Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: Grandius98    19/12/2014    2 recensioni
Salve a tutti, qui è Grandius! Scusate per la presentazione un po' lunga e scassapelotas che sto per fare, ma essendo la mia prima fic volevo fare le cose per bene. Proprio per questo potrebbe sembrare un po' scarna all'inizio, ma solo con il tempo e l'esercizio si migliora!
La storia si svolge circa dieci anni dopo gli eventi di Galaxy.
I governi mondiali hanno utilizzato le conoscenze in campo tecnologico
fornite loro dagli alieni per migliorare la vita degli abitanti del
pianeta Terra e,soprattutto,per incoraggiare la diffusione del calcio.
A tal proposito è stata fatta un'importante scoperta:
l'esistenza del cyberspazio, una dimensione digitale realmente
esistente che è stata adibita a zona sportiva,con un gran
numero di stadi e sport praticabili. A questo luogo si accede
attraverso i "Portal", ovvero dei dispositivi altamente tecnologici in
grado di scomporre,digitalizzare e ricomporre nell'altra dimensione
qualunque cosa vi passi attraverso.
La storia che sto per raccontare parla di una squadra di giovani
promesse che, superando mille difficoltà,riuscirà
a diventare la migliore al mondo.
Oh, e un'ultima cosa: questa non sarà certo la prima e ultima comparsa della NeXt Generation... Aspettate e vedrete!
Genere: Comico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ksahiu Capitolo 15: Scelte dolorose
Il secondo tempo cominciò con la Saint Cross in attacco. Durante l'intervallo, Dave era riuscito a dar loro la carica giusta per affrontare la seconda metà dell'incontro. Gli effetti erano evidenti: gli attaccanti, Noshimoto in particolare, riuscivano più volte a farsi vedere in area avversaria, superando anche in 1 contro 1 i difensori; sotto la guida di Catherine, il centrocampo supportava il reparto offensivo stroncando eventuali contropiedi; il reparto difensivo, pur non avendo molto da fare, riusciva a distinguersi respingendo le cariche avversarie e le falcate sulle fasce di Kasho.

Tuttavia, la situazione era ancora bloccata sul 2-1. I tiri degli attaccanti venivano sempre parati o deviati in angolo. Dopo ripetuti assalti, la difesa della Skypalace aveva preso il ritmo e riusciva a contrastare abbastanza efficacemente le azioni offensive della Saint Cross."Sono riuscito a rinvigorirli,"pensò Dave,"ma ancora non basta. Se continuano così, si stancheranno presto. Ci vuole un'idea." in quel momento, ebbe un lampo di genio. Con uno sguardo, chiese conferma all'allenatore , il quale annuì con un cenno del capo. Dave assunse un'espressione convinta e determinata."Corinne!" chiamò,"Vieni qui!" La ragazza si voltò e corse da lui."Che succede?"chiese, trepidante."La situazione è bloccata, abbiamo bisogno di un gol per pareggiare. Ma io ho un'idea! E qui entri in gioco tu!"

L'ennesimo tentativo di pareggio della Saint Cross si stava scontrando con la granitica difesa della Skypalace. I centrocampisti erano arretrati per dare manforte ai difensori. La palla era bloccata fuori dall'area di rigore. Non sapevano come agire."Passamela!" si sentì ad un tratto. Noshimoto si era nuovamente liberato del pressing avversario e si era infilato in uno spiraglio alla destra della formazione. La palla volò verso di lui."Fermatelo!" urlò il portiere, memore del gol subito proprio a causa sua nel primo tempo. Stavolta, ben quattro difensori gli si lanciarono contro, ma stavolta avrebbero usato le loro tecniche per fermarlo. A un tratto, uno sguardo volpino apparve sul volto di Noshimoto, che andò ad incontrare quello di Catherine, ferma a centrocampo. Subito dopo, la palla, arrivata sul piede di Noshimoto, venne scagliata alta verso l'area di rigore, spiazzando i difensori intervenuti, il portiere e lo stesso Kasho. Si udì solo un rumore di piedi che correvano, poi due figure agili e snelle balzarono sul pallone. La trappola aveva funzionato.

Ora Corinne e Catherine avevano la strada spianata per eseguire la loro tecnica alla massima potenza:"
Esplosione Gemella!" Il pallone, avvolto da due spirali elettriche, sfrecciò verso la porta, ma l'estremo difensore vi si oppose:"Aaahh! Barriera Laser!" i raggi andarono a bucare il pallone che venne preso a due mani dal portiere."Qualcosa non va... Non smette di spingere! Non... Posso... Fermarlo!" venne scaraventato via e la palla s'insaccò in rete. Era il gol del pareggio. L'intera squadra festeggiò la riuscita dell'azione con le due ragazze. Lo stesso Dave corse loro incontro esultando."Yuu-huu! Siamo grandi! Abbiamo segnato! Lo sapevo! Vinceremo questa partita, ne sono certo!" gridava.

