Videogiochi > Don'tStarve
Segui la storia  |       
Autore: Carlo Di Addario    14/12/2014    1 recensioni
AVVISO: Storia sospesa e destinata a restare incompiuta.
----------------------------------------------------------------
"Questa ezzere krande forza che è... SCIENZA, MUAH AH AH!!!"
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
​Capitolo 23:

 

Il gruppetto stava marciando...
Boing, boing, boing, boing...
...E saltando da diverse ore. Ormai il villaggio dei pig era solo un ricordo.
Il sole era alto nel cielo, mentre una piacevole brezza estiva soffiava su quei prati dove stavano camminando, che ben presto si sarebbero trasformati in steppa.
Wilson respirò profondamente quell' arietta frizzante, sorridendo.
Wolfgang lo squadrò interrogativo: "Che hai da sorridere, scienziatucolo?"
Il ragazzo provò a spiegarsi: "Non so... oggi mi sento raggiante!"
Il russo replicò: "E di cosa? Che stiamo per buttarci in un deserto infernale, è questo che ti entusiama...?"
Lo scienziato fece spallucce: "Boh... chissà, forse anche per quello!"
Il campioni di pesi massimi lo guardò storto: "...tu sei tutto scemo..."
Wilson a quel punto esclamò esaltato: "Ma Wolfgang, come fai a non esser emozionato? Ti rendi conto che siamo stati coinvolti in qualcosa di mitico?? Poteri oscuri e terribili, vestigia di antiche civiltà, incubi millenari... se non rischiassimo tutti la vita e non fosse un' esistenza di stenti sarebbe grandioso!!"
Tutti guardarono lo scienziato.
Silenzio.
A disagio, Higgsbury mormorò: "...No???"
Willow disse secca: "No"
Wolfgang: "Per niente"
Webber: "Assolutamente"
Otto: "Arf!"
Wilson incrociò le braccia, imbronciato: "Bah, tentavo solo di veder la cosa positivamente, tristoni"
Wendy: "Be'... io son d' accordo con te, sarebbe davvero mitico se non rischiassimo tutti la vita" e abbozzò un sorriso allo scienziato.
Al ragazzo tornò il sorriso: "Grazie! Almeno c'è qualcuno... (e sottolineo la parola "qualcuno") ... che tenta di veder le cose in positivo!"
Willow replicò allo scienziato: "Quando saremo tornati a casa tenterò anch' io di veder qualcosa di positivo in tutto questo ambaradam, ammesso che ci torneremo"
Wilson esclamò convinto: "Eccerto che ci torneremo, a casa!"
La nera gli sorrise e incrociò le dita: "Speriammo"
Wolfgang abbozzò un sorriso, divertito: "Tsk... chissà cosa diranno i miei colleghi quando mi vedranno ritornare dopo quasi due mesi in queste condizioni..."
Willow fece spallucce, amareggiata: "Bah... tanto io non ho nessuno dal quale tornare o giustificarmi... spero solo di non perdere il posto in fabbrica..."
Wolfgang la guardò sorpreso. Domandò: "Lavori in fabbrica di montaggio?"
La nera annuì, abbozzando un sorriso: "Già... curioso per una donna, vero?"
Il russo fece spallucce: "Inusuale"
Wilson constatò: "Dev' essere dura... ho letto numerosi saggi che dicono come sia alienante e frustrante lavorare in fabbrica!"
La nera fece spallucce: "Neanche troppo... anche perchè se quei quattro soldi che prendi ti servono per campare te la devi magnà, la frustazione..."
Wendy a quel punto domandò: "Ma scusa, Wiwluccia, sei una persona dalle grandissime capacità! Possibile che tu non riesca a trovare un lavoro migliore che l' operaia in fabbrica???"
Willow le sorrise dolcemente. Ecco, da quella domanda si vedeva lo stacco generazionale e sociale che intercorreva tra le due ragazze: "Oh, Wendy, come potrei ambire a qualche ruolo più alto e prestigioso? Sono una donna, non ho una famiglia alle spalle e non ho frequentato degli studi universitari..."
La riccia esclamò: "Appunto, proprio per questo vali ancora di più! Sei n'a tipa tosta, decisa, che affronta la vita con le sole proprie forze! Meriteresti molto di più!"
La nera replicò amareggiata: "Il mondo non funziona così... è triste, ma se sei povera e sola non vali niente..." poi abbozzò un sorriso, quasi divertita: "E francamente parlando, l' unica altra via che avevo era fare la baldracca"
Wendy guardò spiazzata l' amica.
