Il Ritorno Dei Fantasmi Kamikaze

Setsuna, Goten e Pan evitarono appena in tempo Chi Shenron il quale, dopo aver riacquistato i movimenti, era ancora in procinto di infilzare la sailor con i suoi artigli. Il drago non fece nemmeno in tempo a voltarsi che un nuovo Dead Scream di Setsuna/Sailor Pluto lo colpì in pieno muso, stordendolo. I tre ne approfittarono per allontanarsi il più possibile e riorganizzare le idee.
-Non possiamo continuare a scappare in eterno!- cominciò Pan -quello conosce ormai a memoria le nostre auree e potrà sempre trovarci!
-Inoltre se lo lasciamo troppo a lungo da solo prima o poi si accorgerà della presenza di Naruto nel suo corpo- aggiunse Sailor Pluto –bisogna distrarlo in qualche modo.
-Lasciate fare a me- disse Goten.
-Stai attento, zio. Appena quello ti tocca non potrai più usare i tuoi poteri…
-Infatti non andrò io ad affrontarlo- rispose con un mezzo sorriso -state a guardare.
Sprigionando nel mentre la sua energia, il saiyan assunse una strana posizione, come se stesse per vomitare. In un certo senso, fu proprio quello che accadde: dalla sua bocca uscì una specie di nuvoletta bianca, dalla quale spuntarono con un po’ di sforzi prima un paio di braccia e poi una testa, uguale in tutto e per tutto a quella di Goten.
-Cos’è ‘sta roba?
-Si chiama Fantasma Kamikaze, è una tecnica che ho imparato quando io e Trunks ci siamo trasformati in Gotenks grazie alla fusione. Appena lo si tocca, il Fantasma esplode coinvolgendo chi gli sta vicino. Purtroppo, non essendo stato creato personalmente da Gotenks questo qui è più debole…
-EHI!
-Scusa, non ti volevo offendere! Ascoltami con attenzione, sto per affidarti una missione importantissima. Vedi quel mostro? Ecco, devi tenerlo impegnato il più a lungo possibile. Distrailo, insultalo, portalo in giro, inventati qualcosa ma cerca di tenere tutta la sua attenzione su di te. E per favore, non farti toccare per nessuna ragione!
-Ai tuoi ordini, capo!
Il Fantasma svolazzò in direzione del drago, osservato con estrema attenzione dai tre ragazzi.

Memore di una passata disavventura in cui era stato ingoiato vivo da un serpente gigante -e memore anche dello scontro con Majin Bu avvenuto solo pochi giorni prima- Naruto non si fece alcun problema nel calarsi giù per la gola di Chi Shenron e addentrarsi nelle sue viscere.
“È più facile di quanto pensassi. Devo solo continuare a scendere e troverò Hinata in men che non si dica!… Oh oh.”
Il ninja frenò bruscamente la sua corsa, vedendo che la cavità che stava percorrendo da quel punto in avanti si divideva in tre cunicoli più piccoli.
-No, aspetta, e adesso dove vado? Una sola di queste strade porta allo stomaco, ma quale? Pensa, Naruto, pensa, ricordati quello che ha detto il Iruka-sensei durante una lezione di scienze…

-NARUTO PIANTALA DI FARE L’IDIOTAAAAAA!!!!!!!!!…

-Lasciamo perdere che è meglio. Proviamo così che forse si fa prima… HINATA DOVE TI TROVIII? SE MI SENTI RISPONDIII…
Naruto si tappò immediatamente la bocca: le sue grida rimbombarono per tutte le pareti, ed era solo questione di tempo prima che arrivassero alle orecchie del drago.
-Che cazzata che ho fatto, devo sbrigarmi! Kage Bunshin No Jutsu!
Due cloni del ninja si materializzarono davanti a lui.
-Tu, vai a sinistra. Tu, a destra. Io prenderò la strada centrale. Se trovate Hinata, usate la Sostituzione con me! Intesi?
-Intesi!
I tre presero ognuno la direzione concordata. Il vero Naruto, mentre scivolava lungo una parete viscida, sentì in lontananza il PUFF che segnalava la sparizione di uno dei cloni, seguito pochi secondi dopo da un secondo.
-Quegli idioti, chissà cos’hanno combina…
Una sorta di braccio color sangue uscì improvvisamente da una parete e afferrò il giovane per la gola. Naruto si liberò immediatamente recidendo con un kunai la cosa che lo aveva attaccato. Prima di realizzare che anche i suoi cloni probabilmente erano stati aggrediti allo stesso modo, un altro gruppo di tentacoli spuntò dal nulla per catturarlo. Naruto se ne liberò quasi subito e proseguì la sua discesa, facendosi largo a colpi di kunai, lungo quello che probabilmente doveva essere l’intestino del drago. Con le braccia che aumentavano sempre di più, il ninja decise di evocare un esercito di suoi cloni, per usarli a mo’ di diversivo. Tutto inutile: un braccio insanguinato più grosso degli altri li investì, facendoli svanire uno dopo l’altro, e raggiunse Naruto, intrappolandolo in una morsa.

All’esterno, Chi Shenron scoprì le aure dei suoi tre rivali e fece per raggiungerli, quando il Fantasma Kamikaze gli “sbarrò” la strada.
-Fermo, dove credi di andare? Ora sono io il tuo avversario, il mitico, l’unico, l’incommensurabile Fantasma Kamikaze!!!
Senza badare neanche a una parola, il drago proseguì la sua camminata, scatenando la veemente reazione del Fantasmino, sottoforma di Kamehameha in piena nuca.
-Mh? Mi è sembrato di aver sentito qualcosa…
-QUELLA ERA UNA KAMEHAMEHA, IMBECILLE!!!
-Ma che diavolo… e tu chi saresti?
-Non mi hai sentito? Sono il Fantasma Kamikaze, colui che ti sconfiggerà!
-Davvero? E dimmi, cosa sei in grado di fare?
-Appena qualcuno mi tocca, salto in aria!
-Dici sul serio? Fa’ provare.
Chi sfiorò appena il Fantasmino con la punta di un artiglio, facendolo scoppiare.
-Bene, cosa stavo facendo? Ah già, stavo andando ad uccidere l’adorata Pan e i suoi amici del cavolo… uh?
All’orizzonte si stagliò uno sciame di Fantasmi Kamikaze, pronti ad assalirlo. Per nulla preoccupato, il drago si mise anzi a ridere a squarciagola.
-Ho capito adesso! Questi cretini provengono dallo stesso posto in cui si trova Pan! Allora dietro tutto questo c’è il suo gruppo! Bene bene, prenderò due piccioni con una fava!
Detto questo, Chi Shenron si preparò a scagliare dalla sua bocca un potente raggio d’energia.

“Hinata dove ti trovi? Se mi senti rispondi!”
Contrariamente a quanto Naruto pensava, l’eco delle sue grida non raggiunse i padiglioni auricolari del mostro, bensì rimbalzò da una parete all’altra fino a scendere nel suo stomaco. Luogo dove Hinata era tenuta prigioniera.