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Autore: NerdGirl_Marta    16/12/2014    1 recensioni
Quando fai di tutto per realizzare il tuo sogno può capitare che la vita ti sorprenda...accetta ciò che il destino ti regala e vivi l'occasione come un dono! Non puoi mai sapere cosa ti riserva il futuro...
Questa è una storia diversa, non vedrete mai un ''Tom'' che si innamora della protagonista...anche perchè la protagonista sono io!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7 : Il potere del vino
 

L'orologio sopra il camino segnava le undici quando Riccardo si avvicinò a me per parlarmi “Ehy Tom grazie mille dell'invito, ma io devo proprio andare! Domani devo alzarmi presto per andare al lavoro, devo consegnare i lavori ai dirigenti! Potrebbe essere un ottima occasione per me..quindi è meglio che ci arrivi preparato!”. Mi alzai per andare a salutare Riccardo e Marta, lei era in piedi alle sue spalle “Ma andate via tutti e due? Dai Marta tu almeno rimani! La festa è appena iniziata e tu sei in vacanza no? Ti faccio accompagnare da Wilson oppure puoi rimanere a dormire...di sopra ci sono talmente tante stanze!” dissi rivolto alla donna che rimase colpita dall'offerta considerando la sua espressione. Riccardo si voltò verso la moglie, non sembrava contrariato anzi “..ma si da Marta, rimani qui! E' presto..divertiti almeno tu! Se Tom è così gentile da ospitarti ne devi approfittare! Poi domani mi racconti!” le disse e le stampò un bacio tenero sulle labbra. Non ci mettemmo molto a convincerla quindi pochi minuti dopo vidi Riccardo uscire dall'ingresso accompagnato da Paul e da sua moglie, anche loro erano tornati a casa perché il giorno successivo avrebbero dovuto lavorare. Passammo il tempo a ridere e a bere in compagnia, seduti sui divani del soggiorno, finché Ben, che era decisamente alticcio propose al gruppo di fare un gioco di società. Voleva che ci mettessimo tutti dei biglietti appiccicati in fronte e tentassimo di scoprire chi fosse il personaggio celebre scritto su di essi facendo delle domande agli altri. Era un idea stupida ma eravamo così brilli che a tutti parve fantastica. A tutti tranne Helena e Tim che sostenevano di essere troppo vecchi per quel genere di giochi e, dopo avermi abbracciato e salutato, li vidi uscire di casa. Decidemmo quindi di sederci tutti a cerchio, dovevamo scrivere un nome su un fogliettino di carta e poi passarlo alla persona alla nostra sinistra, sul mio scrissi “Shakira” e lo passai a Marta, mentre Amy che era seduta alla mia destra lo passò a me. Il gioco era stupidissimo ma ci divertimmo come pazzi, Benedict aveva scritto “Mark Gatiss” sul suo fogliettino e lo passò proprio a Mark che era seduto vicino a lui, inutile dire che fu proprio lui l'ultimo a scoprire l'identità del personaggio misterioso. Passò velocemente un altra ora quando qualcuno suonò al campanello. Mi alzai per andare ad aprire ma mi sentivo la testa abbastanza pesante, forse avrei dovuto smettere di bere vino. “Weeee finalmente siete arrivati!” dissi ad Emma, Luke e Denise che entrarono velocemente per lasciare fuori dalla porta il freddo pungente della notte, aveva iniziato a nevicare. Denise, la ragazza di Luke, lavorava con mia sorella a teatro, avevano appena finito con lo spettacolo serale e sembravano entrambe molto stanche. Nonostante la stanchezza mia sorella rimaneva comunque la persona più esuberante e simpatica della compagnia. Salutò il marito e poi si andò a sedere tra Sarah e Marta. Verso le due di notte Amanda e Marc decisero di tornare a casa insieme ad Alexander e Katie perché abitavano nella stessa zona di Londra, mia sorella Sarah e Joseph se ne andarono poco più tardi, portandosi via anche il marito di Emma che ne approfittò per chiedere un passaggio. Restammo quindi in pochi, io ero seduto sul divano centrale con Amy, Marta ed Emma sulla poltrona di fronte al camino c'era Benedict e sul secondo divano alla mia sinistra c'erano Mark e il marito Ian mentre Luke e Denise se ne stavano seduti al tavolo alle mie spalle a sbaciucchiarsi come due piccioncini. Noi uomini eravamo decisamente alticci, soprattutto Ian che non la smetteva di lamentarsi con Mark sostenendo