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Autore: Ofeliet    15/12/2014    3 recensioni
Alla fondazione del complesso del collegio, i professori avevano in mente grandi progetti per esso. Doveva essere una dimostrazione di eccellenza e perfezione. I suoi iscritti, comunque, vantano ben poco simili qualitŕ.
D'altronde, cosa puoi fare con un folto gruppo di adolescenti impegnati a rivaleggiare e sgominare team malvagi da quando hanno iniziato a viaggiare? Niente. Puoi solo insegnargli ad essere studenti modello, e fallire nel tentativo. D'altronde, si ha a che fare con campioni non piů in erba ed esperti del mestiere, tutti focalizzati sul diploma e sulla gloria che deriva da esso.
Qui tutti hanno piů di un asso da giocare, e soprattutto hanno voglia di vincere.
| Airplane Bikini Contest DualRival FerrisWheel Ikari Pokč Ranger | ed altre...
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Ash/Misty, Drew/Vera
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
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- Questa storia fa parte della serie 'Il mondo della scuola. ~'
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Capitolo Dieci: Se chi ben comincia č a metŕ dell'opera...


Capitolo Dieci: Se chi ben comincia č a metŕ dell'opera...


« Con grande gioia che vi annuncio che il Torneo Invernale č ufficialmente iniziato! »
Quella mattina il sole splendeva raggiante, e l’aria era piuttosto frizzante.
I ragazzi fremevano dalla voglia di cominciare, dopo aver registrato i propri Pokémon. I professori avevano fatto attrezzare l’area di addestramento per l’occasione. Si erano presentati molti spettatori, e vista l’affluenza era probabile che durante la terza giornata sarebbero stati il doppio in numero.
« Tra poco esporremo i nomi del sorteggio. » dice il professor Oak. « Fareste meglio a essere pronti, perché presto otto di voi entreranno in campo. »
« Mi sembra inutile ripetervi le regole, sperando nel vostro buon senso... » dice la professoressa Aralia, fulminando con un'occhiata i soliti ragazzi, troppo scapestrati per darle retta. « ...perciň auguro buona fortuna a tutti voi e che vinca la migliore strategia! »
Gli studenti si dimostrano entusiasti, cosě tanto che esplodono in un boato. « Bene, i sorteggi sono finiti. I primi a scendere in campo saranno Evans Magdalena e Stevens Camelia. » la bionda modella stringe la sfera del suo Zebstrika, fiduciosa, mentre Lena prende un grosso respiro ricevendo un sorriso d'incoraggiamento da parte di Catlina.
« Nel secondo capo di lotta ci saranno Skyla Anemone e Towards Komor. » l'aviatrice sembra leggermente preoccupata, nel sapere chi fosse il suo sfidante, che l’aveva giŕ sconfitta una volta.
« Nel terzo Grisperle Mei e Daylay Anita. » sia la castana che la corvina annuiscono, ben determinate a lottare.
« E nell'ultimo campo combatteranno Mirage Tel e Hudson Kenny. » il secondo deglutisce, non molto convinto a continuare. Lui aveva sempre lottato per i Contest, e combattere contro un Capopalestra lo innervosiva.
« Per favore, dirigetevi verso i campi selezionati. » i otto ragazzi si separano dalla massa, dirigendosi verso i campi di lotta.
« Mari! » la ragazza sobbalza dallo spavento, vedendo Kotone avvicinarsi. « Andiamo a guardare qualche lotta? » lei scuote la testa negando. Aveva scelto di unirsi alle forze di volontariato, e per quella mattina il suo compito era controllare uno dei campi di lotta.
« Mi spiace, devo rimanere qui. » Kotone sembra delusa, prima di afferrare una mal volente Elis. « Mi farai compagnia tu, vero? » le chiede, trascinandola con sé e ignorando le imprecazioni al suo indirizzo.

