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Autore: _browneyes    19/12/2014    5 recensioni
Kim è così insicura, così timida che non si rende quasi conto di ciò che la circonda, eccetto di Luke.
Liz non si riconosce quasi più, non sa cosa fare cosa fare, non sa più nemmeno chi è davvero.
Eileen scopre cosa si prova a prendersi una cotta seria per il ragazzo sbagliato.
Delilah ha sempre avuto cotte per persone impossibili, senza mai accorgersi che tutto ciò di cui ha bisogno è sempre stato accanto a lei.
Paige sembra essere sicura di ciò che vuole, finché un cambiamento imprevisto fa vacillare tutto.
Lexie è sempre stata viziata, ha sempre avuto ciò che vuole, ma forse quello che vuole stavolta non è così facile da ottenere.
Claire è innamorata del ragazzo sbagliato ed è così confusa da non sapere cosa fare.
Luke ha i suoi demoni da combattere, ma da quando ha conosciuto Kim qualcosa in lui è diverso.
Calum ha la fama di essere un cattivo ragazzo, ma nessuno l'ha mai conosciuto davvero, finora.
Michael è sempre stato razionale, misurato ma ora sta crollando e nessuno sembra farci caso.
Ashton crede di essere innamorato da sempre della sua migliore amica, ma non potrebbe essere più in errore di così.
E' tempo di cambiamenti, è tempo di qualcosa di nuovo.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Love isn't easy but is the only way to find yourself'
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Chapter One.

 
 
Quando Delilah finalmente si alza dal letto sono le sette e mezzo, segno che lei è terribilmente in ritardo, come sempre. Ormai abituata a fare tutto di corsa, si veste velocemente con i soliti jeans stretti strappati sulle ginocchia, un maglione largo e le immancabili Dr Martens bordeaux che si abbinano al colore dei suoi capelli.
Non si ferma nemmeno a salutare sua madre o suo fratello, che potrebbe anche degnarsi di accompagnare lei invece che i suoi amici, ed esce correndo sperando di non perdere l’autobus anche quella mattina.
E’ una giornata di metà dicembre e sta diluviando e lei, ovviamente, ha dimenticato l’ombrello. Sospira frustrata chiedendosi se le cose potrebbero andare peggio di così e si rende conto che possono quando vede l’autobus passare. 
All’improvviso smette di piovere, o almeno intorno a lei.
«Ciao Delilah» la saluta la voce del ragazzo che si è premurato di dividere con lei il suo ombrello «dai vieni, ti do un passaggio.»
La ragazza sorride riconoscente voltandosi a guardarlo «Grazie»
Camminano fino ad arrivare alla macchina di lui chiaccherando del più e del meno e Michael Clifford si rende conto, per la prima volta dopo quasi una vita intera, che Delilah Irwin è proprio bella.
 
