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Autore: _Sweet_Heart_    19/12/2014    3 recensioni
Nuova storia AU. Naturalmente è una storia TIVA e molto, ma molto FAMILY...
"[...]Si stavano dirigendo verso quella che sarebbe stata la sua nuova casa, con due nuove persone che si sarebbero presi cura di lei. Aveva paura di andare in case nuove, l’ultimo anno era stato molto difficile. Da quando aveva l’età di tre anni si era ritrovata sballottata da una casa all’altra[...]". In questa storia troverete Tony e Ziva già una coppia felicemente sposata, ma affronteranno insieme un momento delicato che molte coppie si possono trovare davanti. Nel loro caso si ritroveranno un piccolo angioletto di nome Emily...
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Un po' tutti, Ziva David
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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eccomi tornata!!!!

continuo ad arrivare sempre in ritardo, ma spero che possiate capire che, in queste ultime settimane prima di Natale, mi sono ritrovata ad avere giornate completamente piene e la sera sono stata troppo distrutta per poter scrivere. Mi dispiace pure che questo capitolo non sia particolarmente lungo, spero di rifarmi per il prossimo. Vi ricordo che ormai siamo al fine, rimangono solo gli ultimi due capitoli che spero di pubblicare, uno prima di Natale e l'altro prima dell'Ultimo dell'anno.

adesso vi lascio alla lettura.

Grazie mille a tutti coloro che continuano a leggere, seguire e commentare questa storia XD

buona lettura...


Capitolo 13: Ultima Visita e Recita Scolastica

 

Erano passate due settimane dalla festa di compleanno di Emily e per quel fine settimana non c’era molto in programma per la famiglia DiNozzo. Quel sabato pomeriggio, mentre Tony era a guardare un partita di basket in tv, Ziva e Emily stavano giocando insieme nella cameretta della bambina.

Quei momenti di pace furono interrotti dal suono del campanello. Sinceramente per quel giorno non avevano preso nessun tipo d’impegno, dato che si volevano godere un po’ di tranquillità familiare, ma a quanto pare qualcun non era della loro stessa idea.

Interrompendo la visione Tony si alzò dal divano per andare ad aprire la porta. Non fu molto sorpreso di vedere la persona davanti a lui, alla fine erano già un paio di mesi che non faceva una delle sue apparizioni improvvise.

“signora Brian buon pomeriggio” salutò calorosamente Tony, sapendo che buona parte delle possibilità di avere Emily definitivamente dipendevano dalla signora davanti a lui, non aveva intenzione di commettere errori mostrandosi maleducato; inoltre trovava la signora Brian una persona piacevole e questo lo aiutava ad essere sempre cordiale e ben disposto verso la donna.

“salve signor Dinozzo” rispose al saluto l’assistente sociale

“era un bel po’ di tempo che non la vedevamo da queste parti” disse Tony “venga si accomodi, che chiamo subito Ziva e Emily” continuò a parlare il ragazzo.

La signora Brian seguì l’uomo in salone e aspettò pazientemente di vedere arrivare la bambina.

Tony si affacciò alle scale e chiamò forte Ziva dicendole di scendere con Emily. sentendosi chiamare da Tony, Emily si alzò velocemente da terra e, una volta che pure Ziva era pronta a scendere al piano di sotto, saltellò velocemente per il corridoio e scese le scale ridacchiando e sorridendo.

“che c’è papà? Ti annoi qui solo soletto a vedere la tv?” chiese la bambina entrando di corsa in salone, ma appena vide chi c’era nella stanza rimase bloccata dove si trovava e si mise in silenzio. Vedere la signora Brian le fece tornare alla mente tanti brutti ricordi e tutte le volte che veniva portata via da quelle famiglie cattive, le altre volte era sempre stata felice nonostante il dover tornare all’orfanotrofio, ma questa volta non voleva andare via questa era la sua casa e lei non voleva lasciarla, in particolare non voleva lasciare la sua mamma e il suo papà.

“ehi Emily tesoro non dovresti scendere le scale così velocemente, potrebbe essere pericoloso” disse Ziva finendo di scendere le scale e raggiungendo la bambina, ancora non aveva notato il loro ospite che stava osservando attentamente Emily e i due adulti. alla signora Brian non era sfuggiti l’appellativo con cui Emily aveva chiamato il signor DiNozzo e di questo fu felice, voleva dire che la bambina si sentiva sicura e protetta e aveva riconosciuto nei due adulti i suoi possibili genitori.

