Basta un attimo. Un soffio di respiro, il debole ticchettio della lancetta dei secondi, per cambiare tutto.
Un attimo prima sei allegra e positiva, guardi al futuro con ottimismo e quasi pensi che la tua vita stia finalmente prendendo quella fatidica svolta che aspetti da tanto – troppo – tempo. Sei sicura di meritarla – in fondo un po' te l'aspetti – e non ti poni tante domande; non ci sono dubbi né tentennamenti.

… E poi crolla tutto.

Crolla tutta la tua positività, tutto il tuo buonumore. Resta solo la consapevolezza che, ancora una volta, era soltanto una tua sciocca, ingenua illusione. Torni a sprofondare nell'oscurità, con solo il pallido ricordo di quella luce che credevi, speravi, di veder filtrare da sotto la porta di cui stavi cercando la chiave. Ma non c'era nessuna porta, nessuna luce, nessuna chiave. Era tutta l'ennesima invenzione di un'anima che non ce la fa più, un'anima in origine limpida e trasparente, capace di illuminare il mondo con il suo chiarore, ora sepolta in un cumulo di cenere e ossa, soffocando nella polvere, marcendo nella sua prigione di tenebre e morte, dove l'unico odore che giunge alle narici è quello della sconfitta, della delusione, della disperazione. Stelle cadenti che si infrangono portando con sé un desiderio che non sarà mai avverato. Un silenzio spezzato solo dai singhiozzi e dai respiri di chi cerca di rimanere a galla nonostante tutto, anche se non ce la fa più, anche se è dura, anche se fa male. Tanto male.
Non si vive più. Tutto ciò che si può fare è sopravvivere, lasciando che la tua vita scorra davanti ai tuoi occhi come un film, senza mai parteciparvi.

indietro non si torna

                   avanti non si va