Kasho, intanto, era rimasto imbambolato nella metà campo avversaria. Stava ancora pensando al suo problema."...ati...". Non riusciva a prendere una decisione. Giocare al massimo delle sue capacità, cercando la vittoria ma mettendo a rischio la salute sua e dei suoi avversari, o limitare la sua forza, deludendo Dave e i suoi compagni? Qual era la scelta giusta da fare?"...gliati..." sentì una voce familiare che lo chiamava."Kasho, svegliati! Torna in te!" era Toyoketa che cercava di scuoterlo dal suo stato di torpore."Stai bene? Che ti succede?" Kasho lo guardò, poi si accasiò a terra e disse:"... Non ci riesco... È troppo difficile... Dave ha avuto fiducia in me... Gli ho fatto una promessa... Ma non voglio fargli del male... E non voglio deludere voi, ma... Vi prego, non chiedetemi di scegliere..." calde lacrime bagnarono il terreno.

Toyoketa rimase colpito dalle sue parole. Gli si inginocchiò accanto e disse:"Pensi davvero che ne saremmo delusi? Anche se tu decidessi di giocare al minimo delle tue possibilità, lo capiremmo. Sei il nostro capitano e noi crediamo in te. Se non te la senti di giocare al massimo non importa, noi abbiamo fiducia in te e sappiamo che hai le tue buone ragioni. Quello che però non possiamo tollerare è che tu non voglia prendere una decisione per paura di deludere gli altri. Sei tu il padrone della tua vita e delle tue scelte." a queste parole, Kasho riaprì gli occhi e smise di piangere.

"Sono sicuro che anche Dave te lo direbbe" proseguì il suo amico,"o almeno, così mi è parso di capire dal suo sguardo" Kasho volse in alto gli occhi e vide Dave che lo fissava con aria di rimprovero. Rimase così per qualche attimo, finché sul volto del capitano della Saint Cross si dipinse un sorriso determinato. Kasho lo guardò sbalordito, poi abbassò il capo e si rialzò. Si asciugò gli occhi con un braccio, poi rimase in silenzio per alcuni istanti. Infine, rialzò la testa e disse:"Va bene. Facciamo vedere loro di che pasta siamo fatti!

Sulla palla posta a centrocampo andarono proprio Kasho e Toyoketa. Una nuova luce brillava nei loro occhi. Guardarono i giocatori della Saint Cross con fare determinato. Ka
sho fissò Dave. Avevano entrambi uno sguardo da leone, fiero, coraggioso e battagliero."Dave," pensò Kasho,"ti ringrazio. Per avermi accettato e aver riposto la tua fiducia in me. Per avermi risollevato il morale, e aiutato a prendere una decisione. Combatterò fino all'ultimo. E qualunque sia il risultato, sta' pur certo che avrai vinto una sfida ancor più grande." partirono alla carica. Kasho la passò all'indietro per poi scattare sulla fascia; tutta la Skypalace stava andando all'attacco. Ogni volta che un avversario provava a stopparli, su suggerimento di Toyoketa passavano la palla ai compagni dietro, lontani o smarcati. Con una fitta rete di scambi, tutta la formazione della Skypalace, portiere escluso, era riuscita ad arrivare nella metà campo avversaria.

Rimaneva da scardinare solo la difesa, la quale, però, resisteva ad ogni attacco, pur non riuscendo a far partire il contropiede. La situazione stagnava fuori dall'area di rigore, quando Dave notò una cosa: Kasho e Toyoketa si erano incontrati a centrocampo e stavano aspettando. Non sembravano preoccupati, anzi: sembravano pregustare già la vittoria. Su una palla persa dalla difesa, infatti, partirono con la loro azione: Kasho prese palla e Toyoketa gli andò di fianco. Cominciarono a passarsela evitando così i giocatori intervenuti a fermarli. Quando furono giunti davanti alla porta, Toyoketa, palla al piede, si ritrovò a dover fronteggiare Rock e Corinne, intervenuti per evitare un possibile gol.

Il ragazzo si fermo, li fissò a lungo, poi con aria di sfida esclamò:"Ci siete cascati! Tua!" e calciò la palla verso l'alto. Come un fulmine, Kasho la raggiunse nel cielo. Tutti rimasero bloccati nell'ammirare una simile azione di gioco. Finì sopra le nuvole, che si erano accumulate ricoprendo di un manto grigio lo stadio. La palla era finita nell'unico spiraglio tra quelle masse scure. Dei tuoni scossero il cielo, facendo tremare l'intero stadio. Tra i rumori assordanti del temporale, si poté udire un grido:"
Fulmine..." Dave sussultò: era la voce di Kasho. Stava per mostrargli le sue vere capacità."...Supremo!" esclamò il ragazzo, calciando il pallone. Un tuono fortissimo rimbombò per tutto il campo, incutendo terrore nei giocatori. Poi si scatenò la tempesta.