Il campo sul quale si sarebbe disputata la lotta era ricoperto di erba, piatto e senza nessun particolare.
Anita deglutisce, prendendo in mano la sfera di Gabite. Non voleva usare per prima quell'imprevedibile Pokémon, visto il suo carattere violento, ma aveva una vaga idea di chi sarebbe stato il primo Pokémon scelto da Mei.
« Forza, Kyurem! » esclama infatti questa, facendo apparire il Pokémon ghiacciato sul campo. Dalle sue fauci proveniva un glaciale alito che gli spettatori seduti in prima fila riuscivano a percepire.
« Andiamo, Gabite. » pronuncia Anita, cercando di non rabbrividire per l'atmosfera gelata che si era creata. La sua Pokémon non sembra piů cosě spavalda alla vista di Kyurem. Mei sorride, decisa a non risparmiare la sua avversaria.
« Kyurem, usa Gelamondo! » ordina subito, non volendo perdere tempo. Senza riuscire a reagire Anita vede grosse colonne di ghiaccio avvolgere la sua Pokémon, per poi stritolarla e lasciarla esanime sul terreno. Non ha bisogno di conferme, Gabite era stata sconfitta in un unico colpo.
Anita cerca di imporsi la calma, prendendo la prossima sfera. Era il turno di Flareon.
« Avanti, Cinedria, usa Introforza! » Flareon sembra superare Kyurem in velocitŕ, e quando le sfere luminose lo colpiscono questi sembra accusare il colpo. Anita sorride vittoriosa, sapeva che la mossa della sua Pokémon era di tipo Lotta. Mei perň non sembra minimamente preoccupata per il danno subito.
« E' il tuo turno, Kyurem. Usa Geoforza. » emettendo un forte ruggito, Kyurem fissa Flareon con gli occhi dorati mentre fiotti di terra e fuoco lo colpivano senza risparmiarla. Flareon rimane sdraiato a terra dopo il colpo subito, facendo intendere che anche lui era sconfitto.
Anita comincia a sentirsi sperduta. Le era rimasto un solo Pokémon, mentre Mei aveva usato solo Kyurem per sconfiggere quelli che avevano il vantaggio del tipo su di lui. Doveva ammettere che Mei meritava il suo titolo.
« Staravia, č il tuo turno. » il Pokémon volante esce dalla sua sfera, librandosi subito in volo. Con un'occhiata incenerisce Kyurem, segno che Prepotenza aveva funzionato. Non aveva molte possibilitŕ di vincere, ma non si sarebbe mai arresa senza lottare.
« Adesso usa Turbine! » Staravia comincia a battere forte le ali, tanto da creare una forte corrente e costringere Kyurem a tornare nella sua sfera. Al suo posto entra in campo Pansear. Mei deglutisce, lei contava di usare solo Kyurem per quella lotta.
« Pansear, Pirolancio! » il piccolo Pokémon sputa un dardo infuocato che Staravia schiva all'ultimo momento. Anita sospira di sollievo, l'elusione del suo Pokémon era elevata.
« Staravia, Doppioteam. » ben presto nel cielo compaiono diverse copie del Pokémon, mettendo in confusione il piccolo Pokémon. Mei stringe i pugni. Pansear era ancora poco abituato alle lotte, visto che erano passati solo tre mesi da quando era uscito dall'uovo. Ancora non poteva sostituire Simisear, la Pokémon che aveva fatto parte del suo team fino a qualche settimana fa.
« Pansear, avvicinati e usa Bruciatutto. » doveva mantenere la calma, o sarebbe stata la fine. Il Pokémon scimmia si avvicina a Staravia, ma non riesce affatto a colpirlo.
« Ora usa Volo. » era l'attacco piů potente che Staravia aveva, ed era quello su cui contava Anita. Il Pokémon si alza in cielo, all'altezza del sole mattutino. Mei prende un grosso respiro, ammettendo che il suo Pokémon era spacciato.
« Pansear, usa Sbadiglio. » dice, ma sapeva che l'attacco non avrebbe raggiunto Staravia. Nel turno successivo l'uccello piomba su Pansear, mettendolo fuori gioco. Mei si impone di non reagire, tanto Kyurem avrebbe presto terminato la lotta. Anita comprende che era finita; anche se avesse usato di nuovo Turbine, Kyurem sarebbe comunque tornato in campo come Pokémon finale.
« Ancora Volo! » dice, e Staravia si affretta ad obbedire. Mei sorride.
« Kyurem, usa Volo anche tu. » ordina, facendo impallidire l’altra ragazza. La lotta si sposta in aria, costringendo le sfidanti ad alzare la testa. Per quanto Staravia si stesse sforzando, Kyurem lo colpisce e il Pokémon plana sgraziatamente a terra, accasciandosi sul terreno.
Mei aveva vinto.
« Evvai! » esclama questa, abbracciando il grande muso di Kyurem. « Abbiamo vinto, e tutto questo grazie a te. » ride, accarezzando la sua pelle gelida. Anita ritira Staravia nella Pokéball, leggermente delusa. Non poteva farci niente, doveva accontentarsi di aver anche solo scalfito la leggenda.
« E' stata una bella lotta. » non si era accorta che Mei si era avvicinata. « Certo, difficilmente dei Pokémon comuni possono competere con un Pokémon leggendario, ma sei stata brava. » Anita corruccia le labbra, prima di sorridere.
« Ne sono felice. »

« I vincitori di queste lotte sono Magdalena Evans, Towards Komor, Grisperle Mei e Mirage Tel. » annuncia Aloč, tenendo tra le mani un foglio. « I prossimi ad entrare in campo saranno Grisperle Kyohei e White Nicolas, Harixgoon Lucas e Mirage Pat, Camerun Barry e White Touko, Dragontamer Iris e Domadraghi Lance. »
« Complimenti, Lena. E anche a te, Mei. » Catlina guardava entusiasta le sue amiche, che entrambe avevano superato il primo turno.
« E' stato facile. » commenta Mei, cercando di darsi delle arie ma finendo solo col sembrare buffa.
« Certo. » commenta Lena, con gli occhi a mezz'asta. « Intanto uno dei tuoi Pokémon č stato sconfitto. » Mei gonfia le guance, fingendosi profondamente offesa.
Poco piů lontano si trovavano Anemone e Camelia. « Hai perso anche tu? »
« Komor non ci č andato piano, con me. E' diventato ancora piů forte. » Camelia rimane in silenzio per un attimo.
« Bisogna lasciare lo spazio alle nuove generazioni. » commenta poi. « Ormai siamo diventate stagionate per questo genere di cose. » Anemone ride.
« Ormai siamo pezzi da museo. » si aggiunge Lance, con aria drammatica, facendo scoppiare a ridere le due ragazze.
« Non dovresti essere altrove, Lance? »
« Tipo sul campo di battaglia? » conclude Camelia, e il ragazzo schiocca le labbra.
« Non siete divertenti. E' meglio che vada, non voglio far attendere la mia sfidante. » alle ragazze non rimane altro che roteare gli occhi per l’uscita plateale del compagno e uscire, passando accanto a dei ragazzi di terza.
« Anita. » la ragazza, sedutasi per qualche minuto dentro la stanza d'attesa, alza lo sguardo. Touya le sorride apertamente. « E' stata una bella lotta. » la corvina stringe le labbra, non troppo convinta.
« Perň ho perso, alla fine. » dice, accarezzando il capo di Luffy. Anche Touya si abbassa per fare una carezza al Luxio della cugina, prima di sedersi accanto a lei.
« Kyurem č un Pokémon leggendario, lo sai bene che per sconfiggerlo bisogna avere Pokémon allenati ed essere pronti. Mei č sempre stata cosě, ha nella sua squadra Pokémon potenti che non lasciano tregua all'avversario. » spiega, e Anita sospira. Touya le tocca la spalla.
« Sei stata brava. Battere uno dei Pokémon della cuginetta č un grande risultato. » Anita arrossisce, annuendo. Un complimento di Touya valeva molto piů di cento vittorie.

