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Autore: Littlelena_    14/12/2014    0 recensioni
Nel bel mezzo dell'adolescenza, Meg Thereway, si ritrova a firmare un patto col diavolo: William.
Alla ragazza, così, le vengono serviti la dignità, l'umiltà e l'orgoglio, in un piatto frantumato. Ormai rimasta in trappola, si arrende a William. Ma solo una scintilla in lei, un bagliore, le da la forza di rialzarsi.
Riuscirà a scappare?
DAL PRIMO CAPITOLO:
-E' tutta colpa tua!- Gridò.
-Che cosa?-
-Se non ora per te ora noi non eravamo qui!-
-Mi auguro che tu stia scherzando!-
Si avvicinò a passi lenti ma grandi.
Non mi allontanai.
-Io ti odio.- mormorò ormai a qualche centimetro da me.
-Io di più.- risposi al mio turno.
Genere: Avventura, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2


Rimanemmo lì a fissarci. Ci eravamo detti "ti odio" per l'ennesima volta dall'inizio di quel viaggio. Era stato tutto uno sbaglio, fin dal primo momento. Era colpa mia e della mia sfacciataggine, ma anche sua, e del suo fare così.. così.. è incredibile, non riesco neanche più a parlare!

-Vediamo di andarcene via di qui.- Propose poco dopo Will, girandosi di spalle.
-Certo, e come? La macchina è distrutta!- Gli urlai contro.
-Hai i piedi, vedi di usarli se non vuoi passare la notte qui.- Blaterò. -Dovremo arrampicarci, perciò vedi di stare attenta a dove metti i piedi.- Continuò subito dopo.
-So cosa devo fare.- Risposi io. Ma mi aveva preso per una stupida?
Will cominciò ad arrampicarsi su per il burrone, infilando le dita nella terra, e facendosi leva con i piedi su dei sassi incastrati, o in delle radici di piante.
Cercai di imitarlo, così piantai le mie dita nella terra; la sentivo entrarmi nelle unghie a piccole manciate. 
Appoggiai i piedi sul primo sasso a mia disposizione e cominciai a tirarmi su. Andai avanti, mano sinistra piede destro, mano destra piede sinistro.

-Non guardare di sotto!- Urlò Will dall'alto.
"Non guardare, Meg non guardare."
Era facile. Piano piano il mio corpo saliva sempre più su; il vento da inesistente, cominciava a essere vivo, i capelli mi svolazzavano a destra. Era fantastico. Il sole, gli uccelli, le nuvole... Per un attimo i miei pensieri furono omessi nella mente, la testa vuota, trasportata dal leggero fruscio.. il canto di un giovane fringuello, le nuvole bianchissime, e soffici come neve. Adoro le nuvole.
Chiusi gli occhi.
Era una favola.

***


-HAPPY BIRTHDAY TO YOU! HAPPY BIRTHDAY TO YOU! HAPPY BIRTHDAY DEAR MEG, HAPPY BITHDAY TO YOU!-
-Buon compleanno Meg!-
-E sono 16!-


La mia festa di compleanno di sedici anni è stata proprio come io l'avevo immaginata. I miei genitori ovviamente assenti, e solo amici! Amici, amici, amici per l'eternità! Sicuramente, sedici anni non sono i diciotto, ma hanno comunque un loro valore. Non sto parlando del valore del numero, ma piuttosto del valore che esso comporta. Voglio dire: feste, discoteca, capelli colorati.. Mio Dio, è bellissimo. 
I miei genitori sono sempre state delle figure all'antica per me: 
.Rientro a casa alle 23.00 il sabato sera; 
.No tinte; 
.No discoteca prima del tuo sedicesimo compleanno;
.Niente ragazzo con tatoo, piercing e tutto ciò che potrebbe creare frustazione a tuo padre;

"Vieni a casa con un tatoo, piercing, tinta, occhi col0rati, o rossetto rosso e vai a vivere nella cuccia del cane!"
Il bello è che io non ho mai avuto un cane, e quindi non ho ben capito cosa volesse dire!
Ma ormai i sedici anni sono miei, e, spiacente per te caro papà, ma dovrai togliere il quadro con le regole da rispettare all'ingresso.

***

Il giorno del mio sedicesimo compleanno fui portata in un locale alla moda, sorvegliato da nessuno, IO non ero sorvegliata da nessuno, e con il cellulare a casa.
Beh.. In verità il cellulare lo avevo dimenticato.. MA NON ERA COMUNQUE CON ME.
Sicuramente con me non poteva mancare mia cugina. L'anima della festa!


-Mia cara Meg, per questo tuo giorno ho deciso di...-
-Di?-
-Di allestire io personalmente il locale!-
Esultò lei.
-Ma, Chris non dovevi..-
-Andiamo entra!-


Nuvole. Nuvole dappertutto. 
Nuvole sopra, neve sotto.
Sembravano vere. 
Ciò che più mi stupiva, era che le nuvole sembravano galleggiare nell'aria, muovendosi, scontrandosi e poi separandosi l'una con l'altra.
Rimasi a bocca aperta.


-Chris io..-
-Ssh.. prova a chiudere gli occhi.-
Obbedii

-Lo senti?-
-Cosa dovrei sentire cugina?-

-Non ti stai concentrando.. Rillassati.-
Inspirai tutta l'aria possibile, e subito dopo soffiai fuori anidride carbonica. Resi le mani molli, la mente libera e gli occhi chiusi.
E per un istante, io lo giuro... Ascoltai il vento soffiare.

  
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