che il marito amasse di più il computer di lui. Anche Emma se la stava spassando parecchio, da quando se n'era andato Marcus lei era tornata ad essere se stessa, esuberante e solare come ai vecchi tempi. Quando c'era lui si completavano a vicenda quindi erano entrambi più rilassati e tranquilli, lei carismatica e socievole lui riservato e tutto d'un pezzo. Erano una strana coppia ma comunque sembrava funzionare tra loro, si facevano del bene a vicenda senza neanche saperlo. Marta non bevve tanto quanto noi, non simpatizzava molto per il vino ma sorseggiava con gusto il cocktail che le aveva preparato Benedict, diceva che adorava tutto ciò che sapeva di frutta. Quindi Ben prese il succo ai lamponi e lo mescolò con la vodka, solo io mi accorsi che di succo ce ne aveva messo veramente poco, quel tanto che bastava per ingannare Marta e farla bere di gusto. Amy invece era proprio astemia, non aveva toccato nemmeno una goccia di alcol per paura di sentirsi male. “Piantala Ian, non rompere! E' il mio lavoro...è vero passo ore davanti al pc a scrivere script e copioni ma non posso farci nulla...mi hai sposato quindi non puoi più tirarti indietro..dovevi pensarci prima!” sbottò Mark infastidito mentre suo marito faceva comunella con Ben continuando a prenderlo in giro. Mi stavo divertendo un sacco, era bellissimo per me passare la serata a casa senza pensieri in compagnia delle persone a me care. Di solito festeggiavo sempre così il mio compleanno, senza troppi fronzoli, semplicemente a casa con le persone giuste. Marta era tra tutti quella che rideva di più, si stava divertendo parecchio e notai con piacere che iniziò lentamente a lasciarsi andare mostrando la sua vera personalità, giocosa e simpatica coinvolgeva tutti nelle sue battute. Forse era merito della vodka o forse perché era sola senza marito a controllarla ma era veramente diventata l'animo della festa “Certo che mi sembra assurdo! Meno male che ci sei tu Amy qui con me perché ho come l'impressione di essere circondata solo da attori...con loro non si sa mai se sono sinceri o se stanno recitando!” disse infine indicandomi con il pollice. “Hey scusami tanto e io? Non mi consideri proprio? Grazie davvero!” le rispose Luke stizzito, evidentemente stava scherzando e continuò rivolgendosi a me “Vabbè ora mi sono offeso...io e Denise andiamo si è fatto tardi!Grazie mille per la serata amico!”. Mi alzai per andare ad abbracciarlo e mi accorsi che il mio equilibrio era leggermente precario, dovevo smetterla con gli shot o avrei rischiato di passare la serata abbracciato al gabinetto. Quando anche Luke e la sua ragazza se ne furono andati la casa sembrava quasi vuota, l'orologio sul camino segnava ormai le tre di notte. “Devo andare in bagno, mi accompagni?” mi chiese mia sorella Emma. Impiegai un istante a risponderle “...ma sei scema? Non abbiamo mica dieci anni! Se non riesci ad arrivarci da sola ti accompagna Amy...amore faresti questo per me?” chiesi a mia moglie sperando di convincerla. Lei accettò senza problemi, anche perché c'era il serio rischio che Emma vomitasse da un momento all'altro sul tappeto della sala e Amy era troppo affezionata al tappeto per affrontare un simile rischio. “Ecco ora si che mi sento a disagio!” esordì Marta non appena le due donne uscirono nella stanza. Effettivamente era rimasta sola con me, Ben, Mark e Ian anche se lui si era ormai addormentato sul divano. “Perché a disagio Marta? Hai paura di noi? Guarda che siamo attori mica serial killer...e poi sai quante ragazzine vorrebbero stare al tuo posto!” le rispose Ben e si venne a sedere sul nostro divano costringendo Marta tra me e lui. Lei reagì sorprendentemente bene, praticamente gli scoppiò a ridere in faccia. Molto probabilmente Ben stava tentando di farla sentire ancora di più in imbarazzo, a lui piaceva fare il provolone con le donne. “Hey Ben ma non ti sembra l'ora di smetterla di fare il furbetto con le donne sposate invece di cercartene una per te? Possibile che nessuna ti abbia ancora messo il guinzaglio? Hai 44 anni mi sembra che sia giunto il momento non trovi?” disse Marta con fare di sfida. Io e Mark scoppiammo a ridere, era assurdo come una donna che aveva conosciuto Ben da così poco tempo riuscisse lo stesso a tenergli testa, a prenderlo in giro come se lo conoscesse da una vita. Ben rimase sconcertato e dopo essersi ripreso le rispose “..ma..scusa tu come fai a sapere la mia età? E' confermato quindi che sei una di quelle super fan accanite che sanno tutto di noi poveri attori? Adesso ti metto alla prova...vediamo...quando sono nato? Data e luogo...su forza...”