Kyohei cercava di non dimostrarsi nervoso, il suo avversario era stato il Campione di Johto.
« Possiamo cominciare? » gli chiede Nicolas e Kyohei annuisce, mandando in campo il suo Samurott. Ben presto sul campo fa la sua entrata in scena anche il Feraligatr di Nicolas, che batta la coda sul terreno con soddisfazione.
« Feraligatr, usa Geloraggio. » la prima mossa va a Nicolas, cosě il suo Pokémon apre le fauci scagliando un raggio freddo contro il Samurott avversario. Lui, perň, non sembra molto ferito da quell'attacco.
« Anche tu, Samurott, usa Geloraggio. » anche il Pokémon di Unima usa lo stesso attacco, ma Feraligatr non sembra nemmeno accusare il colpo.
Sarebbe stata una lotta molto lunga.

La lotta tra Pat e Lucas stava procedendo bene, entrambi gli sfidanti avevano giŕ perso un Pokémon.
Lucas sospira, aveva sottovalutato la Capopalestra. Pat era riuscita a sconfiggere il suo Mesprit con una strategia molto efficace. Adesso c'erano in campo il Lunatone della ragazza e il suo Arcanine. Sapeva che poteva contare sul Pokémon cane.
« Arcanine, usa Boato. » ordina. Lunatone aveva il vantaggio del tipo, e preferiva tenerlo come ultimo Pokémon. Il Pokémon torna nella sua sfera, ma al suo posto in campo entra Solrock. Lucas avrebbe volentieri preso un muro a testate. Di male in peggio. Ormai non poteva piů trovare una scappatoia, e come se non bastasse, la sua avversaria sembrava determinata a vincere.
« Adesso usa Extrarapido. » la velocitŕ era una qualitŕ che apprezzava molto del suo Pokémon. Infatti Arcanine aumenta ulteriormente la sua rapiditŕ, colpendo Solrock. Il Pokémon Sole levita qualche metro piů indietro, ma il colpo non sembra averlo ferito piů di tanto.
« Solrock. Psichico. » gli ordini di Pat erano precisi, senza troppi fronzoli. Il Pokémon cane viene trasportato a mezz'aria, prima di essere nuovamente scagliato a terra.
Lucas prende un grosso respiro. Quella battaglia era davvero complicata da vincere.

La situazione per Iris era ostica.
La ex Campionessa di Unima non era presuntuosa, con un avversario come Lance non poteva permettersi esitazioni o sottovalutarlo. Perň, in quella situazione, con il suo Haxorus contro il Garchomp di Lance sentiva di non avere molte possibilitŕ di vittoria. Non aveva nemmeno avuto il tempo di chiedersi come facesse Lance ad avere un Pokémon originario di Sinnoh che questi aveva messo fuorigioco il suo Aggron e il suo Archeops. Aveva cantato vittoria troppo presto quando aveva sconfitto il suo Salamence.
« Haxorus, vai con Oltraggio. » non voleva attaccare in maniera confusa, ma con Lance faceva uno strappo alle sue regole.
« Tu, Garchomp, usa Terremoto. » i due attacchi colpiscono in simultanea, ma Haxorus sembra piů indebolito di Garchomp.
« Perché Garchomp non č sconfitto? Oltraggio č molto potente come mossa. » Lance sorride vittorioso alla sua questione.
« Giŕ. Per questo faccio tenere a Garchomp la Baccahaban. Indebolisce le mosse di tipo Drago. » in effetti Iris aveva notato che il Pokémon avversario tenesse qualcosa, ma non ci aveva dato troppa importanza. Un errore che le era costato caro. L'emozione di combattere contro un avversario di quel calibro le aveva sicuramente dato alla testa.
« E ora, credo sia il momento di chiudere la lotta. Garchomp, usa anche tu Oltraggio. » l'attacco del Pokémon colpisce in pieno il Haxorus di Iris, che si accascia a terra esausto. Iris non ha nemmeno il bisogno di conferme, era stata sconfitta, e fa rientrare Haxorus nella sua sfera, stringendola a sé. « Sei stata brava. » sussurra, accarezzando dolcemente la sfera.
« Sě, lo sei stata. » non si era nemmeno accorta che il suo avversario si era avvicinato. « Hai una squadra potente. » Iris sorride, per niente scoraggiata.
« Perň la tua lo č piů della mia. » dice. Anche la sconfitta faceva parte del suo essere Allenatrice, era un passo importante da accettare quando si era Capopalestra.
« Grazie. » Iris lo guarda stranita. « Ho avuto l'occasione di lottare contro Pokémon che prima di oggi non avevo mai visto. Per me č stato divertente. »
Iris sorride nuovamente, piů determinata. « Anche per me lo č stato. »

Anche il secondo turno si era concluso.
« I vincitori sono Nicolas White, Lucas Harixgoon, Touko White e Lance Domadraghi. » i quattro ragazzi erano fieri di aver passato il turno, entusiasti in attesa del giorno successivo che forse li avrebbe visti trionfare ancora.
Aloč sorride, vedendo che la sua pupilla aveva superato il turno. « I prossimi saranno Freezerock Paul e Jenness Lucinda, Granger Esmeralda e Domadraghi Sandra, Howell Elis e Evans Julia, Rosenfeld Velia e Falkner Valerio. Dovreste sbrigarvi, ragazzi. »
Lucinda sbianca, lottare contro Paul sarebbe stata una tortura per lei, e anche Esmeralda le fa compagnia, conoscendo la fama della Capopalestra di Ebanopoli.
« Non č possibile! » si lagna invece Barry. Kenny cerca di compatirlo, ma il carattere rumoroso di Barry glielo impediva.
« Hai lottato contro una Campionessa, Barry. Era inevitabile che finisse cosě. » Barry lo guarda male.
« Piuttosto, andiamo a pranzare? ...Ho una fame. » Kenny acconsente, guardando l'orologio appeso alla parete. Era ora di pranzo.
« Andiamo. »

