Serie TV > Sherlock (BBC)
Segui la storia  |       
Autore: Sebs    14/12/2014    1 recensioni
Dal momento in cui Sebastian Moran viene cacciato dall'esercito, crede di non avere un grande futuro davanti a sé, e non crede di averne bisogno.
Ma quando un distinto sconosciuto in Westwood gli si avvicina, tutto il suo mondo comincia a girare in senso contrario...
Chi è questo tipo? E perché sostiene di aver bisogno di lui?
Genere: Angst, Introspettivo, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Irene, Adler, Jim, Moriarty, Quasi, tutti, Sebastian, Moran, Sebastian, Moran
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sette.
 
Se prima Jim passava molto poco tempo a casa, adesso non ci passava neanche le notti.
E Sebastian si trovò a domandarsi se stava passando la notte con qualcun altro. Ma poi scuoteva la testa e si rimetteva a lavorare.
Poco meno di un mese dopo quella notte, Jim tornò a casa.
-Ho bisogno del mio cecchino -disse. E si chiuse nella sua camera.
Quando riaprì la porta e lo fece entrare, la stanza era piena di mappe e di piantine di una piscina.
-Prepara i tuoi fucili. Avrai bisogno di un paio di quelli.
-Un paio? Entrambi sotto la mia mira?
-Ci sono quelle specie di piedistalli, come quelli dei fotografi, no? Devi fare solo "click" e la foto si spiaccica contro il muro.
Sebastian alzò gli occhi al cielo, e vide il telefono di Jim vibrare sul tavolo. -La Adler ti sta chiamando.
-Sono due settimane che mi chiama. Non ho tempo per le sue stronzate.
-Non è stata una buona idea farla entrare nel giro.
-Oh, no. È un aiuto prezioso. Conosce gente, te l'ho detto, no?
Sebastian annuì. Sembravano estranei, come prima.
Jim afferrò il cappotto. -Ti farò sapere, va bene?
Sebastian annuì.
-Apparecchi per due, stasera?
Sebastian trattenne a stento un sorriso. -D'accordo.
-Grazie, T. Ci vediamo.
Aprì la porta. Ci ripensò, come se avesse dimenticato qualcosa, e andò verso Sebastian. Lo afferrò per i passanti dei jeans e lo tirò a sé. Gli morse il labbro inferiore, con gli occhi spalancati e piantati in quelli chiari di Sebastian. -Non ti avevo detto di smettere di fumare? -disse, con voce roca.
Appena rimase da solo, Sebastian passò la punta della lingua sulle sue labbra. No, a quanto pare non voleva che rimanesse solo un sogno.
 
Ma la realtà non era così semplice.
Appena Jim uscì dalla camera, Sebastian controllò i documenti. Quel caso non portava nessun nome nello spazio riservato al cliente.
Avevano avuto clienti che volevano restare nell'anonimato, certo, ma anche in quel caso si facevano strappare un nome. Questa volta era del tutto diverso.
Iniziò a leggere: Jim avrebbe giocato con un tipo, a modo suo. Con degli esplosivi, e la partita finale si sarebbe svolta in una piscina.
C'era persino la mappa della piscina, e segnati i vari punti dove si sarebbe trovato lui, un secondo cecchino e Jim. E le due vittime.
No, a quanto pare non era cambiato niente, sostanzialmente.
Sebastian rimise le carte nell'ordine in cui le aveva trovate, consapevole che, nonostante ciò, Jim avrebbe capito che ci aveva messo mano, e andò a preparare il pranzo. Non doveva essere un caso serio, se non lo aveva informato. Ma se aveva bisogno di due cecchini non voleva forse dire che aveva davvero bisogno di aiuto?
-È un bel caso, vero? -la buttò giù quando Jim tornò a pranzo.
-Ne sentirai parlare al telegiornale, certo. E potrei anche giocarmi la carriera.
-Serio allora…
-Già. C'è qualcosa che non va, Sebastian?
-Ti avevo chiesto di informarmi sui casi in cui sarei stato utile.
-E infatti ti ho informato sulla tua parte: terrai due fucili in una piscina a...
-Non lo chiamerei informare, questo. Di solito so tutto dei miei casi.
Jim posò la forchetta sul piatto. -C'è qualcosa che non va, T?
-No.
-Perché ti fidi di me?
-Perché hai scelto me come cecchino?
-Perché ti hanno cacciato dall'arma?
-Perché è l'unica cosa che non sai di me?
-Non è l'unica. Lo sai bene.
-E io non mi fido di te.
-Eppure mi fai da mangiare ogni giorno. Perché?
-Abitudine. Mi piace solo quello che cucino io stesso.
-Anche a me. Perché ti ostini ad erigere un muro contro tutti?
-Perché hai scelto me?
-Sei il migliore di queste parti. E il più in crisi, avevi bisogno di una mano, e abbiamo concordato che una mano lava l'altra. Ora: quel muro che stai ricominciando ad erigere comprende anche il nostro lavoro?
-Ti comporti in maniera diversa con ogni persona che conosci?
-Intendi, con te? Sì. No, mi pongo solo in maniera diversa. Ti tratto come tratto gli altri.
Sebastian annuì.
-O magari ti riferivi a Cardiff?
Sebastian si alzò, prendendo i piatti e poggiandoli nel lavello. Aprì l'acqua.
-Allora? Credevi che ti avrei portato fiori e cioccolatini e saremmo rimasti a letto tutta la giornata?
-Chiamami quando hai bisogno dei miei proiettili- tagliò corto Sebastian, sbattendo la porta dell'appartamento e iniziando a camminare per le strade di Londra.
Era solo l'ora di cena, poteva fare ciò che voleva. Il suo unico caso aperto era irrisolvibile, e decise di arrendersi.
Quando tornò, a sera tarda, scoprì che Jim non era solo nell'appartamento. Se ne accorse solo quando, cercando la chiave della sua stanza, sentì un rumore particolare, uno che aveva già sentito, provenire dalla sala. Un gemito.
Si schiarì la gola quando capì cosa stava succedendo, e Jim si alzò, alzandosi anche i pantaloni nello stesso momento.
Sebastian lo guardò negli occhi, poi andò nella sua stanza.
Un terzo uomo guardò la scena, inginocchiato, senza muoversi.
Jim lo fece andare via, poi gridò contro la porta di Sebastian:-Questa è casa mia, faccio quello che diavolo voglio, hai capito?
Continuò a fare commenti ad alta voce, fino a quando Sebastian non si spazientì e non spalancò la porta. -Hai più bisogno tu di me che non il contrario. Vuoi che me ne vada?
Jim abbassò il volume della voce e usò il suo tono ufficiale, quello che usava con i clienti:-Tu sei di mia proprietà, Sebastian Moran. Non il contrario. Ricordatelo le prossime volte.
Girò sui talloni nudi e andò a chiudersi in camera sua.
Quella fu la prima e l'ultima volta che un uomo entrò nell'appartamento di Jim dopo che Sebastian si era trasferito lì.
 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: Sebs