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Autore: SynysterIsTheWay    18/12/2014    2 recensioni
Dal prologo:
-Non eri sempre tu a ripetermi che devo sempre cercare di essere abbastanza forte da andare avanti?-
Ma tu non sei mai stato la seconda scelta di nessuno. Non sai cosa significhi per me essere solo la tua seconda
scelta quando sono stata l'unica donna capace di prenderti con il caratteraccio lunatico che ti ritrovi.
Dov'era lei quando avevi bisogno di qualcuno?
Scoppio a piangere dinanzi ai suoi occhi mentre lui pensa bene di alleviare il mio dolore abbracciandomi.
Mi lascio abbracciare da Brian, senza trovare le parole giuste per dirgli che ho infranto la nostra promessa.
Non avrei mai dovuto accettare una cosa simile ma non avrei mai pensato di riuscire a tradire me stessa.
"- Solo sesso. Promettimi che non ti innamorerai di me.-
-Non c'è pericolo. Io li odio quelli come te.-
-Allora siamo d'accordo. Io soddisfo te e tu soddisfi me. Sarai...-
-Una specie di amante?-
-Sì. Ma ricordati bene quello che ti ho detto.-
-Non metteremo il cuore in ciò che faremo. Una scopata e nient'altro.-
-Promettimelo di nuovo.-
-Te lo prometto, Brian. Prometto.-"
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate
Capitoli:
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5° I need your love.
















