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Autore: AlekHiwatari14    16/12/2014    1 recensioni
Storia ispirata a quella precedente di My Life like a Vampire.
Un tempo, quando erano bambini, i Sakamaki fanno i conti con i loro problemi. Problemi che li ha portati ad essere ciò che sono, ma se qualcuno incrociasse il loro cammino e in quel passato eviterebbe i loro cambiamenti, come diventerebbero i Sakamaki? Chi e/o cosa li farà cambiare? E sopratutto, perchè?
Raccontata con gli occhi e le emozioni dei Sakamaki, ma sopratutto di Subaru, e preparatevi ad entrare nel loro passato per vedere e comprendere passo dopo passo i loro cambiamenti e le mille e più avventure che li aspettano con un nuovo personaggio del tutto imprevedibile.
Buona lettura.
Genere: Commedia, Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa, Subaru Sakamaki, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My Life like a Vampire'
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Capitolo 29


***
Shu
***


Ero a lezione con mia madre. Tutto procedeva per il meglio. Guardai l'orologio. Segnava le 8 di sera. Tra un'ora e anche meno avrei rivisto il mio amico Edgar e non stavo più nella pelle.

Beatrix:Cos'è quel sorrisetto?

Chiese accorgendosi che ero euforico.

Shu:Posso andare a giocare nel bosco con Rita?
Beatrix:Un capofamiglia non...
Shu:Non lascia mai il nucleo familiare, pensa sempre agli altri prima di se stesso e non si prende mai un pò di relax per se. Ho capito.
Beatrix:Ok...va pure!

Esclamò sorridendomi.

Shu:Grazie mamma!!

Mi alzai abbracciandola e correndo in camera di Rita, ma non c'era.

Shu:Dove si sarà cacciata?

Mi domandai con il pallone tra le  mani non vedendola. Nei corridoi incontrai Subaru e lo fermai incominciando a fare domande.

Shu:Hai visto Rita??
Subaru:E' andata in camera di Kanato a giocare, perchè?
Shu:Nulla!! Dobbiamo andare a giocare nel bosco.
Subaru:Nel bosco? Posso venire con voi?
Shu:Beh..non saprei. Se proprio ti va, aspettaci fuori. Vado a prendere Rita e torno.
Subaru:Ok.

Dissi correndo in camera di Kanato. Da fuori udii delle voci. Erano quelle di Rita e di Kanato che parlavano.

Rita:Hai ragione. Sei troppo piccolino per queste cose. A volte me lo dimentico.

Sentii facendolo arrabbiare. 

Kanato:Non sono piccolino!!! Voglio sapere!!!

Sentendo quella discussione, aprii la porta con il sorriso sulle labbra.

Shu:Andiamo??

Chiesi con la palla tra le mani. La piccola annui e si affrettò a correre verso di me, lasciando lì Kanato a giocare da solo. Intanto, i Mukami scoprivano un lato del signor Mukami che non conoscevano affatto.


***
Azusa
***


Il signor Mukami, diversamente da come sembrava, non ci trattava come oggetti di un qualche piano, anzi. Era molto affettuoso con noi. Ci aveva procurato vestiti, dei giocattoli e ognuno di noi aveva i propri hobby.

Azusa:Che belli!!

Esclamai fermandomi davanti ad una vetrina vedendo dei coltelli da collezione.

Mukami:Ti piacciono?
Azusa:Si! Li voglio tutti!!
Mukami:Non esageriamo! Li prendiamo uno alla volta. Se no, non c'è bellezza nel collezionarli. Non credi?

Annuii e indicai due dei tanti che mi piacevano.

Azusa:Mi piace quello rosso e quello nero con le rifiniture d'oro.
Muka:Ok, aspetta qui! Vado a prendertelo.

Disse lasciandomi la mano e entrando nel negozio.

Kou:Ragazzi, avete visto che bel cielo stellato??
Ruki:Uh..mamma!! Ricomincia lui e la fissazione del cielo!!
Yuma:Quando la smetterai?
Kou:Perchè dovrei smetterla? Voi avete i vostri hobby ed io ho i miei.
Ruki:E quale sarebbe questo tuo hobby? Osservare le stelle??
Kou:No!! Voglio diventare come il cielo. Famoso e conosciuto in tutto il mondo, ammirato da tutti ed essere uno spiraglio per chi sta male.
Mukami:Allora mi sa che hai sbagliato approccio.

Interruppe uscendo con i coltelli in una scatola dandomeli in mano.

Azusa:Che belli!! Si!! Finalmente sono miei!!
Kou:In che senso ho sbaglio approccio?
Mukami:Se vuoi diventare famoso deve saper ballare e cantare.
Ruki:Si, proprio come una femminuccia!!

Esclamò ridendosela, ma la reazione di Kou stupì tutti.

Kou:Si!!! Mi iscriverete a canto e a danza??
Mukami:Ma certo.
Kou:Grazie, grazie, grazie, grazie...!!!

Urlò buttandosi tra le braccia del signor Mukami. Quell'uomo era veramente molto buono e, anche se Ruki era convinto che ci fosse qualcosa di sporco sotto, non mi importava granchè visto che ci dava affetto e ogni cosa volevamo. Se davvero ci fosse qualcosa del genere sotto, l'avrei anche fatto. Dopotutto...non avevo mai avuto tanto affetto prima. Ero commosso a tal punto da incominciare a piangere.

