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Autore: Kazua Koizumi    16/12/2014    1 recensioni
Ran Mouri non riesce più ad aspettare il suo amato Shinichi, così lo chiama e gli chiede di andare al parco per parlare, il tutto insieme ad un caso molto intricato (spero di riuscire a rendere l'idea )
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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vennero tutti interrogati, il detective Kogoro ,la signora Kudo, il signor Taruma e la signora Mataru.
Il detective Kogoro e la signora Kudo non si erano allontanati quindi il loro era un alibi di ferro, al contrario di quello del signor Taruma e della signora Mataru che si erano allontanati un attimo
- signora Mataru, lei penso sia già stata qui - disse Tacaji
- si, è vero, un'ora fa, avevo sbagliato l'orario della visita e il signor Rumata mi ha detto di aspettare. Mi ha fatto vedere la casa  e mi ha detto che il bagno di sotto era guasto infatti l'idraulico non sarebbe potuto venire fino a domani per un contrattempo, quindi so dov'era quello di sopra, ho notato però che c'erano la domestica, voglio dire... la signora Takeiko era qui.. inoltre quando sono andata al bagno di sopra sono rimasta lì per chissà quanti minuti perché non riuscivo ad aprire la porta poi ho dato una spinta più forte e quella si è aperta - disse lei 
- lei invece è uscito dalla stanza e non ha chiesto indicazioni e sembrava sapere troppo bene dove si trovava il signore - disse Kogoro al signor Taruma che rispose
- bé... ecco, non mi piace ammetterlo ma anche io ero un cliente di Rumata, e gli dovevo dei soldi, infatti sono venuto qui anche l'altra sera ... era una grossa somma. Oggi sono arrivato davanti alla soglia della porta che era chiusa e dopo uno o due minuti ho sentito l'urlo e ho buttato dato uno spintone alla porta che si è aperta e ha sbattuto contro la parete e... - 
- bene.... questo vuol dire che l'assassino è tra voi - disse l'ispettore Megure
- Ma per chi ci ha preso?- rispose a tono la signora Kudo facendo spaventare tutti tranne Conan che teneva il capo chino in avanti con sguardo spento, era ovvio che la polizia doveva cavarsela da sola e anche Kogoro
- signore! Abbiamo trovato questi sulla scrivania-  disse un uomo della scientifica mostrando dei fogli macchiati dalla cioccolata, ma si potevano ancora vedere delle sillabe. Una in ogni foglio. In uno "MA", in un'altro "RU", e in un altro ancora "TA" che potevano diventare il  nome Taruma e il nome Mataru. Kogoro e la signora Kudo erano quindi innocenti.
I due dovevano grosse somme alla vittima
- e tu ficcanaso? Com'è che non dici nulla?- chiese Megure a Conan
- non è una cosa per bambini - rispose - e comunque il veleno era thé che con un particolare veleno che di solito si usa con i topi diventa di un colore simile alla cioccolata, e profuma allo stesso modo. Io recuperei subito la signora Takeiko, dov'è in questo momento?- chiese il bambino 
Gli adulti si guardarono stupiti da quell'insolita reazione
- ma certo! Non sono stati loro due! - disse Kogoro - è stata la signora Takeiko - 
- come?- disse Megure 
- ma certo! Essendo la domestica doveva pulire, probabilmente ha fatto finta che ci fossero dei topi, ha comprato il veleno e l'ha messo nel tè, ovviamente tutti sanno che il veleno per topi è a lunga durata, perché nella colonia due topi mangiano il cibo trovato e rimangono in quarantena per alcune ore per vederne gli effetti, poi se sono ancora in vita lo mangiano anche tutti gli altri - spiegò - quindi la vittima deve essere stata avvelenata diversi giorni fa -
- ma non avrebbe senso! La bevanda era lì sopra rovesciata!- disse la signora Kudo
- infatti... - disse Conan serio - il veleno era per topi perché è uno dei più potenti per sceglierne l'ora di morte circa basta metterne di più o di meno. La bevanda era già fredda quando è stata trovata, segno che risale a quando la signora Mataru è venuta o a questa mattina... infatti il riscaldamento è ai livelli massimi e non c'è così freddo... e questo veleno ha fatto effetto adesso. L'urlo era il suo, infatti voleva chiedere aiuto ma era troppo tardi -
- signore, questa signora si chiama Takeiko e dice di essere la domestica - disse uno degli agenti. La donna era adulta, quasi anziana. Si vedevano già alcune rughe. Aveva un cappotto rosso. Aveva tra le mani i sacchetti della spesa infatti fece per posarli a terra. Il signore Taruma si offrì di aiutarla e si chinò appoggiandoli alla parete e raccolse qualcosa: una chiave che mise in tasca
- salve, mi hanno già detto che Rumata è deceduto - disse 
- si infatti, signora lei dov'era? - chiese subito Kogoro
-io ero andata al super mercato qui vicino. Ma non ero qui stamattina, io vengo qui solo il pomeriggio per pulire e aiutare il padrone di casa. Mi ha telefonato oggi per chiedermi di fargli la spesa ed eccomi qui - rispose - potete anche controllare lo scontrino e chiedere ai vari commessi... o che ne so, le cose che fate voi detective-
- è vero - rispose l'agente per poi andarsene 
- si ma il veleno ha bisogno diverse ore per entrare in circolo - disse Takaji
- è vero...- un altro agente venne con tre bottiglie - signori, volevo informarvi che questi due detersivi sono stati mischiati in questa bottiglia, e hanno formato una specie di veleno, poi sono state rilevate le impronte della signora Takeiko -disse per poi essere richiamato da un collega e andare via 
- signora, la dichiaro in arresto per l'omicidio di...-
- aspetti a parlare - disse Conan salendo le scale seguito da tutti gli altri. Ran lo guardava stupita da quel comportamento. Conan voleva dirle qualcosa, ma cosa?
