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Autore: Panda01    16/12/2014    3 recensioni
La guerra è ormai finita, Sasuke è tornato a Konoha e ha ripreso la sua quotidianità. Finchè un giorno, di ritorno da una missione, un avvenimento bizzarro e misterioso lo costringerà a fare i conti con il passato e con i suoi sentimenti.
Dal primo capitolo:
Il giovane vide accanto a sè la borsa degli strumenti che ogni ninja, degno di quel nome, portava appresso, si affrettò a prenderla e a cercare l'oggetto che avrebbe dato risposta a tutti gli atroci dubbi che gli stavano bombardando la mente: uno specchio.
Con timore porto l'oggetto all'altezza del viso, alzò lo sguardo lentamente, sembrava quasi aver paura di ciò che avrebbe visto. Prese coraggio e finalmente guardò lo specchio e ne vide l' immagine riflessa: chi diavolo era quel marmocchio?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
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- È lui, non è vero? –

- Non capisco di cosa tu stia parlando –

- Maestro Kakashi non faccia finta di niente, l’ho capito ormai.. – entrambi restarono in silenzio, fissandosi. La tensione che si era creata nell’aria si poteva tagliare con un coltello.

- Haruki..

...è Sasuke –.

 

Gli allenamenti continuavano ormai da più di una settimana e avevano dato anche buoni frutti. Nonostante il corpo minuto di cui era disposto, era riuscito comunque a completare diversi esercizi fuori dalla propria portata, a controllare il proprio chakra e, ancora più importante, era riuscito ad utilizzare con successo diversi dei jutsu basilari per essere un ninja.

Uno dei primi che gli era riuscito era la tecnica della trasformazione del corpo, l’aveva perfezionata giusto in tempo per non essere scoperto da Sakura, quando lo aveva visto, nelle sembianze di Haruki, proprio davanti a casa Uchiha. Se solo non fosse riuscito ad utilizzare quel jutsu in tempo, probabilmente lo avrebbe smascherato.

Al sol pensiero della kunoichi rosa, le sue gote si arrossarono, una reazione involontaria che non riusciva proprio ad evitare da quel fatidico giorno in cui era corso in suo aiuto e l’aveva.. baciata.

Neanche lui riusciva a spiegarsi quel gesto improvviso. Quando aveva sentito che il suo primo bacio era stato rubato da quel pezzente, qualcosa in lui era scattato come una molla. Era stata una reazione istintiva, non aveva pensato, si era lasciato trasportare ed aveva solo agito.

Ed ora se ne pentiva.. sì, si pentiva di quel gesto azzardato. Non solo perché appena le loro labbra si staccarono lui si defilò in un batter d’occhio, lasciandola sola e confusa, sotto la pioggia. Probabilmente si era presa anche un malanno, visto che, talmente scioccata, non sembrava dare segni di vita.

Era stato un errore, uno stupido gesto involontario dettato solamente dalle circostanze e dall’atmosfera di quel momento.. Sì, un errore.

L’aveva illusa, e questo non era giusto. Non solo per lei, visto che sicuramente dopo un gesto del genere si sarebbe fatta chissà quale viaggio mentale, che ci fosse almeno un’infinitesimale possibilità per loro, o persino che lui la amasse; ma anche per lui era ingiusto. Si era creato solamente dei problemi in più, come se il fatto di ritrovarsi nel corpo di un bambino già non gli bastasse.

- Bene, abbiamo finito anche per oggi – sentenziò l’Hokage dopo la visita divenuta ormai una routine giornaliera, come del resto era anche il responso medico – Non ci sono novità, sembra essere tutto nei paramentri – che delusione.

Sasuke prese la maglietta poggiata sulla sedia lì accanto e cominciò a rivestirsi, ancora immerso nei suoi pensieri, che ormai lo accompagnavano costantemente.

- Ah, senti Sasuke. Stiamo ancora lavorando sulla pergamena che abbiato trovato. Ma credo che ci vorrà ancora un po’. Comunque informami se c’è qualcosa di strano che noti.. Persone, oggetti.. qualsiasi cosa –

In effetti, negli ultimi tempi c’era qualcosa che lo turbava, qualcosa che gli faceva provare una strana sensazione di sconforto, qualcosa che non lo faceva sentire a proprio agio.. Ma nemmeno lui sapeva di cosa si trattasse, e probabilmente era solo il fatto di essere tornato un bambino, e per questo non ci aveva fatto molto caso.

In quel momento la conversazione fu interrotta da un battito alla porta, che introdusse la voce di Shizune – Tsunade-sama, Sakura le chiede udienza -.

- Accidenti.. – sospirò la donna portandosi una mano sul volto – è tutta la settimana che viene a chiedermi notizie di te – voltò lo sguardo stanco su di lui – Su entrambi – rispose all’espressione dubbiosa formatasi sul volto del suo interlocutore.

- Dille che non posso riceverla al momento – gridò alla sua allieva dall’altra parte della porta.

- Comunque se ti accorgi di qualcosa.. di qualsiasi cosa, avvertimi -.

