eccomi tornata!!!!
continuo ad arrivare sempre in ritardo, ma spero che possiate capire che, in queste ultime settimane prima di Natale, mi sono ritrovata ad avere giornate completamente piene e la sera sono stata troppo distrutta per poter scrivere. Mi dispiace pure che questo capitolo non sia particolarmente lungo, spero di rifarmi per il prossimo. Vi ricordo che ormai siamo al fine, rimangono solo gli ultimi due capitoli che spero di pubblicare, uno prima di Natale e l'altro prima dell'Ultimo dell'anno.
adesso vi lascio alla lettura.
Grazie mille a tutti coloro che continuano a leggere, seguire e commentare questa storia XD
buona lettura...
Capitolo 13:
Ultima
Visita e Recita Scolastica
Erano
passate due settimane dalla festa di compleanno di Emily e per quel
fine
settimana non c’era molto in programma per la famiglia
DiNozzo. Quel sabato
pomeriggio, mentre Tony era a guardare un partita di basket in tv, Ziva
e Emily
stavano giocando insieme nella cameretta della bambina.
Quei
momenti di pace furono interrotti dal suono del campanello.
Sinceramente per
quel giorno non avevano preso nessun tipo d’impegno, dato che
si volevano
godere un po’ di tranquillità familiare, ma a
quanto pare qualcun non era della
loro stessa idea.
Interrompendo
la visione Tony si alzò dal divano per andare ad aprire la
porta. Non fu molto
sorpreso di vedere la persona davanti a lui, alla fine erano
già un paio di
mesi che non faceva una delle sue apparizioni improvvise.
“signora
Brian buon pomeriggio” salutò calorosamente Tony,
sapendo che buona parte delle
possibilità di avere Emily definitivamente dipendevano dalla
signora davanti a
lui, non aveva intenzione di commettere errori mostrandosi maleducato;
inoltre
trovava la signora Brian una persona piacevole e questo lo aiutava ad
essere
sempre cordiale e ben disposto verso la donna.
“salve
signor Dinozzo” rispose al saluto l’assistente
sociale
“era
un bel po’ di tempo che non la vedevamo da queste
parti” disse Tony “venga si
accomodi, che chiamo subito Ziva e Emily” continuò
a parlare il ragazzo.
La
signora Brian seguì l’uomo in salone e
aspettò pazientemente di vedere arrivare
la bambina.
Tony
si affacciò alle scale e chiamò forte Ziva
dicendole di scendere con Emily.
sentendosi chiamare da Tony, Emily si alzò velocemente da
terra e, una volta
che pure Ziva era pronta a scendere al piano di sotto,
saltellò velocemente per
il corridoio e scese le scale ridacchiando e sorridendo.
“che
c’è papà? Ti annoi qui solo soletto a
vedere la tv?” chiese la bambina entrando
di corsa in salone, ma appena vide chi c’era nella stanza
rimase bloccata dove
si trovava e si mise in silenzio. Vedere la signora Brian le fece
tornare alla
mente tanti brutti ricordi e tutte le volte che veniva portata via da
quelle
famiglie cattive, le altre volte era sempre stata felice nonostante il
dover
tornare all’orfanotrofio, ma questa volta non voleva andare
via questa era la
sua casa e lei non voleva lasciarla, in particolare non voleva lasciare
la sua
mamma e il suo papà.
“ehi
Emily tesoro non dovresti scendere le scale così
velocemente, potrebbe essere
pericoloso” disse Ziva finendo di scendere le scale e
raggiungendo la bambina,
ancora non aveva notato il loro ospite che stava osservando
attentamente Emily
e i due adulti. alla signora Brian non era sfuggiti
l’appellativo con cui Emily
aveva chiamato il signor DiNozzo e di questo fu felice, voleva dire che
la
bambina si sentiva sicura e protetta e aveva riconosciuto nei due
adulti i suoi
possibili genitori.
“ehi
Emily che succede?” chiese subito Ziva notando
l’atteggiamento teso della
bambina, ignorando ancora la presenza del nuovo ospite.
“ehm
Ziva?” chiamò titubante Tony
“che
c’è Tony?” chiese la ragazza voltandosi
verso il marito. Solo in quel momento
vide la signora Brian vicino al divano che le sorrideva.
“oh
ecco ora capisco” disse consapevolmente la donna, capendo
immediatamente la
reazione di Emily.
