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Autore: namelessjuls    20/12/2014    2 recensioni
"E lei, per colpa di troppo amore, aveva perso tutto."
"She needs a wild heart."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bradley Simpson, Connor Ball, James McVey, Nuovo personaggio, Tristan Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7
 
Dicembre era quasi agli sgoccioli, la neve scendeva lenta, i bambini non vedevano l’ora di ricevere i propri regali di natale, le canzoni di natale si espandevano nell’aria e James McVey cercava di smaltire una sbornia.
Non era strano per lui essere ubriaco, ormai non faceva altro che bere e bere ogni singolo momento da quando lei non c’era più.
Esatto, lei se n’era andata, per sempre.
E James beveva, beveva, e beveva ancora.
Lui l’aveva conosciuta così, grazie ad un drink, la sua Beatrice.
Era una ragazza bellissima, con i lunghi capelli biondi, e la pelle chiara.
Tutti la adoravano, ma per James era di più, era la sua stella, il suo amore, la sua Beatrice.
Sentì alcuni fiocchi di neve finirgli dentro le scarpe entrando a contatto con la pelle, ma il biondo non sembrava essersene accorto.
Portò un’altra volta la bottiglia di vodka alle labbra, sentendo il solito bruciore lungo la gola.
Si lasciò cadere a terra, preso da un giramento di testa, e da un momento all’altro scoppiò a ridere.
“Sono tutto bagnato.” Rise, prima di scoppiare in un leggero singhiozzo.
Non si ricordava nemmeno più di come faceva a vivere prima di Beatrice, come facesse a trovare un senso per alzarsi ogni mattina.
Sapeva solo che ero era completamente vuoto, così come era la sua bottiglia di vodka.
“Un sorso?” Due stivaletti neri entrarono nella visuale di James, e una mano dalle lunghe dita sottili gli porse una bottiglia di birra.
Il biondo afferrò in fretta l’oggetto di vetro, prima di finirne metà a grandi sorsate.
Intanto il nuovo arrivato si era seduto al suo fianco, non preoccupandosi del freddo e del bagnato causato della neve.
James si concesse un secondo per osservarlo nel suo completo, ma l’unica cosa che riuscì a distinguere con chiarezza furono i capelli ricci dell’altro.
“Chi sei?” Chiese con voce un po’ tremante.
“Bradley Will Simpson.” Si presentò “Ma puoi chiamarmi Brad se vuoi.”
Il biondo scosse le spalle “Io sono James.”
Bradley sorrise “Lo so, tu sei James McVey, il ragazzo di Beatrice.”
“Non più ormai.” Abbassò lo sguardo sui suoi scarponcini marroni, Beatrice gli mancava terribilmente.
Il riccio sospirò “Già, è sempre brutto quando sono così giovani e belle, e poi morire per una cosa così stupida è ver-“
Bradley non finì nemmeno di parlare che James l’aveva già preso per il colletto, sbattendolo a terra.
“Non osare mai più parlare di lei.” Scandì.
Bradley sorrise “E perché no? Alla fine sei tu che non l’hai salvata.”
Quello che avvertì James fu come un coltello infilzato nel cuore, la verità faceva troppo male.
“Com’è che l’hanno trovata?” Continuò il riccio “Nella vasca da bagno? Quanti tagli aveva?”
James aveva gli occhi lucidi, e non era colpa della sbronza.
Sapeva che era colpa sua, non era riuscito a farle capire quanto valesse, non era riuscito a farle capire quanto la amasse, e l’aveva persa.
Ci sarebbe voluto essere lui al suo posto.
“McVey?” Si sentì richiamare, il riccio aveva ancora il sorriso stampato in viso.
“Vattene.” Biascicò lui, rialzandosi e cercando di mettere più distanza possibile tra lui e Bradley.
“Ti posso aiutare.” Strillò lui, facendolo voltare.
“E come?” Chiese sarcastico lui “Beatrice non tornerà più.”
Bradley si alzò, raggiungendolo, solo allora James si accorse che il riccio era molto più basso di lui.
“Non posso farla tornare, ma posso farti stare meglio.”
James alzò un sopracciglio, ancora non capiva.
Bradley sorrise “Sai James, anche io sono nella tua stessa sensazione, e se tu mi potessi aiutare magari ti sentiresti meglio.”
Il biondo continuava a non capire, in che modo l’avrebbe fatto sentire meglio aiutare Bradley?
“Non ha senso quello che dici.”
“Appena vedrai Aleisha capirai.” E detto quello Bradley se ne andò, lasciando James più interdetto di prima.
Il suo piano stava procedendo alla perfezione.
 
 
 