Conan guardò lo scaffale su cui era riposta la matriosca e notò che ancora esso non era stato pulito, però si vedevano delle chiazze circolari più pulite e anche la matriosca era ancora un po' impolverata...
- bé dalla scena del delitto la sospettata numero 1 è Takeiko e tutti gli indizi portano a lei - disse Kogoro - quindi è stata lei -
- no, guardate qui... - disse Conan portando tutti a guardare più attentamente lo scaffale - la signora Takeiko oggi non era qui in casa, altrimenti qui sarebbe pulito, e il signore non le ha mai spostate. Ci tiene molto all'impressione sugli ospiti, basta pensare alla disposizione delle stanze - 
- in effetti - sussurrò Ran. Conan le stava dicendo chiaramente, anzi la stava supplicando di capire anzi urlando " SONO SHINICHI!".
Shinichi dalla sua voleva dirle tutto senza parlare, ne prendere quelle pillole che sarebbero solo servite a mentirle ancora
- io ho capito tutto, non sono state ne Takeiko  ne Mataru - disse - è stato lei, signor Taruma-
- piccoletto, non mi sembra una cosa per te - disse quello
- paura?- chiese lanciando uno sguardo a Ran che sorrise felice perché finalmente aveva compreso la verità - adesso basta, confessi. So che lei si è introdotto in casa questa mattina, sapeva che il signore prendeva il tè, così ha mischiato i liquidi delle due bottiglie e ne ha versato molto più di un po'. Ha sentito che la vittima stava tornando e spaventato è andato verso la finestra e ha urtato lo scaffale. Le matriosche sono cadute ma lei non è riuscito a metterle a posto infatti le ha messe una dentro l'altra, mentre in realtà erano messe in ordine separate dalla più grande alla più piccola- disse
-ecco quelle chiazze - disse Kogoro
- E' sceso giù di lì con la scala che ha nascosto in giardino. Inoltre quella chiave che ha in tasca era quella del bagno dove ha chiuso la signorina che era compatibile con quella dello studio. Infatti ha chiuso anche quella. Con questo è riuscito a trattenere un po' di più i due, per far ricadere i sospetti su di lei, facendo porre a tutti noi la domanda "è eccessivo questo tempo, chissà che sta combinando " - a queste parole lei arrossì violentemente 
Poi ha riaperto la porta del bagno nascondendosi dietro di essa per non farsi vedere, la signora stava per entrare nella sala di giù quando ha sentito l'urlo. Lei nel frattempo è riuscito a correre di sopra, ha sfondato la porta infatti si è sentito il rumore e ha fatto finta di trovare il corpo - disse Shinichi che ormai non poteva più definirsi il bambino di otto anni.
- Non avete prove!- disse quello - e poi, sono soltanto stupidaggini dette da un bambino - 
- invece si, le prove ci sono. Lo scaffale era pieno di polvere e anche la matriosca che non era stata pulita, e posandola frettolosamente ha lasciato le impronte, inoltre anche sulla scala che vi è in giardino vi sono le sue impronte perché con i guanti sarebbe stata scivoloso e difficile tenere un appoggio sicuro, quindi se li è tolti. Poi, abbiamo anche quei fogli in cui vi è la sua firma, cioè quelli in cui dichiarava di aver rubato i soldi dal conto della vittima ed averli messi in un suo conto personale, ma ha falsificato il nome, il cognome... tutto, creando una nuova identità -
- e va bene, confesso! Quell'uomo era malvagio! Mi ha scoperto e mi ha fatto firmare quei fogli facendomi credere che con quelli avrei pagato a rate, ma era la mia confessione! Glieli avrei restituiti! E poi mi ha fatto perdere la mia famiglia! - disse scoppiando in lacrime
  
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