Un violentissimo fascio di elettricità ruppe il manto temporalesco e si diresse a velocità impressionante verso la porta. La luce era così intensa che non si riusciva a vedere più nulla. Dave, però, accortosi in tempo della tecnica, aveva fatto avvicinare a sé i suoi due amici per effettuare la parata."Forza!" gridò per farsi sentire,"Dobbiamo respingere il tiro!""Si!"risposero gli altri due all'unisono. La palla era ormai a poca distanza dalla linea di porta, quando i tre eseguirono la loro tecnica."Aaarrrgghh!" gridò Dave per darsi la carica. Poi insieme i tre pronunciarono il nome della tecnica:"
Rete Elastica!" Rock e Corinne si lanciarono in avanti ed intercettarono il pallone con i piedi, mentre Dave lo frenava con entrambe le mani.

"C'è qualcosa... Di diverso dall'ultima volta..." disse Dave in difficoltà."I-Io non resisto! Sto perdendo la presa!" aggiunse Corinne."Non... Ce la faccio... A trattenerla oltre! Mi spiace, amico!" concluse preoccupato Rock. Il tiro li spazzò via."Urgh... È troppo forte... Non... Riesco... A bloccarla! Aaah!" il pallone, continuando a roteare tra le mani del ragazzo, vinse la sua resistenza e lo spinse direttamente dentro la porta, colpendolo in petto. Quando la luce scomparve, il risultato fu chiaro. La Skypalace tornava in vantaggio per 3 a 2.

"Accidenti! Siamo di nuovo sotto di un gol!" esclamò Catherine, inviperita."No, Dave!""Come stai, amico?" dissero i due difensori, avvicinandosi alla porta. Dave era seduto per terra, sostenuto dalla rete, il busto riverso sul pallone. Pian piano si rialzò sulle ginocchia, ancora con il pallone tra le mani. Levò verso l'alto il viso, sporco di terra e fumo, e guardò in direzione di Kasho. Rimase così per qualche istante, poi un sorriso raggiante si dipinse sul suo volto."Lo sapevo." questa frase sconvolse i suoi compagni."Sapevo che aveva ancora qualcosa da mostrarci! Ma noi non molleremo. Vi dimostreremo di essere al vostro stesso livello!" era davvero entusiasta. La partita aveva acquisito tutto un altro senso.

Kasho udì quelle parole mentre si dirigeva verso la sua metà campo. Sorrise leggermente, felice di aver mostrato al suo nuovo amico tutte le sue capacità. Ma la sua gioia non durò per molto: ad un tratto sentì un dolore lancinante provenire dal piede destro e si piegò sulle gambe. Il fiato gli si mozzò e cominciò a sudare freddo. Toyoketa se ne accorse e si diresse verso di lui, preoccupato."Stai bene, Kasho?" disse, tenendolo per una spalla."No... Non adesso! Devo finire la partita. Non posso mollare proprio ora!" pensò il capitano della Skypalace."Si... È tutto ok." mentì, rispondendo a Toyoketa. Riprese posizione giusto in tempo per il fischio.

La partita riprese ancora una volta con la Saint Cross in attacco. Spronati dalle parole del capitano, i giocatori non si davano per vinti e tornavano ad aggredire la difesa avversaria appena se ne presentava l'occasione. D'altra parte, anche la squadra avversaria si rendeva pericolosa in attacco, con diverse conclusioni di Naloyer, prontamente neutralizzate sia da Dave che dalla difesa. Il capitano, tuttavia, notò che il ragazzo dai capelli biondi non si faceva più vedere tanto spesso. Lo vide quasi arrancare sulla fascia: la sua velocità sembrava essere diminuita. Cosa gli impediva di giocare come prima?

"Ragazzi, dobbiamo segnare il gol del pareggio per poter giocare più tranquilli e smetterla di inseguire il loro risultato. Qualcuno deve proporsi" disse Catherine, decisa a dare tutto pur di vincere."Non possiamo utilizzare la strategia di prima. Sicuramente saprebbero come neutralizzarla" ribatté Noshimoto, acuto come al solito."Ci vorrebbe un qualcosa di sorprendente..." poi ebbe un lampo di genio."Catherine, come te la cavi in quanto a controllo?"