“ehi Emily che succede?” chiese subito Ziva notando l’atteggiamento teso della bambina, ignorando ancora la presenza del nuovo ospite.

“ehm Ziva?” chiamò titubante Tony

“che c’è Tony?” chiese la ragazza voltandosi verso il marito. Solo in quel momento vide la signora Brian vicino al divano che le sorrideva.

“oh ecco ora capisco” disse consapevolmente la donna, capendo immediatamente la reazione di Emily.

“salve signora Brian” salutò Ziva “ehi Emily hai salutato la signora?” chiese la donna alla bambina, la quale rimase ferma immobile senza parlare.

“ciao Emily!” salutò felicemente l’assistente sociale “come stai?” chiese sorridendo la donna.

“io non voglio andare via” disse decisa la bambina, ignorando la domanda della donna e evitando il saluto.

“Emily non sono venuta a portati via questa volta. Sono qui solo per assicurarmi che stai bene” spiegò l’assistente sociale

“io sto molto bene grazie. Ora puoi andare via” disse decisa la bambina per poi voltarsi verso Ziva “mamma torniamo a giocare?” chiese prendendole la mano e cercando di tirarla con forza al piano superiore. Tony e Ziva si guardarono sbalorditi e un po’ preoccupati, mentre la signora Brian non poté fare a meno di sorridere verso l’atteggiamento della bambina.

Emily stava cercando ancora invano di far spostare Ziva per tornare a giocare e dimenticarsi della presenza della signora Brian in casa, ma Ziva non si fece trascinare.

“Emily? tesoro fermati un attimo e guardami” disse amorevolmente Ziva, la bambina a quel punto fermò i suoi tentativi e abbracciò forte la ragazza intorno alle gambe. Ziva riuscì a staccarla un po’ da se in modo da potersi accoccolare all’altezza della bambina.

“Emily la signora Brian non è qui per portarti via, tranquilla tesoro mio. Scommetto che è venuta solo per vedere come stai e farci qualche domanda, proprio come tutte le altre volte” spiegò la donna con voce confortante.

“io non voglio andare via. Voglio stare con te e papà” disse piagnucolando la piccola,

“e con noi resterai principessa, ma dobbiamo dirlo alla signora Brian e mostrarle che stai molto bene qui sennò non potrà scrivere delle belle cose su di noi per il giudice” aggiunse Tony, avvicinandosi alla bambina e la moglie.

“non mi porti via?” chiese sorpresa Emily verso la donna,

“no Emily sono qui solo per vedere come stai, anzi sai questa è l’ultima volta che passo a farti visita, la prossima volta che ci vediamo sarà davanti al giudice che deciderà se puoi rimanere qui per sempre o no; ma penso che se mi dimostri che stai veramente bene scriverò tante belle cose per cercare di convincerlo” disse la donna continuando a sorridere alla bambina.

“va bene allora devi scrivere al giudice che io sono super felice con mamma e papà, insieme facciamo tantissime cose; che vado all’asilo e ho imparato cose nuove e mamma mi aiuta a ricordarle. Poi giochiamo sempre tutti insieme, ma non oggi perché papà aveva da vedere un gioco in televisione molto importante, anche se penso che si stava annoiando qui tutto solo. Sai che mi hanno pure fatto una festa di compleanno? A scuola tutti i miei amici hanno detto che è stata una delle feste più belle dove sono stati invitati, io non avevo mai festeggiato il mio compleanno ed è stato bellissimo” sciolta la tensione, e la paura di esser portata via, Emily cominciò a parlare tanto veloce che gli adulti quasi faticavano a stare dietro al suo lungo discorso così appassionato.

“ehi ehi radiolina rallenta che qui non riusciamo a starti dietro” disse divertito Tony

“oh scusate” disse Emily tornando al silenzio

“principessa non ho detto che non devi dire niente, solo hai tutto il tempo per raccontare alla signora Brian tutto quello che facciamo” spiegò Tony

“esatto Emily puoi raccontarmi tutto, ma perché non cominci con il mostrarmi la tua cameretta?” disse divertita l’assistente sociale.

Una volta in camera la donna poté vedere tante piccole cose a dimostrazione che la stanza era occupata da una bambina ben curata e felice. Sulle pareti erano appese molte foto dei tre occupanti della casa e tanti disegni fatti sicuramente dalla bambina.