« Dragonair, usa Lanciafiamme! » Sandra non era mai stata un tipo paziente nella lotta. Esmeralda vede il suo Glaceon essere avvolto dalla fiammata, per poi crollare sul terreno.
« Maledizione... » sussurra. Se prima era piů spavalda e determinata a vincere, nel vedere il suo Glaceon crollare cosě facilmente la faceva vacillare. Prende la sfera di Skitty, per quanto adesso non fosse piů cosě convinta ad usarlo. Quel Pokémon aveva un carattere difficile da controllare e troppo vivace, non sapeva come se la sarebbe cavata contro Dragonair. Inoltre non poteva contare su Incantevole, visto che anche Dragonair era femmina. Non le rimaneva altro che provarci.
« Vieni fuori, Skitty. » il Pokémon saltella allegramente nella sua parte del campo, miagolando. La Dragonair avversaria rimane impassibile, levitando sopra il terreno.
« Usa Canto. » dice, mentre Skitty si apprestava ad eseguire il comando dopo qualche esitazione. Intona una dolce melodia, che crea delle note che volarono dritte verso Dragonair. Il Pokémon drago non riesce a schivarlo in tempo, finendo per adagiarsi sul terreno ed addormentarsi.
« Sě! » esclama Esmeralda, vedendo compiersi ciň che progettava. Sandra, invece, non sembra cosě felice.
« ...Dragonair. » mormora, ormai poteva solo attendere che si svegliasse.
« Adesso usa Svegliopacca. » sperava che la potenza raddoppiata della mossa potesse infliggere un danno considerevole alla Pokémon avversaria. Skitty si avvicina a Dragonair, ancora addormentata, dandogli due violente sberle sul viso.
Dragonair si sveglia, con un aria ferita per il dolore che Skitty le aveva arrecato. Sandra sorride vittoriosa. « E' stato un errore svegliare Dragonair. » dice, con un sogghigno.
« Usa Fulmine. » ordina, e la sua Pokémon non tarda ad eseguire. Il corpo del Pokémon viene presto avvolto da energia elettrica, che viene scagliata verso Skitty che rimane in piedi. Delle lievi scintille elettriche scaturiscono dal suo corpo, era stata paralizzata. Esmeralda cerca di prendere un grosso respiro, cercando di non perdere la calma. Sarebbe stata l'ultima cosa di cui avrebbe avuto bisogno.
« Ora concludiamo con questo Pokémon. Dragonair, usa nuovamente Fulmine. » quello č il colpo di grazia per Skitty, che non si muove di un passo.
Esmeralda lo fa rientrare nella sfera, prendendo il suo ultimo Pokémon. Poteva solo sperare in Manaphy.

La lotta tra Julia e Elis non era esente dai colpi di scena.
Julia era riuscita a sconfiggere il Quilava di Elis, ma poi la ragazza aveva recuperato terreno sconfiggendo Gengar con il suo Charizard. Aveva deciso di mandare in campo Lucario, ma era nettamente in svantaggio contro un tipo Volante e Fuoco.
Quelli sě che era un problema.
« Bene, Lucario. » era determinata a vincere. « Usa Dragopulsar. » poteva contare su quell'attacco potente. Charizard viene pienamente colpito dall'attacco, che lo costringe a scendere a rasoterra. Il Pokémon ruggisce, era il suo orgoglio ad essere stato intaccato piů che il suo stato.
« E adesso... » sussurrň Elis. « Lizardon, Fuocobomba! » il Pokémon di fuoco crea una grande sfera incandescente che vola in direzione di Lucario, esplodendo non appena viene a contatto con lui. Julia trattiene il fiato, fino a quando la sfera di fuoco scompare rilasciando Lucario. Lui crolla, ferito in maniera seria. Julia lo fa rientrare nella sfera, sperando di finire presto la lotta per portarlo a curare.
« Andiamo, Pikachu! » quella era la sua ultima Pokémon. Lizardon la squadra, divertito dal pensiero che fosse quello l'esserino che mandavano in campo contro di lui. « Non perdiamo tempo. Pikachu, usa Fulmine! »
La Pokémon carica l'elettricitŕ, prima di esserne avvolta e colpire Charizard. Lui crolla, giŕ indebolito da Dragopulsar. Per quanto cercava di rialzarsi, proprio non ci riusciva. Pikachu, dall'altro lato del campo, carica nuovamente le guance entusiasta.
« Non ti sforzare, Lizardon. Sei stato sconfitto, accettalo. » commenta Elis, per poi schivare una fiammata diretta a lei. Il Pokémon era decisamente piů permaloso di lei. La loro lotta era davvero difficile, riconosceva l'abilitŕ della sua avversaria.
« Il tuo ultimo Pokémon? »
Elis ride. « Non c'č fretta. Vieni fuori, Lana. » dalla sfera esce una Ampharos, che si guarda intorno intimidita. « Elettro contro elettro, una lotta fino all'ultimo. »
Julia sospira, c'era una sola delle sue mosse su cui poteva contare. « Pikachu, usa Fossa! » ordina. Pikachu inizia a scavare, creando un tunnel sottoterra. Elis stringe le mani a pugno.
« Tu, Lana, rimani in attesa. » si fa quiete sul campo di battaglia, in attesa. Poi, all'improvviso, Pikachu spunta dal terreno colpendo Ampharos, che sembra soffrire molto per quell'attacco, ma rimane in piedi e ancora determinata a combattere.
« Adesso usa Gigaimpatto. » Ampharos prende la mira, caricando Pikachu. La Pokémon Topo viene sbalzata via di diversi metri, ma a fatica si rimette in piedi. Ampharos rimane senza forze a causa del contraccolpo.
« Questa č la nostra occasione! » esclama Julia. « Pikachu, nuovamente Fossa.» la Pokémon torna nuovamente sottoterra, mentre Ampharos finalmente torna a muoversi con fatica. Quando perň Pikachu salta nuovamente fuori dal terreno, č la fine. Ampharos crolla sulle ginocchia, segno che era stato sconfitta.
Julia esulta con gioia, mentre Pikachu le saltava tra le braccia entusiasta. Elis fa rientrare Lana nella sua sfera. « Beh, č andata. » in fondo, lei non moriva dalla voglia di partecipare. Non negava perň che con quella lotta le era tornata nuovamente l'adrenalina nel sangue, era da un po' che non succedeva.