Immobile, mi lascio accarezzare un braccio dall'uomo, sentendo dei brividi
di paura percorrermi la schiena.
Chi lo avrebbe mai detto che mi sarei ritrovata in una situazione del genere.
Io, che per i miei genitori sono sempre stata la figlia perfetta...sto per scopare
con uno sporco approfittatore.
Chiudo gli occhi, lasciandomi sdraiare sulla scomoda scrivania, desiderosa di non voler
aprire mai più i miei stessi occhi.
Sento le mani bramose del signor Smith accarezzarmi il collo per poi lasciarvi dei
baci che non avrei mai voluto ricevere da lui.
Schifata, cerco di rilassarmi e pensare a qualcosa di positivo.
-Non ti farò male, promesso, bambolina.- Mi sussurra con un tono di voce colmo di malizia, mentre
mi verrebbe solo la voglia di scoppiare in lacrime.
Ma non lo farò mai. Sono troppo orgogliosa per queste cose.
Preferirei morire anziché lasciarmi vedere così vulnerabile dinanzi ai suoi occhi colmi
di perversione.
Resto ancora con gli occhi chiusi quando sento le sue mani cercare di sfilarmi via i pantaloni
ma senza riuscirci.
Un boato mi fa sussultare mentre mi ritrovo semplicemente seduta sulla scrivania, tremante.
-Che pezzo di merda, ci provi con quelle più giovani di te, eh?- La voce di Jimmy mi fa sussultare.
Sbarro gli occhi, osservando il signor Smith a terra con il naso sanguinante mentre Zacky e Matt lo tengono
fermo.
-Io penso che dovresti provarci con le ragazze della tua stessa età, non lo credi anche tu?- Continua Brian, dando
un pugno secco contro il viso dell'uomo che si ritrova nuovamente spalmato contro il pavimento.
Mi stringo nei miei vestiti, sentendomi profondamente a disagio per la situazione che si è appena venuta a creare
in quest'ufficio.
-Winter, stai bene? Ti ha fatto del male?- Mi domanda poi Johnny preoccupato, avvicinandosi a me.
-Sto...bene.- Sussurro, alzando i miei occhi contro quelli preoccupati di Matt.
Il ragazzo mi sorride con le sue meravigliose fossette che mi danno una forza indescrivibile.
-Cuginetta, fa ancora una cosa del genere e ti spezzo le gambe.- Mi dice poi Jimmy, sorridendomi.
-Mi dispiace...- Sussurro ancora, lasciandomi stringere da mio cugino mentre osservo Brian e Zacky continuare
a dare dei calci contro la schiena e lo stomaco del quarantenne.
-Bene Gates, che ne dici di denunciarlo?- Propone Vee.
-No! No! Non fatelo!- Urla improvvisamente il signor Smith dal pavimento.
-Ah no? E chi può impedircelo? Io voglio rovinarli i figli di puttana come te.- Ringhia Gates, dando un altro
schiaffo contro l'uomo.
-Aspetta...aspetta, ti prego...pubblicherò il vostro album! Lo pubblicherò e avrete ciò che vi spetta.-
-E' questa la tua ultima parola?- 
-Sì! Cazzo, sì!-
-Spero per te che ciò che ci stai dicendo sia vero.- Continua Matt, furioso.
-Lo è!-
-Bene...un altro passo falso e sei un uomo morto, vecchietto.- Sbotta poi Brian contro l'uomo, ridendogli
in faccia.
-Andiamo.- Borbotta poi Johnny, aprendo la porta dell'ufficio mentre Zacky pensa bene di ripulire un po' di sangue
dal viso dell'uomo minacciandolo con un solo sguardo.
Usciamo tutti dall'edificio, mentre a guardarci sono più di venti persone che sembrano comportarsi con indifferenza
dopo che il loro capo ha appena urlato loro di riprendere il lavoro.
Entro in macchina con Brian, Matt e Zacky, restando in silenzio lungo tutto il tragitto.
-Come sempre, fai di testa tua. Ma quando imparerai a non agire d'impulso e a comportarti da donna?- Mi urla contro
Brian, mentre i ragazzi lo osservano dannarsi.
-Oh certo, io per te non sono mai abbastanza donna!-
-Non è di certo colpa mia se continui a comportarti come una ragazzina alle prime armi con la vita!-
-Questi sono solo cazzi miei, Brian! Perché continui ad entrare nella mia vita?-
-Sbaglio o stavi per fare una cazzata che ti sarebbe costata cara?-
-Smettila di comportarti come se fossi mio padre, okay? Per giunta non lo sei quindi ti chiedo
di evitare la predica e pensare a guidare.-
-Sei impossibile. Se fossi tuo padre, ti avrei già spedita in un collegio.-
-E se io fossi tua madre, ti avrei insegnato a non tradire la tua stessa moglie per una ragazzina!-
Brian accelera sempre di più, rivolgendomi poi uno sguardo furioso.
-Ehm, Brian, cerca di calmarti...qui rischiamo una multa per eccesso di velocità!- Gli dice Matt, ma lui non sembra
neanche ascoltarlo.
-Ma sai qual è la cosa che fa più male in tutto questo, Brian? Che hai buttato via una cosa fondamentale
che invece mi aspettavo tenessi. Un cuore.-
Deglutisco, cercando la forza per evitare che la mia voce continui a tremare.
-Io l'ho fatto per voi. E sì, va bene, nessuno me lo ha chiesto ma...anch'io volevo vedere i vostri sorrisi
soddisfatti dopo la pubblicazione di quel fottuto album.- Ammetto, mentre Gates non sembra esser più capace di rispondermi.
I ragazzi mi riportano a casa, entrandovi, mentre io mi limito a chiudermi nella mia camera.
Cristal entra l'attimo dopo, abbracciandomi e chiedendomi scusa per aver detto tutto ai ragazzi. Era solo
spaventata, come biasimarla.
Lo sarei stata anch'io al suo posto se la mia più cara amica non fosse tornata a casa come al solito.
Non ho versato neanche una lacrima di troppo.
Semplicemente, non ne sono più capace come un tempo.






