“signora Brian scusi se la camera è in disordine, ma stavamo giocando con mamma. Deve dire al giudice che io rimetto sempre apposto tutti i giochi quando non li uso più” disse con voce debole Emily.

“oh tranquilla piccola nessun problema, ma dimmi ti stavi divertendo con Ziva?” chiese curiosa la donna, era giunto il momento d’iniziare a porre alcune domande alla bambina e voleva farlo nel modo più delicato e meno invadente possibile.

La visita proseguì per un’altra ora, Emily anche se con meno vigore parlò moltissimo con la donna, la quale non ebbe neppure bisogno di porre troppe domande visto che trovava le risposte che cercava nei vari racconti della bambina.

“e poi la prossima settimana facciamo la recita a scuola e io sarò con tutte le mie amiche una stellina” stava raccontando la bambina, prima di fermarsi con aria pensierosa “se vuoi venire a vedermi signora Brian puoi, così vedi il balletto che dobbiamo fare, è molto carino” disse sorridente Emily spiazzando tutti gli adulti della stanza.

“oh Emily sei molto gentile grazie; la prossima settimana non posso venire, ma quando ci rivediamo puoi raccontarmi tutto ok? Magari Tony e Ziva potranno farmi vedere una tua foto” disse la donna cercando un compromesso per non deludere la bambina, la quale le aveva fatto un invito dolcissimo.

“ok va bene. Papà ha detto che farà tante foto e il video” rispose felice Emily.

Prima di lasciare nuovamente la famiglia DiNozzo al suo pomeriggio di riposo, l’assistente sociale scambiò anche alcune parole con Tony e Ziva i quali volevano sapere con precisione quali erano le loro possibilità di ufficializzare l’adozione di Emily. La donna fu felice di poter dire che le possibilità erano molto elevate e lei avrebbe scritto una relazione a favore loro. Era sinceramente sollevata di aver trovato Emily così cambiata, sicura di se e felice, per questo avrebbe fatto tutto il possibile per far ottenere ai Dinozzo la custodia definitiva della bambina.

“allora la prossima volta che ci vedremo sarà in tribunale” disse la donna prima di lasciare la casa “vi farò comunicare il prima possibile la data dell’udienza. Adesso devo proprio andare, è stato un vero piacere rivedervi e trovare Emily così ben curata. Arrivederci” salutò infine al donna, dopo aver scambiato una stretta di mano con i due ragazzi.

 

 

Il resto del giorno e della settimana passò tranquillamente con la solita routine, a parte il senso di euforia che si avvertiva tutti i giorni all’asilo in previsione della festa di fine anno. Era stato deciso dalle maestre che la recita si sarebbe svolta durante l’orario scolastico e non dopo, così una volta finita la rappresentazione tutti i bambini sarebbero stati liberi di tornare a casa.

A tutto il team di Gibbs per quella mattina, furono concesse alcune ore di congedo in modo che avrebbero potuto partecipare alla recita.

Si ritrovarono tutti davanti all’ingresso dell’asilo. Tony era rimasto ad aspettare i   colleghi, mentre Ziva aveva portato dentro Emily in modo da poter aiutare la bambina a vestirsi per la recita; la maestra infatti aveva chiesto che almeno un genitore per bambino seguisse il figlio, nelle classi adibite a spogliatoi, e lo aiutassero a preparasi. Emily e Eliana si erano sedute vicino in modo da prepararsi insieme, anche se di classi diverse e con ruoli diversi. Emily doveva indossare un paio di leggins blu scuri e una lupetto dello stesso colore e sulle spalle, stile zainetto, indossava una grande stella di gommapiuma, tutta decorata con stelline argentate e tanti brillantini. Una volta che erano tutti pronti, la maestra si occupò di mettere sui visi dei piccoli altri brillantini argentati e truccarli leggermente. Nella classe di Emily erano tutti delle stelline ad esclusione di una bambina che faceva la luna. La classe di Eliana invece erano tutti dei fiorellini colorati. Una volta che tutte le classi erano pronte i genitori e i vari invitati furono fatti accomodare nella palestra dell’asilo, dove erano state sistemate molte sedie e allestito un piccolo palco per lo spettacolo.