“No, voglio quella rossa! C’è ne sono già troppe di blu!” Strillò Aleisha ridendo, mentre Luke frugava in fretta tra le varie decorazioni alla ricerca di qualche pallina rossa.
“Ma il blu è figo!” Riabbatté Ashton, togliendo con una smorfia alcune palline blu dall’albero.
“Qualche pallina blu è figa, un albero blu invece è da puffi, Ash.” Ridacchiò la sorella, appendendo le sfere che gli passava Luke.
“Scusa Ash, ma Shai ha ragione.” Disse il biondo, con finto dispiacere.
“Bastardi.” Sbuffò il riccio, infilando la punta all’albero, mentre gli altri continuavano a ridacchiare senza sosta.
Era da qualche tempo che nella famiglia Scott si respirava un’aria tranquilla, e la maggior parte del merito era che Bradley se ne era stato il più lontano possibile da Aleisha.
La ragazza faceva finta che tutto andasse bene, anche se gli mancava terribilmente il ragazzo dai ricci castani.
Luke invece era sollevato dal fatto che Bradley se ne stesse ben lontano, e cercava di passare la maggior parte del suo tempo con Aleisha.
Ashton invece era tranquillo come al solito, felice di vedere la sorella sorridere.
“Okay, io ho finito.” Strillò, dopo aver appeso un’ultima decorazione alla porta “Ora, cibo!”
E senza dire altro si rifugiò in cucina, ed entrambi i ragazzi sapevano che non ne sarebbe uscito tanto presto.
“Ashton è sempre di buon umore a Natale.” Sorrise la ragazza, chiudendo le varie scatole.
Luke annuì, mentre la aiutava a sistemare “Anche tu mi sembri più rilassata.”
“Si, spero che duri.”
I due finirono di sistemare le scatole e si stesero sul divano, incrociando le gambe sul tavolino davanti a loro.
Luke passò un braccio intorno al corpo di Aleisha e lei poggiò il suo viso nell’incavo del suo collo.
 “Shai?”
“Mm?” Sussurrò lei.
“Ti volevo chiedere una cosa..”
Aleisha alzò lo sguardo sull’amico e vide che era completamente rosso.
“Che c’è Luke?” Chiese, nascondendo un sorriso.
“Beh, ecco, sai che c’è il ballo di fine anno, e beh io volevo chiederti se.. si, insomma se..”
“Se?” Lo incitò lei.
Luke era sull’orlo di scoppiare dall’imbarazzo, e quando si era quasi deciso a parlare, il suono del campanello di casa li fece sobbalzare dalla sorpresa.
“Andate voi!” Sentirono urlare dalla cucina.
Aleisha sospirò prima di alzarsi dal divano e dirigersi a passo veloce verso la porta, spalancandola.
“Oh, ehi, ciao..emh?”
Aleisha non conosceva il nome del ragazzo biondo che se ne stava accampato davanti alla sua porta, anche se ricordava che era un nuovo arrivato nelle classi di fisica e spagnolo.
“James.” Si presentò “James McVey.”
“Oh, si, piacere James.” Sorrise incerta la ragazza “A cosa devo la tua visita?”
Tralasciò di chiedere come facesse a sapere dove abitava, anche se era terribilmente curiosa.
Il ragazzo si inchinò a terra, e lo vide estrarre dallo zaino un libro blu.
Il suo libro blu.
“Oh mio Dio!” Esclamò lei, afferrandolo “Pensavo di averlo perso! La O’ Donnels mi avrebbe ucciso se non l’avessi ritrovato, mi hai appena salvato la vita James.”
La ragazza aveva un sorriso così splendente che perfino il biondo se ne concesse uno, anche se non era proprio dell’umore.
“Figurati, per sbaglio era finito nella mia cartella, e mi sembrava giusto riportartelo.”
“Sei stato un angelo, sono in debito con te.”
Il ragazzo sorrise, schiarendosi la gola “Beh, un modo per sdebitarsi ci sarebbe..”
Aleisha lo guardò curiosa, incitandolo a parlare.
“Beh ecco, mi chiedevo se ti andava di venire al ballo di Natale con me?”
La ragazza rimase leggermente sorpresa a quella proposta, ma era in debito, e quindi non poté che accettare.
“Perfetto.” Sorrise il ragazzo “Allora ci si vede, ciao Shai.”
“Ciao James.” Lo salutò la ragazza, chiudendo la porta.
“Chi era?” Chiese Luke dallo stipite dalla porta.
“James McVey.” Rispose lei, poggiando la schiena contro la porta e stringendo il quaderno a sé. “Mi ha chiesto di andare al ballo con lui.”
“Il ballo di Natale?”
Annuì.
“Ah.” Luke si pietrificò per un attimo prima di afferrare il suo giubbino in pelle dall’attaccapanni e infilarselo “Io me ne vado a casa.”
Aleisha lo guardò perplessa, scostandosi dalla porta per avvicinarsi a lui “Di già? Non mi dovevi chiedere qualcosa?”
“No, non era nulla.” Sussurrò uscendo di fretta dalla porta di scatto.
“Ma si può sapere che prende a tutti?!” Strillò la ragazza, portandosi una mano ai capelli.
“Ti voleva portare lui al ballo.” Disse una voce alle sue spalle.
Era Ashton.
“Che cosa?”
“Sai Shai, a volte sei molto ingenua.” Disse lui, pulendosi la bocca da alcune briciole “E’ ovvio che Luke prova qualcosa per te, ma tu fai di tutto per non ammetterlo, sia a lui che a te stessa.”
Aleisha scosse la testa “Io e Luke siamo solo amici, e poi a me non piace nessuno.”
“Tranne Bradley.” Sentenziò il riccio.
Solo sentire quel nome la pelle di Aleisha si fece di una tonalità più pallida, e gli occhi minacciavano lacrime imminenti.
“Con Bradley ho chiuso.”
Ashton sorrise, scuotendo la testa “E’ tardi, sorellina, meglio se vai a letto.”
Detto questo il riccio salì in fretta le scale che portavano alle camere da letto, lasciando Aleisha più intontita di prima.
Era vero che Luke provava qualcosa per lei?
E da dove veniva questo James?
E Bradley, dove era finito?
Stava peggiorando tutto.
 
 
Angolo autrice.
 
Okay, sono sparita per mesi e torno con sta schifezza, non so proprio come scusarmi :c
Vi prego di non uccidermi :C
Se vi va, ditemi che ne pensate :)
Giulia.
  
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