L'azione ripartì con Catherine in possesso di palla che si avviava verso l'area di rigore. Si ritrovò la strada sbarrata da tre difensori avversari che costituivano un muro davanti alla porta."
Danza Illusoria!" gridò, e quattro cloni andarono a confondere i giocatori intervenuti a fermarla, permettendole di avanzare indisturbata verso la porta. Trovatasi sola davanti al portiere, si preparò al tiro."Prendi questo, se ci riesci! Balzo del Leone!" gridò, mentre scoccava il tiro. Il portiere non ne fu per nulla impensierito e disse:"Pfui! Ci hai già provato, non andrà diversamente! Barriera..." si interruppe. Il pallone era rimbalzato sulla traversa ed era tornato indietro, spiazzandolo.

"Tutto calcolato!" esclamò la ragazza."Tua, Oga!" il ragazzo non si fece attendere. Balzò sul pallone e si preparò a colpire."Entra in rete!
Dragon Boom!" il drago fendette l'aria e si diresse verso la rete avversaria. Il portiere della Skypalace, sorpreso, si lanciò sul palo opposto per prendere il tiro."Uoooorggh!" urlò, allungandosi per riuscire a prendere la palla, ma invano: il tiro si insaccò alle sue spalle. La tecnica a sorpresa aveva funzionato. Un colpo di scena perfetto!

"Sembra che non abbiano ancora deciso di gettare la spugna! Hai fatto bene a sfoderare la tua tecnica più potente! Ora sono davvero determinati!" disse Toyoketa, rivolgendosi nuovamente a Kasho. Quest'ultimo guardava ancora in direzione di Dave, con uno sguardo serio e contrito. Era stanco e sudato, stringeva i denti continuando a giocare. L'amico gli si avvicinò, preoccupato."È tutto a posto? Sei sicuro di poter continuare?" gli chiese. Il biondino tenne lo sguardo fisso sul capitano della Saint Cross. Era stranamente silenzioso e anche Dave lo notò. Sicuramente aveva intenzione di ribaltare la situazione.

Mancavano oramai solo cinque minuti alla fine della partita. Dopo il pareggio della Saint Cross, le due squadre avevano giocato alla pari, riuscendo a proporsi in attacco e sventando le azioni offensive avversarie, rimanendo in perfetto equilibrio. La partita ristagnava a centrocampo. Dave aveva lo sguardo fisso su Kasho. Nonostante la sua andatura lenta, aveva lo sguardo serio e deciso. Stava dando tutto sé stesso per vincere quella partita."Kasho... È una partita importante per te. Per questo ti stai impegnando così tanto in questa partita. Stai davvero dando il massimo... Ma non ho intenzione di essere da meno. Ho sempre sognato di giocare a calcio, di vincere un trofeo con questa squadra: la mia squadra. L'ho promesso..." in quel momento si bloccò. La sua mente ripercorse gli eventi dell'ultima settimana, tornando al tragico giorno in cui aveva perso per sempre la sua amica.

Sentì un dolore lancinante al petto, si strinse la maglietta e si inginocchiò a terra, dolorante."Argh... C-Cosa... Succede? Perché... All'improvviso... Urgh... Sento un dolore... Così... Forte?" aveva un'espressione sofferente sul volto. Sentì i suoi compagni gridare verso di lui:"Capitano!""Stai bene?""Che succede?""Riprenditi, Dave!""Non mollare, capitano!"

Il ragazzo, stringendosi il petto, si appoggiò sulla gamba sinistra e si rialzò pian piano, ancora scosso dal dolore. Si rimise in posizione, stringendo i denti per sopportare il dolore. In quel momento, capì come si sentiva Kasho: doveva essersi infortunato nell'eseguire la potentissima tecnica di prima, ma resisteva eroicamente per poter concludere la partita. Non gli importava di compromettere la sua salute, in quel momento voleva solo giocare a calcio. Anche Dave, però, aveva dei validi motivi per resistere: gli amici, la vittoria, la sua squadra, il calcio stesso, ma soprattutto... Una promessa. Ci teneva tanto a mantenerla, anche se sapeva di non poterlo più fare. Tuttavia, qualcosa lo spingeva ad andare avanti, a continuare a combattere: vincere il torneo, pensava, era l'unico modo per perseguire il suo obiettivo.

Il dolore lo rese incredibilmente più forte. Serrò le palpebre in un'espressione concentrata. Raccolse tutte le sue forze e riaprì gli occhi. Si sentiva forte come non mai. Non aveva intenzione di cedere. Non prima di aver esaurito ogni goccia di energia che aveva in corpo."Kasho!" gridò."Sono pronto! Vieni avanti, adesso siamo io contro te! Sarà il migliore a vincere!" questa richiesta insolita lasciò tutti sbigottiti. Non era mai successo che il portiere invitasse l'attaccante a tirare. Persino il biondino ne restò sorpreso. Rimase interdetto per qualche istante, poi abbassò lo sguardo e rise. Aveva recepito il messaggio. Entrambi erano allo stremo. Voleva uno scontro finale, un duello degno di quella sfida epica.

