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Autore: Ragdoll_Cat    19/12/2014    10 recensioni
Un principe valoroso, è uscito a caccia... tornerà vittorioso oppure no?
Cosa ha in serbo per lui il destino?
Dal Capitolo 10:
[...] Oliver respirò a fondo poi fece un cenno a due soldati che aprirono i battenti del pesante portone. Oliver entrò in testa al plotone con l'arco teso, pronto a scoccare la freccia e gridò:
-Slade Wilson tu hai tradito questa città!!!!-
[Medieval AU]
[Olicity 💖]
Attenzione: alcuni personaggi sono OOC!
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, John Diggle, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ciao!
Prima di lasciarvi al capitolo vorrei dirvi una cosa.
Mi è stata fatta notare una cosa: quando parlano fra loro, Oliver e Felicity si danno del tu, quando invece dovrebbero darsi del lei o del voi.
Prima di scrivere i dialoghi ho riflettuto parecchio riguardo allo stile da adottare e alla fine ho optato per il "tu".
Voi cosa ne pensate?
 
Adesso godetevi il capitolo!



 
Il giorno seguente Felicity si svegliò in preda a sentimenti contrastanti. Da un lato era felice per la giornata che avrebbe trascorso con Oliver; dall'altro sapeva bene che quello sarebbe stato l'ultimo giorno con lui.
Scacciò la malinconia, scuotendo la testa e si alzò.
Dopo pochi minuti era pronta; come d'abitudine nascose i capelli sotto al berretto e poi uscì.
Anche Oliver si era già alzato e stava finendo di bardare Verdant.
 
-Buongiorno Oliver!-
 
-Buongiorno Felicity!-
 
Verdant a quel punto nitrì quasi offeso...
 
-Buongiorno anche a te Verdant; non ti preoccupare ecco qui la tua carota.-
 
Mentre Verdant sgranocchiava beato la sua carota Oliver disse a Felicity:
 
-Ti adora! Generalmente si lascia avvicinare da pochissime persone, eppure tu l'hai conquistato!-
 
-Già l'ho conquistato con le carote!-
 
-Sei pronta?- continuò Oliver montando a cavallo con un unico fluido ed elegante movimento.
 
-Aspetta... andremo a cavallo? Io non ci sono mai salita...-
 
-Non ti preoccupare...- replicò Oliver tendendole la mano sinistra per aiutarla a salire -... stringiti forte a me.-
 
-Speravo di sentirtelo dire in altre circostanze...- gli disse Felicity mentre prendeva posto alle sue spalle.
 
Quando Oliver si voltò verso di lei con un'espressione interrogativa stampata in faccia, Felicity fu svelta a terminare la frase:
 
-... molto platoniche ovviamente!-
 
Oliver non aggiunse nulla; si limitò a spronare il cavallo e quindi partirono.
Quale emozione! Verdant galoppava veloce e leggero, non sembrava minimamente infastidito dal peso (seppur irrisorio) di Felicity.
Oliver era un abile cavallerizzo e giostrava con abilità; sapeva perfettamente quando dare il comando per far saltare il cavallo.
In quei momenti, mentre erano sospesi per pochi istanti, Felicity aveva l'impressione di volare.
Cavalcarono per buona parte della mattinata e quando Oliver fermò il destriero per farlo riposare, Felicity notò che erano arrivati alla radura, in prossimità del ruscello, dove si erano conosciuti.
 
Oliver scese con un balzo ed invitò Felicity a fare altrettanto; proprio in quel momento però, Verdant, forse infastidito da un insetto scalciò violentemente e quindi Felicity che in quel mentre si accingeva a scendere rovinò addosso ad Oliver.
I due giovani si trovarono così, distesi a terra, con i visi distanti solamente un palmo l'uno dall'altro; si guardarono negli occhi ed entrambi scoppiarono a ridere.
 
Si alzarono ed Oliver diede sfoggio delle conoscenze imparate durante quella settimana accendendo in breve tempo un bel fuoco scoppiettante.
 
-I miei complimenti Oliver, sei stato molto bravo.-
 
-Il merito è tutto tuo, mi hai insegnato bene.-
 
Felicity a quel punto arrossì, però gli disse indicando il coniglio che stavano cucinando allo spiedo:
 
-L'unica cosa che non ho dovuto insegnarti è stato come usare l'arco; sei un ottimo arciere. L'hai colpito con una singola freccia; io ne avrei dovuto usare almeno due.-
 
-Non ci credo! La carne non è ancora pronta, quindi abbiamo un po' di tempo.-
 
-Per fare cosa?-
 
-Oggi invertiremo le parti; io ti insegnerò e tu imparerai.-
 
-D'accordo!-
 
-Colpisci quell'albero, proprio nel nodo centrale del tronco.- le disse Oliver indicando un grosso albero posto dall'altro lato della radura.
 
Felicity incoccò la freccia, prese la mira e lasciò andare la corda. Mancò il bersaglio di pochi centimetri.
Sbuffò frustrata, che figuraccia!
 
-C'eri quasi, aspetta ti faccio vedere io.-
 
Oliver a quel punto scoccò la freccia che si conficcò al centro del tronco.
 
-Come hai fatto?-
 
-Mi sono concentrato e ho tirato tutto qui. Posso?- le chiese avvicinandosi.
 
Felicity annuì e Oliver scivolò alle sue spalle.
 