La donna sembrava esausta, delle grosse occhiaie nere avevano fatto la loro comparsa sul suo volto ormai da parecchi giorni e i suoi occhi a malapena riuscivano a rimanere aperti.

L’Uchiha aveva sentito dire da Kakashi che ultimamente c’erano stati un paio di problemi negli altri villaggi, girava voce che dei gruppi situati in periferia stessero cospirando chissà quali atti terroristici, certo le voci non erano abbastanza attendibili da dover allarmare il villaggio, ma la cosa era alquanto sospetta.

L’Hokage si stava rimboccando le maniche per mettersi in contatto con il resto dei capivillaggio e cercava di scoprire quanto più poteva, si temeva persino che sbucasse dal nulla un’altra organizzazione ai livelli dell’Akatsuki.

- Si, va bene – rispose l’Uchiha prima di usare nuovamente il justu della trasformazione del corpo ed uscire dalla stanza, senza destare sospetti.

Uscì dal palazzo dell’Hokage e si incammino verso casa sua, casa Uchiha, con un profilo basso, senza farsi notare. Mentre camminava vide in lontanaza la figura della sua compagna di team, probabilemente intenta a tornare anche lei a casa, dopo che la sua maestra aveva rifiutato di incontrarla.

Nelle stessa via che stava percorrendo la rosa, Sasuke vide Ino svoltare l’angolo e ritrovarsi proprio di fronte a Sakura.

Le guardò mentre le due ragazze si fissarono negli occhi per qualche istante con le espressioni sorprese, senza parlarsi. Sembravano entrambe essere state colpite dallo sguardo pietrificante di Medusa.

L’Haruno fu la prima ad aprire bocca, ma appena dischiuse le labbra l’altra si girò di scatto rivolgendole le spalle. Le bisbigliò qualcosa, che ovviamente Sasuke non riuscì ad intercettare da quella distanza, e corse via.

“Che stupida.. non era proprio cambiata” dopo tutti quegli anni, Sakura ancora non aveva imparato a fermare qualcuno che stava fuggendo.

Mentre la bionda stava scappando, l’Uchiha, seguendola con gli occhi, intravide tra i suoi capelli qualcosa di luccicante. Strinse gli occhi per aguzzare la vista e lo vide.

In quel istante una rivelazione gli esplose in testa colpendo praticamente tutti i suoi neuroni. Come aveva fatto a non pensarci prima? Tutto era chiaro ormai, era quella la soluzione a tutti i suoi problemi.

Corse verso casa, con un sorrisetto stampato in faccia, iniziando ad escogitare un piano per raggiungere il proprio scopo. Sarebbe sicuramente tornato ad essere se stesso, e questa volta definitivamente, ne era sicuro.

 

Kakashi era appollaiato sul ramo di una grande quercia, che si trovava nel grande giardino della tenuta Uchiha, intento a leggere uno dei libri della sua collana preferita, mentre aspettava il ritorno del proprio allievo per riprendere gli allenamenti. Gli sembrava quasi di essere tornati ai bei vecchi tempi, in cui la sua squadra lo guardava con ammirazione e andavano in giro a compiere missioni di bassi livelli. Doveva ammettere che i ragazzi gli mancavano, anche se erano sempre tutti a Konoha, non avevano più tempo da trascorrere insieme. Erano cresciuti ed erano tutti così impegnati ora.

- Maestro! – una voce familiare richiamò la sua attenzione, facendolo cadere dalle nuvole, e quasi anche dall’albero.

Chi poteva essere? Di solito non passava molta gente per quella via, a causa della brutta fama che aveva quel quartiere.

- È lui, non è vero? – gli gridò la voce, senza lasciargli nemmeno il tempo di scendere dalla quercia.

- Non capisco di cosa tu stia parlando –

- Maestro Kakashi non faccia finta di niente, l’ho capito ormai.. – entrambi restarono in silenzio, fissandosi. La tensione che si era creata nell’aria si poteva tagliare con un coltello.

- Haruki..

...è Sasuke –.

 

 

 

 

 

 

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Rieccomi!

Nuovo capitolo, incentrato più sui pensieri di Sasuke. Scusatemi se è un po' corto..

Cosa avrà capito l'Uchiha? E chi sarà la persona che sta parlando con il maestro Kakashi?

Due domande che avranno risposta nei prossimi capitoli!

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e, se vi va, vi invito a dare un'occhiata anche alla nuova fanfiction che ho scritto e che spero di poter continuare:

*Coffe Prince*, come una giovane Sakura si ritrovi ad essere un maschio!

Lasciatemi tanti commenti, sia qui che lì!! (Ovviamente se avete tempo e se vi fa piacere, mi fareste molto, ma molto, contenta!)

Ne aprofitto per ringraziare tutti coloro che mi hanno lasciato delle recensioni, che hanno messo questa storia tra le preferite, tra le seguite e le ricordate e ovviamente anche a tutti i lettori anonimi che passano per di qua!

Con ciò vi saluto, alla prossima!

Panda01

 

 

 


  
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