« In questo turno hanno vinto Paul Freezerock, Sandra Domadraghi, Julia Evans e Valerio Falkner. » Aloč continuava a stupirsi, molti studenti promettenti si stavano rivelando durante quella contesa. I vincitori, perň, non rimasero lě per godersi la gloria, sgattaiolando subito a mangiare. La donna sospira, osservando gli studenti che aspettavano ancora di lottare per quella giornata.
« E i prossimi sono Soulé Kotone e Gary Oak, Suzuki Natsumi e Black Touya, Edogawa Yukiko e Polar Bianca, Mirror Aria e Hollingshead Chiara. »
« Oh, finalmente. » dice Gary, stanco di aspettare il suo turno. Finalmente poteva scatenarsi. Aria dal canto suo sospira, non moriva dalla voglia di affrontare Chiara di nuovo. Temeva che si sarebbe messa nuovamente a piangere se avesse perso.
I nuovi sfidanti si diressero ai campi di lotta, attendendo di cominciare.

« Mamma mia che fame! » dice Julia, addentando un panino. Anis alza un sopracciglio. Per prima cosa dopo aver curato Lucario la ragazza si era precipitata in mensa, trascinando Anis come compagnia durante il pasto.
« Beata te che sei cosě spensierata. » commenta. Lei ancora non era stata chiamata, e questo la irritava.
« Non effere cofě peffimista, An. » dice Julia con la bocca piena. Guardandola in viso Anis deve resistere dallo scoppiare a riderle in faccia. Julia aveva le guance gonfie dal cibo e sembrava un piccolo criceto come la sua Pikachu, che si era appoggiata su di lei.
« Non lo sono. Piuttosto, sei ancora decisa a... » Julia annuisce.
« Sě. Me lo sono promesso e mantengo sempre le promesse. » Anis sospira.
« Sei una masochista, lo sai? » la ragazza le sorride.
« Ultimamente parli propri come Ser, anche lei mi ha detto la stessa cosa. » dice, soprappensiero. « Piuttosto, sai dov'č? » la castana annuisce.
« Lei deve coordinare gli altri volontari, insieme a Lunick. »
« Cavoli. Che lavoro importante! » esclama Julia, ridendo. « E poi, pure in compagnia di un bel ragazzo come Lunick… » sussurra, con una risatina. Anis rimane impassibile, sospirando.
« Ju, tu non cambi mai... » dice, con gli occhi a mezz'asta.