***

















Ho appena aperto gli occhi verso il soffitto. Mi guardo intorno osservando poi
la figura di Cristal accanto a me.
Sta dormendo come un ghiro. Ci siamo addormentate insieme ed oggi per fortuna
è il mio giorno libero.
Finalmente, potrò cercare di dedicarmi un po' di più a me stessa.
Sarebbe stata questa la mia intenzione prima che ritrovassi un qualcosa incastonato
tra due fogli di carta.
Ho aperto il mio libro preferito e all'interno vi ho trovato una vecchia foglia ormai appassita.
Una foglia che potrebbe sgretolarsi quasi quanto potrei farlo io.
E' ormai ingiallita e, nonostante sembra essere invecchiata, per me non lo sarà mai.
Brian me la regalò l'anno scorso, quando giravamo per il circolo.
Il circolo era la nostra "tribù". Stavamo lì giorno e notte ad attendere che qualcosa
ci portasse via la vita al più presto.
Era il luogo perfetto per stare insieme e parlare.
Quando eravamo così stupidi ed innocenti da rimproverare noi stessi ed ubriacarci di continuo.
Il circolo si trovava adiacente a quei pochi spazi verdi situati qui ad Huntington Beach.
Dopo la prima sbornia, finivamo col distenderci sull'erba fresca mentre gli altri pensavano a divertirsi
e vivere al massimo le proprie vite.
Noi invece non volevamo continuare a vivere. Volevamo solo distruggerci e farlo insieme, ci dava quella
forza che prima, da soli, non avevamo.
Richiudo la foglia nel libro, sospirando dal dolore e dalla malattia che mi porta a fare continuamente
gli stessi incubi.
Sogno di continuo l'allontanamento dei ragazzi da me.
Sogno che prendono il primo aereo per andare via senza dirmi niente.
Sogno una me in preda allo sconforto, che li implora di non andarsene ma di restare.
Sogno un Brian che mi volta le spalle e se ne va con la sua dolce metà, senza emettere alcun suono.
Sì, credo proprio che tutta questa situazione sia ormai diventata la mia malattia.
Ma chissà se è vero che ad ogni malattia c'è una cura.
Nel frattempo però, Cristal si è svegliata prendendosi del tempo per lavarsi e vestirsi.
-Tesoro io esc...- Mi volto verso la figura di Cristal mentre indossa il suo giubbino rosso.
-Stai bene, Winter?- Mi domanda poi la mia amica, vedendomi seduta sul pavimento con il mio libro preferito
tra le mani.
-Sì, sto benissimo, Cristal. Stavo solo riordinando...questa casa è un tale disastro.- Mento, sfoggiando
uno dei miei falsi sorrisi mentre Cris mi si avvicina per lasciarmi un bacio sulla guancia.
-Torno subito, devo solo andare in libreria...ho saputo che cercano del personale.-
-Oh, sì, vai. Io resto qui a sistemare le altre cose.-
-Sei proprio sicura di sentirti bene?-
-Una meraviglia. E stai tranquilla, non farò nulla di azzardato.-
-Cinque minuti e sono qui.-
-Fai con comodo.- Saluto con un cenno di mano Cristal che è appena uscita di casa con 
un po' di preoccupazione negli occhi.
Sospiro nuovamente, mettendo via il libro ma sentendomi costantemente come se avessi un buco al posto del cuore.
E questa cosa mi terrorizza.
Decido ben presto di fare un bagno caldo, così inizio a preparare la vasca.
Faccio scorrere l'acqua fredda che ben presto diventa calda per poi chiudere il rubinetto e riempire
la vasca di bagnoschiuma.
La vasca si riempie di bolle e schiuma mentre io mi limito a sfilarmi via il pigiama e mi immergo con velocità
nell'acqua nella speranza di riuscire a rilassarmi.
La vasca è così grande da darmi la possibilità di scegliere il lato migliore per rilassarmi al meglio.
Mi fermo dinanzi al massaggiatore, facendomi massaggiare la schiena ma iniziando stranamente a sentirmi male.
Mi allontano da quest'ultimo, spalmando la mia schiena contro il bordo della vasca e chiudendo gli occhi nella speranza
di tranquillizzarmi al più presto.
Nel mentre, le mie ciglia iniziano ad inumidirsi mentre del liquido salato inizia a scorrere sulle mie guance
fino ad unirsi all'acqua calda nella vasca.
Delle gocce di lacrime cadono dai miei occhi frantumandosi continuamente contro l'acqua e la schiuma mentre il dolore
ricomincia ad impossessarsi di me stessa.
Apro di scatto gli occhi ed un ricordo sembra nuocermi dentro come neanche la nicotina sarebbe in grado di fare...












