^{_{Nikky mi appoggiò una mano sul braccio “ Ascolta June, quello se lo sono passate tutte le ragazze qua presenti..”
Sentendo qualcuno accanto al mio corpo, mi bloccai. Un profumo di dopobarba rapì i miei sensi.
Il cuore aumentò i battiti in maniera indescrivibile quando il ragazzo al mio fianco parlò. “Ciao..” disse.
Mi voltai e la prima cosa che vidi fu l’immensità di tatuaggi che prevalevano sul braccio sinistro. Era alto, più alto di quanto credessi.
Risalii lentamente con lo sguardo e incontrai un lieve strato di barbetta sotto il suo mento, occhi verdi, quel verde che solo il mare ha l’onore di possedere.
Era un ragazzo ormai uomo e aveva scritto addosso la parola SESSO.
Aveva le spalle larghe e discretamente muscolose, “Piacere, Harry”, sussurrò porgendomi la mano.
“June” replicai stringendola con la mia più piccola.
Mi spiazzò totalmente quando se la portò alle labbra e la baciò delicatamente.
Arrossii e lo sentii invadere ancora di più il mio spazio avvicinandosi fin troppo per poi bisbigliare “ Ci conosciamo io e te?” alzai gli occhi e lo guardai.
“Non mi sembra. Riuscito a pagare il posteggio?” lui mi guardò e sorrise annuendo. Nikky venne in mio aiuto “Che razza di frase Harry: Ci conosciamo io e te?” 
Spostò lo sguardo su di lei: “Nikky che sorpresa ci si rivede!” la mia amica lo guardò per poi dire “TI ricordi il mio nome?” lui rispose “ Si certo perché non dovrei”,
rimasi un attimo accigliata, io lo conoscevo lo avevo già visto. “Allora ragazze posso offrirvi da bere?” e rivolgendosi alla mia amica esclamò
“ Per te un sex on the beach sicuro, anche per te mia cara June?!” domandò scuotendo i suoi ricci, e la mia amica rispose “ come la nostra ultima performance l’anno scorso!” e guardando Harry lo vidi arrossire.
Nikky doveva raccontarmi qualcosa.  
Schiarendosi la voce mi guardò e disse “ Stessa cosa anche per te?” perché non riuscivo a sciogliermi del tutto? Risposi sicura “ No grazie, preferirei una coca.”
Harry, guardandomi perplesso per qualche secondo,domandò: “Niente alcolici? Come mai? Non sarai minorenne?” sorrisi nel sentire Nikky e il suo amico biondo scoppiare a ridere al nostro fianco.
Pasandogli una mano sul braccio lei disse: "Harry! certe cose si acccertano prima di andare a rimorchiare una ragazza" lui la guardò e ripose imbarazzato un "Eh già" e guardandomi mi richiese "E allora June come mai niente alcolici?" 
Deglutendo imbarazzata, mi inumidii le labbra e mi voltai verso di lui, “Sono astemia, non reggo l’alcool, mi renderei ridicola, se bevessi anche solo un cocktail, ma non sono minorenne.” Bisbigliai prima di guardarlo negli occhi.
Harry sorrise e dopo avermi guardata per qualche secondo chiese: “E quanti anni hai June?” “ Ventiquattro” sussurai quasi senza voce.
Il barista ci interruppe consegnandoci le nostre ordinazioni dandomi la possibilità di tirare un sospiro di sollievo.
Iniziai a bere la mia coca, al mio fianco vedevo Harry sorseggiare la sua birra e guardarmi, di tanto in tanto, con la coda dell’occhio.
Passando un braccio dietro alla mia schiena e appoggiandosi al bancone bisbiglio: “Ventiquattro e niente alcool, forse l’unica che ho incontrato con queste referenze”.
Ripensando a mia sorella, replicai senza la minima fatica “Forse sono diversa dalle altre”.
Lo spiazzai. Lo capii da come si guardò in giro qualche istante per poi passarsi una mano tra i suoi ricci, in un gesto che lasciava trasparire quanto non fosse a suo agio.
In quel momento rimbombò il tormentone dell’estate, e istintivamente il mio piede iniziò a muoversi da solo. Mi piaceva ballare.
Guardai Nikky e vedevo che parlava con un ragazzo biondo, e di sicuro non mi sarei intromessa. La pista era piena di ragazzi che ballavano sensualmente seguendo le note della canzone.
 “Vuoi ballare?” domandò Harry guardando nella mia stessa direzione.
Senza rispondere il ragazzo mi tirò giù dallo sgabello e prendendomi saldamente per una mano esclamò “Non ti mordo mica, a meno che non sia tu a chiedermelo”
Era alto, io gli arrivavo si e no al petto. I suoi occhi continuavano a guardare dentro i miei e io mi sentivo terribilmente in imbarazzo.
I nostri visi erano talmente vicini e il suo profumo mi stava avvolgendo completamente. Prendendo le mie braccia se le passò intorno al collo e iniziò a muoversi in maniera sensuale a ritmo.
Il calore della stanza in quel momento sembrava insopportabile. Non ragionavo più. Sto Harry, mi mandava totalmente il tilt. La sua pelle emanava calore e la temperatura si alzò ulteriormente. 
I suoi occhi critallini incontravano i miei. Vidi un sorriso dipingersi sul suo viso e imbarazzata cercai qualcosa con cui distrarmi, conoscendomi sarei scappata via. Non volevo guardarlo negli occhi, chissà cosa succedeva, mi avrebbe catturato come le sue ultime prede.
Mi obbligò ad alzare il viso su di lui , respirando a fondo e indietreggiando mi un passo mi spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mi sentivo accaldata in una maniera pazzesca. 
Non era assolutamente da me comportarmi così, con un ragazzo che non conoscevo nemmeno. Intravidi un tatuaggio che usciva dalla manica della maglietta e sfiorandogli le braccia, arrivai ad accarezzarlo, era bellissimo, un veliero grande che ricopriva la maggior parte dell'avambraccio.
Ci misi un attimo a capire che la canzone era finita e che tutte le persone intorno a noi erano spiaccicate insieme a ballare un lento e, cercando di evitare un contatto così pericoloso,
mi alzai in punta di piedi e gli dissi all’orecchio: “Andiamo?” accennando la direzione dove avevamo dimenticato Nikky e il biondo. Ma la risposta che mi diede aumentò a dismisura il colorito delle mie guance.
“Dove? Casa mia o casa tua? Oppure preferisci il motel in fondo alla strada?” mi limitai a sorridere e girandogli le spalle iniziai a camminare nella direzione del bar.
Alcuni passi, e il suo corpo fu sibito addosso al mio, il suo respiro era vicino al mio orecchio e subito mi prese la mano, e la sua voce si fece spazio nelle mie orecchie:
“ Non sto scherzando June: vieni via con me”.}}