La nera annuì: "Non esserne troppo sorpresa, nella mia situazione molte si riducono a prostituirsi... sai quante mie compagne dell' orfanotrofio hanno preso quella strada? Troppe" e sosprirò.
Inutile dire che alla bionda, evidentemente sempre cresciuta come un fior di serra dai fratelli, quelle rivelazioni stavano abbastanza sorprendendo: "Oh... addirittura...?"
Ora capiva perchè i famigliari le avevano sempre ripeto e ribadito più volte che lei non era inferiore a nessuno e che non avrebbe mai dovuto dubitare delle sue capacità, ma anzi, essere sempre esser fiera e orgogliosa di se stessa.
La scout annuì: "Già"
Wilson spiegò alla bionda: "Purtroppo è una brutta società, la nostra, capitalista e maschilista..."
Wendy annuì piano.
Poi lo scienziato si girò sorridendo verso la nera: "Comunque Willow, una volta tornati a casa, se hai bisogni di una mano economica, be', posso dartela volentieri!"
La nera guardò sorpresa e il ragazzo: "Cosa? Nono, io... io non volevo assolutamente chiedere nulla a nessuno e..." 
Ma lo scienziato la interruppe: "Tranquilla, non è un problema per me... non nascondo che vengo da una famiglia molto agiata, anche se vivo solo e di stenti. Posso prestarti abbastanza tranquillamente qualche soldo se ne hai bisogno!" e concluse la frase con un bel sorrisone alla ragazza.
Willow si ritrovò spiazzata dall' improvvisa offerta del ragazzo: "Io... io..." 
Wilson notò come avesse fatto turbare la nera e s' affretto a dire: "Oh, non volevo turbarti... meglio parlarne dopo con calma, che ne dici?"
La scout annuì: "Si, meglio di si... grazie comunque!"
E abbozzò tentennante un sorriso.

Plish...
Il fuoco scoppiettava placidamente nel piccolo campo allestito per l' occorrenza.
Il sole stava tramontando e tutti erano esausti. Si eran giusto fermati un momento per il pranzo quel pomeriggio e poi via, a camminare sotto il sole cocente fino alla sera.
Nessuno parlava, anche perchè durante tutte le ore di cammino avevano avuto modo di esaurire praticamente ogni argomento di conversazione.
Anche il paesaggio era cambiato: si trovavano ora in mezzo a delle steppe savanose, simili a quelle già incontrate settimane prima, vicine al Bosco di Lecci e piene di bufaloni.
Wilson, che stava montando il suo motore alchemico, si fermò un momento ad osservare il tramonto: osservò il cielo tingersi di rosso e le nuvole di rosa, mentre il sole scendeva lentamente sotto quel mare di erba secca. 
Pink!
Pink!
Willow finì di martellare l' ultimo picchetto della tenda e si alzò in piedi, asciugandosi la fronte: "Auf, e anche questa e fatta!"
Poi si girò e vide lì, Wilson, imbambolato a guardare il panorama.
Domandò divertita: "Che guardi, Wilson?"
Lo scienziato le sorrise: "Il tramonto... poetico, vero?"
La ragazza si girò e osservò anche lei quel piccolo spettacolo. 
Higgsbury mormorò: "E' da quando lasciai l' Oregon che non mi capita più di vedere un tramonto del genere..."
Willow fece spallucce, sorridendo: "Io è da quando abbandonai gli scout che non ne vedevo più, se è per questo, ahahahahah!"
Lo scienziato sorrise nuovamente, vedendo la nera ridere. Poi domandò: "Come mai così allegra questa sera?"
La ragazza fece spallucce: "Non lo so... mi sento leggera leggera però... quasi felice, sai?"
Wilson la guardò divertito: "Addirittura?"
Willow annuì e, malgrado la stanchezza, fece una piroetta su se stessa: "Si! Sarà perchè sono talmente alienata che ormai trovo normale questo incubo e anche un bel tramonto mi rende felice, ahahahah!"
Higgsbury annuì, ridendo: "Ahahahahah, brava, è questo lo spirito giusto!"
"Piccioncini, è pronto in tavolaaaa!"
I due si girarono verso il fuoco, dove Wendy stava servendo la cena ed esclamarono all' unisono: "Arriviamo!!"