“salve
signora Brian” salutò Ziva “ehi Emily
hai salutato la signora?” chiese la donna
alla bambina, la quale rimase ferma immobile senza parlare.
“ciao
Emily!” salutò felicemente l’assistente
sociale “come stai?” chiese sorridendo
la donna.
“io
non voglio andare via” disse decisa la bambina, ignorando la
domanda della
donna e evitando il saluto.
“Emily
non sono venuta a portati via questa volta. Sono qui solo per
assicurarmi che
stai bene” spiegò l’assistente sociale
“io
sto molto bene grazie. Ora puoi andare via” disse decisa la
bambina per poi
voltarsi verso Ziva “mamma torniamo a giocare?”
chiese prendendole la mano e
cercando di tirarla con forza al piano superiore. Tony e Ziva si
guardarono
sbalorditi e un po’ preoccupati, mentre la signora Brian non
poté fare a meno
di sorridere verso l’atteggiamento della bambina.
Emily
stava cercando ancora invano di far spostare Ziva per tornare a giocare
e
dimenticarsi della presenza della signora Brian in casa, ma Ziva non si
fece
trascinare.
“Emily?
tesoro fermati un attimo e guardami” disse amorevolmente
Ziva, la bambina a
quel punto fermò i suoi tentativi e abbracciò
forte la ragazza intorno alle
gambe. Ziva riuscì a staccarla un po’ da se in
modo da potersi accoccolare
all’altezza della bambina.
“Emily
la signora Brian non è qui per portarti via, tranquilla
tesoro mio. Scommetto
che è venuta solo per vedere come stai e farci qualche
domanda, proprio come
tutte le altre volte” spiegò la donna con voce
confortante.
“io
non voglio andare via. Voglio stare con te e papà”
disse piagnucolando la piccola,
“e
con noi resterai principessa, ma dobbiamo dirlo alla signora Brian e
mostrarle
che stai molto bene qui sennò non potrà scrivere
delle belle cose su di noi per
il giudice” aggiunse Tony, avvicinandosi alla bambina e la
moglie.
“non
mi porti via?” chiese sorpresa Emily verso la donna,
“no
Emily sono qui solo per vedere come stai, anzi sai questa è
l’ultima volta che
passo a farti visita, la prossima volta che ci vediamo sarà
davanti al giudice
che deciderà se puoi rimanere qui per sempre o no; ma penso
che se mi dimostri
che stai veramente bene scriverò tante belle cose per
cercare di convincerlo”
disse la donna continuando a sorridere alla bambina.
“va
bene allora devi scrivere al giudice che io sono super felice con mamma
e papà,
insieme facciamo tantissime cose; che vado all’asilo e ho
imparato cose nuove e
mamma mi aiuta a ricordarle. Poi giochiamo sempre tutti insieme, ma non
oggi
perché papà aveva da vedere un gioco in
televisione molto importante, anche se
penso che si stava annoiando qui tutto solo. Sai che mi hanno pure
fatto una
festa di compleanno? A scuola tutti i miei amici hanno detto che
è stata una
delle feste più belle dove sono stati invitati, io non avevo
mai festeggiato il
mio compleanno ed è stato bellissimo” sciolta la
tensione, e la paura di esser
portata via, Emily cominciò a parlare tanto veloce che gli
adulti quasi
faticavano a stare dietro al suo lungo discorso così
appassionato.
“ehi
ehi radiolina rallenta che qui non riusciamo a starti dietro”
disse divertito
Tony
“oh
scusate” disse Emily tornando al silenzio
“principessa
non ho detto che non devi dire niente, solo hai tutto il tempo per
raccontare
alla signora Brian tutto quello che facciamo”
spiegò Tony
“esatto
Emily puoi raccontarmi tutto, ma perché non cominci con il
mostrarmi la tua
cameretta?” disse divertita l’assistente sociale.
Una
volta in camera la donna poté vedere tante piccole cose a
dimostrazione che la
stanza era occupata da una bambina ben curata e felice. Sulle pareti
erano
appese molte foto dei tre occupanti della casa e tanti disegni fatti
sicuramente dalla bambina.
“signora
Brian scusi se la camera è in disordine, ma stavamo giocando
con mamma. Deve dire
al giudice che io rimetto sempre apposto tutti i giochi quando non li
uso più”
disse con voce debole Emily.
