LET’S GO!

-Ehm, io andrei...- annuncio leggermente imbarazzata infilando la porta.

-Dove andresti scusa?- chiede Harry.

Dio, sta iniziando a darmi sui nervi...

-Se t’interessa, so dove potresti andare tu- sibilo uscendo, per poi salire in macchina.

Le cinque argute popstar mi fissano con un’espressione alquanto artistica, oserei dire un mix fra triglia al forno e gatto morto. Suono il clacson, facendogli segno di salire in auto.

Non capiscono.

-Santoddio volete un invito scritto?!?!?!?!?!- urlo, facendoli sobbalzare.

-Ti ho mai detto che hai un futuro come camionista?- chiede Louis appoggiandosi al cofano.

-Sì, grazie, ho preso dalla nonna- sfodero un sorriso amabile- E ora salite!- ordino.

-Ehm...- balbetta Niall.

-Ehm cosa?!?- replico io, spaventandolo.

-Ehm ci sono solo quattro posti, idiota- sbuffa Harry aprendo la  portiera.

Lo conosco da qualche ora e sto già iniziando ad odiarlo.

-Ehm e allora mettiti in braccio al tuo amico Louis?- dico ovvia.

-Ma sei matta? Quello pesa come un bue!- protesta Louis.

-Okay, manteniamo la calma...- mi rivolgo più che altro a me stessa, respirando lentamente per evitare di spaccare quella testa riccia contro il finestrino e giocare a bocce con le altre quattro.

-Ohmmmmm....ommmmmm...oooommmmm...- bisbiglio, socchiudendo gli occhi.

-HAI FINITO DI MEDITARE?!?- m’interrompe Styles, nervoso.

-Calmati. Ora sono in pace con me stessa e con l’universo. Ragioniamo...chi è il più leggero di voi? Cioè, il meno pesante...- li squadro.

-Boh...forse Niall, o Louis- sentenzia Liam pensieroso.

-Bene. Chi tiene in braccio Louis?- domando.

Improvvisamente tutti e cinque distolgono lo sguardo, iniziando chi a fischiettare, chi a grattarsi la nuca, chi a fissare intensamente il pavimento.

-Nessuno? Ok. Allora chi prende Niall?- tento, guardandoli con aria supplichevole.

Silenzio.

Si sente solo un grillo che fa cricri.

O forse era una cicala.

No aspetta, le cicale fanno cricri? Mhh...

Le cicale, cicale cicale cicale....e la formica, invece, non cicale mica....Automobili telefoni tv, nella scatola del mondo io, tu...per cui, la quale...cicale cicale cicale!  

[nda.: per chi non la conoscesse, è una canzone-vecchiotta ma tanto stupida oggi quanto vent’anni fa- di Heter Parisi].

OK, NO.

Dicevamo...

-Ma nessuno nessuno li può tenere in braccio?- chiedo sconcertata.

Cri cri cri...

-Andiamo, cosa vi costa?!- sbuffo.

-Cosa ci costa?!? L’uso delle gambe! Ma hai idea di quanto pesino quei due?!?- sbotta Zayn.

Niall e Louis si girano con aria offesa, gridando:-OLTRAGGIO!- verso il moro.

-E voi sareste gli uomini forti e muscolosi? Pft- ridicolo.

-Quindi che si fa?- chiede Harry. Oh giuro che questo qui lo lascio a pie...idea.

-Sei veloce?- chiedo, sorridendogli con un’aria malvagia (che lui scambia per malizia, a giudicare dalla sua faccia).

-Come scusa?-

-Dico, corri veloce?- ripeto.

-Velocissimo, perchè?-risponde, non capendo.

-Perché se non ci state, uno di voi ci seguirà. Di corsa- ghigno.

Lui deglutisce rumorosamente.

-Ragazzi, vi prego!- esclama, rivolto ai suoi amici. Sa che faccio sul serio.