Così si sedettero vicino, agguantando le loro porzioni.
Wolfgang domandò mangiando: "Gnam, alofa, di che cofa stavate parlanfo, piffoncini? Gnam!"
Wilson inarcò un sopracciglio, divertito: "Perchè ti interessa così tando di che ciancio con Willow? Gnam!" E lo scienziato si ficcò un pezzo della sua carota arrostita in bocca.
La nera in questione spiegò masticando: "Perfè si tratta fi una vecchia zifella pettefola, gnam!"
Webber sorrise divertito insieme a Wendy.
Wolfgang rise: "Ahahahahahah, gnam!" Deglutì il boccone e si spiegò: "No, è solo perchè tutti aspettano che il nostro scienziatucolo si faccia avanti..." e riservò un' occhiata maliziosa al ragazzo.
Questi deglutì e sorrise al russo, ricambiando lo sguardo malizioso: "Si decida di cosa?"
Wolfgang a quel punto sbottò: "E andiamo, su! E' ovvio che l' ami, a questa qua! E stai sempre a guardarla più stordito del solito, e approfitti di ogni occasione per saltarle addosso, su, dichiarati, ahahahahahah!"
Willow deglutì e guardò sorpresa lo scienziato: "E'... è vero?"
Questi ammollò il suo piatto, avendo appena perso l' appetito. 
Silenzio.
Tutti gli sguardi erano puntati sul ragazzo, fermo, in mobile, a rigirarsi i pollici fissando il terreno.
Poi questi alzò lo sguardo verso la ragazza e annuì, tentennate: "Si... si, è vero, mi sono innamorato di te..."
Willow mormorò: "Oh..."
Silenzio...
I due rimasero qualche istante a fissarsi.
"Gnam!"
Wolfgang si mise in bocca un pezzo di carota, osservando divertito la scena.
Poi la nera mormorò: "Anch' io... anch' io mi sa che mi sono innamorata..." e abbozzò un sorriso al ragazzo.
Poi gli si avvicino alle labbra e...
Smack!
...i due si baciarono.
Silenzio.
Willow si staccò dall scienziato, arrossendo: "Emm..."
Wilson restò un' attimo interdetto, fissandola ancora meravigliato, quasi come se non si fosse reso bene conto di quel che era appena successo.
Poi un sorrisone gli spuntò in volto: "Oh, uao... quindi... quindi è ufficiale...? Siamo, siamo fidanzati???"
La nera annuì, sorridendo: "Si... siamo... siamo fidanzati! Ahahahahahah!"
E scoppiò a ridere.
Anche Wilson scoppiò a ridere: " Ci siamo fidanzati, ahahahahahah!!"
Clapclapclapclap!!
Wolfgang iniziò ad applaudire, ridendo: "Ahahahahahah, un bell' applauso alla nostra nuova coppietta!!"
Clapclapclapclap!!!
Anche Wendy e Webber iniziarono ad applaudire.
La bionda esclamò: "Che bella sorpresona, ahahahahah!!"
Webber: "Un mare di felicitazioni!!"
E Otto esclamò tutto festoso: "Arfarf!!"
I due si girarono verso gli amici, ancora sudigiri per quanto appena successo, sotto gli applausi generali.
Wilson dunque prese per mano Willow e le fece segno di alzarsi.
Questa la guardò divertita e si alzò insieme a lui.
Poi questo alzò i pugni e urlò: "SI, CI SIAMO FIDANZATI, AHAHAHAHAHAHAH!!!"
Willow annuì e alzando anche lei le braccia al cielo urlò sorridendo: "A QUANTO PARE, AHAHAHAHAHAHAH!!!"
Smack!
E i due si baciarono nuovamente.
Wolfgang scoppiò a ridere: "Ahahahahahah, che copia di pirloni, ahahahahah!!"
I due si girarono verso il russo e...
"Prrrrrr! Ahahahahahahah!"
Gli fecero n'a pernacchia, ridendo felici.
Poi il russo sogghignò: "Bene... allora adesso Wilson... be', immagino che inzupperai il biscotto, no?"
Willow si voltò di scattò verso il russo: "Eh?!"
Questi si spiegò: "E be', quando un uomo e una donna si amano..."
La ragazza replicò imbarazzata: "S-si, ma siamo qua, davanti a tutti, stanchi, sporchi con un sacco di lavoro da fare... ci sono dei bambini, cosa cazzo dici Wolfgang!!"