Quando fu il turno della classe di Emily, Tony e McGee si alzarono per andare da un lato, e più vicino, al palco in modo da poter scattare foto e fare il video. I bambini entrarono ordinatamente in fila e Emily notò subito il papà e gli regalò un bellissimo sorriso, salutandolo con la manina. Nonostante il sorriso, Tony riuscì a vedere che la bambina era anche molto emozionata e per incoraggiarla le alzò simpaticamente un pollice all’insù, gesto che la fece ridacchiare e prendere un bel respiro profondo.

“è fantastico con lei” commentò Abby a Ziva, le quali dai loro posti avevano visto il piccolo scambio tra padre e figlia.

“si è semplicemente perfetto” confermò Ziva, sorridendo felice.

I bambini, con l’aiuto della maestra, eseguirono correttamente tutto il piccolo balletto che avevano studiato abbinandolo ad una bella storia sulle stelline e la luna.

Una volta concluso si presero tutti per mano e fecero un bell’inchino ai genitori, i quali, tutti pieni di orgoglio, si alzarono in piedi per applaudirli.

“papà! Papà! Mi hai visto?” chiese Emily arrivando correndo verso Tony, il quale la prese al volo tra le braccia.

“certo che ti ho visto piccola principessa e come promesso ho fatto tante foto e McRegista qui ti ha fatto pure il video” rispose felice Tony,

“avevo tanta paura di non ricordarmi quello che dovevamo fare” confessò Emily,

“sei stata bravissima amore mio, perfetta” disse Ziva avvicinandosi ai due, con tutte le borse contenenti i quaderni di lavoro e gli oggetti accumulati da Emily durante l’anno scolastico.

“grazie mamma” rispose, arrossendo per il complimento, Emily.

“ si veramente molto brava Emily” si complimentò Abby “sono proprio felice che mi hai invitato a venire” continuò a parlare la scienziata,

“e per questo ti sei meritata questi” intervenne Gibbs portando un piccolo mazzolino di fiori colorati fatto appositamente per la bambina.

“per me?” chiese stupita la bambina,

“si per te, piccolina. sei stata così gentile da invitarci tutti e poi sei stata molto brava che te li sei meritati” spiegò Ducky,

“grazie sono molto belli” disse la piccola prendendo il mazzolino tra le sue mani e avvicinarlo al volto “e sono anche molto profumati, grazie” ringraziò nuovamente.

“visto mamma che mi hanno regalato dei fiori?” chiese la bambina rivolgendosi a Ziva, la quale stava sorridendo a tutti i suoi amici,

“si ho visto tesoro. Sono molto belli” rispose la donna,

“lo penso anch’io” confermò la piccola “quando siamo a casa posso metterli in camera mia?” chiese ancora Emily

“certo tesoro, gli troviamo un bel vasino e li sistemiamo in camera tua” confermò Ziva, ottenendo un sorriso sereno dalla bambina.

 

Il gruppo rimase un po’ a parlare nella palestra dell’asilo, dove erano stati sistemati anche alcuni stuzzichini, ma presto dovettero salutare la bambina e tornare al lavoro. Rimasti soli Tony e Ziva pensarono di portare a pranzo fuori la bambina e chiesero ai Miller e ai genitori di Thomas se volevano unirsi a loro, in modo da far stare insieme i bambini. Tutti i genitori apprezzarono l’idea e insieme decisero dove avrebbero pranzato e passato il resto del giorno insieme.

La giornata proseguì a gonfie vele e Emily, Eliana e Thomas si divertirono tantissimo insieme. Emily regalò pure alcuni suoi fiorellini agli amici perché anche loro avevano fatto la recita ed erano stati molto bravi. Tony e Ziva non potevano essere più orgogliosi della loro bambina.

Quando rientrarono a casa prima di cena Emily era già crollata addormentata, stremata dalla giornata intensa. Mentre Tony la preparò e sistemò nel suo lettino, Ziva si occupò di sistemare i fiorellini in un bel vaso colorato sul comodino della piccola, in modo che la mattina dopo appena sveglia li avrebbe visti subito.

Il resto della serata i due ragazzi, avendolo completamente per loro stessi, lo trascorsero per condividere momenti di tenerezza e coccole per confermarsi nuovamente quanto si amavano, ma anche per sostenersi da quel pizzico di paura che avevano di poter perdere le loro splendida bambina.


alla prossima settimana...

  
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