebbe in quelle condizioni…
-Lo so! Ma non
posso dirglielo! Chumley ama duellare… Non posso essere
così cattiva…
-Non saprei come
aiutarti…
-Non sei
d’aiuto!
-Lo sai cosa
penso. Anche se è un bravo ragazzo, non mi piace sapere che
passi il tempo
insieme a lui.
-Guarda che non
stiamo parlando di Makoto!
-Lo so, ma non
riesco ancora a fidarmi degli altri ragazzi. Ho paura che qualcuno
possa farti
di nuovo del male…
-Chumley non mi
farebbe mai del male…
-Lo so…
-Non ti fa bene
continuare a preoccuparti per me…
-Mi preoccuperò
sempre per te. Comunque penso che gli farà piacere se ci
parli…
-Dici che
dovrei?
-Dovresti fare
ciò che ti senti di fare…
-Sei odioso…
-Fai del tuo
meglio…-fece Zane, baciandole la fronte.
-Sei odioso lo
stesso…
-Ti aspetto al
molo…
Detto questo,
l’Obelisk si allontanò dal promontorio,
dirigendosi di nuovo verso il porto.
Yomi rimase sola e incerta su cosa fare.
“Zane ha
ragione… Questa è una cosa che devo risolvere da
sola! Non posso chiedere a
lui… Inoltre, a lui Chumley non va nemmeno a genio. Forse
dovrei essere
sincera…” pensò la matricola,
continuando a fissare il compagno di classe. Poi
fece un respiro profondo e si avvicinò all’amico
del primo anno.
-Chumley…
Non appena si
sentì chiamato, il ragazzo si voltò.
-Yomi?
-Ti dispiace se
mi siedo?-chiese la ragazza.
-No, figurati…
-…
-Complimenti per
i risultati del test…-mormorò Chumley, dopo
qualche minuto di silenzio.
-Grazie...
-...
-Senti, per
quanto riguarda i tuoi risultati, mi dispiace!
-Non è colpa
tua. Hai fatto tutto quello che potevi… Sono io che non ho
alcun talento!
-Non dovresti
arrenderti! Se ti impegni-
-Non ho
speranze! Non ho talento; per quanto mi impegni non riuscirò
mai a migliorare…
Forse dovrei semplicemente smettere!
-Non puoi
arrenderti! A te piace Duel Monster, no?
-…
-Anch’io ho
pensato di rinunciare a tutto, ma non è così che
si risolvono i problemi!
Scappare non serve a niente… In questo modo, soffri molto di
più!
-Non ha senso
continuare…
-Non puoi ancora
dirlo! C’è il test finale…
-Boccerò anche
quello… Ormai dovrò ripetere l’anno!
-Chumley…
-Però mi fa
piacere che tu ti preoccupi per me…
-Siamo amici,
no?
-Non ti dà
fastidio essere amico di un duellante senza speranza come me?
-Perché
dovrebbe?! Tu sei migliore di tanti altri studenti! Preferisco passare
il tempo
con te che con qualche Obelisk con la puzza sotto al naso…
-E il Kaiser è
d’accordo che trascorri il tempo con me?
-Perché non
dovrebbe?
-Non gli vado
molto a genio, vero? L’ho capito dal modo in cui mi
guarda… Non credo che mi
odi, ma non gli sono nemmeno simpatico…
-In effetti…
Credo che sia un po’ geloso del fatto che siamo buoni amici e
probabilmente pensa
che tu abbia un altro tipo di interesse nei miei confronti…
-Non è vero! Per
me sei una buona amica, tutto qui…
-Gliel’ho detto
anche io… E lui dice che ne è consapevole, ma non
si fida lo stesso. Inoltre ha
paura che qualcuno possa cercare di fare le stesse cose che ha cercato
di fare
Makoto. Teme che possa capitarmi qualcosa e che qualcuno possa farmi
del male…
Tu compreso.
-Lo sai che non
ti farei mai del male…
-Lo so! Io mi
fido di te e credo che alla fine anche lui si fidi… Forse
devo solo dargli un
po' di tempo!
Chumley sorrise,
poi, come ricordandosi di qualcosa, esclamò:
-Volevo farti un
disegno per ringraziarti di tutto quello che hai fatto per me... Ti
piace come
idea?
-Un disegno? È
un'idea meravigliosa! Posso scegliere il soggetto?
-Voglio farti
una sorpresa!
-Uffa!
-Non
preoccuparti! Sono sicuro che ti piacerà…-fece
l'altro, sorridendo.
-Allora non vedo
l’ora!-gli rispose Yomi, alzandosi in piedi. Lo Slifer la
imitò, poi la salutò,
dirigendosi verso il dormitorio rosso. La ragazza, invece, si diresse
di nuovo
verso il molo, dove trovò Zane intento a pescare. Non appena
la vide, alzò lo
sguardo verso la studentessa e disse:
-Non so come tu
faccia a pescare…
-Non ti riesce?
-Non credo di
avere molta pazienza… Me ne sono lasciati scappare due o
tre…
-Non l’avrei mai
detto! Di solito sei molto paziente... O comunque, hai sicuramente
più pazienza
di me!
-Non ci vuole
molto ad avere più pazienza di te…-fece
l’altro alzandosi in piedi.
-Come siamo
simpatici...-commentò la ragazza, poi prese la canna di mano
al Kaiser e chiese:
-Vuoi che ti
insegni?