Il russo si mise sulle difensive, ridendo: "L' avevo buttata lì così, su, non ti scandalizzare, ahahahahah!"
La nera abbozzò un sorriso imbarazzato a Wendy e Webber, che stavano fissando divertiti la scena.
Wendy si mise subito a fischiettare guardandosi intorno mentre Webber si mise ad accarezzare Otto, facendo i finti tonti.
Willow li guardò storta, abbozzando un sorriso: "Idioti"
Wendy: "Firulì, firulà"
Poi la nera si girò verso Wilson: "Emm..."
Questo fece spallucce, sorridendo: "Tranquilla, son d'accordo con te! A stento mi reggo in piedi, figuriamoci a farti, ahahahahahahah!"
E si stese sulla morbida erba con le braccia aperte, ridendo.
Willow sorrise divertita.
Poi domandò: "Non finisci di mangiare?"
Lo scienziato scosse la testa: "Mangia tu la mia porzione, m'è appena passata la fame sta' sera!"
Willow scosse la testa: "Anch' io non c' ho più voglia di mangiare"
Swim!
Wolfgang prontamente agguantò il piatto dello scienziato e constatò: "Be', se nessuno interessa più nutrirsi magno io, va bene? Gnam!"
E senza troppi complimenti si ficcò in bocca un pezzettone di lattuga.

La luna era alta nel cielo.
Plish...
Il fuoco scoppiettava bello bello e poco distanti Wilson e Willow se ne stavano abbracciati come al solito sotto le stelle.
Appena finito di mangiare infatti tutti se ne erano andati a nanna, esausti. E la nera si era abbarbicata tutta contenta a un dormiente Wilson.
Webber ne aveva dunque approfittato per dormire in tenda con Otto.
Insomma, stavan tutti dormendo. O quasi.
Wendy, infatti, se ne stava stesa sul suo sacco a pelo, in silenzio.
Aveva il cuore che batteva forte forte. Non aveva avuto il coraggio di parlare coi suoi amici. Se ne era rimasta zitta. E' che aveva paura: paura delle loro reazioni, paura di allarmarli inutilmente, paura che diffidassero di lei.
E con che cuore poteva turbarli dopo che Wilson e Willow si erano appena fidanzati? Come avrebbe potuto rovinare quel piccolo momento meraviglioso, dopo un mese di orrori e una vita di stenti?
"Auf..."
Sospirò leggermente.
Si era ripromessa, tempo addietro ormai, che si sarebbe fatta in sedici perchè tutti loro portassero la pellaccia a casa, sani e salvi. Ci stava riuscendo? Era stata capace in tutto quel tempo a rendersi un pochino più utile? Boh, non lo sapeva. Non sapeva più dire nulla, era confusa, spaesata. 
Aveva, aveva bisogno di qualcuno che la capisse, qualcuno che sapesse darle delle risposte, delle certezze...
Alzò la mano e si toccò il fiore che teneva sulla testa, per tenersi fermi i capelli. Questa volta era una ninfea, il fiore preferito di sua sorella.
"Singh..."
La bionda sospirò tristemente. 
"Abby..."
Silenzio...
La bionda continuò a fissare triste per terra.
"Su, non esser triste Wendella, non ci sono abituata"
"..."
La bionda alzò il faccino e vide davanti a se una spettrale figura che ricordava una giovane ragazza dai capelli ricci praticamente uguale a lei.
Silenzio.
Le due si fissarono qualche istante.
"..."
Abigail abbozzò un sorriso: "Emm... dunque..."
Wendy: "AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!"
[
Danger Theme - Mario & Luigi Partners In Timehttps://www.youtube.com/watch?v=X9hcP4YQXvs]
"!"
Abigail esclamò: "Shhhh!! Per l' amor del cielo, sta' zitt..."
"?!!"
Wolfgang, Webber e Otto si destarono di colpo, sentendo l' urlo della bionda.
La ragazza in questione era con la bocca spalancata, pietrificata di fronte a un... fantasma?!
I tre si pietrificarono come la bionda, terrorizzati.
Svram!
Wilson e Willow spalancarono le tende.
Willow urlò: "COSA SUCCED... !!!"
Silenzio.
Ai due raggelò il sangue non appena videro la spettrale figura che aveva pietrificato gli animi di tutti i presenti.