“oh
tranquilla piccola nessun problema, ma dimmi ti stavi divertendo con
Ziva?”
chiese curiosa la donna, era giunto il momento d’iniziare a
porre alcune
domande alla bambina e voleva farlo nel modo più delicato e
meno invadente
possibile.
La
visita proseguì per un’altra ora, Emily anche se
con meno vigore parlò
moltissimo con la donna, la quale non ebbe neppure bisogno di porre
troppe
domande visto che trovava le risposte che cercava nei vari racconti
della
bambina.
“e
poi la prossima settimana facciamo la recita a scuola e io
sarò con tutte le
mie amiche una stellina” stava raccontando la bambina, prima
di fermarsi con
aria pensierosa “se vuoi venire a vedermi signora Brian puoi,
così vedi il
balletto che dobbiamo fare, è molto carino” disse
sorridente Emily spiazzando
tutti gli adulti della stanza.
“oh
Emily sei molto gentile grazie; la prossima settimana non posso venire,
ma
quando ci rivediamo puoi raccontarmi tutto ok? Magari Tony e Ziva
potranno
farmi vedere una tua foto” disse la donna cercando un
compromesso per non
deludere la bambina, la quale le aveva fatto un invito dolcissimo.
“ok
va bene. Papà ha detto che farà tante foto e il
video” rispose felice Emily.
Prima
di lasciare nuovamente la famiglia DiNozzo al suo pomeriggio di riposo,
l’assistente
sociale scambiò anche alcune parole con Tony e Ziva i quali
volevano sapere con
precisione quali erano le loro possibilità di ufficializzare
l’adozione di Emily.
La donna fu felice di poter dire che le possibilità erano
molto elevate e lei
avrebbe scritto una relazione a favore loro. Era sinceramente sollevata
di aver
trovato Emily così cambiata, sicura di se e felice, per
questo avrebbe fatto
tutto il possibile per far ottenere ai Dinozzo la custodia definitiva
della
bambina.
“allora
la prossima volta che ci vedremo sarà in
tribunale” disse la donna prima di
lasciare la casa “vi farò comunicare il prima
possibile la data dell’udienza. Adesso
devo proprio andare, è stato un vero piacere rivedervi e
trovare Emily così ben
curata. Arrivederci” salutò infine al donna, dopo
aver scambiato una stretta di
mano con i due ragazzi.
Il
resto del giorno e della settimana passò tranquillamente con
la solita routine,
a parte il senso di euforia che si avvertiva tutti i giorni
all’asilo in
previsione della festa di fine anno. Era stato deciso dalle maestre che
la
recita si sarebbe svolta durante l’orario scolastico e non
dopo, così una volta
finita la rappresentazione tutti i bambini sarebbero stati liberi di
tornare a
casa.
A
tutto il team di Gibbs per quella mattina, furono concesse alcune ore
di
congedo in modo che avrebbero potuto partecipare alla recita.
Si
ritrovarono tutti davanti all’ingresso dell’asilo.
Tony era rimasto ad
aspettare i colleghi,
mentre Ziva aveva
portato dentro Emily in modo da poter aiutare la bambina a vestirsi per
la
recita; la maestra infatti aveva chiesto che almeno un genitore per
bambino
seguisse il figlio, nelle classi adibite a spogliatoi, e lo aiutassero
a
preparasi. Emily e Eliana si erano sedute vicino in modo da prepararsi
insieme,
anche se di classi diverse e con ruoli diversi. Emily doveva indossare
un paio
di leggins blu scuri e una lupetto dello stesso colore e sulle spalle,
stile
zainetto, indossava una grande stella di gommapiuma, tutta decorata con
stelline argentate e tanti brillantini. Una volta che erano tutti
pronti, la
maestra si occupò di mettere sui visi dei piccoli altri
brillantini argentati e
truccarli leggermente. Nella classe di Emily erano tutti delle stelline
ad
esclusione di una bambina che faceva la luna. La classe di Eliana
invece erano
tutti dei fiorellini colorati. Una volta che tutte le classi erano
pronte i
genitori e i vari invitati furono fatti accomodare nella palestra
dell’asilo,
dove erano state sistemate molte sedie e allestito un piccolo palco per
lo
spettacolo.