-Smettila! E dai, mi stai riempiendo di schiuma!-
-Mi diverto troppo a farti arrabbiare!-
-Brian, smettila! No, no!-
-Oh sì!-
-Ma guarda qui che hai fatto! La vasca è ricoperta interamente di schiuma.-
-Ed adesso lo è anche la tua faccia!-
-Smettila di ridere! Dio, non ti sopporto più!-
-Sei troppo divertente!-
-Ti faccio vedere io adesso chi è divertente!-
-Uh, guardami Winter, sto morendo di paura!-
-Farai bene ad averne.-
-E dai, stavo solo scherzando!-
-Esci subito dal bagno! Sei un pervertito cronico, Gates! Chi ti da il diritto di entrare
qui ed invadere la mia privacy?-
-Hey, calma, non sapevo stessi facendo il bagno!-
-Adesso lo sai e puoi uscire di qui.-
-Non puoi costringermi a farlo.-
-Jimmy! Matt! Venite a prendervi il vostro amico!-
-Mi dispiace deluderti ma è stato Jimmy a darmi le tue chiavi di casa. Avevo voglia di vederti.-
-Io no. Dovrò far cambiare la serratura della porta di casa!-
-Dovevi pensarci prima.-
-Brian, esci di qui o urlo.-
-Non è quello che stai facendo da...vediamo un po'...cinque minuti?-
-BRIAN!-
-Se vuoi, posso sempre tuffarmi!-
-Non oserai...-














Ed invece si tuffò, con tutti i vestiti. Ormai bagnati, essi si appiccicarono alla pelle ambrata.
Sorrido amaramente al ricordo, sospirando di continuando.











-Ormai sono qui.-
-Ma chi te lo ha chiesto? Allontanati!-
-Sei diventata tutta rossa!-
-Non è vero!-
-Sì invece, dovresti guardarti.-
-Beh, non lo farò!-
-Non mi dirai che hai vergogna di me? Non lo pensavo dopo quanto è accaduto tra di noi.-
-Non voglio che accada ancora, Brian.-
-Io sì.-
-Ti rendi conto di ciò che stai facendo? Stai tradendo Shelly!-
-Abbiamo litigato ed io ho bisogno di te. Sei l'unica che riesce a capirmi realmente.
Posso averne quanto ne voglio ma sarai sempre tu a farmi sentire la persona migliore
che forse ora non sono più.-












Finimmo di nuovo col fare l'amore.
Assurdo, vero?
Gli bastava dirmi quelle quattro cazzate per farmi sentire davvero importante.
Forse perché non lo sono mai stata per nessuno e lui sembrava essere l'unico
a farmi sentire speciale in qualche modo.
Jimmy e gli altri mi rendono speciale ma con loro è diverso. Per me sono come fratelli, mentre
Brian...lui per me è un qualcosa di quasi irraggiungibile.
Qualcosa che non riuscirò mai ad avere e che non mi appartiene.
Annego di nuovo nelle mie lacrime, lasciando scivolare prima il mio collo al di sotto dell'acqua calda
per poi passare alla testa.
Mi ritrovo sott'acqua con i miei soliti istinti suicidi che non mi danno alcuna tregua.
Chiudo gli occhi nuovamente e mi lascio abbandonare al di sotto dell'acqua ormai diventata tiepida,
sperando di incontrare al più presto il mio creatore.
Credo che non potrò mai perdonargli di avermi creata così.





























***















BRIAN'S POV.

