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Autore: NerdGirl_Marta    18/12/2014    1 recensioni
Quando fai di tutto per realizzare il tuo sogno può capitare che la vita ti sorprenda...accetta ciò che il destino ti regala e vivi l'occasione come un dono! Non puoi mai sapere cosa ti riserva il futuro...
Questa è una storia diversa, non vedrete mai un ''Tom'' che si innamora della protagonista...anche perchè la protagonista sono io!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 9 : Lasciarti è dolore così dolce che direi buonanotte fino a giorno

 

“Calma ragazzi calma! Io non so Shakespeare a memoria come voi...per gli inglesi è praticamente un obbligo conoscerlo ma non per me!” dissi ai tre uomini che concordavano tra di loro come se avessero appena scoperto l'acqua calda. Per loro era sicuramente una cosa normale sapere a memoria un sacco di monologhi e addirittura intere opere dello scrittore inglese ma io ero italiana, le uniche cose che conoscevo di Shakespeare erano quelle che avevo imparato a memoria guardando la rappresentazione teatrale del Coriolanus di Tom e Mark oppure la serie tv “Hollow Crown” nella quale sia Ben che Tom avevano recitato in passato. Si stavano già mettendo a litigare per scegliere il monologo adatto, discutendo su quale fosse quello in cui tutti e tre erano meno preparati per non dare vantaggi a nessuno. Avevano preso la situazione decisamente troppo seriamente, erano convinti a mettersi alla prova per avere la soddisfazione di scoprire chi di loro per me fosse il più bravo. Non immaginavano però che io ero assolutamente di parte, per me Tom era il miglior attore del mondo ma avrei comunque continuato a rimanere al gioco perché mi stavo veramente divertendo. “Dai facciamo il Macbeth...nessuno dei tre l'ha mai fatto prima giusto?” disse Mark tutto convinto ma Ben scattò quasi in piedi per il disappunto “Ma sei scemo, porta una sfiga tremenda! Lo sai che sono superstizioso!”. Tom scoppiò a ridere e lo vidi portare le mani congiunte vicino alla bocca diventando d'un tratto serio, stava pensando. Si voltò poi verso di me, con quel suo sguardo dolce e comprensivo e chiese “Marta scegli tu...sei tu che ci devi giudicare no? Cosa proponi?” e continuò a fissarmi con gli occhi colmi di curiosità. Mi sentivo completamente in imbarazzo perchè non ero minimamente preparata su Shakespeare, non era mai stata una mia passione quindi risposi con una battuta nel tentativo di sdrammatizzare “Ah beh non saprei proprio! L'unica rappresentazione che conosco a memoria è “Romeo e Giulietta” ma la versione cinematografica di Leonardo di Caprio..non l'originale! Vorrei proprio vedervi in ginocchio, da ubriachi, recitare frasi d'amore che parlano di baci! Ahahahah...” e continuai a ridere finché Mark scattò in piedi e disse “Ci sto! Mi è piaciuto un sacco quel film...inizio io! Ora sono cazzi tuoi Marta...te la sei cercata!”. In quel momento non realizzai completamente il vero significato di quella velata minaccia ma quando vidi Mark schiarirsi la voce e inginocchiarsi di fronte a me iniziai a provare una lieve forma di terrore. “Se io profano con la mia mano indegna questo santuario è un peccato gentile...” iniziò a recitare Mark prendendo fiato di tanto in tanto ma continuando a fissarmi come se davvero fossi la fonte del suo più recondito desiderio. Era gay eppure era talmente bravo da riuscire quasi a convincermi, era un Romeo un po' troppo vecchio da come me lo immaginavo ma se la stava