Quando
fu il turno della classe di Emily, Tony e McGee si alzarono per andare
da un
lato, e più vicino, al palco in modo da poter scattare foto
e fare il video. I bambini
entrarono ordinatamente in fila e Emily notò subito il
papà e gli regalò un
bellissimo sorriso, salutandolo con la manina. Nonostante il sorriso,
Tony
riuscì a vedere che la bambina era anche molto emozionata e
per incoraggiarla
le alzò simpaticamente un pollice
all’insù, gesto che la fece ridacchiare e
prendere un bel respiro profondo.
“è
fantastico con lei” commentò Abby a Ziva, le quali
dai loro posti avevano visto
il piccolo scambio tra padre e figlia.
“si
è semplicemente perfetto” confermò
Ziva, sorridendo felice.
I
bambini, con l’aiuto della maestra, eseguirono correttamente
tutto il piccolo
balletto che avevano studiato abbinandolo ad una bella storia sulle
stelline e
la luna.
Una
volta concluso si presero tutti per mano e fecero un
bell’inchino ai genitori,
i quali, tutti pieni di orgoglio, si alzarono in piedi per applaudirli.
“papà!
Papà! Mi hai visto?” chiese Emily arrivando
correndo verso Tony, il quale la
prese al volo tra le braccia.
“certo
che ti ho visto piccola principessa e come promesso ho fatto tante foto
e
McRegista qui ti ha fatto pure il video” rispose felice Tony,
“avevo
tanta paura di non ricordarmi quello che dovevamo fare”
confessò Emily,
“sei
stata bravissima amore mio, perfetta” disse Ziva
avvicinandosi ai due, con
tutte le borse contenenti i quaderni di lavoro e gli oggetti accumulati
da
Emily durante l’anno scolastico.
“grazie
mamma” rispose, arrossendo per il complimento, Emily.
“
si veramente molto brava Emily” si complimentò
Abby “sono proprio felice che mi
hai invitato a venire” continuò a parlare la
scienziata,
“e
per questo ti sei meritata questi” intervenne Gibbs portando
un piccolo mazzolino
di fiori colorati fatto appositamente per la bambina.
“per
me?” chiese stupita la bambina,
“si
per te, piccolina. sei stata così gentile da invitarci tutti
e poi sei stata
molto brava che te li sei meritati” spiegò Ducky,
“grazie
sono molto belli” disse la piccola prendendo il mazzolino tra
le sue mani e
avvicinarlo al volto “e sono anche molto profumati,
grazie” ringraziò
nuovamente.
“visto
mamma che mi hanno regalato dei fiori?” chiese la bambina
rivolgendosi a Ziva,
la quale stava sorridendo a tutti i suoi amici,
“si
ho visto tesoro. Sono molto belli” rispose la donna,
“lo
penso anch’io” confermò la piccola
“quando siamo a casa posso metterli in
camera mia?” chiese ancora Emily
“certo
tesoro, gli troviamo un bel vasino e li sistemiamo in camera
tua” confermò
Ziva, ottenendo un sorriso sereno dalla bambina.
Il
gruppo rimase un po’ a parlare nella palestra
dell’asilo, dove erano stati
sistemati anche alcuni stuzzichini, ma presto dovettero salutare la
bambina e
tornare al lavoro. Rimasti soli Tony e Ziva pensarono di portare a
pranzo fuori
la bambina e chiesero ai Miller e ai genitori di Thomas se volevano
unirsi a
loro, in modo da far stare insieme i bambini. Tutti i genitori
apprezzarono l’idea
e insieme decisero dove avrebbero pranzato e passato il resto del
giorno
insieme.
La
giornata proseguì a gonfie vele e Emily, Eliana e Thomas si
divertirono
tantissimo insieme. Emily regalò pure alcuni suoi fiorellini
agli amici perché anche
loro avevano fatto la recita ed erano stati molto bravi. Tony e Ziva
non
potevano essere più orgogliosi della loro bambina.
Quando
rientrarono a casa prima di cena Emily era già crollata
addormentata, stremata
dalla giornata intensa. Mentre Tony la preparò e
sistemò nel suo lettino, Ziva
si occupò di sistemare i fiorellini in un bel vaso colorato
sul comodino della
piccola, in modo che la mattina dopo appena sveglia li avrebbe visti
subito.
Il resto della serata i due ragazzi, avendolo completamente per loro stessi, lo trascorsero per condividere momenti di tenerezza e coccole per confermarsi nuovamente quanto si amavano, ma anche per sostenersi da quel pizzico di paura che avevano di poter perdere le loro splendida bambina.
alla prossima settimana...