Questa incrociò le braccia, corrucciando lo sguardo nello sbigottimento più totale: "No, non doveva affatto andare così"
Poi sbuffò, quasi scocciata, rivolgendosi a Wendy: "Ora chi lo sente, a quello?" e abbozzò un sorriso alla bionda.
Questa era ancora in crash e la stava fissando in un' espressione di pura incredulità.
Poi la spettrale figura esclamò allegramente: "Be', scusate se vi ho svegliato... ciao!"
E scomparve.
"..."
Tutti si fissarono.
Wolfgang: "UN FANTASMAAAAAAAAAAA!!! AHIOTOOOOOOOO!!!!"
Swim!
Il russo si buttò sotto il proprio sacco a pelo rannicchiandosi, tremolante.
[Stoppate la musica]
Boing, boign, boing, boing!
Otto saltellò nel punto dove si era manifestata la misteriosa creatura e l' annusò, ansimando perplesso: "Arf, arf?"
Webber esclamò: "Otto, torna qua!"
E agguantò, tremolante, il proprio animaletto.
Wilson scosse la testa: "Dio... non posso credere a ciò che ho appena visto..."
Willow annuì, piano.
Poi lo scienziato domandò: "Cosa... cosa facciamo?"
La nera corrucciò lo sguardo: "Inanzi tutto ce ne andiamo da qua! Su, forza! Prendiamo tutto e leviamo le tende!"
Detto fatto! Nel giro di un quarto d'ora il campo fu smontato e nel ben mezzo della notte, fiaccole alla mano, il gruppetto si mise in marcia.
Camminavano tutti a passo svelto, ancora traumatizzati.
Wilson si avvicinò alla nera e domandò: "Dove... dove andiamo?"
La scout, che si stava rovinando la vista nel tentativo di studiare la mappa del luogo nonostante la flebile luce della propria torcia, mormorò: "Devo ancora deciderlo, per ora il più lontano possibile da qua. Poi discuteremo di quel che è successo. Ora come ora assicurati che tutti gli altri stiano bene, in particolare Wendy e Wolfgang"
Wilson annuì e si diresse dunque verso i propri compagni.
Wolfgang era ancora paonazzo e tremava come una foglia, mentre Wendy sembrava uno zombie, ancora visibilmente sconvolta. 
Webber invece, seppur agitato, sembrava tutto sommato tranquillo e Otto gli saltellava accanto come se non fosse successo nulla.
Boing, boing, boing, boing...
Evidentemente dopo due anni tra quelle lande si era abituato a tutto.
Così lo scienziato si avvicinò al russo: "Emm... Wolfgang, come stai, tutt' apposto?"
Il russo scosse la testa: "No, no che non sono apposto! Wilson, un fantasma, ti rendi conto?! UN FANTASMA!!! CI MANGERA' IL CERVELLO!!!" e il campione di pesi massimi si mise le mani sui capelli, con aria folle.
Wilson ebbe un sussulto per l' improvvisa reazione. Cosa poteva dire per provare a calmare un minimo il compare? 
Constatò: "Be'... non, non è detto che fosse un fantasma! E poi a pensarci bene non ha manifestato intenzioni ostili, potrebbe, potrebbe essere buono, no?"
Wolfgang lo guardò impaurito, per nulla convinto dalle flebili e tremolanti parole dello scienziato.
E questi non potè che dare ragione al compare: come poteva sperare che si calmasse con le sue parole se neppure lui stesso era convinto di quel che diceva?
Wilson scosse la testa e, dando una pacca sulla spalla al compare, mormorò: "Tenta, tenta di stare calmo, ok? Siamo tutti agitati, è importante mantenere il sangue freddo adesso, mi raccomando!" 
Questi annuì tremolante, con l' aria ancora palesemente terrorizzata. Sembrava che gli stesse per venire un' infarto.
Lo scienziato si diresse dunque verso Wendy. La osservò un' attimo, inquieto. Non l' aveva mai vista così... così strana...
Mormorò cautamente: "E tu? Stai... stai bene, Wendy?"
La bionda rimase silenziosa.
Poi, continuando a guardare di fronte a se persa, scosse la testa: "No, non stò affatto bene..."
Wilson si preoccupò: "Ti ha per caso fato del male, quella cosa???" Meglio non pronunciare più il nome fantasma, non in vicinanza di Wolfgang, almeno.
La riccia scosse nuovamente la testa: "No, non mi ha fatto nulla...."
Lo scienziato la guardò poco convito: "Sicura?"