« Marina. » la ragazza sussulta nel sentire la familiare voce di Angelo.
« Sě? » chiede, cercando di fare il modo che la sua voce non saltasse su di un paio di ottave.
« Ti ho spaventata? » per quanto di natura Angelo fosse orgoglioso, se si trattava di amici lasciava trasparire un lato molto fraterno. Marina scuote la testa, negando.
« N-no, stai pure tranquillo. » il ragazzo sembra sollevato dalla sua risposta.
« Hai bisogno di aiuto? » chiede, indicando uno scatolone che la ragazza stava portando.
« No. C'č giŕ Mismagius che mi sta aiutando. » sorride lei, mentre la sua Pokémon usciva dall'ombra per salutare Angelo. Stava usando Psiconda.
« E' una vera fortuna che ci consentano di tenere un Pokémon fuori dalla sfera durante questi eventi. » commenta Angelo, adducendo anche al suo Mismagius che di tanto in tanto trapassava i muri e Marina annuisce, sorridendo. Dopo un attimo di silenzio Angelo si fa serio.
« Era da un po' che volevo chiedertelo ma non trovavo il momento. Come ti trovi, qui, a scuola? » Marina arrossisce lievemente, cercando di nasconderlo. Angelo aveva sempre avuto un occhio di riguardo nei suoi confronti, e l'aveva aiutata quando nella vecchia scuola lei non poteva piů stare.
« B-bene. » sussurra, lievemente. « Mi diverto, ho degli amici, cerco di prendere buoni voti. » il Capopalestra prende un grosso respiro.
« Meno male. Ne sono felice. » a quelle parole Marina crede di poter fare un infarto, ma cerca di imporsi la calma. « Perché non ti sei iscritta al torneo? »
« Non amo particolarmente combattere, e volevo essere d'aiuto. » risponde, facendo una pausa. « E tu? » in effetti, Angelo non era un ragazzo che rifiutava di combattere. Lui sembra stupito, sembrava quasi che non si aspettasse quella domanda.
« Non ne avevo molta voglia. » lo vede rispondere a fatica.
« Capisco. Io ora devo andare, ho ancora parecchie faccende da sistemare! » Angelo la saluta con una mano, guardandola allontanarsi. Marina, dal canto suo, cerca di frenare il rossore che le stava irrimediabilmente invadendo le guance.
Fortuna che l'incontro con Esmeralda le permette di ricomporsi.
« Ehi. » la saluta, e la sua compagna ricambia, ma in modo molto mesto. « C'č qualcosa che non va? » le chiede. Esmeralda era una ragazza un po' scostante, ma dopo un po' di tempo Marina poteva dire che erano amiche e quindi poteva permettersi tali domande.
« Ho perso. » commenta la corvina con voce piatta. « Ho perso anche se nella mia squadra avevo un Pokémon leggendario. » Marina le si avvicina, mettendole una mano sulla spalla mentre con l'altra cercava di reggere lo scatolone.
« Guarda che non č la fine del mondo. » le sue parole, perň, non hanno l'effetto che sperava su Esmeralda.
« Per te forse no. Ma per me sě, Mari. Non sai quanto. » fa una pausa, cercando di reprimere le lacrime. « Come mi guarderanno i miei amici? Cosa penseranno? »
Marina prende un grosso respiro. « Come ti ho detto, non č una tragedia. Non sei certo la prima che č stata sconfitta, né l'unica della nostra classe. Perdere č naturale, proprio come vincere. Solo che, quando perdi, hai piů probabilitŕ di imparare qualcosa. » Esmeralda rimane in silenzio.
« E non disperarti, la maggior parte della nostra classe non ha superato le eliminatorie, quindi sei in buona compagnia. » la corvina sorride lievemente, questa volta sembrava che fosse piů tranquilla.
« Grazie, Mari. » le dice, sorridendo e l’altra sorride ricambiando.
« E a che servono gli amici, se no? Ora perň devo proprio andare, ci sono ancora un sacco di cose che vanno sistemate. » dice, facendole l'occhiolino.
« "Cose che vanno sistemate"? »
« E' un segreto. » disse sorridendo sorniona, con l'aria di chi la sapeva lunga. « E vedo che ti lascio in buona compagnia! » commenta, vedendo arrivare Barry. Esmeralda non ha nemmeno il tempo di augurarle un qualche accidente per averla lasciata in quella situazione che Barry si era piazzato proprio davanti a lei.
« Esm. » lei s'irrigidisce, quando abbreviavano il suo nome le faceva sempre quell'effetto. « Posso farti una richiesta? » lei annuisce, temendo ciň che la mente di Barry poteva progettare.
« Visto che io ho perso, e anche tu hai perso, e praticamente quasi tutta la nostra lo ha fatto, che ne dici se formiamo un gruppo di allenamento? »
« Eh? » Esmeralda guarda l'amico, parecchio perplessa. Barry sorride convinto.
« Ma sě, un gruppo dove possiamo allenarci per diventare piů forti! Io sarň il capo, e tu sarai il mio vice! Se non accetti ti farň una multa salatissima! » la ragazza non puň non ridere.
« D'accordo, d'accordo. Ma lo faccio solo perché non voglio prendere la multa. » Barry accoglie con entusiasmo la sua risposta. La afferra per un braccio, trascinandola con sé.
« Allora andiamo! »
« Eh? Dove? » da quel momento Esmeralda comprese che avrebbe dovuto occuparsi di ben altri problemi, e che la sua sconfitta passava decisamente in secondo piano.

« I vincitori del quarto turno sono Gary Oak, Natsumi Suzuki, Yukiko Edogawa e Aria Mirror. » non c'era molto da dire, in certe lotte era stato quasi evidente il vincitore. I ragazzi rimasti finalmente si alzano in piedi, era il loro turno.
« Ebbene, le ultime coppie. Redrose Drew e Waterflowers Misty, Watson Nicky e Blair Pedro, Costaluna Anis e Crushand Marzia, Shiromiya Asuka e Ketchum Ash. » il sospiro generale č percepibile. La giornata stava cominciando a volgere al termine, e le ultime lotte sarebbero state accompagnate dal tramonto. »
« Era ovvio che vincessi. » commenta Gary, ricevendo un'occhiataccia da parte di Kotone. Dal canto suo Natsumi non poteva credere di aver davvero vinto contro il cugino, che aveva schierato Pokémon che aveva usato per arrivare alla Lega.
« Adesso posso rilassarmi, almeno fino a domani. » commenta sottovoce. Ora toccava ad altri combattere.