Non sono più riuscito a parlarle.
Avrei voluto farlo ma avevo paura di dire qualcosa di azzardato e di farla
star male ancor di più.
Perché so che a lei importa. Anche se si nasconde, anche se preferisce urlarmi contro
di continuo e fare cazzate...io so che a lei importa davvero.
Si nasconde dietro quelle sue arie da ragazza menefreghista ed egoista ma non lo è mai stata realmente.
E' solo la sua maschera personale. Quella che porta con sé per non lasciarsi schiacciare dal mondo.
Ma volevo almeno farle sapere che, nonostante tutto, ho apprezzato il suo gesto.
Non credo che qualcun altro al posto suo lo avrebbe fatto.
Mi ritrovo dinanzi alla porta di casa sua ma decido di non suonare. Mi sono fatto prestare
anche questa volta le chiavi da Jimmy per paura che decidesse di non aprirmi e far finta di non esserci
com'è accaduto altre volte.
Voglio solo tenerla stretta tra le mie braccia e sfogarmi.
Perché solo con lei riesco ad essere realmente chi sono.
Apro la porta chiudendomela poi alle spalle senza fare troppo rumore e mi addentro in cucina per cercarla.
In cucina non c'è.
Osservo il salotto, ma non c'è neanche lì.
Passo alla camera degli ospiti e a quella da letto ma di Winter non sembra esserci neanche l'ombra.
Forse è in bagno.
Apro la porta del bagno, osservando la vasca riempita d'acqua fino all'orlo.
-Winter?- Chiamo il suo nome mentre mi avvicino alla vasca da bagno per poi osservare la sua figura annegare
quasi al di sotto di tutta quest'acqua.
-Winter!- Urlo tremante, per poi entrare nella vasca e prendere il suo corpo che sembra
essersi ormai lasciato andare.
Riesco a prenderla dalle spalle riemergendo e posizionando una mano sul bordo della vasca.
Mi tiro in su, riuscendo a tirare fuori anche lei che inizia a tossire come non mai.
-Winter, ti prego!- Esclamo con il battito cardiaco ormai esploso, tirandola dalle spalle verso di me mentre ci lasciamo cadere
entrambi sul pavimento.
La osservo tossire ancora mentre il suo viso è diventato ancora più pallido del solito.
-Winter, ti prego, non lasciarmi!- Urlo con le lacrime agli occhi, prendendo la ragazza tra le mie braccia mentre
la sua schiena si ritrova spalmata contro le mie ginocchia.
Tremo come non mai stringendole la mano fredda e urlando continuamente il suo nome nella speranza che 
possa aprire i suoi occhi.
-WINTER!- Urlo lasciando scivolare una lacrima dal mio viso che dissolvo velocemente con il dorso
della mia mano destra.
Le prendo il viso tra le mani dopo averla sentita tossire di continuo e provo ad aprirle gli occhi con i pollici
riuscendoci l'attimo seguente.
-Non morire, Winter! Ti prego, non morire!- Le urlo ancora contro con una voce strozzata, mettendole con velocità
due dita quasi nel fondo della sua gola.
-Io ho bisogno di te!-
Winter rigetta tutta l'acqua bevuta mentre nuove lacrime si fanno strada anche sul suo volto.
-Non morire, non morire, non morire. Cazzo, non morire...- Sussurro di continuo, come se stessi quasi
pregando.
Winter mi mostra i suoi occhi lucenti ed io riesco finalmente a sentire la sua mano che stringe la mia.
E' viva.
La vedo respirare con profondità, continuando a rigettare tutta l'acqua ingerita.
Le mie gambe invece continuano a tremare.
Altre due lacrime scivolano acide sul mio viso per lo spavento preso.
Ho davvero pensato che se non fossi venuto qui oggi avrei rischiato di perderla per sempre.




































NOTE DELL'AUTRICE.

E rieccoci qui, lettori!
Un nuovissimo capitolo appena sfornato, tutto per voi!
Spero che vi sia piaciuto e che continuerete a seguire la storia!
Per prima cosa però, volevo puntualizzare alcuni dettagli.
Vi avevo detto che la storia sarebbe stata diversa e lo sarà per le tematiche
che affronterò nel corso dei capitoli.
Ma ovviamente, ho scelto di mantenere quest'immagine della protagonista tormentata
che credo sia importante sviluppare di più anche nel corso della storia.
Detto questo, cosa ne pensate della ff in sé? Vi sta piacendo? Ovviamente sapete
bene che se me lo fate sapere...beh, mi rendereste terribilmente felice!
Inoltre, saluto la piccola Saya che svolge come sempre un lavoro splendido. Davvero, 
è l'amore quella ragazza.
Ed ovviamente, lo siete anche voi lettori che continuate a leggermi nonostante vi sarete
sicuramente annoiati di leggere le mie storie!
Spero tuttavia di avervi tenuto compagnia e che la storia sia di vostro gradimento!
Attendo le recensioni eh!
Al prossimo capitolo, se volete!
*HUGS HUGS HUGS*













-SynysterIsTheWay.

   
 
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