Tornò dentro le sue stanze con questa frase in testa pensando se veramente questo potesse essere vero e se lei avesse veramente le carte in regola per comandare su tutto e tutti,addirittura sul tempo, dato che la Parche erano state uccise da Il Fantasma Di Sparta.

Andò nello spiraglio tra il suo divino letto a baldacchino e il muro ricoperto da finissimo velluto color porpora e tirò una leva nascosta. Come per magia il letto sprofondò nel pavimento,rivelando un'apertura nella parete che dava su un corridoio che portava a tutte o comunque alla maggior parte delle stanze del Monte Olimpo e addirittura dell'Ade.

Oltre all'apertura già presente si aprì un piccola porticina che dava accesso ad un arsenale vastissimo: spade divine, fulmini del defunto Zeus, scudi incantati,archi e frecce i quali era impossibile sbagliare un colpo.

La dea della bellezza decise di prendere semplicemente uno scudo e una spada perché la sua amica Atena le aveva insegnato segretamente il loro utilizzo. Salì quindi fino alla sommità dell'Olimpo dove trovò Kratos privo di vita perforato dalla Spada Dell'Olimpo, la spada che sconfisse i Titani e, per colpa dello Spartano , anche molti dei; e il fantasma di Atena inginocchiata lì vicino con le mani sul volto.

Afrodite si avvicinò molto silenziosamente ad Atena e la chiamò: «Atena! Atena!Cosa è successo?»

Atena rispose:«L'ultimo semidio,l'ultimo che poteva governare il mondo intero con giustizia è caduto... Tutto è finito oramai, il mondo è un cumulo di macerie inutili»

«Non ancora, ci siamo ancora noi due, possiamo ricostruire tutto da capo...»

«Questi sono sogni, la interruppe Atena, sogni irrealizzabili; anche se sali al trono come credi di riuscire a ingabbiare tutte le anime, o come farai ad aprire questa colte di nubi che oscura il Sole? Mi dispiace ma tutto questo è inutile, addio Afrodite» disse mentre si ficcò la spada dell'Olimpo nel suo addome ectoplasmatico.x