Asuka era a conoscenza delle abilitŕ di Ash, e perciň si era preparata di conseguenza.
« Pikachu, scelgo te! » con molta riluttanza, perň, Asuka si trova costretta a mandare in campo Samurott come primo Pokémon. Sapeva che sarebbe stata sconfitta, ma sapeva anche che le mosse che aveva avrebbero fatto diversi danni al Pikachu di Ash.
« Per primo, Pikachu, usa Fulmine! » Asuka se lo aspettava, perciň aveva fatto tenere alla sua Pokémon una Baccaparmen. Fulmine la centra in pieno, ma non fa i danni sperati da Ash. Anzi, facendo cosě attivň l'abilitŕ della sua Samurott.
« Acqua, usa Idrondata! » la Pokémon richiama tantissima acqua che scaglia contro Pikachu. Il Pokémon Topo viene colpito dalla violenta frustata di acqua.
« Pikachu! » con grande sorpresa dei presenti, Pikachu era sconfitto. Persino Ash, che aveva sempre contato sul topo elettrico, era sorpreso. Asuka, invece, era senza parole. Sapeva che Pikachu non era affatto debole. Aveva sottovalutato la potenza di Acquaiuto.
La ragazza continua a mantenersi determinata, entrambi avrebbero combattuto.
« Unfezant, ora tocca a te! » la Pokémon si libra in aria, salendo ad alta quota. Asuka comprende che Acqua sarebbe stata sconfitta in quel turno, ma aveva giŕ l'asso nella manica per sconfiggere Unfezant. « Aeroassalto! » la Pokémon esegue prontamente l'ordine, abbattendosi su Samurott che si accascia a terra esausta. Asuka la fa rientrare nella sfera, complimentandosi con lei per aver abbattuto Pikachu.
« E ora, Xun! » il suo Luxray fa la sua entrata in scena, emettendo qualche scintilla di elettricitŕ blu. Ash deglutisce, sarebbe bastato anche un solo attacco per mettere k.o. il suo Pokémon.
« Unfezant, usa Attacco d'Ala. » le ali di Unfezant si illuminano, pronti a colpire Luxray.
« Dopo che ti ha colpito usa Fulmindenti, Xun! » ordina Asuka. Luxray rimane in attesa, fino a quando Unfezant non lo colpisce in pieno. Poi, caricando elettricitŕ, la morde su un'ala. La Pokémon si lascia andare a un verso di dolore, prima di riprendere quota mentre Xun la osservava allontanarsi.
Il colpo per Unfezant, cosě come per Luxray, si era rivelato critico e aveva fatto un gran danno. « Chiudiamo, Xun. Usa Scintilla! »
Luxray carica nuovamente il pelo di elettricitŕ, prima di raccoglierlo in una sfera e lanciarla verso Unfezant, che ne viene travolta e inizia a perdere quota. Ash la fa rientrare nella sfera prima che si schianti al suolo.
« Beh, č una lotta impegnativa. » dice, anche se ormai poteva dirsi consapevole che non avrebbe vinto. Perň avrebbe lottato fino in fondo. « Ora vai, Oshawott. » il Pokémon lontra esce determinato dalla sfera, ma alla vista di Luxray scappa a nascondersi dietro le gambe di Ash.
« Avanti, Oshawott! » dice Ash, profondamente in imbarazzo per il comportamento del suo Pokémon. « Sei l'ultimo Pokémon! »
Quelle parole hanno un effetto strano sul Pokémon, che torna in campo e prende la sua arma-conchiglia. Ash spera tanto che fosse pronto a combattere.
« Bene, allora usa Idropompa! » un attacco potente forse avrebbe aiutato la sua causa ma Luxray lo schiva, facendo confondere Oshawott.
« Xun, Fulmindenti! » dopo l'attacco, anche Oshawott era esausto. Ash lo richiama nella sua sfera, sorridendo. Ormai per lui perdere o vincere non faceva differenza, l'importante era che si fosse divertito.
Asuka non fa in tempo ad esultare che Luxray si struscia contro le sue gambe, attendendo la ricompensa per le sue vittorie. Asuka gli accarezza il capo, ottenendo tante fusa affettuose. Con quella lotta, la prima giornata del torneo era terminata.

« I vincitori di questo girone sono Drew Redrose, Nicky Watson, Anis Costaluna e Asuka Shiromiya. Congratulazioni a tutti, ragazzi. » a giornata finita in molti sentivano la stanchezza che saliva. La prima giornata era stata impegnativa.
« Domani mattina verranno affissi gli accoppiamenti e gli orari delle lotte. Cercate di non fare tardi. » raccomanda Aloč. « E ora, andate pure a riposarvi. » dal gruppetto dei partecipanti si leva qualche assenso, dopo di che tutti iniziano il loro esodo verso le loro stanze.

Gli studenti tornati ai dormitori non vedevano l'ora di buttarsi nel loro letto, tutti esausti nella stessa maniera.
« Congratulazioni per la vostra vittoria. » Giulia sospira, guardando Catlina congratularsi con le altre ragazze. Lei aveva passato la giornata a coordinare gli spettatori, e si sentiva sfiancata. Alla stanchezza si sommava la preoccupazione per Martes, era quasi una settimana che non rispondeva alle sue chiamate.
« EGiuli? » la ragazza si riscuote al richiamo gentile di Pat. « Tutto bene? » lei annuisce, non spiccicando parola. Non aveva nemmeno voglia di parlare.
Poco piů distanti da loro c'erano Lena, Catlina e Mei, che dovevano star parlando di qualcosa di interessante visto che sembravano molto prese.
« C'č qualcosa che ti preoccupa. » dice a bassa voce Pat. Giulia si volta nella sua direzione, indecisa se crederle o meno.
Apre la bocca, per poi richiuderla. Voleva dire qualcosa, ma aveva deciso di rinunciare all'ultimo.
« Una persona importante per te. » continua la psichica, guardandola dritta nei occhi. « Hai paura di essere abbandonata. Di nuovo. »
« Basta. » parla Giulia, guardando dritto nei occhi Pat.
« D'accordo. Non dirň di piů. Sappi che quella persona non č al sicuro. »
« Cosa? » la psiche la osserva.
« Non ti preoccupare, non sembra in pericolo di vita. Ma... č come se non stesse bene. » Giulia si ritira in silenzio.
« Perché mi stai dicendo questo? » Pat non ci pensa nemmeno alla risposta da dare.
« Perché sembra che tu ci tenga, a quella persona. Non ti preoccupare, in questi giorni dovresti rincontrarla. » la ragazza piů grande sospira, non sentendosi tranquilla.
« Io vado a dormire. Sono stanca. » sussurra, dirigendosi fuori dalla stanza. Doveva far smettere quello strano sentimento che la pungeva.
« Sei sicura di stare bene? » come al solito Zorua era uscita dalla sua Pokéball senza permesso. Giulia la guarda, ma non la vede realmente.
« No. Martes č in pericolo. »
« Non č quello che ti hanno detto. » commenta Zorua, assottigliando lo sguardo. La sua Allenatrice sapeva essere dannatamente paranoica. « Secondo me Pat non č una veggente e voleva solo scherzare. » dice, cercando di sdrammatizzare. Giulia scuote la testa.
« No. Se Pat predice qualcosa, č vero. Non sbaglia mai. » Zorua osserva Giulia, era lě ma era come se non ci fosse. « D-devo chiamarla. » si dice, dirigendosi verso la sua camera.


