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Autore: mask89    14/12/2014    1 recensioni
Dal famoso bacio sulla spiaggia sono passate diverse settimane ma Sarah continua a non ricordare, Chuck decide di partire in missione solitaria per trovare i piani di costruzione dell'Intersect così da riottenere la sua vecchia vita ma qualcosa va male. Il team Bartowski riunito si ritroverà a incrociare la strada di un uomo dal passato misterioso, che per vendetta dichiara guerra a diversi governi.
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IN REVISIONE 02/2021
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sarah era frustrata, infuriata, delusa, amareggiata, sconvolta, incredula. Era un groviglio di emozioni pronte ad esplodere da un momento all’altro. Ancora non si capacitava dell’ordine che la Beckman gli aveva dato: aspettare semplicemente aspettare! Aspettare cosa? Che quei terroristi torturassero Chuck? Che ottenute le informazioni lo uccidessero? O che magari una volta scoperto il suo segreto lo avrebbero fatto sparire per sfruttarlo fino all’ultimo giorno della sua vita? 
Tutto questo era troppo per lei. Finalmente, anche se in minima parte, riusciva a sentire quelle emozioni quei sentimenti di nuovo, e tutto ciò che le era stato detto era aspettare, senza che le fosse fornita nessuna giustificazione per quella decisione.
Si alzò di scatto inviperita, stava per dirigersi verso la porta quando la vigorosa mano di John Casey la bloccò.
“Casey lasciami stare” gli intimò la donna.
“Dove credi di andare Walker?” gli rispose con il solito tono burbero.
“Ad aspettare, no?” rispose sarcasticamente.
“Ascoltami bene, se intendi fare una seconda Thailandia…è bene che tu sappia che te lo impedirò, con qualsiasi mezzo”
Sarah sentì che quella minaccia non era per nulla infondata. Lo percepì dal tono di voce dell’uomo, dalla presa ferrea che continua a tenere sul suo braccio, ma sopratutto dallo sguardo penetrante che aveva. Nonostante la situazione si fosse fatta pesante una domanda le nacque  spontanea.
“Thailandia?” chiese incuriosita “Cosa diavolo vuoi dire?”
“Non hai letto i rapporti a riguardo?”
“No, non ho trovato niente che parlasse della Thailandia” rispose seccamente. 
“Bartowski non ti ha raccontato nulla?  
“No, avrebbe dovuto?”
“E’ una lunga storia. Che ne dici se te ne ritorni a sedere così che possa raccontartela?” e con un cenno della testa gli indicò il divano rosso che li aveva visti protagonisti di tante sere, specialmente quelle dopo le missioni quando si riunivano per festeggiare la riuscita delle missioni con latte e biscotti.
Sarah scrollò le spalle e ritornò su i suoi passi. Doveva aspettare dopotutto, a quel punto ammazzare il tempo con quella storia che non aveva mia sentito o letto su di lei male non poteva farle.
Quando Casey ebbe finito di raccontarle la storia non poteva credere alle sue orecchie, ma sapeva benissimo che quell’uomo le stava dicendo la verità. Era stupita eppure più ci pensava e più si convinceva che quelle cose le avesse fatte proprio lei. Tutte quelle peripezie per Chuck. No, ripensandoci non era affatto strano, anche perché quelle emozioni che ora stava provando, anche se erano misere rispetto a quelle che aveva provato in quella “missione” di qualche anno prima, le poteva considerare proprio simili. Stava continuando ancora a pensare a quei eventi quando il flusso della sua mente venne interrotto dalla voce di una una donna. Era il generale Beckman.
“Bentrovati Team. Ho parlato con i miei superiori e si sono ritrovati d’accordo nel concedervi tutto il supporto possibile. L’agente Bartowski anche se non fa più parte dell’agenzia è considerato ancora un elemento di spicco per la nazione, per questo vi daremo tutto il supporto possibile per trovarlo. Inoltre gli analisti ritengono che le informazioni che Chuck ha raccolto per conto suo possano essere collegate con la fuga di informazioni dall’agenzia di qualche mese fa. Un aereo sarà pronto entro due ore. Buona fortuna ragazzi.”
Sarah sentì rinascere dentro di sé la speranza, si precipitò a prendere la sua attrezzatura che era nella stanza dal letto. Notò un particolare che prima non aveva notato, il cassetto posto al lato destro del letto, dove Chuck era solito dormire, era dischiuso. Lo aprì e vide che dentro stava una basta gialla di formato A4. La girò e notò che era riportata la parola Prenup scritta con un carattere maiuscolo e quasi infantile. Incuriosita l’apri, tirò fuori il foglio. Ebbe di nuovo quella specie di flash. Vide lei e Chuck sul divano, dei fogli strappati e lei più felice che mai di firmare quel foglio. Quando si riprese da quella visione sentimenti nuovi e una determinazione ancora più forte bruciavano in lei.