-Dunque, adesso tendi l'arco, così brava, prendi la mira, non avere fretta...-
 
Mentre parlava, Oliver correggeva con dei leggeri tocchi la postura di Felicity; la giovane ogni volta che sentiva le dita di Oliver sfiorarle le braccia o le spalle, veniva percorsa da dei brividi.
Gli stessi brividi che avvertiva quando osservava Oliver mentre era impegnato a tagliare la legna, ad esempio o quando lui la guardava con i suoi profondi occhi azzurri mentre lei gli spiegava qualcosa.
Adesso lui era così vicino che poteva avvertire il calore che emanava la sua pelle.
 
Oliver dal canto suo sentiva il battito accelerato del cuore di Felicity.
La ragazza si era tolta il solito berretto e Oliver poteva ammirare i lucidi capelli biondi di Felicity, che profumavano di aria fresca e di libertà.
 
Finalmente Felicity lasciò andare la corda e la sua freccia finì immediatamente accanto a quella di Oliver: un centro perfetto!
 
Felicity si voltò verso Oliver con un'espressione gioiosa sul viso:
 
-Ce l'ho fatta!-
 
-Bravissima!-
 
In quel momento erano vicinissimi, sarebbe bastato un battito di ciglia per annullare la distanza che li separava, ma proprio in quel momento Verdant nitrì, rompendo l'incanto di quel momento.
Quell'interruzione fu provvidenziale, infatti la carne stava per bruciarsi!
Oliver si staccò da Felicity, che approfittò di quel momento per ricomporsi un po'.
Si risistemò i capelli sotto al berretto e si sedette accanto ad Oliver.
 
A quel punto Oliver le chiese:
 
-Perché nascondi i capelli sotto il berretto? Non sarebbe più comodo tenerli corti?-
 
-Probabilmente sì, ma li porto così in ricordo di mia madre...- gli spiegò con voce triste.
 
-Scusami Felicity, non volevo rattristarti...-
 
-Tranquillo non lo sapevi, lo sai qual è la cosa che mi manca di più?-
 
-No, dimmelo.-
 
-La sera la mamma mi pettinava i capelli ed io le raccontavo com'era andata la mia giornata...- continuò Felicity mentre una lacrima solitaria le scorreva lungo la guancia.
 
-Ehi, non fare così. Se tu volessi raccontarmi come hai trascorso la giornata, puoi contare su di me.- le disse Oliver posandole una mano sulla spalla.
 
-Grazie! Si è fatto tardi; sarà meglio tornare a casa.-
 
Mentre stavano tornando a casa Felicity istintivamente appoggiò la guancia contro la schiena di Oliver, non si era mai sentita così felice.
 
Quando arrivarono a casa Felicity diede a Verdant un'altra carota; poi si barricò in casa perché voleva fare una sorpresa ad Oliver.
 
Quest'ultimo nel frattempo, dopo aver strigliato e spazzolato Verdant, iniziò a sentirsi nervoso.
“Lo deve sapere” continuava a ripetersi “Ha diritto di saperlo; ma come reagirà?”
 
Felicity dopo aver preparato la cena si diresse verso la cassapanca che si trovava ai piedi del letto; si inginocchiò e l'aprì.
Dopo pochi minuti era pronta, quindi chiamò il suo ospite.
 
-Oliver! La cena è pronta!-
 
Il Principe in quel momento le stava dando le spalle; però quando udì la voce di Felicity che lo chiamava fece un profondo respiro e si voltò verso di lei:
 
-Allora era questa la sorpr...-
 
Non riuscì a concludere la frase perché era rimasto senza fiato e senza parole.
 
Felicity era lì sulla soglia di casa, come sempre, però adesso c'era qualcosa di diverso in lei; non indossava la sua solita tenuta da caccia, ma una veste che esaltava la sua figura snella ed i suoi capelli lasciati sciolti, che erano lucidi e brillavano come un'onda d'oro, le incorniciavano il viso.
 
-Sono ridicola?- gli chiese, tormentandosi un ricciolo con le dita.
 
-Felicity... sei bellissima!- le rispose Oliver ancora un po' inebetito.
 
-Grazie! Vieni accomodati!- gli disse con un sorriso luminoso.
 
Oliver entrò senza staccare gli occhi da lei nemmeno per un momento; era veramente meravigliosa!
 
Felicity gli aveva preparato la stessa zuppa della prima sera e così come l'altra volta Oliver la mangiò con gusto.
Dopo aver vuotato la scodella, era ben conscio che non poteva più tergiversare.
 
Si avvicinò a Felicity, annullando la distanza che li separava, proprio come poche ore prima, la prese per mano e traendo un profondo respiro iniziò a parlare:
 
-Felicity c'è una cosa che devo dirti...- si interruppe indeciso se continuare o meno, stava camminando sul bordo di un precipizio, ne era consapevole ma doveva andare avanti, doveva finire ciò che aveva iniziato; dopo un altro profondo respiro continuò:
 
-...io... sto per sposarmi.-
 




Angolo dell'autrice:
 
Boom! [Cit. Danny Messer]
 
Sono ancora viva?*Restituisce lo scudo a Steve* *Continua a godere della protezione di Bucky*
Dunque l'impegno di Oliver era questo... sorpresa!
Cosa succederà adesso? Dai sbizzarritevi! Ditemelo!
Adesso le cose serie:
Vorrei ringraziare le mie fedeli lettrici e sostenitrici: Ella Rogers, julya95, Lady Windermere, MiaBlack, mici71, Mirtillo92, Rachele95 e _Maisie_.
Un grazie speciale anche a Magali_1982 che mi ha prestato Bucky; senza di lui non sarei sopravvissuta!
Un consiglio: leggete la sua storia è bellissima!
Il prossimo capitolo lo pubblicherò il 26 dicembre, quindi colgo l'occasione per farvi tanti auguri di Buon Natale!
Un bacione!
Ragdoll_Cat
  
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