comunque cavando egregiamente. Era assurdo come sapesse le battute a memoria, io avevo solo 7 anni quando uscì il film ma lo conoscevo comunque a memoria perché avevo imparato le battute per una recita scolastica durante le scuole medie. Il problema con Mark era che non riuscivo a seguire bene quello che stava dicendo perché ero completamente persa a pensare che dopo lui sarebbe toccato a Ben...e soprattutto a Tom. Iniziai a pensare che avrei dovuto evitare di andarmi a cacciare in quella situazione, non sapevo fin dove si sarebbe spinto Mark ma mi sembrava parecchio divertito dalla situazione. Lo vidi alzarsi in piedi di fronte a me e allungò le mani per invitarmi a fare lo stesso “...le mie labbra come due pellegrini chiedono la grazia di riparare la rude offesa con un dolce bacio...”. Era fermo in attesa, come si aspettasse una mia risposta e la cosa più assurda era che io sapevo perfettamente come avrei dovuto rispondere. Mi feci coraggio, grazie anche al cocktail che mi aveva preparato Ben, l'alcol aiuta sempre in quel genere di situazioni imbarazzanti, quindi continuai “Buon pellegrino non disprezzare la tua mano che ha dimostrato solo devozione...perché i santi hanno mani che i pellegrini toccano con le mani, ma palmo contro palmo...questo è il bacio dei santi!”. Mi voltai per un istante a guardare Tom e Ben che erano ancora seduti sul divano, sembravano colpiti, forse non si aspettavano di vedermi partecipare alla recitazione. Pensavo che Mark avesse deciso di smettere in quel momento ma poi lo sentii continuare, era assurdo come conoscesse a memoria tutte le battute di un filmetto per adolescenti. “I santi non hanno labbra come i pellegrini?” e io gli risposi “Si pellegrino, ma servono solo per pregare!”. Fu un quel momento che Mark iniziò a mostrare qualche titubanza nel continuare, mi guardava come se stesse aspettando da me la conferma. “Che diavolo, potrei pure accettare di baciare Mark se mi garantisse di baciare anche Ben...e Tom!” pensai quindi decisi di far capire la mia approvazione all'uomo con un gesto lieve del capo. Lui quindi continuò “Allora mia santa concedi che le labbra preghino come le mani, o la fede diventa disperazione!” il cuore mi batteva forte nel petto, ero decisamente agitata, per loro attori era una cosa normale infondo, era solo un bacio e io mi stavo divertendo quindi dissi d'un fiato la mia ultima battuta “I santi non si muovono, ascoltano chi prega, nient'altro!”. In quel momento mi scappò un sorriso, Mark aveva quasi il doppio della mia età e l'idea di baciarlo non mi entusiasmava parecchio ma il “gioco” valeva assolutamente la candela e già pregustavo come sarebbe stato baciare le labbra carnose e sensuali di Ben e quelle sottili e tanto desiderate di Tom. “...e tu non muoverti mentre mi esaudisco da solo!” disse continuando a fissarmi per poi avvicinarsi lentamente, intravedevo un leggero timore nei suoi occhi. Quando le mie labbra andarono a toccare le sue provai un forte imbarazzo, ma continuai a stare al gioco finché lui non si staccò e iniziò a ridere sguaiatamente. Proprio in quel momento, mentre tutti stavamo ridendo come pazzi, Ian si svegliò e si mise a sedere dicendo “Penso di essere completamente sbronzo perché ho appena visto mio marito baciare una donna...”. Era una situazione davvero assurda, non mi divertivo così da millenni e Mark si sbrigò a rassicurare il marito che comunque non sembrava minimamente preoccupato anzi anche lui era parecchio divertito.