La bionda annuì. Poi mormorò: "Per favore, lasciami stare ora..."
Wilson annuì piano. Poi tornò in testa alla fila vicino a Willow.
Informò la nera: "Stanno tutti bene, più o meno... anche se a Wolfgang sembra gli debba venire un' infarto..."
La scout annuì, ancora corrucciata e con la mappa a un palmo da naso: "Speriamo non gli venga sul serio... gli altri, invece?"
Wilson continuò: "Webber e Otto sono un po' scossi ma tutto sommato tranquilli... quella che mi preoccupa è Wendy... è come se l' apparizione di quel coso l' avesse sconvolta... davvero, non l' avevo mai vita così..."
La nera annuì piano. Poi disse seria: "A qualche chilometro da qua si trova una piccola zona boschiva. Sembra ben riparata e spero sia abbastanza lontana da qualunque presenza spiritica e affini. Va a dire a gl' altri che c' accamperemo l' ha"
Lo scienziato annuì nuovamente e corse dagl' altri.

Plish...
Il fuoco era appena tornato a scoppiettare davanti alla tenda, in un piccolissimo campo base d' emergenza allestito in quattro e quattr' otto. E tutti vi si eran seduti intorno.
Silenzio.
Wolfgang se ne stava rannicchiato tenendosi le ginocchia, praticamente attaccato a Wendy e Willow.
La bionda in questione aveva ancora l' aria zombiesca.
La scout  fissava corrucciata le fiamme.
Webber invece stava cascando dal sonno e stava tentando di tener aperte le palpebre, mentre Otto dormiva già della grossa, in groppa al suo inquietante padroncino.
"Zzz..."
Solo il leggero russare dell' animaletto e lo scoppiettio del fuoco stavano scandendo quella silenziosa serata.
Wilson a quel punto domandò: "Be'... che si fa, allora?"
Silenzio.
Wolfgang e Webber si voltarono verso lo scienziato, ma il primo era troppo spaventato per dire alcunchè e il secondo si limitò a fare spallucce, senza sapere effettivamente cosa dirgli.
Willow mormorò: "Be', lontani da quella cosa lo siamo, stanchi e approvati pure... forse ci converrebbe andarcene a dormire. Domani mattina, a mente fresca, decideremo il dafarsi"
Wolfgang impallidì: "Cosa?! Vuoi andare a dormire con quel mostro in giro?!"
La nera fece spallucce: "Hai qualche altra idea?"
Il russo rimase in silenzio. Poi scosse la testa: "No. Ma di certo non mi addormenterò con quel fantasma tra i piedi!"
E si rimise tutto nervoso a fissare il fuoco.
La nera annuì: "Va bene, fa come vuoi. Su, gente, andiamocene a nanna"
Così la nera fece per alzarsi, come Wilson e Webber e...
Wendy mormorò tentennante: "A-aspettate!"
"Uh?"
Tutti si voltarono verso la bionda.
Silenzio.
Willow domandò: "Cosa c'è, Wendy? Riguarda il fantasma...?"
La riccia scosse la testa: "Non... non proprio..." prese fiato e continuò: "Devo, devo dirvi delle cose molto importanti che vi nascondo da troppo tempo..."
"...??"
La ragazza, seppur a capo chino, percepì palesemente la perplessità generale.
Aveva il cuore che batteva forte, aveva paura delle reazioni che avrebbero avuto. Ma era arrivato il momento di dirgli tutto.
"Sono la sorella di Maxwell!"
"..."
Silenzio.
Wilson: "Ah..."
Willow mormorò: "C-cosa...?!"
Wendy provò a spiegarsi: "O... o meglio, William, William Carter..."
"!!"
Nuovamente silenzio.
Wendy avrebbe tanto voluto essere rapita dagli alieni in quel momento.
La nera mormorò incredula: "Dio... com'è... com'è possibile...?"
Wilson annuì, ancor più allibito: "Già... come... come fai a dire ciò...? Da quanto lo sai?"
La bionda mormorò con un filo di voce: "Da... da quando abbiamo lasciato la palude... è, è l' ha che mi sono convinta che Maxwell fosse mio fratello e... e Re Pig me ne ha dato la conferma..."
Tutto tornava, ecco perchè c' erano così tante analogie tra i due personaggi ed ecco perchè Wendy sapeva tante cose su quel posto...