« Siamo pronti? » Ada guarda verso il loro Comandante. Da quando Ivan era tornato la speranza si era riaccesa nel Team Idro.
« Sě, signore. Giŕ domani potremo arrivare alla regione di Kanto. » quella volta avevano deciso di essere piů discreti, usando un sottomarino come base. Non sarebbe stato cosě semplice scoprirli.
« Alan dov'č? » Ada osserva stranita il loro capo, era raro che si dimostrasse interessato ai loro sottoposti.
« L'ho visto stamattina, stava dando disposizioni alle reclute. » si mormorava che ci fosse una spia nelle loro fila, e Alan aveva deciso di indagare.
« Capisco. Non rimane che attendere di arrivare, e finalmente... » il comandante fa una pausa. « Ada, lasciami da solo. » ordina.
La donna annuisce, sparendo dietro la porta. Non era pienamente convinta di ciň che stavano per fare. Sospira, proseguendo per la sua strada. Lei si sarebbe limitata ad eseguire gli ordini. Niente di piů.
Era stato tremendamente difficile ricostruire le fila del loro Team ma lei era riuscita nuovamente a ottenere il suo grado di Idrotenente.
« Ada? » con non molta sorpresa la donna guarda Alan, che si stava sempre piů avvicinando nella sua direzione.
« Allora? Stanato l'intruso? » lui assottiglia gli occhi per qualche istante, non sapendo cosa rispondere di preciso.
« Piů o meno. Ci sto arrivando. » Ada cerca di trattenere una risatina di scherno, Alan era sempre stato un uomo adatto all'azione. Giocare al gatto e al topo non faceva affatto per lui.
« Lascia il lavoro a me. Sai bene che lo farň meglio di te. » dice, senza preoccuparsi della reazione che l'altro avrebbe avuto. Alan la guarda intensamente, prima di afferrarle il braccio con forza.
« Non credere di essere migliore di me. » ringhia, aumentando la presa sul braccio. Ada riesce a reprimere un gemito di dolore, ma la stretta sembrava volerle impedire la circolazione.
« Sai benissimo che č cosě. » parla ancora, sapendo bene che il suo carattere la metteva spesso in contrasto con Alan. Lui sembra quasi divertito dalla sua impertinenza.
« D'accordo. Se non stano l'intruso tra due giorni, lascerň che te ne occupi. » dice e Ada ricambia lo sguardo di sfida. Finalmente la presa sul suo arto si allenta del tutto.

« Cosa significa che non riuscite a trovarli? » Rossella non poteva crederci. Nonostante l'avanzato radar costruito dai loro scienziati avevano perso il segnale del sottomarino del Team Idro. Giŕ trovarsi in mezzo al mare era un punto sfavorevole, per il Team Magma, e ora si erano addirittura persi.
« Calcolate la rotta piů breve per Kanto! » ordina a un sottoposto, che si affretta a sparire per eseguire. Lei detestava quella situazione, e desiderava arrivare presto a Kanto per dare sfogo alla sua frustrazione.
Max si era rinchiuso nella sua stanza, per fare chissŕ che cosa. Lo ammetteva, il suo capo sapeva essere davvero strano. Ottavio si trovava giŕ a Kanto, per tastare il terreno e coprire il loro arrivo a Fucsiapoli. Non riusciva a sentirsi tranquilla, perché perdere quel minimo del contatto il con Team rivale la costringeva a muoversi nella cieca.
« Perché č tutto in mano a me? » si chiede. Lei voleva solo chiudere i conti con i marmocchi che avevano sfaldato le sue aspirazioni, altro non le serviva.



A random (spiegazioni):
- In questo torneo non ci sono gli arbitri, ma solo persone incaricate a controllare che non si commettano scorrettezze.
- I nomi sono stati estratti a sorte, e le lotte le ho regolate in base alle combinazioni del tipo e delle mosse.





Né!
Rieccoci su queste frequenze in meno di un mese. Un piccolo record che sono felice di raggiungere. Questa sorpresa porta delle novitŕ *indica sotto* e spero non me ne vogliate troppe per farvi perennemente attendere. Nel caso, chiedo umilmente scusa per l'abuso della vostra pazienza.

Novité:

Ho preso una decisione. So che č crudele farvi attendere cosě a lungo per i capitoli (ormai avrete perso la speranza, immagino) ma non sono ancora pronta a pubblicare settimanalmente come mi ero ripromessa. Perciň sono giunta a un punto che mette concorde tutte le parti possibili e inimmaginabili.
L'aggiornamento sarŕ mensile. E proprio in questa data. Quando aprirete la pagina il quindici di un qualsiasi mese, vi troverete un nuovo capitolo di questa storia pronto per essere divorato.
Trovo che sia un buon compromesso che permette a me di fare con calma e al contempo a non lasciarvi a bocca asciutta.

Commenti sul capitolo:

E finalmente il mini arco del Torneo č iniziato.
Quelli sono i miei primi e impacciati tentativi di scrivere delle lotte Pokémon. Sono migliorata, tranquilli. *osserva capitoli in produzione*
Ho ricontrollato, e mi sembra di non aver favorito nessun personaggio - sia mai che qualcuno accusi di favoreggiamento - ma di aver lasciato tutto ai tipi e alle mosse dei Pokémon che lottavano.
Inoltre, ormai si vede proprio che qualcosa bolle in pentola, eh? Succederŕ, gente, succederŕ. (?) Cosa, mi chiedete? Con la dovuta calma lo saprete. #cosenonsenseinrima

Ringraziamenti:

Ringrazio Juls_ e Gwen Kurosawa per aver recensito lo scorso capitolo, ma anche i numerosi lettori che ho osservato passare da queste parti.


   
 
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