Capitolo 2
Rimanemmo lì a fissarci. Ci eravamo detti "ti odio" per l'ennesima volta dall'inizio di quel viaggio. Era stato tutto uno sbaglio, fin dal primo momento. Era colpa mia e della mia sfacciataggine, ma anche sua, e del suo fare così.. così.. è incredibile, non riesco neanche più a parlare!
-Vediamo di andarcene via di qui.- Propose poco dopo Will, girandosi di spalle.
-Certo, e come? La macchina è distrutta!- Gli urlai contro.
-Hai i piedi, vedi di usarli se non vuoi passare la notte qui.- Blaterò. -Dovremo arrampicarci, perciò vedi di stare attenta a dove metti i piedi.- Continuò subito dopo.
-So cosa devo fare.- Risposi io. Ma mi aveva preso per una stupida?
Will cominciò ad arrampicarsi su per il burrone, infilando le dita nella terra, e facendosi leva con i piedi su dei sassi incastrati, o in delle radici di piante.
Cercai di imitarlo, così piantai le mie dita nella terra; la sentivo entrarmi nelle unghie a piccole manciate.
Appoggiai i piedi sul primo sasso a mia disposizione e cominciai a tirarmi su. Andai avanti, mano sinistra piede destro, mano destra piede sinistro.
-Non guardare di sotto!- Urlò Will dall'alto.
"Non guardare, Meg non guardare."
Era facile. Piano piano il mio corpo saliva sempre più su; il vento da inesistente, cominciava a essere vivo, i capelli mi svolazzavano a destra. Era fantastico. Il sole, gli uccelli, le nuvole... Per un attimo i miei pensieri furono omessi nella mente, la testa vuota, trasportata dal leggero fruscio.. il canto di un giovane fringuello, le nuvole bianchissime, e soffici come neve. Adoro le nuvole.
Chiusi gli occhi.
Era una favola.
***
-HAPPY BIRTHDAY TO YOU! HAPPY BIRTHDAY TO YOU! HAPPY BIRTHDAY DEAR MEG, HAPPY BITHDAY TO YOU!-
-Buon compleanno Meg!-
-E sono 16!-
La mia festa di compleanno di sedici anni è stata proprio come io l'avevo immaginata. I miei genitori ovviamente assenti, e solo amici! Amici, amici, amici per l'eternità! Sicuramente, sedici anni non sono i diciotto, ma hanno comunque un loro valore. Non sto parlando del valore del numero, ma piuttosto del valore che esso comporta. Voglio dire: feste, discoteca, capelli colorati.. Mio Dio, è bellissimo.
I miei genitori sono sempre state delle figure all'antica per me:
.Rientro a casa alle 23.00 il sabato sera;
.No tinte;
.No discoteca prima del tuo sedicesimo compleanno;
.Niente ragazzo con tatoo, piercing e tutto ciò che potrebbe creare frustazione a tuo padre;
"Vieni a casa con un tatoo, piercing, tinta, occhi col0rati, o rossetto rosso e vai a vivere nella cuccia del cane!"
Il bello è che io non ho mai avuto un cane, e quindi non ho ben capito cosa volesse dire!
Ma ormai i sedici anni sono miei, e, spiacente per te caro papà, ma dovrai togliere il quadro con le regole da rispettare all'ingresso.
***
Il giorno del mio sedicesimo compleanno fui portata in un locale alla moda, sorvegliato da nessuno, IO non ero sorvegliata da nessuno, e con il cellulare a casa.
Beh.. In verità il cellulare lo avevo dimenticato.. MA NON ERA COMUNQUE CON ME.
Sicuramente con me non poteva mancare mia cugina. L'anima della festa!
-Mia cara Meg, per questo tuo giorno ho deciso di...-
-Di?-
-Di allestire io personalmente il locale!- Esultò lei.
-Ma, Chris non dovevi..-
-Andiamo entra!-
Nuvole. Nuvole dappertutto.
Nuvole sopra, neve sotto.
Sembravano vere.
Ciò che più mi stupiva, era che le nuvole sembravano galleggiare nell'aria, muovendosi, scontrandosi e poi separandosi l'una con l'altra.
Rimasi a bocca aperta.
-Chris io..-
-Ssh.. prova a chiudere gli occhi.-
Obbedii
-Lo senti?-
-Cosa dovrei sentire cugina?-
-Non ti stai concentrando.. Rillassati.-
Inspirai tutta l'aria possibile, e subito dopo soffiai fuori anidride carbonica. Resi le mani molli, la mente libera e gli occhi chiusi.
E per un istante, io lo giuro... Ascoltai il vento soffiare.