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Autore: Leena    09/11/2008    4 recensioni
Cinque nostre vecchie conoscenze devono decidere cosa fare delle loro brevi vacanze.Ma ci riusciranno tra litigi, fughe, dichiarazioni d'amore verso i gelati e disgrazie simili?
Genere: Parodia, Demenziale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Holiday!

Holiday!

Il mattino dopo

 

 

 

 

Strify e Kiro, versione condannati a morte certa, uscirono dalle loro rispettive stanze con poca convinzione quella mattina, al contrario di Yu che saltellava da un piede all’altro felice come un bambino scemo.

 

Luminor pacato e tranquillo come al solito, aveva il naso affondato in un altro libro e attendeva pacifico la partenza.

 

Strify si perse alla ricerca della piastra, della sua spazzola preferita, del suo asciugamano bianco immacolato che non gli rovinava la pelle, delle creme esfolianti, del mascara, dell’ombretto e del fard brillantato.

 

Mentre usciva dal bagno con una valigia che pesava quanto Yu dopo il cenone di capodanno, Yu in persona lo guardò incredulo.

 

“Strify… stiamo andando una giornata all’ Acqua park non stiamo partendo per il fronte” lo apostrofò indicando la borsa.

 

“Non mi importa!IO devo essere sempre in ordine!” sbottò il biondo, già sull’orlo di una crisi isterica.

 

“Quando siete pronti ditemelo eh” suggerì Luminor dal suo posticino tranquillo, mentre mentalmente contava fino a un milione.

 

“Dove diavolo è finito l’uomo dalla forma gnomica?” domandò Yu guardandosi intorno.

 

Strify, cercando di rendersi utile per la prima volta da quando si era svegliato, si diresse in camera di Kiro, chiamandolo.

 

“Kirooooo, topo. Dove sei finito?”

 

La camera era deserta.

 

Eppure sia lui, che Yu, che Luminor lo avevano visto quella mattina.

 

“Ma dove cazzo è finito?” Luminor e Yu si cambiarono un’occhiata indecisa, mentre Strify si era già diretto a passo di marcia a cercare Kiro…. sotto il copriletto.

 

“Strify … razza di imbecille, va bene che Kiro  sia un nano, ma, secondo te, come cazzo fa a nascondersi sotto il copriletto?”

Luminor, più depresso del solito, decise di rinunciare alla ricerca e si allontanò dalla stanza, per tornare al suo caro, vecchio, libro.

 

“Tu sei l’unico che mi capisce” sussurrò accarezzandone la copertina rilegata.

 

Yu nel frattempo, scarsamente aiutato da Strify, si era messo alla ricerca di Kiro.

 

“Yu” Strify si era attaccato alla manica della maglia e aveva iniziato a tirargliela.

 

“Strify e cosa hai ora?” rispose il moro, continuando a cercare.

 

“Yu” continuò il biondo, tirando con più insistenza la manica.

 

“Strify non ora. Tra mezz’ora abbiamo il treno e quel pirla di un nano si è perso in casa sua”

 

“Yu” riprese Strify dopo due centesimi di secondi di pausa.

 

“Strify ti faccio ingoiare un microfono se non la pianti!”

 

Finalmente Yu si era deciso a girarsi verso il cantante, che lo guardava con occhioni lacrimosi, indicando la finestra spalancata.

 

Fu allora che Yu notò un lenzuolo attaccato alla maniglia della finestra.

 

“Oddio dimmi che non è così imbecille”

 

Si diresse verso la finestra, con Strify sempre attaccato alla manica e piagnucolante.

 

Preoccupato per ciò che avrebbe potuto vedere, si affacciò alla finestra.

 

Sotto non c’era nulla.

 

Nessun corpo spiaccicato.

 

Niente ossa rotte.

 

Niente sangue.

 

Niente nano idiota.

 

Trasse un profondo sospiro di sollievo, mentre Strify gli colava mascara addosso.

 

“Strify, Kiro non è appeso li fuori”

 

“E’ morto! E’ morto! E’ morto!Me lo sento” cominciò ad urlare il biondo disperato.

 

“Stri…” cominciò Yu.

 

“Oddio!Dobbiamo chiamare la polizia!” continuò imperterrito il cantante sempre più disperato.

 

“Strif….”

Yu fu nuovamente interrotto.

 

“Devo avvisare i suoi e o mio Dio!!!Cosa mi metto al funerale??!”

 

Strify ormai completamente disperato, era caduto per terra, piangendo istericamente e in modo incontrollabile.

 

Yu aveva incrociato le braccia e batteva ritmicamente il piede per terra.

 

Luminor tornò in camera, attirato dalle urla disumane, e seguito da… Kiro.

 

“Ma cosa diavolo sta succedendo qua dentro?” domandò ignaro, infilando la testa nella camera.

 

“Ohhh sento ancora la sua voce!” continuò piagnucolando Strify.

 

“La voce di chi?” chiese Kiro, sempre confuso.

 

“Continuo a sentirlo!Oddio sto impazzendo!”Strify si attaccò alla gamba di Yu, tremante.

 

“Strify, razza di demente. Kiro è li dalla porta. Sta bene.” disse con voce atona il moro.

 

Il cantante si decise ad alzare gli occhi, fino ad incontrare quelli confusi del bassista.

 

“Kiro!Sei sopravvissuto allora!”

 

In due balzi felini, gli fu addosso, riempiendogli la faccia di baci.

 

Yu e Luminor scossero la testa nello stesso momento, scoraggiati.

 

“Kiro hai preso tutto quello che ti serve?Tra un po’ abbiamo il treno” chiese Luminor, accendendosi una sigaretta.

 

Erano le 9 del mattino e già era al limite della sopportazione.

 

Dopo cinque minuti di preparativi frenetici i quattro erano pronti per partire.

 

Yu si mise in testa alla comitiva e li condusse verso la stazione.

 

“Eppure sono sicuro che ci stiamo dimenticando qualcosa” disse Luminor guardandosi intorno.

 

Strify ansimava, trascinandosi dietro una borsa grande quanto lui.

 

Kiro, saltellava come un imbecille, non aveva valigia, si era accontentato del suo fedele zaino che usava per scuola.

 

“Ma no abbiamo tutto Lumi!!Don’t Worry!Oggi tutto andrà bene!Me lo sento!” lo rincuorò Yu, mentre continuava a camminare davanti a tutta la comitiva variopinta.

 

Riuscirono a prendere il treno per un soffio.

 

“Acquapark arriviamo!” urlò Yu al colmo dell’agitazione e fremente come un bambino.

 

“Io continuo a dire che ci siamo dimenticati qualcosa” insistette Luminor, cercando di ignorare Strify che canticchiava “Holiday” di Madonna con voce stridula.

 

Il treno iniziò a muoversi sempre più velocemente, mentre si lasciava alle spalle il centro di Berlino.

 

Nel giro di quindici minuti sarebbero arrivati a destinazione.

 

Strify continuava a canticchiare sottovoce, Kiro guardava distrattamente le nuvole che passavano sopra il treno, Yu ascoltava il pod e Luminor leggeva.

 

Ad un certo punto il più anziano del gruppo sollevò di scatto la testa.

 

“Ci siamo dimenticati Shin!!!!”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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