Willow esclamò di colpo: "Ma certo... quando sei andata a parlare da sola da Re Pig dicendoci che era per il colore preferito... Dio, come ho fatto a non capire che era palesemente una bugia...?"
Wendy continuò, sempre più tesa: "E... e non solo... Re Pig mi ha detto anche altro..."
Un silenzio carico di tensione pervase l' aria.
Willow aggrottò lo sguardo, mentre la rabbia saliva. Con un tono di voce misto tra l' inquieto e il minaccioso mormorò: "Cosa... cosa ti ha detto?"
Wendy ebbe un brivido. Chiuse gli occhi, si fece coraggio, deglutì e...
"Non ha la più pallida idea di quando avverrà il Nightmare Cicle, ignorava perfino che sarebbe ricominciato, gli l' ha detto Maxwell tramite la regina Carter, che credo fosse l' entità che abbiamo visto prima e c'è pure un demone, chiamato Charlie, che si sta' risvegliando per ucciderci tutti!!!" finì la frase in un lampo, senza neanche prendere fiato.
"..."
Sbam!
Wolfgang svenne, troppe emozioni.
Lo sguardo di Willow invece si incupì ancora di più e la nera fisso truce la bionda, dritta negl' occhi.
"S-singh..."
A Wendy vennero le lacrime, vedendo lo sguardo furente dell' amica: "Io... io... scusate se vi ho nascosto tutt..."
Willow, distogliendo lo sguardo dalla ragazza, urlò: "COME PUO' AVERCI MENTITO SULLA GRAVITA' DELLA SITUAZIONE!!! IO LO AMMAZZO A QUEL MAIALE!!!"
Stund!!
E diede un calcio con tutta la sua forza  a una pietra lì accanto che si schiantò con violenza contro un albero.
Wilson e Webber indietreggiarono, spaventati dall' espressione omicida della ragazza.
Otto si destò e mormorò confuso e assonato: "Arf...?"
Webber: "Shhhhhh!!"
Wendy, con le lacrime a gl' occhi, guardò paonazza: "W-Willow, i-io...!!"
La nera la fissò omicida, mozzandole il fiato.
Questo poi mormorò piangendo: "...s-scusa... sob..." e un paio di lacrime gli scesero dagl' occhi
"!..."
Di colpo l' espressione di Willow si ammorbidì. Dolcemente, domandò: "Perchè... perchè non ce lo hai detto subito...?" Perchè non ce l' hai detto prima di partire facendoci perdere tempo...?"
La bionda, tentando di trattenere i singhiozzi, balbettò: "A-avevo p-paura della v-vostra reazione... singh... p-per questo h-ho esitato a d-dirvi tutto... p-perdonatemi... sob"
La nera rimase ancora qualche instante a fissare la ragazza, seduta, in lacrime.
Poi si indirizzò silenziosamente verso la tenda.
Tutti la fissarono entrare nel piccolo tendaggio e...
Sbaf!
...la sentirono buttarsi su un sacco a pelo.
Silenzio.
Plish...
Wendy si mise a fissare cupa il fuoco, ancora coi lacrimoni sulle guance.
"Zzzrs, ronfzzz..."
Accanto a lei Wolfgang se ne stava bello bello nel mondo dei sogni russando come un rinoceronte. E pareva proprio che non si sarebbe destato molto presto.
Plish...
"Dai, vieni a dormire su, è tardi"
La ragazza si girò e vide, abbassato accanto a lei, Wilson, che le sorrideva.
Mormorò: "Non... non sei arrabbiato con me...?"
Lo scienziato fece spallucce: "Penso sia meglio aspettare domani mattina e un resoconto più dettagliato dei fatti prima di, eventualmente, incazzarmi con qualquno" e riservò un secondo sorriso alla ragazza, che si rasserenò leggermente e annuì piano.
Poi ribadì: "Su, viene a dormire adesso. Abbiamo tutti bisogno di riposto"
E aiutò la bionda ad alzarsi. Poi i due si diressero verso la tenda.
Prima di entrare la ragazza mormorò: "Un momento, e Wolfgang? Lo lasciamo l' ha, all' addiaccio?"
Wilson la rassicurò nuovamente: "Tranquilla, ho chiesto a Webber di portarlo dentro"
E i due entrarono, lasciandosi alle spalle il povero ragnetto e il suo fido aiutante nel tentativo di trasportare tutti i tanti chili del russo dentro la tenda.

"Perchè lo hai fatto?" 
