Fanfic su artisti musicali > Mika
Segui la storia  |       
Autore: Taia_Girl    17/12/2014    3 recensioni
Questa è la storia di Lucia, una ragazza di 14 anni che è disposta a fare qualsiasi cosa pur di salvare Mika.
Il suo idolo, infatti, è stato misteriosamente rapito. Ma il motivo del sequestro è una semplice richiesta di riscatto, oppure c'è dell'altro?
Genere: Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

     CAP.8: "Mika, perché l'hai fatto?".


Ore 6.45.
Ormai ci siamo quasi... Tra un quarto d'ora i due rapitori ci verranno a svegliare e ci riveleranno le loro intenzioni.
Stanotte non ho chiuso occhio: continuavo ad avere terribili incubi. Uno di questi era veramente orribile: ho sognato che camminavo per la stanza dell'albergo perché non riuscivo a prendere sonno; ogni tanto guardavo Mika, che dormiva tranquillamente e mi sedevo sul suo letto; gli prendevo la mano e iniziavo a riempirla di affettuosi baci. Improvvisamente, però, John e Bill si svegliavano, mi spintonavano e mi facevano cadere a terra, allontanandomi da Mika. Poi, afferravano il mio cuscino, mi mostravano il sorriso più falso, crudele e malvagio che io avessi mai visto e mi dicevano: "Guarda bene il tuo amato idolo, Lucia. Tra poco sentirai parlare solo della sua tomba. Adesso lui morirà piano piano... All'inizio sentirai le sue urla disperate perché lui tenterà di lottare per rimanere in vita, poi, il suono della sua voce si farà sempre più lieve, sempre più leggero, fino a quando, stremato, verrà abbandonato da tutte le sue forze ed esalerà il suo ultimo respiro". Detto questo, iniziavano a schiacciare il cuscino contro la faccia di Mika, che nel frattempo si era svegliato, per farlo soffocare. Lui iniziava ad agitarsi e a chiedermi di aiutarlo. Io avrei tanto voluto fare qualcosa, ma, quando tentavo di rialzarmi, mi accorgevo che il mio corpo era completamente legato da una catena di ferro ed ero molto debole. Ero costretta a guardarlo morire, ero impotente di fronte al suo bisogno di aiuto. Piangevo e gridavo dal terrore: "Noooo!!!! Vi pregooo!!! Vi supplico, non uccideteloo!!! Lasciatelo stare!!!!". La mia faccia era completamente bagnata dalle lacrime e li scongiuravo disperatamente di  non fargli del male. Loro, tuttavia, mi ignoravano. Urlavo nel vuoto, senza che nessuno potesse sentirmi.
Non potevo sopportare di vedere due uomini mentre ammazzavano il mio Mika; così, ad un tratto, smettevo di dimenarmi e mi lasciavo morire lentamente, avvolta da un dolore indecifrabile.

Adesso sono qui, in questo letto sconosciuto, a riflettere sul significato di quel terribile incubo. Cosa può voler dire? Probabilmente rappresenta tutta questa storia: cioè il fatto che io vorrei salvare Mika, ma sono troppo debole per riuscirci. Di fronte alla forza dei due rapitori non posso fare niente. Forse le catene rappresentano la mia paura, la mia impotenza e il fatto che io muoia è dovuto alla rassegnazione, conseguenza del fallimento della mia "missione".
Ore 7.00.
Ecco, la fatidica ora è arrivata. Mi affaccio dal letto e guardo giù: riesco a vedere solo un piede di Mika, che spunta da sotto alle coperte e penzola, sfiorando il pavimento.
"Mika...psss...Mika..." inizio a sussurrare "Sei sveglio?"
"Sì, Lucia, non mi sono per niente riposato" mi risponde bisbigliando "E tu?"
"Anche io ho dormito malissimo. Ero troppo preoccupata"
Sento uno scricchiolio e vedo John che si alza dal letto. "Forza, in piedi!" esclama, pieno di entusiasmo. "Avete dormito bene?" ci domanda ironicamente Bill.
Io e Mika li fissiamo stravolti e inferociti.
"Andiamo, non prendetevela!" scherza John, ridacchiando "State semplicemente per trascorrere una delle giornate più brutte della vostra vita! Non c'è bisogno di essere così di malumore!". Inizia a sghignazzare, contorcendosi sul letto dalle risate. Io lo guardo allibita, tremando a causa della sua infinità malvagità.
Fin dove può arrivare quell'uomo? Cosa è in grado di fare?
Mika non ci vede più dalla collera. In un impeto di rabbia si scaraventa contro John, prendendolo per il collo.
"Brutto stron..." urla Mika, ma io lo interrompo: "Mika, no, non farlo!".
Troppo tardi. Mika ha già iniziato a strozzarlo, a strattonarlo e ad insultarlo pesantemente.
Tuttavia, succede proprio quello che avevo paura che accadesse: Bill, da dietro, lo afferra e lo immobilizza e John si libera dalla sua presa. Iniziano a riempirlo di botte e di pugni in faccia e nello stomaco. È uno spettacolo raccapricciante: la faccia di Mika è deturpata e piena di lividi, ha un occhio nero e inizia a sputare sangue. Tuttavia, i due rapitori, continuano a picchiarlo selvaggiamente, sempre più forte; lui si accascia a terra, privo di forze.
Oddio, cosa posso fare? Vado nel panico e non capisco più niente. Sono impressionata: questo episodio assomiglia spaventosamente al mio sogno, anche se sta accadendo in un modo diverso.
"Bastaaaa!!! Smettetelaaa!!!!". Salto giù dal letto a castello e atterro sulla schiena di John. Subito lui si dimena, cercando di farmi cadere, ma io rimango ben salda e lo tempesto di pugni. Contemporaneamente, poi, scalcio per far allontanare Bill, che sta facendo di tutto per farmi staccare.
Sfortunatamente, però, ad un certo punto, perdo la presa... Precipito a terra, sbattendo forte la testa e perdo i sensi.

