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Autore: Spensieratezza    15/12/2014    4 recensioni
Questo è uno spin off tra la storia "Ti odio e ti amo" e "Mille sfumature di Dean e Sam "
Dean e Sam hanno un rapporto consolidato e accettano di seguire John ad un caso che porterà tutti a tre a una bella vacanza al mare
Genere: Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, John Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest | Contesto: Prima stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'Ti odio e ti amo'
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“Ragazzi!!” tuonò John, entrando a perdifiato nella camera del resort.

Sam e Dean si spaventarono. Per fortuna Dean era andato a prendere una birra perché aveva sete, ma fino a pochi minuti prima si stavano baciando appassionatamente.
 


“Sei stato via per ore. Eravamo molto preoccupati.” Disse Dean, attaccato alla bottiglia.

“Mi dispiace di avervi lasciati soli, ma ho fatto conoscenze…”

“Conoscenze che possono aiutarci in questo caso?” chiese Dean.

“Ehm…no…un altro tipo di conoscenze…”

Dean e Sam lo guardarono con tanto d’occhi.

“Beh, c’è questa signora molto ricca, con sua figlia, abbiamo parlato…della città..dei posti più incantevoli da visitare…”

Dean e Sam si guardarono.

“Sapete, non ci farebbe male avere degli amici, se poi questi amici possono farci avere delle informazioni sulla città…”

“Com’è? Grassa e brutta?” chiese Dean, volendo indagare.

“No, tutto il contrario.” Disse sorpreso John.
 

Sam e Dean si guardarono di nuovo.
 


“Smettetela di preoccuparvi, ok? Stasera saremo a cena da loro, vi piaceranno, vedrete!”

“Veramente noi vorremmo restare qui…perché non vai tu da solo?" propose Dean, mentre Sam ruggì di approvazione.

“NIENTE STORIE, VOI SIETE MIEI FIGLI E ANDATE DOVE VADO IO! COSA PENSERANNO SE MI VEDONO ARRIVARE DA SOLO? CHE SONO UN PADRE DEGENERE, ECCO COSA. VOI VENITE E CHIUSA LA QUESTIONE!”
 


Sam e Dean cominciarono a mettersi d’accordo sui vestiti da mettere e silenziosamente criticavano l’arroganza e l’autorità del padre.
 
 
 
 
 
 
 
*

Quando arrivarono davanti a un’immensa villa con giardino, Sam e Dean trattennero il fiato, pensando che dopotutto forse il soggiorno in quella casa poteva rivelarsi un’esperienza piacevole.

Guardarono ancora loro padre che si sistemava goffamente la cravatta e la giacca nera. Non si era mai comportato cosi.
 
“Joooohn! Che bello rivederti cosi presto! Sono stata cosi beeeeene! E questi sono i tuoi figli. Adoraaabili. Ti assomigliano proprio.” disse una donna bionda di mezza età, aprendo la porta.

“Guarda caso è l’unica che ha detto che non somigliamo alla mamma.” Bisbigliò Dean a Sam.

“Già, chissà come mai.” Disse Sam guardandola storto.
 
“Grazie, un bel complimento, Karina.” Disse John arrossendo.

“E quanti anni hanno? 16 – 17? E scommetto che sono gemelli!!”

“Ehm, veramente hanno 22 e 26 anni.” Disse John imbarazzato.
 
Sam e Dean ridevano sotto i baffi.

“Oh, cavolo, che gaffe, mi dispiace! Sembrano molto più giovani e uniti!!”

“Non si preoccupi, signora, in effetti siamo ehm molto uniti.” Disse Dean, guardando malizioso Sam, che ricambiò l’occhiata, mentre si dirigevano nel grande salone.
 
 
In un angolo c’era una ragazza che suonava il pianoforte. Sfoggiava un’elegante coda bionda.

“Mia figlia, Kathleen.” Disse la signora.
 

Dean e Sam la guardarono basiti.

“Dean, è la ragazza che abbiamo visto sulla spiaggia.” Disse Sam.

“Lo so.” Rispose Dean.
 


La ragazza guardò i presenti, accennando un sorriso, ma senza salutare, e poi riprese a suonare.

“Ehm, odia salutare. Mia figlia odia un po' tutte le formalità a dire il vero.” Disse Karina.

“Spero non odi anche gli sconosciuti.” Rise nervosamente John.

“Ma no, cosa dici, sciocchino!” rise Karina, dandogli una pacca sulla spalla e guadagnandosi delle occhiatacce da parte di Dean e Sam.
 
 
 
 
La cena si svolse nella noia mortale, l’unica cosa gradevole era il cibo. Pasta al ragù, pollo arrosto, patatine fritte, mousse al cioccolato….

Finita la cena, John e Karina si misero a chiacchierare sul dondolo in giardino, Dean andò in bagno e Sam restò in salotto in compagnia di Kathleen con suo grande disagio.

Kathleen continuava a sbuffare. Si era slegata i capelli, ma ora sembrava gli davano fastidio.

“Sam, mi potresti aiutare con questo elastico?”

Sam acconsentì di malavoglia, i suoi capelli erano talmente lisci che gli sfuggivano via.

“Ih ih, sciocchino, devi tenerli con più forza!” rise Kathleen, cercando di prendergli la mano, ma Sam non sembrava molto propenso a toccarla di più, quando poi Dean usci dal bagno per raggiungerli, e Sam lo vide, ne approfittò per allontanarsi.

“Dean! Ci hai messo un casino! Sei peggio di una femmina!” rise.

Dean aggrottò le sopracciglia, vedendolo nervoso, poi guardò Kathleen e senza badarci, strinse il polso di Sam.


“Penso che per noi sia arrivata ora di andare. Vado a chiamare mio padre.” Disse, poi sembrò ripensarci.

“Sam, vieni anche tu.”

Sam stava già andando, ma Kathleen si intromise.

“Vostro padre aveva accennato al fatto che avreste dormito qui. Non ve l’ha detto?”

Sam e Dean si guardarono.
 
 
 
 
*

Purtroppo, Dean e Sam avrebbero dovuto dormire in due stanze separate, perché c’era solo un letto per stanza.

Dean non era molto tranquillo a dormire senza Sam al suo fianco, senza contare che avrebbe voluto provare quel fantastico letto con Sam. Senza contare che Kathleen sembrava un po' troppo interessata a Sam.

Decise di andare da lui, ma poi si apri la porta.

Sam.
 
“Che ci fai qui, birbante?” chiese, ma era sollevato.

Sam non rispose. Semplicemente si buttò sul letto con la potenza di un uragano, baciandolo.



Rotolarono nel letto per un bel po’, e poi Sam disse:

“Mi mancavi, e poi la mia camera era proprio davanti a quella di Kathleen…non avrei voluto che gli fosse magari venuta voglia di venirmi a trovare, sai…sarebbe stato imbarazzante mandarla via.”

“Tu sei solo mio.” disse Dean, riprendendo a baciarlo, e contento che Sam fosse andato da lui.
 
















Note dell'autrice: 

Piano piano mi porto avanti anche con questa storia ahahhah

Scommetto che non ve l'aspettavate questo colpo di scena :D 
   
 
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