Alzò la testa e, con fare deciso, gridò di rimando a Dave:"Certo! Sarà quest'ultima azione a decretare le sorti della partita! Preparati, arrivo!" e si lanciò all'attacco, palla al piede.
"Lasciatelo passare!" ordinò il capitano della Saint Cross ai suoi compagni."Ma Dave..." tentò di protestare Corinne. Lo sguardo serio del ragazzo però la fece desistere dal suo intento."D'accordo, come vuoi" riprese lei, con un accenno di preoccupazione."Rock! Cat! Oga! Dividete la squadra!" poi pensò:"Spero che tu sappia quel che fai, Dave. Non accetterei imprudenze da parte tua." In men che non si dica, la formazione della Saint Cross era divisa in due gruppi separati, schierati sulle fasce della loro area. In mezzo a loro, un'enorme distesa di lucida erba color smeraldo.

Kasho si era posizionato al limite del centrocampo. Era fermo a guardare quel corridoio che passava in mezzo ai suoi avversari. Al termine di esso c'era il suo amico e rivale, che avrebbe difeso ad ogni costo la porta della propria squadra. La sua sfida era cominciata."Ragazzi" disse il biondo ai suoi compagni, senza voltarsi."qualunque cosa succeda, rimanete dietro questa linea. Io andrò dritto verso la porta e tirerò con la mia tecnica." A queste parole, Toyoketa sussultò preoccupato:"Ma Kasho, se lo farai...""Non mi importa!" rispose il capitano della Skypalace, dando le spalle all'amico."Questa è la mia sfida. È il mio compito, non il vostro. Per portarlo a termine, dovrò utilizzare ogni mia risorsa, poco importa se ne uscirò distrutto!".

Seguì una pausa che fece regnare il silenzio in tutto lo stadio. Spettatori, arbitro, giocatori: tutti volevano sapere cosa avrebbe detto il ragazzo. Riprese alcuni attimi dopo, per pronunciare la conclusione del suo discorso:"E se anche... I miei sforzi non dovessero portare a nulla... Non lo rimpiangerò. Ho accettato la sfida considerando anche questo. In questo confronto, solo uno di noi due potrà vincere: quello che lo ha voluto di più. Quindi, ragazzi" terminò Kasho," qualunque cosa accada, siate fieri di voi stessi. Avete giocato una partita memorabile. Ognuno di voi è un campione, e io sono onorato di avervi come compagni." passarono alcuni momenti di totale silenzio.

Poi, uno alla volta, si sentirono i compagni del biondino esordire in esultanze ed incoraggiamenti:"Forza capitano!""Kasho, sei il migliore!"" Siamo tutti con te!""Fatti valere! Combatti fino alla fine!" il capitano della Skypalace rimase al suo posto, le spalle rigide e la testa bassa. La luce del sole fece brillare una piccola goccia che cadeva dai suoi occhi. Sussurrò un "grazie, ragazzi" e partì all'attacco. Il suo rivale era lì che lo aspettava. Non era il caso di farlo attendere. La partita stava per concludersi, tutta in quell'azione.

Sullo stadio era calato un silenzio surreale, quasi sacro. Gli spettatori non fiatavano, i giocatori avevano il respiro mozzato, persino gli allenatori restavano fermi a guardare. Si sentiva solo il rumore di un pallone che veniva calciato, il respiro affannato dell'attaccante e quello concentrato del portiere. La distanza tra i due continuava a diminuire, la tensione invece aumentava man mano che ci si avvicinava allo scontro.

Mancavano ormai solo dieci metri.

"È l'ultima azione... Se voglio vincere, devo pararla."

Otto metri.

"È potente, ma posso farcela. Devo credere in me stesso e oppormi con tutte le mie forze!"

Cinque.

"Ecco che arriva il gol!" esclamò Kasho. Poi si apprestò ad eseguire la sua letale tecnica. Il cielo si coprì nuovamente di nubi e il capitano della Skypalace saltò al di sopra di esse. La caviglia gli faceva male, ma non poteva mollare. Non ancora. Era l'ultimo sforzo da compiere.

"
Fulmine..." gridò. Un rombo risuonò al di sopra del manto temporalesco. Tutti, spettatori e giocatori, erano atterriti dalla potenza della sua mossa."... Supremo!" un gigantesco fascio di energia squarciò le nubi e si diresse verso la porta."È l'ultima, Dave!" concluse il biondino. La luce intensa emanata dal tiro aveva accecato tutti i presenti. Solo il capitano della Saint Cross non ne era abbagliato. Manteneva i suoi occhi fissi sul pallone. Il bagliore non gli dava fastidio, anzi. In quella scia così luminosa, riusciva a notare qualcosa di familiare. Una lunga traccia dorata che scendeva dal cielo... Dave sapeva cosa significava. Era tutto come allora. Quello che aveva ricevuto come un dono... E che poi aveva perso. Gli stava per essere restituito. Doveva solo prenderlo e tenerlo stretto a sé. Era ciò che più desiderava.