POV. MIKA.
Accidenti, ormai è da più di mezz'ora che Lucia ha perso coscienza. Sono molto preoccupato.
Se non fosse stato per lei, probabilmente adesso sarei morto massacrato dai due uomini. Le sono molto grata: appena è svenuta, Bill e John hanno smesso di picchiarmi e mi hanno permesso di adagiarla sul mio letto. Adesso, però, è da troppo tempo che è così...
Oh, un momento, forse si sta riprendendo... Sta cominciando a muovere gli occhi...
"Lucia, come stai?"
"B-bene...". Mi guarda con aria assente e stanca.
"Si è svegliata?" si intromette John "Dai, muoviamoci, abbiamo già perso troppo tempo! Abbiamo una marea di cose da fare!". Tira su Lucia con forza, strattonandola e la fa sedere sul letto. "Ok, la prima cosa da fare è... Mika, chiama tua sorella Paloma: devi dirle che la vuoi incontrare subito perché i tuoi rapitori ti hanno liberato e le assicurerai che stai bene. Intesi?".
Oh, no... È esattamente quello che temevo... No, non voglio farlo! Devo proteggere mia sorella!
"Ah, mi sono dimenticato di avvisarti che se non lo fai ammazzerò la tua amichetta qui presente!" mi minaccia John.
Ho tanta paura... Cosa devo fare? Qual è la scelta migliore? Da una parte non voglio che facciano del male a Paloma, ma dall'altra c'è a rischio la giovane vita di Lucia...
"I-io... p-penso c-che..." farfuglio confusamente.
"Avanti, scegli: quale vita vuoi salvare?" mi dice con aria di sfida "Anzi, potrei aiutarti io a decidere. Potrei passare subito ai fatti. Così, forse, ti chiarisci un po' le idee!".
Afferra Lucia per i capelli. "Ahia! Mi fai male!" si lamenta lei.
John tira fuori la sua pistola e la punta contro la sua tempia. "Se non vuoi vedere la sua testolina tutta frantumata e sanguinante, ti consiglio di decidere in fretta!"
Lucia mi guarda con gli occhi pieni di terrore, ma, al tempo stesso, mi fa cenno di non chiamare.
"Dai, Mika, la mia vita non vale di più di quella di tua sorella!" mi dice in modo molto serio "Ti prego, ascoltami, salva lei, è più importante. Non preoccuparti per me, io sono contenta lo stesso perché se uccide me e lascia andare te e la tua famiglia, significherà che avrò portato a termine la mia "missione", cioè quella di liberarti. Non avevo mai pensato a come volevo morire prima d'ora, ma adesso lo so. Il modo migliore è sacrificarsi per una persona a cui si vuole bene".
Sono commosso, mi viene da piangere per l'emozione. Non avevo mai incontrato una ragazza così buona e coraggiosa... La guardo con gli occhi lucidi e pieni di affetto e mi rendo conto che anche io le voglio bene.
"Ok, ti sono rimasti tre secondi, dopodiché, premerò il grilletto..." taglia corto John. "1...2...e..."
"Fermo! Non farlo! Ho deciso che chiamerò mia sorella..."
John abbassa la pistola e Lucia mi guarda con disapprovazione mista a sorpresa.
"Allora tieni il mio cellulare, però muoviti! Ecco... ho avviato la telefonata...". John lo consegna a Mika e lui se lo porta all'orecchio.
Biiip...biiip...
"Hello?". È la voce di mia sorella...Ho un momento di esitazione.
"H-hi P-Paloma... I-i'm Mika..." balbetto.
"Oh my God! Mika! Are you ok? Where are you?!"
