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challenge II:
Prompt:
Tendere una mano
Cap.17
Inizia a piovere
"Ora
riposa" sussurrò Esmeraldo. Si
abbassò in avanti e baciò la testa di Quasimodo
sui lunghi capelli castani,
sopra la pelle bitorzoluta sotto il sopracciglio. Si voltò e
raggiunse
Amaterasu, le sfasciò il braccio ferito e lanciò
il pezzo di stoffa tra le
fiamme. Ne prese un altro da dentro una bacinella colma d'acqua e le
fece
un'altra fasciatura.
Amaterasu
gemette di
dolore, la ferita le pulsava e sentiva sapore di sangue in bocca.
"Scusa
lo sconforto di questi giorni..."
mormorò. Si voltò, Frollo era coricato su un
fianco e russava, ad ogni respiro
pesante faceva cigolare le catene che lo tenevano legato.
"Quasimodo
mi ha parlato di un fidanzato,
forse dovrei riportarti da lui" mormorò Esmeraldo. Dei
ticchettii di gocce
di pioggia si fecero sentire contro le finestre ed aumentarono sempre
di più.
L'acqua filtrava tra le assi di legno che iniziarono a puzzare di
umido.
Esmeraldo
corse fino al
braciere e lo mise in un angolo asciutto.
"Lo
aveva scelto mio padre e probabilmente
sarà il nuovo capo delle guardie. Se andiamo da lui, ci
arresterà" rispose
la giovane bionda.
Esmeraldo
si leccò le
labbra.
"Io
non riuscirei mai a farmi ingabbiare
così. Ho bisogno di Parigi, della sua libertà"
mormorò. Le iridi azzurre
di Amaterasu divennero liquide.
"Questo
vuol dire che ci
abbandonerai?" domandò e la voce le tremò.
Esmeraldo
ticchettò i
piedi nudi sopra il pavimento di legno, si voltò facendo
ondeggiare i lunghi
capelli neri e sorrise. Un lampo fuori dalla finestra lo
illuminò di riflessi
bluastri.
"No.
Ho fatto una promessa, ma appena
sarete in grado di mettervi in marcia, vi porterò con me
nelle mie
pellegrinazioni. E appena sarete in grado di tornare a credere e a
essere
liberi, io sparirò" promise.
Amaterasu
arrossì
guardando il suo petto muscoloso definito sotto la maglia bianca e
chinò il
capo.
"Sempre
pronto a tendere una mano a
tutti" bisbigliò.