Chiuse gli occhi, come per esprimere un desiderio. Sapeva di farcela. Sentiva l'energia crescere dentro di lui. Una sensazione di sicurezza e protezione. Lei era lì. Ad un tratto, il collo di Dave si illuminò. Un'onda di luce pura lo inglobò. Nessuno sapeva cosa stesse succedendo tranne lui. Aprì gli occhi. Aveva uno sguardo sicuro sul volto. I suoi occhi blu andarono a incrociare la palla che avanzava a velocità folle verso di lui. Non aveva paura. Si sentiva ricolmo di una nuova forza. Poteva avvertirla, scorrergli nelle vene. Era il momento.

"Aaaarrrggghhhh!!!" urlò. La sua voce risuonò in tutto lo stadio come il ruggito di un leone nella savana. Un'aura dorata lo ricoprì, rendendolo irriconoscibile. Si posizionò sulla traiettoria del pallone, pronto a bloccarlo. Si mise ad urlare con tutto il fiato che aveva in corpo:"Uuuooorrrghhh!!! 
Suprema Custode Angelica!" l'aura venne incanalata in un raggio alle sue spalle, che si perse nel cielo infinito. Poco dopo, in un bagliore accecante, si definirono i lineamenti di una strana creatura alata. Indossava una corazza a mezzo busto bianca e dorata e un cappuccio da stregone color oro e argento. Aveva la pelle chiara, i capelli lunghi e biondi e gli occhi color rubino. Aveva grandi e splendide ali bianche con piume rosate e ambrate. Nella mano destra teneva uno scettro d'oro e d'argento con un rubino.

Era comparsa alle spalle di Dave, che ora sembrava più sicuro di sé. Il ragazzo fissò per un ulteriore istante il pallone che schizzava a velocità frenetica verso di lui, poi trasse indietro il corpo e le braccia e mise le mani a formare una sfera. Allo stesso tempo, la creatura stava creando un cerchio lucente sopra la testa di Dave con il suo scettro. Il capitano della Saint Cross era pienamente convinto di farcela. Non abbassò lo sguardo e si apprestò a eseguire la sua tecnica."
Cannone..." disse con voce ferma e determinata. Kasho e tutti gli altri rimasero ammutoliti a sentire quel suo tono deciso e sostenuto. Il ragazzo era ormai inarrestabile."... Celestiale!" concluse, portando nuovamente le mani in avanti ed aprendole. In quel preciso istante, un'ondata di luce si sprigionò dal cerchio sopra la sua testa, andando ad impattare il pallone. La luce emessa fu così intensa che l'intero stadio ne venne invaso e nessuno poté vedere niente. Quando tutto fu passato, gli spettatori ripresero lentamente a vedere ciò che era successo. Stentarono a credere ai loro occhi.

La palla, ancora fumante per la potenza del tiro, era ben salda tra le mani del ragazzo. Un boato di esclamazioni di incredulità mista ad eccitazione esplose sugli spalti. La parata era stata spettacolare. Nemmeno i giocatori riuscivano a crederci. Lo sguardo ammutolito dei giocatori della Skypalace e quello speranzoso dei compagni di squadra di Dave si incrociarono. Perfino Kasho, che stava atterrando in quel momento, non poté fare a meno di fissare sbalordito il ragazzo. Il suo sguardo vacillò per un istante, poi il suo volto si adombrò e, con un sorriso velato di tristezza, sussurrò:"È finita..."

"Forza, ragazzi!" urlò Dave, ancora carico di energia."Andiamo a vincere!" e lanciò la palla nella metà campo avversaria. Era lo sprint finale. La partita si sarebbe decisa con quell'azione. Tutta la Saint Cross si era lanciata all'attacco, giocandosi il tutto per tutto. Avevano ancora mezzo campo da percorrere e un paio di minuti da giocare. Con una combinazione mista di passaggi e dribbling, riuscirono a portarsi in avanti. Erano appena fuori dall'area avversaria, ma non potevano avanzare oltre: la difesa era ben organizzata. Il portiere, inoltre, non si sarebbe fatto sorprendere nuovamente. Occorreva un tiro di pura potenza, capace di sbaragliare chiunque. Ma chi poteva fare una cosa simile? "Passaaa!!!" Catherine sentì una voce provenire da dietro. Era Corinne che correva il più velocemente possibile per portarsi in attacco."Ma cos'hai intenzione di fare?" chiese perplessa la rossa."Ho un'idea, fidati di me! È l'ultima chance!" rispose l'altra. Un po' riluttante, Catherine la servì con un cross.