Quattro teste vanno avanti e indietro.

-Ma andiamo! Volete dirmi che non prendete mai in braccio nessuno?!? Nemmeno per scherzo? Nemmeno le vostre fidanzate?!?!- è impossibile.

-Perrie non è cicciona come Louis- bofonchia Zayn sottovoce.

-E Soph non mangia quanto Niall- borbotta Liam ancora più piano.

-Cosa?-

-Ehm, niente...-

-HO UN’IDEA!!!- esclama a quel punto il riccio, alzando l’indice verso il cielo.

-Aspetta, ma quindi tu pensi?!?- lo guardo sbigottita.

-Ha ha ha. Molto spiritosa. Dicevo, e se Hayley stesse in braccio ad uno di noi?!?- conclude, very proud della sua idea. Che, devo ammetterlo, ha una sua logica.

-E chi guida?!?- 

La mia povera auto!

La mia povera, piccola, adoratissima auto..

-Abbiamo tutti la patente, che problema c’è?!?- 

-Che non ho i soldi per comprare un’auto nuova dopo che avrai fracassato questa. E non ho nemmeno nove vite o un’assicurazione- elenco.

-Tsk. Guiderò io, sono il più grande- esordisce Louis.

-Scordatelo, l’ultima volta hai preso una multa perchè andavi troppo piano- sbuffa Zayn.

Mi lascio sfuggire una risatina.

-Io non posso guidare mangiando la pizza- si giustifica Niall, addentandone un trancio.

Ma dove l’ha presa la pizza ora?!?

-Bene, vorrà dire che guiderò io- si propone Zayn.

-Vado a fare testamento- dico. E’ la fine.

-E allora chi guida?!?- chiede Louis.

Allora, Harry non credo abbia i pollici opponibili, Zayn userebbe gli specchietti retrovisori per sistemarci il ciuffo, Niall manderebbe pizza ovunque e Louis...beh, a quanto ho capito, se guidasse lui, il viaggio sarebbe troppo lungo perchè possa vederne la fine. 

Insomma, ho già ventun anni io eh...

Aspetta.

-Liam guida tu ti prego!- lo supplico, e lui annuisce sorridendo. Che tesoro di ragazzo.

-Graaazie- cinguetto- E ora, chi prenderebbe questo peso piuma  sulle sue ginocchia forti?-

Mhh... 

-Io- si offre Harry.

-No grazie, non voglio arrivare incinta.

-Allora io?- chiede Zayn. Interessante...

-Meglio di no, o arriverò comunque incinta- asserisco.

-Ma cosa dici, sono fidanzato, non ti toccherei neanche con un dito...- assicura.

Ah, quindi gli faccio schifo?!?

-Sì, ma io sono single come un calzino spaiato. E non voglio denunce per stupro. Quindi, rimangono Lou e Niall- gli rivolgo uno sguardo truce.

-Io sono seduto davanti, non posso prenderti in braccio...- si giustifica Louis. Codardo.

-Fe vuoi fuoi federti qui fu di me- il biondo, sputacchiando pezzi di pomodoro, si picchietta una mano sulle ginocchia, dove giace una pizza mezza masticata. 

Bleah.

-No, grazie- sorrido, guardando Zayn speranzosa.

-Non guardare me, non voglio essere violentato- si affretta a dire, prendendo posto.

-Ma io...- non faccio in tempo a finire che due forti braccia mi afferrano per i fianchi, caricandomi sull’auto.

-Metti in moto!- esclama Harry, richiudendo lo sportello. Dannato ricciolino.

Io mi divincolo e sclalcio, ma la sua presa mi tiene ferma sulle sue gambe.

-Ti calmi? Giuro che non ti molesto, ma smettila di agitarti. Stai schiacciando una parte discretamente importante del mio corpo- si lamenta il mio aggressore.

Mi fermo, sospirando e cercando di mettermi comoda.

Sarà un luuungo viaggio.