Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Ricorda la storia  |       
Autore: _browneyes    26/11/2014    11 recensioni
Kim è così insicura, così timida che non si rende quasi conto di ciò che la circonda, eccetto di Luke.
Liz non si riconosce quasi più, non sa cosa fare cosa fare, non sa più nemmeno chi è davvero.
Eileen scopre cosa si prova a prendersi una cotta seria per il ragazzo sbagliato.
Delilah ha sempre avuto cotte per persone impossibili, senza mai accorgersi che tutto ciò di cui ha bisogno è sempre stato accanto a lei.
Paige sembra essere sicura di ciò che vuole, finché un cambiamento imprevisto fa vacillare tutto.
Lexie è sempre stata viziata, ha sempre avuto ciò che vuole, ma forse quello che vuole stavolta non è così facile da ottenere.
Claire è innamorata del ragazzo sbagliato ed è così confusa da non sapere cosa fare.
Luke ha i suoi demoni da combattere, ma da quando ha conosciuto Kim qualcosa in lui è diverso.
Calum ha la fama di essere un cattivo ragazzo, ma nessuno l'ha mai conosciuto davvero, finora.
Michael è sempre stato razionale, misurato ma ora sta crollando e nessuno sembra farci caso.
Ashton crede di essere innamorato da sempre della sua migliore amica, ma non potrebbe essere più in errore di così.
E' tempo di cambiamenti, è tempo di qualcosa di nuovo.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Love isn't easy but is the only way to find yourself'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Prologue.
 
Something new.
 
 
 
A Liz, i centri commerciali sono sempre piaciuti. Lo stesso non si può dire della ragazza che si sta trascinando dietro per le corsie del negozio, che, ormai stanca, non fa altro che lamentarsi.
«Dobbiamo stare qui ancora per molto?» sbuffa, mentre la bionda al suo fianco le lascia tra le braccia, ormai cariche, l’ennesimo vestito.
«Guarda che sei tu che domani inizi la tua nuova scuola, io faccio tutto questo per te.» La spinge nel camerino con il primo vestito fra le mani.
«Cambio solo scuola, non è niente di così eccitante» replica la castana da dietro la porta mentre osserva critica la sua immagine riflessa nello specchio, con indosso quel vestito rosso fin troppo attillato e corto per i suoi gusti che Liz le ha imposto.
«Certo e non ti importa minimamente che per caso sia anche la scuola dove va un certo Luke» Kimberly arrossisce violentemente nel sentire quel nome ed esce timidamente dal camerino, esponendosi allo sguardo e ai commenti dell'amica. E, mentre la bionda la osserva, Kim alza le spalle, fingendo che quel nome non le abbia fatto alcun effetto. Certo, la sua recita con Liz non serve proprio a nulla, lei sa benissimo come stanno le cose.
«Ecco, se ti vedesse così penso che morirebbe quel ragazzo» ridacchia, guardando divertita la carnagione chiara della sua migliore amica assumere una sfumatura di rosso; lei alza gli occhi al cielo, sa che lo fa apposta, per poi riprenderla, imbarazzata «Smettila Liz».
Liz alza lo sguardo, infastidita, «Non capisco che problema ci sia» replica, mentre l’altra torna nel camerino per provarsi un secondo vestito, e Liz continua il suo discorso: «voglio dire lui a te piace e tu piaci a lui». Liz si poggia contro l’anta del camerino, attendendo il ritorno dell'amica, della quale già immagina la risposta.
«Non piaccio a Luke, siamo solo amici.» mormora l’altra, come volevasi dimostrare. Si lancia in una descrizione accurata del perché lei e Luke sono, e saranno sempre, solo amici. Intanto Liz, che ha sentito quel discorso tante volte da saperlo a memoria, si è distratta a guardare un ragazzo poco lontano da lei, è bello. Lui si volta verso di lei, scrutandola con gli occhi scuri e Liz abbassa lo sguardo giocherellando con la ciocca blu che risalta tra i capelli biondi e si mordicchia il labbro, torturando così il piercing che ha fatto da poco. Ma il suo, certo, non è affatto imbarazzo.
Sente che l’amica sta ancora parlando, probabilmente ancora di Luke Hemmings, che le piace così tanto da renderla quasi patetica, ma non riesce proprio ad ascoltarla davvero. Quando alla fine rialza lo sguardo trova ancora su di lei gli occhi scuri di quel ragazzo moro che ora le sorride, ha davvero un bel sorriso constata Liz, e le fa l’occhiolino. Liz ricambia il sorriso, quasi un ghigno soddisfatto di chissà cosa, per poi tornare finalmente a dedicare l'attenzione alla sua amica.
«Non hai sentito una sola parola di tutto quello che ti ho detto, vero?» la riprende Kim, che una volta uscita dal camerino con un paio di jeans neri addosso ha notato subito lo sguardo un po' perso dell'amica.
«E’ così evidente?» la bionda rivolge un ultimo sguardo fugace tra le corsie, lo cerca di nuovo, lo vede di sfuggita andare via abbracciato ad una ragazza. Pazienza.
Kim alza le spalle, «Un po', ma ti perdono perché la tua distrazione sembrava degna del tuo interesse».
Liz scoppia a ridere alle sue parole, cingendo le spalle della sua amica con un braccio, con un po’ di difficoltà essendo nettamente più bassa di lei, e le lascia un bacio affettuoso sulla guancia. Le lascia una leggera traccia del rossetto scuro che porta, ma non glielo dice; «Allora, hai detto qualcosa di nuovo nel tuo discorso di adorazione per Hemmings oggi?»
La castana arrossisce violentemente, tirandole un pugno leggero sul braccio e ritorna nel camerino, dopo aver deciso che quei jeans alla fine le piacciono, e sbuffa, «Smettila, Liz».
 