 



“Non immaginavo sapessi le battute a memoria!” dissi sconcertato a Marta dopo che la situazione tornò alla normalità. Mi immaginavo che Mark sapesse tutte le battute perché aveva accettato con troppo entusiasmo dopo la provocazione di Marta ma non pensavo che lei conoscesse un film tanto vecchio. Lei mi sorrise e rispose “Beh...che ci posso fare se sono una romanticona! E' un film che avevo visto da giovane ma che mi è sempre rimasto impresso...”. Io avevo visto quel film un sacco di tempo prima, non mi ricordavo quella scena ma dopo aver ascoltato loro due recitare avevo già memorizzato tutte le battute, non ci voleva molto, avevo studiato copioni peggiori. Ero pronto a mettermi in gioco quando Ben si alzò dicendo “Bene ricomponiamoci, ora tocca a me! Vi faccio vedere come si comporta un vero Romeo!” e si tolse la giacca, poi si arrotolò le maniche della camicia fin sopra i gomiti come se dovesse andare ad affrontare un impresa titanica. Con molta sportività mi misi comodo sul divano e dissi “Beh come vuoi amico, vorrà dire che Marta vedrà il meglio alla fine!”.

 



Elettroencefalogramma piatto. Era quello che provavo in quel momento mentre vedevo Benedict prepararsi per affrontare la scena. “Se lui mi fa quest'effetto poi con Tom rischio l'infarto!” pensai ansiosa e preoccupata. Tornai a sedermi sulla poltrona perché non avvertivo più la presenza delle gambe, sarei voluta sprofondare sotto terra ma allo stesso tempo avevo una voglia matta di baciare entrambi. Sapevo perfettamente che sarebbe stato come giudicare una gara di baci e non di recitazione perché in una situazione del genere qualsiasi donna sana di mente non sarebbe riuscita a concentrarsi su altro. Vidi Ben uscire dalla stanza, non capivo cosa volesse fare ma mi limitai ad assecondarlo. Quando rientrò si era portato tutti i capelli all'indietro e aveva aperto un po' la camicia bianca, arrivò fino a me sicuro di se, con uno sguardo intenso e penetrante. Dopo la prima battuta prese dolcemente la mia mano e appoggiò il palmo della sua contro il mio, come a simulare il bacio dei palmi che stava descrivendo. Quando arrivò il mio momento di rispondere avevo totalmente perso la salivazione, le mani mi tremavano quasi più della voce ma ero comunque riuscita a dire la mia battuta. Poi lui afferrò anche l'altra mia mano e mi fece alzare per poi chinarsi leggermente con il viso, veramente troppo vicino al mio. Sentivo il fiato caldo uscirgli dalla bocca sulle mie labbra mentre recitava, eravamo vicinissimi e i suoi enormi occhi smeraldo sorridevano malandrini come il suo sorriso. Aveva la voce più profonda che avessi mai sentito in vita mia, quando arrivò il momento del bacio staccò i palmi che fino a quel momento erano rimasti congiunti e mi circondò con le braccia issandomi appena per darmi modo di arrivare ad appoggiare le mie labbra sulle sue. Erano morbide e carnose, invitanti e provocanti e dovevo ammettere che Ben fosse davvero un ottimo baciatore. Quante altre persone aveva baciato in quel modo, per loro attori era lavoro, ma per me era tutt'altra cosa. Per un attore un bacio non significava nulla, ma io a differenza loro avevo baciato pochissime persone nella mia vita ed erano passati almeno 15 anni da quando le mie labbra si erano posate su qualcuno che non fosse Riccardo. Stavamo giocando infondo, non c'era stata neanche una minima nota di malizia ne da parte di Mark, ne da parte di Ben. Quando Benedict si staccò dalle mie labbra io rimasi comunque molto colpita ed emozionata, mi continuavo a ripetere nella testa che era un solamente un gioco ma comunque io li avevo baciati sul serio anche se faceva parte di una finzione. Il secondo bacio era stato particolarmente passionale, tanto quando il primo fu tenero e casto. “Allora? Ti sei innamorata ammettilo! AH AH AH AH!” disse Ben tutto soddisfatto mentre tornava a sedersi sul divano tutto compiaciuto e spavaldo, quando si mise comodo concluse “...vai Tom è il tuo momento! Inutile che ti impegni tanto non riuscirai a fare meglio di me!”.

 



Toccava a me, non potevo più tirarmi indietro. La testa pulsava per colpa dell'alcol e il cuore aveva iniziato ad accelerare nel petto. Non perché fossi agitato nel baciare Marta, ma piuttosto perché a me quel genere di situazioni mi mettevano sempre in imbarazzo. Sapevo benissimo di essere un attore e che dare un bacio non era nulla di particolarmente preoccupante ma entrare così in confidenza con una persona a me faceva sempre un certo effetto, anche quando mi capitava mentre giravo un film. Mi piaceva comunque l'idea di mettermi alla prova, sapevo si essere una persona molto competitiva. “Sei pronta!?” chiesi a Marta che mi stava guardando sorridente e imbarazzata. Non l'avevo mai vista così agitata prima di quel momento, per un istante ripensai a quando ci eravamo conosciuti e all'improvviso mi sembrò di rivedere in lei lo stesso sorriso nervoso e gli stessi occhi terrorizzati e adoranti della prima volta che mi aveva visto. La cosa assurda era che non si trattava di un déjà-vu ma stava invece accadendo sul serio.

   
 
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