Kim guarda la sua nuova scuola titubante, come se avesse paura di entrarci e forse un po’ ne ha. Certo, cambiare scuola a dicembre inoltrato non era esattamente un’idea brillante ma era così pigra che quando suo padre aveva deciso di cambiare casa, lei aveva deciso di cambiare scuola per non dover prendere l’autobus tutte le mattine.
Già era intimorita dall’idea della nuova scuola, ma dopo aver saputo che anche Luke la frequentava la sua ansia aveva raggiunto livelli assurdi.
Alla fine si fa forza ed entra e per prima cosa decide di andare in segreteria a ritirare il suo orario e a sbrigare quel genere di cose. Arrivata li davanti sente il suo respiro mozzarsi perché davanti a lei c’è proprio Luke Hemmings.
Le braccia del ragazzo la stringono e lei ricambia l’abbraccio, sentendosi andare a fuoco mentre molte ragazze la guardano in un misto tra gelosia e stupore. Com’è possibile che Luke Hemmings, il freddo, l’irraggiungibile, il bellissimo Luke Hemmings stia abbracciando la nuova arrivata?
«Sapevo che saresti venuta qui ancora prima di dirmi che eri arrivata.» le dice lui, scuotendo la testa quasi fingendo disapprovazione. Kim ridacchia «Mi conosci troppo bene Lukey.»
Dopo essere usciti dalla segreteria Luke la trascina quasi, impaziente di farle conoscere i suoi amici; Kimberly sente una strana sensazione nello stomaco, forse ansia, e se ai suoi amici lei non fosse piaciuta?
«Gli piacerai, smetti di preoccuparti» la riprende Luke, lasciando Kim di stucco. Quel ragazzo la conosce così bene che sembra addirittura leggerle nella mente e lei non riesce proprio a capire come faccia e soprattutto perché, lei infondo non è così interessante.
Il biondo si ferma davanti un gruppetto e, dopo aver scambiato un paio di saluti veloci, si affretta a presentare la ragazza «Ragazzi, lei è Kim.» Poi si volta verso di lei, che intanto è diventata color porpora per via di tutti quegli occhi puntati su di lei. Luke le sorride e la trova semplicemente adorabile. «Kim, loro sono Delilah, Ashton, Michael, Claire e Calum» li indica mentre Kim ricollega i nomi alle facce.
Delilah è la ragazza con i capelli rosso scuro e le Dr Martens dello stesso colore, Ashton quello con la bandana, Michael il ragazzo con i capelli rosso acceso, Claire è la bionda (tinta) che sta attaccata al ragazzo accanto a lei, l’unico moro del gruppo, Calum. A Kim sembra familiare, ma non ci fa troppo caso.
«Ciao» saluta, in evidente imbarazzo, cosa di cui nessuno si stupisce dal momento che Luke gli ha raccontato tutto del loro primo incontro, e questo basta.
Calum le sorride perché conosce Luke da una vita ma non l’ha mai visto guardare nessuno così «E così tu sei la famosa Kim, finalmente ti conosco!»
Kim fa una strana espressione, lievemente divertita «Famosa?» il moro scoppia a ridere ‘che quella ragazza già gli piace «Oh si, Luke non fa altro che parlare di te.» Il biondo gli lancia un’occhiataccia mentre la ragazza assume tutte le sfumature di rosso possibili. A salvare entrambi dall’imbarazzo arriva la campanella della prima ora che li costringe a salutarsi e a separarsi per andare nelle rispettive classi.
Delilah si avvicina sorridendo a Kim «Ti accompagno, siamo nella stessa classe di francese.» Le due si incamminano mentre Claire rivolge loro uno sguardo acido, ‘che a lei quella Kim non piace proprio; non le piace come Calum si è subito dimostrato amichevole nei suoi confronti, mentre con lei ci aveva messo settimane, e non le piace nemmeno che Delilah, la sua migliore amica, l’abbia a stento salutata per dedicarsi alla nuova. No, decisamente Kimberly Jones a lei non piace affatto.
 
Ashton cammina con calma per i corridoi, nonostante le lezioni ormai siano iniziate da un buon quarto d’ora, non ha la minima intenzione di stare seduto a seguire un’inutile lezione di biologia. È la prima volta che rimette piede in quella scuola da quasi un anno. Infatti a gennaio aveva capito che non ce la faceva più e che doveva cambiare aria per un po’, così aveva deciso di partecipare a quello scambio culturale a Londra ma questo, contrariamente a quello che lui sperava, aveva solo peggiorato tutto.
In pochi sapevano che sarebbe tornato, cosa che spiegava gli sguardi stupiti che gli venivano rivolti da tutto il giorno e i mormorii che lo seguivano.
«Allora è vero quello si dice in giro, Ashton Irwin è davvero tornato» una voce che conosce a memoria e che, nonostante questo, continua a mettergli i brividi e a scatenare un flusso incostante di pensieri contrastanti, lo fa voltare.
Era da agosto che non rivedeva Lexie Rogers e ora, avendola di nuovo davanti, si rende conto che non è cambiata di una virgola dall’ultima volta. È sempre la solita con i suoi lunghi capelli castani e la carnagione che, inspiegabilmente, conserva sempre una traccia di abbronzatura che fa risaltare i suoi occhi azzurro ghiaccio, così chiari da far venire i brividi.
Dopo un tempo indeterminato, che sembra non finire mai, che Ashton passa guardandola lei gli corre incontro e gli butta le braccia al collo.
«Mi sei mancato tanto Ashton.» sussurra e a lui vengono i brividi, come ormai gli succede da anni ogni volta che vede la sua migliore amica «Anche tu Lexie.» mormora, non capendo nemmeno perché sta dicendo quelle cose, perché la sta perdonando dopo tutto quello che ha fatto, che gli ha fatto.
 