. Marta a quel punto continuando a ridere gli rispose senza esitazione, iniziando da lui per poi elencare a memoria le stesse informazioni anche su di me e Mark. Ben non voleva demordere e incalzò “Beh grazie...ho fatto una domanda troppo facile! Il compleanno di Tom non è mica difficile scusa, è oggi! Sai che fatica...allora adesso mi dici almeno cinque titoli di film che ho fatto e mi devi dire il nome del personaggio che interpretavo e in che anno sono usciti! Se sbagli ti bevi uno shot!”. Forse Ben non aveva la minima idea del casino in cui si stava ficcando perché Marta era davvero molto preparata, io lo sapevo perché in passato le avevo fatto le stesso genere di domande e lei era davvero informatissima. Infatti come avevo previsto Marta senza problemi gli elencò tutte le informazioni che Ben aveva richiesto con una velocità sorprendente, mi sembrava quasi di assistere ad un monologo di Ben quando interpretava Sherlock per la BBC. Era incredibile ed iniziavo a prenderci gusto anche io, era divertente vedere Marta così brava a tener testa a Ben, lui aveva un ego smisurato ed erano poche le persone che riuscivano a conquistarsi il suo rispetto. Di solito faceva sempre il gradasso con tutti, a volte sembrava essere un po' spaccone e altezzoso, soprattutto quando doveva interagire con qualcuno per questioni di lavoro ma il Ben di tutti i giorni, quello che noi conoscevamo bene era simpatico, ironico, a volte frivolo ma decisamente un ottimo amico. “Basta mi arrendo...inizio anche ad avere un po' di paura...è inquietante sapere che una sconosciuta sa così tante cose su di me!” disse sconsolato Ben, buttandosi di peso con la schiena contro al divano in segno di resa. Marta sorrise e finì il suo cocktail prima di rispondere “Beh, siete famosi! Questo è il lato brutto della medaglia, nel mondo ci sono un sacco di psicopatiche come me...forse anche peggio! Avete scelto voi di fare gli attori e avete avuto la sfiga di essere troppo bravi! E' normale per la gente appassionarsi a voi, siete belli, affascinanti, talentuosi e pieni di soldi...questa è la vostra colpa!” disse indicando me e Ben. Quella sua ultima uscita non piacque molto a Mark che si lamentò per non essere stato preso in considerazione “Beh grazie tante, io non sarò bello e affascinante ma sono di certo più bravo a recitare di questi due bambocci! Scommetti?” le disse. Marta rimase un attimo in silenzio, forse si era sentita in colpa per aver tagliato fuori Mark dal discorso ma accettò volentieri una sua provocazione “...certo Mark ci credo! Dimostraglielo dai...che non serve una bella faccia per essere grandi attori...allora recitate per me e poi vi dirò chi per me è stato il migliore!” ci disse Marta incitandoci. Un istante dopo riapparve in salotto Amy sorreggendo a fatica Emma che ormai era completamente andata. Era venuta alla festa in macchina e di certo non poteva tornare a casa guidando, si sarebbe ammazzata quindi Amy decise di accompagnarla, era l'unica che potesse farlo perché noi avevamo tutti bevuto troppo. Quando mia moglie uscì di casa erano ormai le tre e mezza di notte, purtroppo Emma doveva tornare assolutamente a casa sua perché, per sua sfortuna doveva andare a pranzo dai suoceri il giorno successivo. Marta invece decise di rimanere a dormire a casa mia perché la metro era chiusa di notte e i taxi ormai non giravano più quindi per lei sarebbe stato impossibile tornare al proprio appartamento. “Bene! E' deciso...farete una gara di recitazione! Sono la vostra talent scout...sorprendetemi! Cosa volete recitare?” disse Marta alzandosi per andare a sedersi sulla poltrona davanti al camino, dove fino a poco prima era seduto Ben, decisamente pronta a giudicarci senza pietà.

   
 
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