Corinne, scattando, si lanciò verso la palla, colpendola di collo e facendola schizzare verso l'alto. Appena atterrata, balzò per raggiungerla, fino a superare le nuvole."Ecco una tecnica rivisitata in chiave Saint Cross!" la palla, intanto, aveva accumulato energia e brillava di un'intensa luce rossa. Fluttuò per alcuni secondi oltre lo strato di nubi, per poi gettarsi in picchiata verso la palla."Aaaahhh!!!" gridò, colpendo la palla con una potenza mai vista prima. La sfera esplose in un fascio di luce color rosso intenso che andò a dirigersi verso la porta."Prendi questo!
Fulmine Cremisi!" esclamò Corinne. Il portiere rimase stupefatto. Un tiro più potente del Fulmine Supremo del capitano? Non poteva permetterlo. Doveva fermarlo a tutti i costi. Rimase concentrato, con gli occhi fissi sulla palla, e caricò le mani di energia."Uooooohhh!!! Barriera Laser Livello 2!" un intreccio di raggi laser vermigli andò ad intercettare il pallone. Il portiere stesso opponeva resistenza con ogni fibra del suo corpo. Tentava in ogni modo di resistere. I suoi piedi stavano perdendo l'appoggio, facendolo indietreggiare lentamente ma inesorabilmente.

Fissò per alcuni istanti il tiro, poi chiuse gli occhi, li riaprì e, con un sorriso amaro, disse:"... E così... Abbiamo perso. Mi spiace, capitano. Abbiamo fatto tutto il possibile, specialmente tu. Hai dato tutto te stesso in questa partita. Abbiamo combattuto al massimo delle nostre possibilità, e anche se non ce l'abbiamo fatta, non abbiamo niente da rimpiangere." pian piano, i raggi laser scomparvero, lasciando il tiro libero di proseguire. La palla sfrecciò alle spalle del portiere, rimasto con gli occhi chiusi e il capo chino, e andò a gonfiare la rete, siglando la vittoria della Saint Cross. Grida di gioia ed euforia risuonarono per tutto lo stadio. Sugli spalti, gli spettatori esultavano per la meravigliosa partita. Anche in campo, i giocatori della squadra di Dave festeggiavano per la splendida quanto sofferta vittoria. Tutti si complimentavano con Catherine, Noshimoto e Corinne per i loro fantastici gol e le azioni create. Anche Dave stava per andare a congratularsi con loro, ma venne fermato da una scena preoccupante.

Kasho era riverso per terra, immobile. Si sentiva a malapena il suo respiro affannoso."Kasho!" esclamò Dave, raggiungendolo di corsa per soccorrerlo."Kasho! Che ti è successo? Rispondi, ti prego!" non ricevette alcuna risposta. Attese lì che il suo amico rinvenisse, preoccupato. Lo aveva visto in difficoltà,ma cosa poteva averlo ridotto in quello stato?"È stata la tecnica" irruppe una voce. Il ragazzo alzò lo sguardo e vide Toyoketa dinanzi a lui."C-come la tecnica?..." chiese il capitano della Saint Cross, smarrito."Il Fulmine Supremo è una tecnica che per essere utilizzata alla massima potenza, richiede un gran dispendio di energie. Inoltre, è talmente potente che l'utilizzo ripetuto può far infortunare chi la esegue." spiegò Toyoketa. Nel frattempo, lo staff medico aveva trasferito Kasho su una barella e lo stava portando via per le cure."Sapeva quale rischio correva, ma ha fatto la sua scelta. E io rispetto le decisioni del mio capitano." disse il compagno del biondino. Dave rimase per qualche istante a guardare i medici che portavano via il suo amico, poi andò di corsa a raggiungerlo. Voleva chiedergli il perché di quella scelta.

"Kasho!"esclamò, andandogli vicino. Sentendone la voce, il ragazzo si risvegliò e, con voce flebile ma allegra, rispose:"Ah, Dave... È stata una bella partita... Non trovi?" il capitano della Saint Cross si sorprese di quella sua domanda, ma subito si ridestò e gli chiese:"Perché lo hai fatto? Sapevi di correre un grosso rischio. Per quale motivo hai deciso di sacrificarti?" il biondo attese qualche attimo prima di rispondere."Sai, Dave... Tu mi hai fatto capire... Che non si può ottenere un risultato soddisfacente senza prima aver combattuto con tutte le proprie forze. Per questo l'ho fatto. Se anche avessi vinto senza sfoderare la mia tecnica migliore... Non avrebbe avuto senso, per me. Dovevo mostrarti di cosa fossi capace. Solo così mi sarei ritenuto soddisfatto, qualunque fosse stato il risultato" queste parole fecero eco nel cuore di Dave.