"Don't worry... I'm alright... I'm here, in Paris... I need to see you because..." Rifletto per qualche secondo per non dire la cosa sbagliata. "I miss you". È la prima cosa che mi viene in mente.
"Oh Mika... I miss you, too, so much! Did your kidnappers (trad.'rapitori') free you?".
Lancio una rapida occhiata ai due rapitori e loro mi fanno cenno di rispondere di sì.
"Y-yes, they did..."
"I'm so happy to know you are fine! I was so worried! Who were they?"
E adesso cosa rispondo?! Mi ha chiesto chi fossero... Non posso certo dirle che uno di loro è il suo ex fidanzato!
"They, they... Don't worry about it. I'll tell you soon. Can I meet you? So I'll explain you everything"
"Sure! Where do you want to see me?
"Mmm... In the little street near the park where we went when I was a little child. I want a calm zone where we can speak. Do you remember it?
"Yes, I do! How to forget that amazing park! Now I call mum to let her know you are free. So she can come, too!"
Guardo allarmato John, non so cosa inventarmi. Lui mi sussurra di rifiutare e di dirle di non portare nessuno con sè, solo suo figlio.
Oh, no... Mio nipote no! Lui lo deve lasciare stare!
"Mika, are you ok?" mi chiede Paloma, preoccupata per il mio silenzio.
"Y-yes... Well, no, well... I mean... Please don't tell my family. Not yet. Before I want to talk to you. Alone"
"Alright. At what time?"
"At 10.00 am. Ok?”
"Yes. See you soon!"
"Ah, Paloma, take your baby. I'd love to see him. I miss him, too!"
"Sure! Bye Mika!”
"Bye Paloma".
Riconsegno il cellulare a John e lui mi dice con aria divertita: "Complimenti, sei bravo a mentire".
Lucia, invece, mi fissa con una faccia allibita, delusa. "M-Mika, c-come hai potuto fare questo a tua sorella?".
"I-io p-pensavo che..." cerco di rispondere, ma lei subito mi interrompe. "Hai tradito tua sorella"
"No, io..." Mi blocco perché lei inizia a piangere.
"Mika adesso la uccideranno! E non hai pensato al tuo nipotino? Per colpa tua un neonato morirà!"
Non ho più la forza di ribattere. Solo ora mi rendo conto di quello che ho fatto. Oddio... Sono disperato...
Ma come ho potuto mentire così spudoratamente? Non l'avevo mai fatto prima d'ora, non pensavo neanche di esserne in grado.
Anche io mi metto a piangere e intanto mi domando: "Perché l'ho fatto?".


ANGOLO AUTRICE:
Ciao, come state? Io sono feliceee, mi è proprio piaciuto scrivere questo capitolo e mi sono anche "divertita". Cosa pensate del "Mika violento"? Ahah! Lo so, nella realtà, non è così, ma, secondo me, anche la persona più buona e gentile del mondo, alla fine perde la pazienza con le persone cattive e reagisce bruscamente. Anche secondo voi è così? Fatemi sapere!
Ah, come avete potuto vedere, ho inserito un "lungo" dialogo in inglese. Ho cercato di scriverlo in modo abbastanza semplice e penso che si capisca, ma se ci sono problemi nella traduzione, chiedete pure, mi raccomando!
Grazie a tutti i miei cari lettori e alla mia recensitrice personale we_LOVE_you!
Ci risentiamo la prossima settimana, spero di riuscire ad aggiornare prima di Natale, ma non lo so perchè ho diversi impegni durante le feste... Se così fosse, vi auguro in super anticipo un sereno Natale.
Taia_Girl :)

 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Mika / Vai alla pagina dell'autore: Taia_Girl