 

Cole Barker era teso come mai lo era stato nella sua vita. Erano passati diversi mesi da quando aveva cominciato quella missione e ancora non riusciva a dipanare quella matassa fatta di intrighi, vendita di informazioni sensibili e di contrabbando di armi atomiche. Dopo settimane in cui aveva seguito varie piste che si erano concluse nel vuoto più totale, finalmente era riuscito a trovare qualcuno che conosceva quel gruppo e che era disposto a vendergli informazioni.
Si accese una sigaretta e cominciò a fumare, il contatto all’interno di quella organizzazione non si farebbe fatto vedere prima di dieci minuti. Si guardò intorno, controllò se ci fosse qualche cosa di anomalo; era tutto tranquillo era la tipica giornata estiva a Shakhaman, né troppo fredda e né troppo calda. Controllò i tetti degli edifici, erano puliti anche loro. Decise di andare a sedersi nel bar dove doveva incontrare il suo uomo. Si sedette in un angolo dove aveva una ottima visuale di chi entrava e usciva. Prese un giornale e cominciò a leggere con falso interesse la notizie che erano riportate. 
Da dove era seduto vide entrare un uomo, era alto circa un metro e novanta aveva una massa muscolare poderosa, scontrarsi con lui non sarebbe stato facile, una faccia con lineamenti marcati, due occhi piccoli di color azzurro intenso ma in quel quadro stonava quel naso grosso a patata che si ritrovava. Cole fece un piccolo cenno con la testa, l’uomo lo vide e si diresse verso di lui arrivato al tavolo si sedette.
“L’area è pulita” cominciò la spia inglese “Ti ha seguito qualcuno?”
“No” rispose con un tono neutro l’uomo.
“Che ne dici se saltiamo i convenevoli e mi dai subito le informazioni che mi servono?”
“Io direi di cominciare a parlare della cifra che mi devi” e un ghigno si formò sul volto dell’uomo.
“Quanto vuoi?”
“Un milione di sterline ora sul mio conto cifrato e l’affare va in porto”
Cole lo guardò furente, era una cifra astronomica per delle informazioni ma aveva le mani legate. Gli passò un tablet.
“Va bene” disse “ ma prova a vendermi informazioni false e non vedrai neanche l’alba di domani”
Il russo non fece neanche una piega, cominciò a mettere i suoi dati e quando si concluse la transazione restituì l’apparecchio elettronico all’inglese.
“La loro base è nella città di Kantubek”
“Mi stai prendendo per il culo? Quella città è abbandonata a se stessa dal 1991"
“Stupido arrogante occidentale che pensi di sapere tutto, quella città è la loro base. Il mio comandante, anzi ex-comandante, quando cadde il muro seppe “oliare” i giusti meccanismi ed ecco che quella città è diventata disabitata per tutti a causa di svernamenti nell’ambiente di armi batteriologiche”
“In pratica è tutta una montatura”
“Bravo, vedo che non sei del tutto stupido.” e gli fece un sorriso di scherno.
Cole fece finta di non sentire quell’insulto gratuito che il suo interlocutore gli aveva rivolto, aveva un milione di buone ragioni per ignorare i suoi insulti.
“Cosa mi puoi dire sul tuo capo e sulle sue attività?”
“Vladimir Sokolov vendeva al mercato nero le testate nucleari dell’ex URSS a terroristi mediorientali, ma nell’ultimo anno ha cambiato la sua strategia. Ora vende informazioni sensibili a chi offre di più. In questi giorni si parla di una grossa vendita di informazioni, Ai piani alti si vocifera che venderà informazioni importantissime a una che è chiamato “l’italiano””
Cole sentì il sangue ribollirgli nelle vene, quindi era stata quella serpe ad attaccare i vari server governativi, era lui che da diversi mesi aveva in scacco i maggiori governi mondiali. 
“Sai quando avverrà l’incontro?”
“Domani all’ora di pranzo”
“Come faccio ad entrare nella base?”
“Alle 9:00 e alle 22:00 ci sono i cambi di guardia, puoi approfittare in quei momenti per entrare, inoltre ti serviranno questi” e dalla tasca interna della giacca che indossava tirò fuori una tessera magnetica e una basta di piccolo formato e le consegnò a Cole."
“Cosa sono?”
“Sono la mia tessera magnetica che ti permetterà di entrare nella base senza far scattare l’allarme, mentre nella busta c’è la mappa della base.”
Detto questo l’uomo si alzo e cominciò a incamminarsi verso l’uscita quando all’improvviso ritornò su i suoi passi.
“Un’ultima informazione” Cole guardò l’uomo con fare interrogativo “Tranquillo, questa è gratis. Ieri ho catturato una spia, il suo nome è Chuck, credo. L’ho messo fuori gioco con una speciale neurotossina, non si sveglierà fino a domani mattina. Se riesci a liberarlo potresti avere un importante alleato, e credimi li giù una mano ti servirà. La sua cella è la numero 17”
“Solo lui, nessun altro?” chiese Cole cercando di mantenere sotto controllo il suo stupore.
“Solo lui” detto questo il russo si girò di spalle e uscì.
Cole era turbato, da quando Casey aveva allentato la sorveglianza su Chuck? Da quando Sarah Walker, la spia che lo aveva rifiutato per Chuck, aveva permesso che lui affrontasse quei pericoli da solo? Scosse la testa, non era il caso di perdere altro tempo e poi di li a poco avrebbe avuto le sue risposte. 
Si precipitò fuori dal bar, la vita di quel nerd incapace di maneggiare un’arma da fuoco ma con un intero database di segreti governativi dipendeva da lui. L’intera sopravvivenza di diversi governi dipendevano da lui.

 

Prima di tutto vorrei ringraziare chi ha recensito la storia, ricevere i vostri apprezzamenti mi ha reso molto felice; questo mi sprona a lavorare meglio.
Detto questo spero che la storia nel suo andare continui a essere di vostro gradimento.
Fatemi sapere le vostre opinioni su questo capitolo. A presto!!!!!

   
 
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