"E infatti" riprese Kasho, ridendo leggermente," non mi pento di ciò che ho fatto. Ha vinto la squadra migliore, quella che ha dato il massimo e che ha creduto di più nella vittoria. Grazie di tutto." concluse, mentre lo portavano via. Dave rimase interdetto a causa delle sue parole. Fissava ancora l'entrata degli spogliatoi, anche se ormai di Kasho e degli infermieri non vi era rimasta neanche l'ombra, quando venne travolto dai suoi compagni."Bravissimo, capitano!""Dave, cos'era quell'ultima mossa?""Non ho mai visto nulla di così potente!" ben presto i suoi pensieri svanirono e riprese a festeggiare la vittoria con i suoi compagni.

"... È per questo che mi ha fatto venire qui. Aveva il presentimento che sarebbe successo qualcosa..." la figura incappucciata fissava i giocatori della Saint Cross con sguardo indagatore. Chiuse gli occhi, si voltò e si apprestò ad uscire."Dave Hearlinson, huh? Credo sia arrivato il momento... Di fare la mia comparsa."

Nello spogliatoio, i ragazzi continuavano a parlare della strepitosa partita e del faticoso ma meritato trionfo."Bravi, ragazzi. Siete arrivati alle semifinali. Avete fatto molti progressi dall'inizio del torneo, e devo dire che adesso avete molte probabilità di vincerlo. Non adagiatevi sugli allori, però! State per affrontare le più forti squadre della coppa, con giocatori di alto livello e abilità sorprendenti, perciò non dovrete smettere di allenarvi. Detto questo... È stato un'incontro davvero spettacolare. Ancora complimenti per la vittoria.""Siii!!!" esclamarono tutti. L'euforia che regnava in quella stanza era palpabile.

Solo Dave, in disparte, rimaneva serio e pensieroso. Strigeva tra le mani il ciondolo con la piuma."L'ho sentita", pensava,"Ho sentito una forza sovrannaturale riempirmi dandomi forza. Poi ho visto una luce accecante ricoprirmi e infine... Qualcuno... Mi ha abbracciato. Non ricordo cos'altro sia successo, solo mi sono ritrovato con la palla in mano e i miei compagni che mi guardavano stupefatti. Ma ne sono certo..." i suoi occhi si inumidirono,"... Lei c'è ancora. Non l'ho persa. È ancora con me." si passò un braccio sulla fronte, rimise il ciondolo al collo, prese la sacca da allenamento e fece per aprire la porta.

Il tipo incappucciato era lì davanti e lo guardava con occhi penetranti. Dave fu sorpreso da questa apparizione. Gli cadde la sacca di mano."C... Chi sei tu?" chiese, un po' timoroso. Quella figura incuteva un senso di mistero e di inquietudine. Il tipo abbassò la testa e attese qualche istante prima di parlare."Hm? Davvero non mi riconosci?" detto ciò, sollevò il cappuccio della giacca. Una chioma castana e arricciata ricadde sul volto pallido del ragazzo. Dave fu il primo a riconoscerlo, e non riuscì a credere a ciò che stava vedendo. Esclamò sorpreso e spiazzato:"A-Alex?!?!"


La Gazzetta di Grandius

Ed eccomi qua! Sono riuscito ad aggiornare prima di Natale!
*gli appare un'aureola in  testa e una voce misteriosa canta* HALLELUUUUJAH!!!
Allora, voglio come sempre ringraziare Giorgia Lolli e White_Moon per le loro recensioni! Grazie a loro riesco a capire i miei punti di forza e quelli deboli, quindi grazie mille ancora una volta!
Poi, poipoipoi. Ringrazio vivamente tutti coloro che hanno anche solo letto la mia storia finora, significa che l'hanno trovata bella e/o interessante, e questo mi riempie d'orgoglio! Migliorerò anche per voi, ragazzi!
E ultime, ma non per importanza, voglio salutare le mie amiche/mentori JKEdogawa e C a r a m e l, detta affettuosamente Cherry-san, per avermi sostenuto e guidato! Questo capitolo è anche per voi!
Ok, ora che abbiamo finito con la parte dei ringraziamenti... Beh, vi aspettereste che mettessi la Scheda Personaggio di un altro giocatore, ma... il problema è... che li ho finiti, per ora! Non temete, però, molti di loro appariranno nei prossimi capitoli, perciò NON PERDETEVELI!
Allora... Mi scuso per questo angolino così microscopico in confronto al capitolo LUNGHISSIMO(se non riuscite a seguirlo, ditelo pure;-), ma...  Spezzarlo non avrebbe avuto senso... Comunque, ripeto, se avete critiche o suggerimenti da proporre, non esitate! Ho ancora molto da imparare, e vorrei anche il vostro aiuto!
Oh, basta con le moine! Spero questo capitolo sia piaciuto a tutti e che continuerete a seguirmi! Un saluto da Grandius e... Alla prossima!

   
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Grandius98