Ruki:Perchè piangi??
Azusa:Perchè...ho sempre visto gli altri mano nella mano con i propri genitori e i proprio fratelli, mentre io gironzolavo per le strade sempre da solo, ma adesso...mi sento accettato e amato. Nessuno ha avuto riguardo di me proprio come neanche di voi. Sono stato sull'orlo della morte più volte. Prima per fame, poi per le botte e infine per le torture avute in orfanotrofio, pensavo fosse un simbolo d'affetto, ma mi sbagliavo. Essere amato e coccolato è molto meglio dell'essere picchiato.

I ragazzi, ormai miei fratelli, vennero da me abbracciandomi.

Ruki:Stupido! Noi siamo fratelli è normale che siamo una famiglia. Lo siamo sempre stata!
Azusa:Vi ringrazio signore...vi ringrazio di cuore per la vostra ospitalità.
Mukami:Non devi ringraziarmi. Come ha detto Ruki, siamo una famiglia.

Disse abbracciandomi anche lui.

Yuma:Uh..ci sono delle mele lì!!

Urlò correndo al banco della frutta.

Mukami:Non correre!!

Ordinò prendendomi per mano insieme a Kou, mentre Ruki correva dietro di Yuma. La vita non poteva andare meglio di così.

Mukami:Le vuoi?
Yuma:Si!! 
Kou:Yuma....non dovevamo....

Balbettò avvicinandosi a lui e prendendolo per la giacca.

Yuma:Hai ragione!! Che ore sono??
Mukami:Sono quasi le 9, perchè?
Kou:Muoviamoci!!

Esclamò trascinandosi Yuma dietro.

Mukami:Ma dove andate?

Domandò con la busta di mele in mano.

Yuma:A giocare!!!

Urlò senza fermarsi. Quei due erano strani. Cosa stavano nascondendo??



***
Kou
***


Ero in città con la mia nuova famiglia, quando improvvisamente vidi l'orario in un negozio ricordandomi l'appuntamento con Rita. Mi avvicinai a Yuma prendendolo per la giacca dietro.

Kou:Yuma....non dovevamo....

Balbettai sperando che capisse cosa volevo dire, fortunatamente capì.

Yuma:Hai ragione!! Che ore sono??
Mukami:Sono quasi le 9, perchè?
Kou:Muoviamoci!!

Dissi allarmandomi di aver fatto tardi, così presi Yuma trascinandomelo dietro.

Mukami:Ma dove andate?

Domandò con la busta di mele in mano.

Yuma:A giocare!!!

Urlò senza fermarsi. Arrivammo nel bosco dove vidi Shu, l'amico di Yuma, con Rita e un altro. Aveva una faccia seria e scontrosa. Probabilmente era un nobile come Shu, ma sembrava molto ribelle. Quando lo vidi, stava vicino a Rita che l'abbracciava da dietro. La cosa mi infastidì e non poco, ma Rita non sembrava molto interessata a lui, anzi... Quando mi vide si staccò da lui.

Rita:Nyan!!!

Esclamò correndo verso di me abbracciandomi col volto sorridente. La cosa sembrò contrariare e non poco il tipo.

Kou:Come stai?
Rita:Bene, te?
Kou:Molto meglio adesso che sei qui con me.

Sussurrai guardandola negli occhi. In quel momento, presi le mani della piccola baciandogliele.

Kou:Sei bellissima.

La piccola arrossì. Quel gesto galante diede sui nervi al ragazzino che, arrabbiandosi, venne verso di noi.

?:Brutto stronzo!! 

Urlò prendendomi per la maglia, staccandomi dalla mia Rita e cercando di aggredirmi.

Kou:Lasciami!! Ma che fai?
Rita:Subaru!!

La piccola cercò di separarci insieme a Shu e a Yuma, ma sembrava ce l'avesse con me. Mi spinse a terra e stava per sferrare un suo pugno su di me. Chiusi gli occhi temendo il peggio, ma non avvertii nulla. Li riaprii. Di nuovo quella scena. Rita mi faceva da scudo ancora una volta. Aveva la guancia rossa. Probabilmente aveva colpito lei invece di me.

Subaru:Togliti di mezzo!!
Rita:NO!
Subaru:Non può passarla così!!
Rita:Se vuoi colpire qualcuno, fa come prima. Colpisci me! 
Subaru:Cosa?

Il ragazzo sembrava scosso da ciò che aveva detto la piccola.

Subaru:Togliti ti ho detto!!!

Urlò contro la piccola e la piccola ribattè:

Rita:NO!! 
Subaru:Lo devo ridurre in cibo per formiche.
Rita:Basta, Subaru! Bastaaaa!!

Il piccolo la guardava meravigliato.

Subaru:Perchè lo difendi?
Rita:Non è ovvio? Smettila di fare questa guerra!! Lascialo stare!!

Esclamò standomi davanti. Non so cosa gli prese, ma il ragazzo se ne andò correndo seguito da Shu e Yuma, mentre la piccola incominciò a piangere.

Kou:Ti sei fatta male??

Chiesi accarezzandole la guancia rossa.

Rita:Tranquillo. Sto bene.
Kou:Adesso ti do un bacetto e tutto passa.

Sussurrai facendola ridere mentre le baciavo la guancia addolorata sperando che le passasse. Perchè ha avuto quella reazione? Ah...non lo so. Fatevelo raccontare da lui. Adesso sono impegnato a consolare il mio cielo. 
Un bacio. Kou.
   
 
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