-Sinceramente
preferirei fare altre cose con te…
Yomi lo squadrò,
indignata.
-Questo genere
di discorsi non me l’aspettavo da parte tua!
-Hai frainteso!
Non mi riferivo a quel genere di cose!
-Ma davvero?!-fece
la ragazza, dando le spalle al giovane.
-Bè, ad essere
sincero voglio davvero fare l'amore con te, ma… Ora
è troppo presto e non me la
sento…-fece l’Obelisk, arrossendo completamente.
-Ti vergogni?
-Non voglio
affrettare le cose, tutto qui. Non voglio obbligarti a fare una cosa
che non ti
senti di fare e non voglio farti tornare alla mente situazioni
spiacevoli.
Inoltre, stiamo insieme solo da tre mesi… E’
troppo presto!
-…
-Però mi
piacerebbe duellare un po’ contro di te…
-E se ti
sconfiggo? Magari ci resti male e ti metti a piangere come un
bambino…-lo
punzecchiò la matricola.
-Piuttosto, come
è andata con Chumley?-chiese Zane, cambiando argomento.
-È un segreto!
-L'importante è
che tu abbia fatto del tuo meglio.
I due si misero
a sedere sul bordo della banchina, con i piedi penzoloni nell'acqua.
-Siamo quasi
arrivati alla fine dell’anno… Quindi il prossimo
sarà il tuo ultimo anno
qui.-disse Yomi, mentre osservava la superficie dell'acqua.
-Già…
-Menomale! Non
ho alcuna voglia di vederti per tutto il tempo...
Il Kaiser si
lasciò sfuggire una risatina sommessa, poi
scompigliò i capelli della ragazza e
fece:
-Non ti
libererai facilmente di me.
-È un vero
peccato!-esclamò l'altra, provocandolo.
-Pensi di
cavartela da sola?
-Per chi mi hai
preso! Posso cavarmela benissimo anche senza di te! E comunque, il
prossimo
anno verrà anche mio fratello, perciò non devi
preoccuparti. Non farò a botte
con nessuno...
-Non mi riferivo
a quello.
-E a cosa?
-Non voglio che
qualcuno tenti di violentarti.
-Non
preoccuparti! Se qualcuno ci prova, gli taglierò le palle!
Zane rabbrividì.
La matricola se ne accorse e si affrettò ad aggiungere:
-Le tue non le
taglio; puoi stare tranquillo!
-Vorrei anche
vedere...-mormorò l'altro. Poi, ritornando al discorso di
prima, fece:
-Non credevo che
tuo fratello avesse un anno meno di te. Pensavo che fosse molto
più piccolo...
-Non te l’avevo
detto?
Il Kaiser scosse
la testa. Poi aggiunse:
-Anche mio
fratello dovrebbe venire il prossimo anno…
-Tu?! Un
fratello minore?!-esclamò l’altra, scoppiando a
ridere. L’altro studente la
guardò per qualche secondo, poi, sorridendo, fece:
-Vuoi farmi
perdere la pazienza?
-Mi stai
minacciando?-lo provocò la ragazza.
-Com’è tuo
fratello? È una testa calda come te?-chiese l'altro,
ignorando le finte minacce
della studentessa.
-No, per nulla!
Non ci assomigliamo per niente, ad essere sincera. Jaden è
sempre allegro,
qualsiasi cosa succeda. E’ molto bravo a duellare, anche se a
scuola non va
tanto bene. Per lui i duelli sono divertenti e basta; non credo che li
abbia
mai presi seriamente. E diciamo che non è molto bravo a
capire le emozioni di
chi gli sta intorno. È superficiale, ma è pur
sempre un buon fratello
minore. Sono grata
di aver avuto questa
fortuna…
-Siete molto
legati?
-Non saprei!
Probabilmente sì... Credo che sia per il fatto che non siamo
realmente
fratelli!
-Davvero?
-Io sono stata
adottata quando avevo circa cinque anni. I miei genitori e Jaden
vennero
all'orfanotrofio per adottare un bambino, visto che mio fratello voleva
un
fratellino o una sorellina e i miei genitori non potevano avere altri
figli.
Non appena Jaden mi ha vista, ha iniziato a seguirmi
per tutto l'edificio, continuando a chiamarmi
"sorellona". Così, alla fine, mi hanno adottata...
-E i tuoi veri
genitori?
-Non lo so… Sono
stata abbandonata quando avevo poche settimane. Non so chi
fossero… E ad essere
sincera, non mi interessa. I miei veri genitori sono quelli che mi
hanno
adottato! E Jaden, per me, è un vero fratello…
-Perché non mi
hai detto che sei stata adottata?-chiese Zane, a bassa voce.
-Non ne vedevo
il motivo… Poi, come ti ho già detto, la mia vera
famiglia è quella che mi ha
portato via dall’orfanotrofio. Cosa cambiava che tu lo
sapessi o meno?
-Niente... È
solo che mi piacerebbe sapere tutto su di te...
-Tutto? Quindi vorresti
sapere anche la mia taglia di reggiseno?
-Non capisco
cosa c'entri adesso...-fece l'altro arrossendo leggermente.
-Lo so che vuoi
saperlo! Voi uomini siete tutti uguali...
Zane sospirò,
poi scompigliò i capelli della ragazza.
-Sei sempre la
solita! Ma se tu non fossi così, non mi sarei mai innamorato
di te...