Abigail sospirò, amareggiata: "Volevo... volevo solo tirarle un po' su il morale... era così triste..."
Maxwell continuò a fissare corrucciato il terreno, tenendosi le mani nelle tasche della sua pelliccia violastra: "E secondo te il modo migliore di tirarle su il morale era apparirgli davanti all' improvviso?"
Abigail si mise sulle difensive: "Che altro potevo fare?! Credevo... credevo che non si sarebbe spaventata..." la ragazza abbassò triste lo sguardo.
Maxwell sospirò: "Non importa... anzi, meglio così, forse. Almeno adesso hanno un quadro più completo della situazione... spero solo che continuino la ricerca dei pezzi... non so ancora per quanto tempo le ombre resteranno nelle tenebr... ATTENTA!!!"
"?!"
Swum!!
[
04. The Leviathan - Atlantis: The Lost Empire OSThttps://www.youtube.com/watch?v=A9mFPDRZIgE]
Abigail si scansò all' ultimo, giusto poco prima che una specie di ombra informe che ricordava una papera indemoniata la tranciasse in due coi denti. Era orrenda e inarticolata, con due lunghe protuberanze appuntite sul cranio a mo' di cresta e quattro piccole zampette deforme.
Maxwell mormorò: "Maledizione! Ci hanno trovato! Io li tengo a bada, tu scappa!" 
Strip!
Il mago strappò un legnetto da un arbusto che aveva accanto e lo tese a mo' di spada verso l' oscura figura, che nel frattempo si era rialzata.
La ragazza esclamò: "Ma...!!"
Swum!!
Sciash!
Nuovamente l' ombra si scagliò contro il mago, ma questi la colpì di striscio con il legnetto, tranciandola in due come se avesse maneggiato una sciabola.
Svrum!
Subito l' ombra gli si riformò davanti, come se non fosse successo nulla.
Maxwell si girò verso la sorella e urlò: "SCAPPA!!!"
Abigail annuì e scomparve. Non poteva fare nulla per aiutare il fratello. Almeno, non in quel momento.

Swum!
"AAAAARGH!!!"
Nuovamente la belva si scagliò contro il mago, che però non riuscì a scansare del tutto il colpo e venne ferito alla spalla.
Dolorante, indietreggio. Ma subito si rimise in guardia e ribrandì fieramente la sua sciabola di fortuna.
Svraaaaargh!!
Il mostro ruggì furente.
Il mago sfoggiò dunque un sorriso a trentadue denti e disse beffardo: "En garde!"

Note Autore
Capitolo molto silenzioso, n'è? Ahahahahah, si, penso sia uno di quelli dove ho ripetuto più volte la parola "silenzio" xD Ma c' erano parecchie scene di tensione =)
Comunque... alè, finalmente Wilson e Willow si sono fidanzati, per la gioia di tutte le mie lettrici ^^ Ma dietro le quinte di questo squallido mondo farlocco qualcosa si sta' muovendo...
Bon, che dì? Ritardo pauroso ma... ma ho avuto un po' di problemi che mi hanno fatto distaccare dalla scrittura, eheh ^^'' Ma adesso che ho ritrovato la mia consueta serenità e felicità... via, verso nuovi capitoli e oltre xD
Tante cose stanno per accadere, cose che neanch' io avevo previsto!
Infine, non so se lo sapete ma, in questi giorni, è uscito Don't Starve Together, un' espansione gratuita del gioco che implementa il multiplayer! Ma non solo! Infatti la Klei ha intenzione di aggiungere, attraverso vari update, una marea di nuove funzionalità e items, come il poter cavalcare i bufaloni, piogge di meteore ecc...
Ma perchè vi sto' dicendo questo? Be', perchè la storia di Don't Starve, quella ufficiale... continua! =D
Ben presto scopriremo tante nuove cose sul passato di William Carter! Ovviamente tenterò di riprogettare la storia man mano che si scopriranno nuovi eventi per renderla il più fedele possibile, ma le basi gettate fin' ora resterranno, ovviamente, invariate. Esempio, se si scopre che Jack è effettivamente il padre di Wendy e Abigail (cosa non specificata fin' ora e lasciata a libera interpretazione del lettore) nella mia storia rimarrà comunque il fratello maggiore =) 
Uff, che altro cianciare? Recensite, canaglie, e... al prossimo cappy xD

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Don'tStarve / Vai alla pagina dell'autore: Carlo Di Addario