Calum continua a tirare calci alla sedia di Luke, seduto davanti a lui, che però lo ignora e pensa ai fatti suoi pur sapendo che il suo migliore amico odia questo comportamento, ‘che a lui essere ignorato non piace affatto.
Michael ridacchia divertito guardandoli dall’altra parte della classe per poi voltare lo sguardo verso la professoressa e iniziare a prendere appunti, perché è il suo ultimo anno e se vuole andare al college ha bisogno di una borsa di studio e sa che deve impegnarsi con tutto se stesso.
Alla fine Luke si volta irritato dall’insistenza dell’amico «La vuoi smettere?» Calum ride, ottenendo un’occhiataccia dalla professoressa che lo odia e che, infondo, ha i suoi buoni motivi per farlo; quando lei si gira Calum scivola via dal suo banco, lasciando sola Claire, che alza gli occhi al cielo per il fastidio, e si siede nel posto vuoto accanto a Luke, che vuole stare sempre solo perché condividere uno spazio così ristretto con qualcun altro gli sembra proprio impensabile.
Claire osserva la scena e non prova nemmeno a dire qualcosa a proposito del comportamento del suo ragazzo, ormai dopo quasi tre mesi che stanno insieme ci ha fatto l’abitudine; ha sempre più spesso la sensazione di non essere nulla di importante per Calum, di essere solo l’ennesima ragazza per lui, mentre lui per lei è il centro dell’universo ormai. Cerca di trattenere le lacrime, ma non è così facile, e si maledice per non aver dato ascolto agli altri, soprattutto a Delilah che, conoscendolo da una vita, l’aveva avvertita, le aveva detto che lui non le avrebbe portato nulla di buono, che anche se era una delle persone migliori di questo mondo a lei non l’avrebbe mai dimostrato, l’aveva avvertita che Calum Hood non le avrebbe portato altro che problemi, ma lei non le aveva dato ascolto.
Calum, intanto, ignaro dei sentimenti della sua ragazza, sta ascoltando l’ennesimo discorso di Luke sul fatto che non dovrebbe distrarsi, e distrarlo, e che maledizione era il suo ultimo anno e doveva iniziare a prendere sul serio lo studio ed il suo futuro.
Luke lo sa benissimo che è stato troppo duro con Calum ‘che anche lui sa come ci si sente a non avere uno scopo, a voler semplicemente lasciarsi andare e capisce il suo migliore amico ma non vuole continuare guardarlo sprecare la sua vita.
«Scusami, ho esagerato.» mormora dopo un po’ staccando gli occhi dai suoi appunti confusi. Calum lo guarda e alza le spalle «Non fa niente.» una delle cose che Luke preferisce di Calum è che sa perdonare, tutti, sempre subito, o meglio sa perdonare ma non se stesso, quello mai.
«E’ davvero bella» dice il moro dopo essere rimasto assorto nei suoi pensieri per un po’ a chiedersi se l’amico non abbia ragione «Kim, intendo.» specifica all’occhiata interrogativa del biondo al quale, dopo aver sentito quel nome, iniziano a brillare gli occhi ‘che è proprio innamorato e quasi non se ne rende conto ancora. Calum continua a girare la canna fra le mani, sotto lo sguardo di rimprovero dell’amico, e sorride appena perché sapeva di avere ragione.
«Non pensarci nemmeno.» dice Luke duramente, quasi con una punta d’acidità nella voce, perché Calum non deve nemmeno provare a sfiorarla con un dito, la sua Kim.
«Davvero credi che mi spingerei così in basso? Pensi che ti farei questo?» il moro fa una risata amara, ormai nemmeno il suo migliore amico si fida più di lui ed è solo colpa sua.
«Non lo penso Cal, ma i fatti parlano per sé.» Calum lo odia perché ha detto quella cosa, proprio lui, dopo quello che aveva fatto. Certo, lui faceva di peggio, ma non può farci nulla, è fatto così e non può cambiare.
«Tu sai come sono, sai che non sono solo così.» Luke abbassa lo sguardo sulle sue mani e inizia a giocherellare con il piercing, come sempre quando è nervoso.
«Non so se lo so ancora» sospira «stai superando i limiti Calum, te lo dico da amico, perché ci tengo.»
Calum rimane fermo, immobile mentre le parole di Luke gli rimbombano ancora in testa, ‘che anche il suo migliore amico pensa che faccia schifo e sa che è vero, ma gli ha fatto troppo male sentirsi dire quelle cose.
«’Fanculo» mormora per poi alzarsi di scatto e uscire quasi a corsa dall’aula senza nemmeno chiedere il permesso, non gli serve il permesso se ha intenzione di non tornare più.
 
 
 

AWAPUNGAAA

Hola.
Vorrei scusarmi per il mio mostruoso ritardo ma i miei odiosi prof. Hanno deciso di riempirci di verifiche e interrogazioni ultimamente e non ho proprio avuto il tempo di mettermi a scrivere ma comunque ora che iniziano che le vacanze credo di riuscire ad aggiornare ogni uno/due giorni per vostra sfortuna hahah.
Non so che dire, ancora siamo nell’introduzione della storia, fatemi sapere che ve ne pare.
Grazie a chi ha già recensito e aggiunto la storia tra preferiti/seguiti/ricordati, mi fa tantissimo piacere.
Se vi interessa, su twitter sono @xaustinftoned.
Detto questo mi dileguo, un bacio
-Mars
  
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