 
Luke è steso sul suo letto con il telefono fra le mani; continua a guardare i messaggi, poi la chat grazie alla quale ha conosciuto Kim, poi Facebook, ma nulla, non ha notizie della ragazza da almeno un'ora e, anche se non è preoccupato, la cosa lo infastidisce parecchio. Sbuffa per l’ennesima volta, frustrato, e lascia finalmente cadere il telefono sul letto, rassegnato al fatto che Kim non la sentirà per un altro po'.
«La vuoi smettere?» sbotta infine il ragazzo dai capelli tinti di rosso fuoco seduto a terra poco lontano da lui, ormai stanco di sentire le lamentele dell'amico. Lo irrita proprio.
«Che ho fatto?» il biondo si volta verso di lui, con un'espressione innocente stampata negli occhi cerulei e un sorrisetto vagamente divertito.
«Continui a sbuffare davanti quel telefono, se proprio ci tieni a sentirla chiamala, cazzo».
Luke scuote lievemente la testa, «Non risponde ai messaggi, è con una sua amica e non mi va di intromettermi», spiega, ma non si aspetta che l'altro capisca.
Infatti Michael non lo fa, non lo capisce proprio. Sono amici da anni, ormai, eppure non sono rare le volte in cui non riesca a capire le sue motivazioni o i suoi sentimenti. Secondo lui il problema è che Luke tende a dover rendere le cose sempre più complicate di quanto non siano, anche nelle situazioni più semplici, come questa. Che poi lui non sia da meno, è un'altra cosa.
«Il tuo problema è che pensi troppo, Luke» borbotta, ricominciando a strimpellare la chitarra che tiene fra le mani, canticchiandoci sopra Lithium dei Nirvana.
Luke non risponde, immerso nei suoi pensieri, che già sono tutti concentrati su di lei; ormai non riesce a concentrarsi su altro. Non riesce a credere che l’avrà nella sua scuola, che riuscirà a vederla tutti i giorni, che magari durante una lezione potrà girarsi e incrociare il suo sguardo. E' semplicemente troppo bello per essere vero, poter averla vicino, finalmente.
«Luke» lo chiama Michael, riscuotendolo dai suoi pensieri, mentre continua a suonare in sottofondo; lo guarda, stranamente troppo serio per i suoi standard:«niente cazzate, okay?»
Il ragazzo dagli occhi blu lo fissa con un’espressione amara «Me l’hai già detto Michael, me lo ripeti in continuazione, non mi va di parlarne ancora» sbotta arrabbiato, in uno scatto d'ira.
L’altro alza le spalle, è abituato agli attacchi di Luke e la cosa non lo disturba; «Volevo solo ricordati che devi chiudere con il vecchio Luke, perché in te c’è qualcosa di nuovo. Lo sai anche tu che devi farlo».
Luke non riesce a sostenere lo sguardo dell’amico, che gli riporta in mente cose che non dovrebbero più esserci nella sua testa, sbagli che ha fatto che nessuno deve sapere. Abbassa la testa, trovando improvvisamente interessante la trama della sua trapunta arancione.
Ma sa benissimo anche lui che ora è tempo di chiudere le porte in faccia al passato, di cambiare, anzi forse sta già cambiando.
E infondo gli va bene così.
 
 
 
 
Writer's wall.
Hola.
Questa è la prima long che scrivo sui 5sos e sono consapevole del fatto che come prologo non sia il massimo (gli altri capitoli saranno più decenti e più lunghi, promesso).
L’idea per questa storia viene da una os che ho pubblicato pochi giorni fa che si chiama Disconnected (se passaste a leggerla sarebbe fantastico) ma in realtà non serve averla letta per capire questa storia.
Vi ringrazio moltissimo se avete letto fin qui
Alla prossima
-Mars
  
Leggi le 11 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: _browneyes